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BELLA E INFEDELE: alla ricerca della Chiesa (“perduta”?)

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    berescitte
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    Registrato il: 13/07/2004
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    00 11/08/2004 10:45
    Nel Concilio Vaticano II la Chiesa Cattolica si è autoqualificata non LA Chiesa di Cristo ma quella sezione della Chiesa di Cristo in cui “sussiste” interamente il di lui messaggio rivelato (Parola) e i suoi strumenti di salvezza (Sacramenti) ad essa affidati.
    Essa ha cioè riconosciuto che altre Chiese storiche appartengono comunque, rappresentano, sono anch’esse, reali esponenti della Chiesa di Cristo di cui Dio si serve per trasmettere al mondo il suo pensiero, la sua salvezza dal peccato, i suoi mezzi per raggiungere la santità.
    Quindi il discorso si fa più complesso di quanto si immaginerebbe. Ne viene fuori che...

    1)- la Chiesa Cattolica, pur trepidando per la salvezza del genere umano non va in fibrillazione se uno è e rimane protestante, ortodosso, anglicano o altro... sa benissimo che tutti questi altri cristiani posseggono i loro strumenti di salvezza e che è Cristo ad adoperarli efficacemente e volentieri (“se qualcuno battezza è Cristo che battezza”). Quindi il dialogo ecumenico è di sereno confronto, lasciando a Dio l’onere e il merito delle eventuali conversioni;

    2)- la ricerca della “vera” Chiesa, essendo tutte vere, significa ritrovare l’unico ovile e l’unico pastore pensati e voluti da Cristo all’inizio, per avere la pienezza del dono divino che, essendo Cristo Profeta-Sacerdote-Re Pastore, si concretizza nella pienezza del messaggio-Parola, pienezza dei mezzi di santificazione-Sacerdozio, pienezza dell’amore-Carità Servizio;

    3)- mentre tutte le Chiese sono alla ricerca dell’unità perduta, la Chiesa Cattolica reclama per sé il ruolo di Chiesa originaria che, pur con scismi e apostasie, non ha mai perso quel “plenum” di cui si è detto e con esso la funzione effettiva dell’ovile originario. E quel “sussiste” stampato sul Documento conciliare*, così timido e discreto, sembra quasi voler fare ammenda sia del trionfalismo passato, sia voler dire che sta a galla alla meno peggio, nonostante i difetti degli uomini di cui la Chiesa è stata composta nei secoli, è composta ora, e immancabilmente sarà composta in futuro (“brutti, sporchi e cattivi”, salvo ovviamente quelli belli, puliti e buoni... perché ce n’è anche se relativamente pochi! come me per 5 minuti al giorno...).

    Per quanto cioè possa sembrare strano, la Chiesa Cattolica è persuasa di essere al contempo “bella e infedele”, un “già e non ancora” e che sia Cristo ad averla voluta e a volerla ancora così. Perciò essa ha condannato l’opinione (sposata invece dalla WT di brooklyn** che tutto puoi dirle ma non che non esca da una vetrina o da una passerella...) secondo cui la vera Chiesa dovrebbe essere fatta TUTTA di santi canonizzabili.

    Per l’abbrivio è sufficiente. Strada facendo verrà il resto.

    Foristi, forate!... e naturalmente date prima un’occhiata a ciò che la Chiesa Cattolica dice di se stessa ufficialmente con i relativi riferimenti biblici (CCC nn. 748-870 almeno, ma meglio se fino al 975)


    _______________________________________
    * “L’unità, «che Cristo ha donato alla sua Chiesa fin dall’inizio, [...] noi crediamo che sussista senza possibilità di essere perduta, nella Chiesa cattolica e speriamo che crescerà ogni giorno di più sino alla fine dei secoli»" (CCC n. 820; Conc. Cat. II, Unitatis redintegratio, n. 4).
    ** Opinione di cui la WT ha assoluto bisogno per poter destituire la Chiesa dalla sua funzione di Mater et Magistra, illudendosi che tale destituzione sia stata fatta da Dio (cf il suo parallelo con la riprovazione dei Farisei-Sacerdozio ebraico da parte di Gesù in Potete cap. 3)

    [Modificato da berescitte 13/08/2004 20.38]

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    Pensator
    Post: 3
    Registrato il: 10/08/2004
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    00 12/08/2004 10:49
    BELLA E INFEDELE: alla ricerca della Chiesa (“perduta”?)

    Secondo me non si puo' parlare di chiesa perduta.

    Mutevole, volubile nel corso dei secoli, piena di contradizioni... questo si'.

    Ma perduta no.

    Fra l'altro dal Vaticano II e' passato un bel po' di tempo, e anche se non ci sono stati altri concili (per quanto ne so io almeno), ne sono cambiate di cose.

