Simpatico, umorale, permaloso, in perenne bolletta, maldestro, innamorato, sfortunato, quasi sempre perdente: alzi la mano chi, per una volta - non nella vita, ma giorno dopo giorno, sui banchi di scuola o in ufficio, con la fidanzata o con i parenti - non è stato Paperino
Simbolo di tutti gli sfigati del globo, permaloso, collerico, pasticcione, testardo, pigro, sempre al verde... Paperino compie 70 anni.
Una popolarità intatta dal 9 giugno 1934 quando Donald Fauntleroy Duck, fece la sua prima comparsa nel cortometraggio 'The Wise Little Hen', 45/mo episodio delle 'Silly Symphonies'.
Quel simpatico perdente, sempre pronto a ricominciare daccapo nonostante proverbiali catastrofiche sfortune, è apparso finora in oltre 150 cortometraggi cinematografici, protagonista di strisce e tavole a lui dedicate, sempre presente negli album di fumetti e protagonista di 5 lungometraggi animati, superando ogni altro personaggio della banda Disney, senza contare i due mediometraggi con Topolino e Pippo.
All'inizio Paperino, ideato da Walt Disney, realizzato graficamente da Ferdinand Horvarth, animato per la prima volta da Art Babbit e Dick Huemer, fece da spalla a Topolino e Pippo.
Nel '36 fece il suo debutto come protagonista autonomo e nel '38 ebbe un serie tutta sua di strisce quotidiane.
Mille lavori mai definitivi, una sbuffante cabriolet targata 313 sempre pronta a lasciarlo per le strade di Paperopoli, magari lontano dalla sua casetta con giardino, Paperino ha una fidanzata un po' civetta, Paperina, che si diverte a farlo ingelosire fingendo di cedere al corteggiamento assiduo e mellifluo dell'odiato cugino Gastone, un papero che si è preso tutta la fortuna che Paperino non avrà mai.
Nel '37 accanto a Paperino apparvero i tre ingegnosi nipotini Qui, Quo e Qua e nel '47, ispirato al racconto di Charles Dickens 'Un canto di natalè, Carl Barks, l'uomo dei paperi, il disegnatore piu' famoso del Paperino dei primi anni, fece la sua comparsa anche Paperon dè Paperoni, lo zio di Paperino padrone di ogni cosa.
Ma è nel '69 che Paperino, ideato da Elisa Penna, disegnato da Giovan Battista Carpi e personaggio solamente italiano, si vendica di ogni sfortuna con un alter ego vincente, Paperinik.
Penna, caporedattrice di Topolino, si ispirò ad un programma tv di quegli anni, "Arriva Dorellik" con Johnny Dorelli che faceva la parodia di Diabolik.
Vestito alla marinara, grande becco, occhi enormi, collo snodato, Paperino da subito si presta all'animazione.
I tratti fondamentali della sua figura, quelli che anche oggi conosciamo, si devono proprio a Barks che nel '42 gli regalò il primo ruolo da protagonista di una storia lunga e articolata.
Il primo disegnatore a lanciarlo come protagonista di fumetti fu in realtà Al Taliaferro, che nel '37 comincio a disegnare Donald Duck.
A lui si deve anche la creazione di altri abitanti di Paperopoli, come Nonna Papera, ispirata a sua suocera e i tre nipotini Qui Quo Qua. L'erede di Barks è considerato Don Rosa, di origini italiane, che dagli anni '70 se ne occupa.
Ma è la scuola italiana del fumetto a dare un grande contributo alla popolarità del papero.
In Italia Paperino sbarca nel '37, per merito di un giornalista - Federico Pedrocchi - che gli dedica un settimanale e la prima storia lunga, Paolino Paperino e il mistero di Marte: guadagnerà sempre nuovi lettori anno dopo anno, fino agli attuali tre milioni.
E proprio nel nostro Paese, dagli anni '50 in poi, si afferma una fortunata scuola di interpreti, da Luciano Bottaro a Romano Scarpa, da Guido Martina a Pier Lorenzo e Massimo De Vita, da Giorgio Cavazzano a Giovan Battista Carpi.
Carpi, alla fine degli anni '80 fonda addirittura un'Accademia Disney vera e propria fucina di nuovi talenti: ennesima intuizione di una lunga carriera che nel '97 spingerà l'Università di Bologna a riconoscergli una laurea ad honorem in Scienze dell'educazione.
Sorta di (dolcissima) vendetta su plotoni di genitori che, per anni, bollarono la lettura dei fumetti come una perdita di tempo...