Sicuramente non sarò nè il primo, nè l'ultimo a dire che questa vita è strana e piena di contrapposizioni. Non sei mai felice di quello che sei e non sei mai soddisfatto di quello che hai... La felicità non è una costante e dura un piccolo istante per poi fare spazio alla noia. A pensarci bene... aveva proprio ragione quel matto di Schopenhauer e pensare che, mentre la profesoressa lo spiegava io ero preso nel lanciare pezettini di gomma al mio compagno spostato in prima fila (spostato perchè nell'intenzione di colpire me, aveva colpito la prof!!!)
Quando si è ragazzi ci è ingenui e non si sa quel che è giusto veramente, ma si ha quella forza, quella sfacciatagine di sapere tutto e di non avere paura di niente e si ha quella grande voglia di crescere e di diventare adulti.
Quando si è adulti, si è fragili e si ottiene la consapevolezza di capire che a quello in cui credevi prima era sbagliato, inesistente, stupido. Quando si è adulti, si perdono le ali. si ritorna con i piedi a terra ed è proprio in quel momento che si riesce a capire e a vedere veramente di che pasta è fatta veramente questa vita.
Ci sono momenti in ci si vorrebbe tornare ragazzi innocenti e stuoidi ma non si può, anche perchè una volta perse le ali... sarà difficile spiccare il volo. Ma vi siete mai chiesti perchè ci sono molte più persone adulte depresse che ragazzi?? Beh... la risposta è palese: quando si diventa adulti, ci si "ammala", ci si aliena e si diventa "sporchi". L'adulto è sempre pronto a diffidare, è sempre cauto ed è affetto da qull'aura negativa. Non ci sono dubbi, essere ragazzi è più bello, più gioioso, più effervescente. Quando si è ragazzi, si è padroni di tutto e di tutti, si ha quella forza interiore di riuscere a vedere dietro ogni angolo, si ha quella speranza e quella voglia di ridere, di fare cazzate, di accettare il mondo e la vita così come sono, beh... quando si è giovani tra il bianco ed il nero non c'è poi così tanta differenza.
Essere govani o adulti non è una questione anagrafca, ma è una questione mentale, di idee e di forza.
Dopo questa introduzione... volevo parlarvi di un giovane di circa 40 anni, che d'ora in poi chiamerò "Peter Pan". Ho conosciuto Peter Pan, quattro mesi fa... sono entrato a fare parte di un gruppo di ragazzi che giocano ad un gioco (Counter Striker Source) via Internet. Dopo pochi giorni, mi era già ambientato molto bene con loro e sinceramente mi sono sembrati tutti molto simpatici. Un giorno scoprii, che uno di questi ragazzi aveva circa 40 anni... rimasi inizialmente un pò spiazzato, alla fine mio padre ne ha circa 10 in più!!!!. Comunque da persona educata usai termini con Peter Pan leggermente moderati rispetto agli altri. Ma con il passare del tempo, le cose cambiarono e capii che quell'uomo era dentro di se un ragazzo come me e molte volte anche più ragazzo di me... abbiamo scherzato... ci siamo presi a parolaccie... una volta abbiamo anche avuto una discussione, ma da ragazzi è tutto finito lì... molte volte ci siamo anche invitati a vicenda ad usicre insieme a prendere quel maledetto cappuccino (mi è venuto l'incubo del cappuccino!) e sono sicuro che quel cappuccino ce lo prenderemo insieme... sinceramente, inizialmente avevo un pò di timore, cioè alla fine ho circa 20 anni in meno di Peter Pan e non sono pochi! Però ho capito che persona sei... sei Peter Pan! E come noi hai ancora le ali... non fare morire quel bambino che è in te e sorridi e sii ingenuo e rimani inconsapevole... perchè quella forza che senti dentro è la forza dei ragazzi e tu lo sei.
Mi raccomando... non mollare mai... sennò una mattina ti sveglierai e non avrai più le ali, e al posto di una mano ti ritroverai un uncino!!
cpt. John Miller
[Modificato da John Miller 04/05/2005 12.09]