    E anche gli "uomini" di cui e' composta, prima o poi, cambiano. Quindi secondo me non e' la stessa chiesa di trent'anni fa e nemmeno di dieci anni fa.

    Io credo che non si dovrebbe piu' tener conto solo del Vaticano II, ma anche di tutti gli sviluppi successivi... a cominciare dalle recenti encicliche papali.

    Gabriel
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    berescitte
    Post: 128
    Registrato il: 13/07/2004
    Utente Junior
    00 12/08/2004 17:42
    GIA' E NON ANCORA

    Ciao Pensator (nick simpatico!)

    E' evidente che esiste un già e non ancora nella vita (noi tutti eravamo già e non ancora uomini/donne quando siamo nati). Cioè nelle realtà viventi esiste un fattore di continuità (noi siamo sostanzialmente gli stessi che eravamo e che saremo) e di differenziazione (siamo in continuo cambiamento per vari aspetti non essenziali perché "raccolti-assimilati" strada facendo e che hanno strutturato la nostra personalità).

    Applicando io direi che anche la Chiesa è sempre la stessa, anche se, come giustamente noti, ci sono aspetti che la differenziano ora sia dall'epoca del Concilio che dai secoli precedenti.

    Tuttavia, se non erro, quando si cerca la Chiesa di Cristo si intende riferirsi a quell'entità/comunità individuabile secondo il suo aspetto permanente o sostanziale, non credi?
    La Chiesa cattolica sottolinea espressamente questo aspetto di sé. Essa cambia ma non al punto di snaturarsi, come sarebbe se venisse meno alla dottrina ricevuta dal Fondatore o da comunità di culto e di salvezza si trasformasse in una associazione per delinquere.
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    Sonnyp
    Post: 328
    Registrato il: 07/07/2004
    Utente Senior
    00 12/08/2004 21:13
    Ignoro il riferimento!
    (CCC nn. 748-870 almeno, ma meglio se fino al 975)

    Perdona la mia ignoranza, ma... mi puoi spiegare che riferimento è? Grazie.
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    Epifanio di Salamina
    Post: 25
    Registrato il: 25/07/2004
    Utente Junior
    00 12/08/2004 21:50
    CCC?
    CCC vuol dire Catechismo della Chiesa cattolica

    http://www.vatican.va/archive/index_it.htm

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    berescitte
    Post: 133
    Registrato il: 13/07/2004
    Utente Junior
    00 13/08/2004 07:15
    GnoresSI'![SM=g27959]
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    alex.kirk
    Post: 77
    Registrato il: 21/04/2004
    Utente Junior
    00 02/09/2004 22:53
    Apocalisse 1:19 Scrivi dunque le cose che hai viste, quelle che sono e quelle che devono avvenire in seguito,
    il mistero delle sette stelle che hai viste nella mia destra, e dei sette candelabri d'oro. Le sette stelle sono gli angeli delle sette chiese, e i sette candelabri sono le sette chiese.

    Lettera alla chiesa di Efeso
    (At 20:17, 28-31; Ef 1:15-16; 5:2; Eb 6:10-12)(Mt 24:12-13; 13:12)
    «All'angelo della chiesa di Efeso scrivi:
    Queste cose dice colui che tiene le sette stelle nella sua destra e cammina in mezzo ai sette candelabri d'oro:

    Io conosco le tue opere, la tua fatica, la tua costanza; so che non puoi sopportare i malvagi e hai messo alla prova quelli che si chiamano apostoli ma non lo sono e che li hai trovati bugiardi.
    So che hai costanza, hai sopportato molte cose per amor del mio nome e non ti sei stancato.
    Ma ho questo contro di te: che hai abbandonato il tuo primo amore.
    Ricorda dunque da dove sei caduto, ravvediti, e compi le opere di prima; altrimenti verrò presto da te e rimoverò il tuo candelabro dal suo posto, se non ti ravvedi.
    Apocalisse 2:6 Tuttavia hai questo, che detesti le opere dei Nicolaiti, che anch'io detesto.
    Chi ha orecchi ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese. A chi vince io darò da mangiare dell'albero della vita, che è nel paradiso di Dio.

    Lettera alla chiesa di Smirne
    Mt 5:10-12; 10:22, 39; Gm 1:12; 1P 4:12-13
    «All'angelo della chiesa di Smirne scrivi:
    Queste cose dice il primo e l'ultimo, che fu morto e tornò in vita:
    Io conosco la tua tribolazione, la tua povertà (tuttavia sei ricco) e le calunnie lanciate da quelli che dicono di essere Giudei e non lo sono, ma sono una sinagoga di Satana.
    Non temere quello che avrai da soffrire; ecco, il diavolo sta per cacciare alcuni di voi in prigione, per mettervi alla prova, e avrete una tribolazione per dieci giorni. Sii fedele fino alla morte e io ti darò la corona della vita.
    Chi ha orecchi ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese. Chi vince non sarà colpito dalla morte seconda.

