CICLISMO

Se non è la più grossa sorpresa della storia della Roubaix, poco ci manca. L'australiano O'Grady si è imposto da autentico fuoriclasse alla Regina delle Classiche. Partito come gregario del superfavorito Cancellara, si era inserito nella fuga iniziale, ma poi si era fatto riprendere dal gruppo per aiutare il suo capitano. Staccatosi Cancellara, è scattato a 30 km(in un tratto d'asfalto) ed è arrivato solo fin sul velodromo. Oggi corsa strana, con un caldo inusuale per la Roubaix che faceva sollevare nebbie di polvere. Bella corsa, ha vinto il più coraggioso.


Umberto.

Domrnica ancora dedicata alle classiche con l'Amstel Gold Race, da Valkenburg. Direta su Rai Tre dalle 15:30 e su Eurosport dalle 15:30.
Ciao.


Umberto.

Ciclismo, Basso confessa: sono dopato

L'ex vincitore del Giro d'Italia ha confessato di essersi dopato e ora collabora con la procura del Coni

Ora non ci sono più dubbi. Il ciclista Ivan Basso ha confessato di essersi dopato e ora collabora con la procura del Coni per rivelare i nomi di complici e di altri ciclisti coinvolti.
Basso, ha comunicato il Coni, «ha ampiamente ammesso le proprie responsabilità relative all'Operation Puerto e ha fornito la massima collaborazione per chiarire i fatti relativi al suo coinvolgimento». L'Operacion Puerto è l'operazione antidoping eseguita in Spagna dalla Guardia Civil che ha coinvolto, fra gli altri, il vincitore del Giro d'Italia.
«Ivan ha fatto esattamente quello che tutti chiedevano a Pantani e che Marco non fece: ora, ve lo chiedo a nome del ciclismo, non lasciate solo Ivan Basso». Il presidente della Federciclismo, Renato Di Rocco, ha appreso con soddisfazione gli sviluppi della vicenda relativa all'Operazione Puerto, con la collaborazione del corridore varesino presso la Procura antidoping.
In base ai regolamenti antidoping internazionali Ivan Basso rischia una squalifica di due anni, ma la disponibilità del varesino a collaborare con la Procura Antidoping del Coni potrebbe valere uno sconto di pena in caso di condanna da parte le autorità sportive. Dopo l’audizione odierna, a cui al momento non si sa se ne seguiranno altre, il prossimo passo secondo la procedura è quello del deferimento, con ogni probabilità alla disciplinare della federciclismo. La collaborazione di Basso, in caso di procedimento disciplinare, potrebbe essere tenuta in grande considerazione dal collegio giudicante, visto che mai un ciclista del calibro del vincitore del Giro d’Italia 2006 aveva ammesso responsabilità in materia di doping accettando di confessare le proprie responsabilità.
(da corriere.it)

SE C'ERANO ANCORA DUBBI ORA SE NE SONO ANDATI (IO PIU CHE DUBBI AVEVO SPERANZE)... ORA L'UNICA COSA CHE PROVO E' IL DISGUSTO... COME SI FA??? HO PERSO UN MESE INTERO A GUARDARE LE IMPRESE DI UN DOPATO... CON QUALE FACCIA ALZO' LA FOTO DEL FIGLIO SUL TRAGUARDO DI NON SO DOVE (E ORA COME ORA NON VOGLIO RICORDARMELO DOV'ERA...)
............SOLO RABBIA............FINISCE CHE IL GIRO QUEST'ANNO NON LO VEDRO'.... :occhi ) )

Dinanzi all'evidenza di prove schiaccianti,non poteva fare altro che confessare e,speriamo,collaborare e fare tutti i nomi che sa,per far saltar per aria il baraccone di medici o presunti tali,case farmaceutiche e quant'altro.
Apprezzo il "coraggio" del gesto umano.
Il Giro lo vedrò,partendo dal presupposto (ormai per me è così da tanti anni) che là nel gruppo chi più,chi meno,fa uso di sostanze e con la consapevolezza di poter vedere il vincitore della corsa fermato il giorno dopo perchè dopato.
Mi chiedo però come mai,tra i centinaia di clienti di questo dottor Fuentes il solo ad aver ammesso sia Basso,essendoci anche sportivi di altre categorie (calcio,ndr.)...

[Modificato da Frank2 07/05/2007 21.14]

Rimane il gesto umano, una grande delusione...e forse davvero la perdita di ogni credibilità, quantomeno per le grandi corse a tappe.
Lo dico da innamorato di questo sport...ma purtroppo la fine del tunnel non la vedo...