    Lettera alla chiesa di Pergamo
    2Te 1:4-5 (Gd 3-4, 11; 2Gv 7-11) Is 11:4
    «All'angelo della chiesa di Pergamo scrivi:
    Queste cose dice colui che ha la spada affilata a due tagli:
    Io so dove tu abiti, cioè là dov'è il trono di Satana; tuttavia tu rimani fedele al mio nome e non hai rinnegato la fede in me, neppure al tempo in cui Antipa, il mio fedele testimone, fu ucciso fra voi, là dove Satana abita.
    Ma ho qualcosa contro di te: hai alcuni che professano la dottrina di Balaam, il quale insegnava a Balac il modo di far cadere i figli d'Israele, inducendoli a mangiare carni sacrificate agli idoli e a fornicare.
    Così anche tu hai alcuni che professano similmente la dottrina dei Nicolaiti.Ravvediti dunque, altrimenti fra poco verrò da te e combatterò contro di loro con la spada della mia bocca.
    Chi ha orecchi ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese.
    A chi vince io darò della manna nascosta e una pietruzza bianca, sulla quale è scritto un nome nuovo che nessuno conosce, se non colui che lo riceve.

    Lettera alla chiesa di Tiatiri
    1Te 1:2-3 (At 15:28-29; 1Co 10:8, 19-22)(Eb 6:9-12; Ap 3:11, 21)
    «All'angelo della chiesa di Tiatiri scrivi:
    Queste cose dice il Figlio di Dio, che ha gli occhi come fiamma di fuoco, e i piedi simili a bronzo incandescente:
    Io conosco le tue opere, il tuo amore, la tua fede, il tuo servizio, la tua costanza; so che le tue ultime opere sono più numerose delle prime.
    Ma ho questo contro di te: che tu tolleri Iezabel, quella donna che si dice profetessa e insegna e induce i miei servi a commettere fornicazione, e a mangiare carni sacrificate agli idoli.
    Le ho dato tempo perché si ravvedesse, ma lei non vuol ravvedersi della sua fornicazione.
    Ecco, io la getto sopra un letto di dolore, e metto in una grande tribolazione coloro che commettono adulterio con lei, se non si ravvedono delle opere che ella compie.
    Metterò anche a morte i suoi figli; e tutte le chiese conosceranno che io sono colui che scruta le reni e i cuori, e darò a ciascuno di voi secondo le sue opere.
    Ma agli altri di voi, in Tiatiri, che non professate tale dottrina e non avete conosciuto le profondità di Satana (come le chiamano loro), io dico: Non vi impongo altro peso.
    Soltanto, quello che avete, tenetelo fermamente finché io venga.
    A chi vince e persevera nelle mie opere sino alla fine, darò potere sulle nazioni, ed egli le reggerà con una verga di ferro e le frantumerà come vasi d'argilla, come anch'io ho ricevuto potere dal Padre mio; e gli darò la stella del mattino.
    Chi ha orecchi ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese.

    Lettera alla chiesa di Sardi
    (Gm 2:14-26; Mt 7:21-23; 24:42-51) Ap 7:9, 13-17
    «All'angelo della chiesa di Sardi scrivi:
    Queste cose dice colui che ha i sette spiriti di Dio e le sette stelle:
    Io conosco le tue opere: tu hai fama di vivere ma sei morto.
    Sii vigilante e rafforza il resto che sta per morire; poiché non ho trovato le tue opere perfette davanti al mio Dio.
    Ricòrdati dunque come hai ricevuto e ascoltato la parola, continua a serbarla e ravvediti. Perché, se non sarai vigilante, io verrò come un ladro, e tu non saprai a che ora verrò a sorprenderti.
    Tuttavia a Sardi ci sono alcuni che non hanno contaminato le loro vesti; essi cammineranno con me in bianche vesti, perché ne sono degni.
    Chi vince sarà dunque vestito di vesti bianche, e io non cancellerò il suo nome dal libro della vita, ma confesserò il suo nome davanti al Padre mio e davanti ai suoi angeli.
    Chi ha orecchi ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese.

    Lettera alla chiesa di Filadelfia
    (Fl 1:3-6; Cl 2:5) 2P 2:9; 1:10-11
    «All'angelo della chiesa di Filadelfia scrivi:
    Queste cose dice il Santo, il Veritiero, colui che ha la chiave di Davide, colui che apre e nessuno chiude, che chiude e nessuno apre:
    Io conosco le tue opere. Ecco, ti ho posto davanti una porta aperta, che nessuno può chiudere, perché, pur avendo poca forza, hai serbato la mia parola e non hai rinnegato il mio nome.Ecco, ti do alcuni della sinagoga di Satana, i quali dicono di essere Giudei e non lo sono, ma mentono; ecco, io li farò venire a prostrarsi ai tuoi piedi per riconoscere che io ti ho amato.
    Siccome hai osservato la mia esortazione alla costanza, anch'io ti preserverò dall'ora della tentazione che sta per venire sul mondo intero, per mettere alla prova gli abitanti della terra.
    Io vengo presto; tieni fermamente quello che hai, perché nessuno ti tolga la tua corona.
    Chi vince io lo porrò come colonna nel tempio del mio Dio, ed egli non ne uscirà mai più; scriverò su di lui il nome del mio Dio e il nome della città del mio Dio, e della nuova Gerusalemme che scende dal cielo da presso il mio Dio, e il mio nuovo nome.
    Chi ha orecchi ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese.

    Lettera alla chiesa di Laodicea
    Lu 14:34-35
    «All'angelo della chiesa di Laodicea scrivi:
    Queste cose dice l'Amen, il testimone fedele e veritiero, il principio della creazione di Dio:
    Io conosco le tue opere: tu non sei né freddo né fervente. Oh, fossi tu pur freddo o fervente!
    Così, perché sei tiepido e non sei né freddo né fervente io ti vomiterò dalla mia bocca.
    Tu dici: "Sono ricco, mi sono arricchito e non ho bisogno di niente!" Tu non sai, invece, che sei infelice fra tutti, miserabile, povero, cieco e nudo.
    Perciò io ti consiglio di comperare da me dell'oro purificato dal fuoco, per arricchirti; e delle vesti bianche per vestirti e perché non appaia la vergogna della tua nudità; e del collirio per ungerti gli occhi e vedere.
    Tutti quelli che amo, io li riprendo e li correggo; sii dunque zelante e ravvediti.
    Ecco, io sto alla porta e busso: se qualcuno ascolta la mia voce e apre la porta, io entrerò da lui e cenerò con lui ed egli con me.

    Chi vince lo farò sedere presso di me sul mio trono, come anch'io ho vinto e mi sono seduto con il Padre mio sul suo trono.
    Chi ha orecchi ascolti ciò che lo Spirito dice alle chiese».
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    berescitte
    Post: 249
    Registrato il: 13/07/2004
    Utente Junior
    00 05/09/2004 09:32
    Guarda Alex che questo è un forum!...
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    Sonnyp
    Post: 541
    Registrato il: 07/07/2004
    Utente Senior
    00 05/09/2004 09:48
    Appunto!
    Cerchiamo di rimanere nel tema del post!
    Da chi ce ne andremo non è un'angolo per publicizzare le nostre personali fedi, ma una piazza dove poter venire, spiegare da dove siamo venuti, perchè siamo delusi, (se lo siamo) cosa cerchiamo e da chi potremo andare....!
    Altrimenti ognuno propone la sua e chi cercava qualche idea confortante si trova in mezzo a un mercato dove migliaia di bancarelle lo circondano inducendolo a scappare ossessionato dalle proposte! Teniamo conto della fragilità d'animo di chi può affacciarsi a questo argomento con "timore e tremore", OK?
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    alex.kirk
    Post: 96
    Registrato il: 21/04/2004
    Utente Junior
    00 06/09/2004 11:39
    La chiesa fa il credente, o il credente fa la chiesa ?

    Scritto da: berescitte 05/09/2004 9.32
    Guarda Alex che questo è un forum!...



    Il font così grande mi ricorda..
    Atti 7:57
    E non mi sento Stefano...
    ______________________

    Il consiglio che mi sento di dare, con il post precedente, è quello di cercare una chiesa che ritenga la parola data da (Gesù), che si ricordi del primo amore (Gesù), che sia fedele al nome di Gesù etc. (in tutta onesta non credo che questo venga fatto nella Società, ne in altri Network religiosi, pur mantenendo l'apparenza della pietà).
    I versetti citati non erano postati a caso. Ma erano per evidenziare quello che il Signore stesso ha da dire alle Chiese, ognuno può trarre le proprie conclusione.

    In ogni modo, la lettura di molti passi, mi dicono che non è l'appartenenza ad una chiesa che rende il credente salvo, ma è il credente salvato a "costruire" come pietra vivente la Chiesa di Dio. Non viceversa.
    Quindi me ne guardo di dire ad amici TdG o cattolici, o protestanti, che amano Dio, adorano il Signore che non sono salvati, anzi, i TdG, ed altri, che hanno i problemi conosciuti e che amano Dio li considero molto più vicini al Creatore di quanti, appartenenti a qualsiasi confessione religiosa, pur perfettamente integrati hanno il Creatore in mezzo alla lista delle proprie attenzioni.

    ps
    ieri mattina (domenica) ho partecipato per la prima volta ad una adunanza di TdG. Ora vi sono più vicino, le mie impressioni le posto in un thread più appropriato.