Luca

Giù il cappello per il gesto, spero che faccia i nomi facendo saltare un pezzo di questo orrendo sistema doping che avvolge il ciclismo... la mia era una vana speranza su uno che sembrava un fuoriclasse, fino a oggi avevo sempre sperato che fosse tutto falso...
ciò non mitiga però la mia rabbia se ripenso a quando alzò la foto del figlio dopo aver staccato Simoni in pianura col giro già in tasca, la mia rabbia nel pensare che non era merito suo e che ho letteralmente PERSO una ventina di pomeriggi per guardare un Giro falso, se a ciò aggiungiamo che ne ho persi molti alri per vedere anche un Tour falso, bhè onestamente preferirei evitare di passare un'altra estate davanti a Rai3 per poi scoprire pochi mesi dopo che era meglio se me lo andavo a fare io il giro in bicicletta al posto di guardarmi Basso col sangue modificato alzare la foto del figlioletto...

Da Repubblica.it:

Il presidente della Federciclismo, Renato Di Rocco, si è mostrato soddisfatto degli sviluppi della vicenda e ha lanciato un appello: "Ivan ha fatto esattamente quello che tutti chiedevano a Pantani e che Marco non fece: ora, ve lo chiedo a nome del ciclismo, non lasciate solo Ivan Basso".

Non ho altro da aggiungere.

Su questo hai ragione ma da appassionato non posso che essere incazzato nero adesso che c'è la certezza...

«Mai fatto uso di doping, tornerò a correre» Basso: «Sconterò la pena. Sono stato accusato solo di tentativo
di uso di metodi illegali. Ma ho sempre vinto in modo pulito »


MILANO - Ammette le sue responsabilità, ma afferma di non aver mai fatto uso di pratiche illegali. «È solo tentato doping. Nella mia carriera non ho mai assunto sostanze dopanti e non ho mai fatto ricorso alla autoemotrasfusione. Sconterò la mia pena e tornerò a correre». Così Ivan Basso prova a chiarire la sua posizione dopo aver deciso di collaborare con il Coni in merito al suo coinvolgimento nell'Operacion Puerto.
«NON SONO UN PENTITO» - «Non sono mai risultato positivo, sono stato accusato soltanto di tentativo di uso di doping», ha detto il ciclista, vincitore dell'ultimo Giro d'Italia, durante una conferenza stampa a Milano. «Ho ritenuto giusto assumermi le mie responsabilità- ha continuato Ivan Basso - anche nei confronti della mia famiglia, che ha condiviso la mia scelta. Si è parlato di me come di un pentito, di un collaboratore. Voglio precisare che da parte mia c'è stata un'ammissione di responsabilità, ma non mi è stato chiesto nulla riguardo altre persone. Non ero a conoscenza di corridori o altri sportivi coinvolti». «Ho sempre vinto in modo pulito - ha aggiunto - e ho intenzione di tornare a fare il lavoro che amo, cioè correre in bicicletta, dopo aver scontato la mia squalifica»

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In questi giorni, in cui era prepotentemente tornata l'Operazione Puerto, ho voluto apposta non scrivere niente, aspettando la verità. Apprezzo il coraggio, anche se tardivo, ma non posso che dirmi deluso. Deluso da una persona che consideravo- e comunque considero tuttora- un bravissimo ragazzo, che ha sbagliato e che spero che paghi il giusto.
Spero soltanto che il parziale passo indietro odierno sia veritiero e che faccia nomi e cognomi. Ma spero anche che non si sia adesso trovata la vittima sacrificale. Ivan Basso non era che la punta di un iceberg di un sistema rovinato. Ora, per esempio, il suo ex-direttore sportivo Bjarne Riis, che lo scaricò l'anno scorso, non avrà una benché minima colpa? Ricordo che il codice etico prevede anche la responsabilità delle squadre, benché ignare. Quello stesso Riis che può vantare un Tour(quello del 1996) ricco di sospetti. Per chi non lo sapesse, infatti, la T_Mobile(l'ex-squadra del danese) ha recentemente sospeso due dottori accusati esplicitamente di aver dopato i corridori durante quel Tour...

Ciao,
Umberto.

[Modificato da =Il ragazzo= 08/05/2007 15.14]

Pare che oggi abbia deciso di collaborare anche Michele Scarponi...

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Scritto da: =Il ragazzo= 08/05/2007 15.59
Pare che oggi abbia deciso di collaborare anche Michele Scarponi...

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Mah, collaborare come? Ha detto in conferenza stampa che lui ha mandato delle sacche di sangue a Fuentes ma che non le ha utilizzate (??), che sarà giudicato solo per "tentativo" di uso di metodi illeciti e che tutte le sue vittorie sono pulite.
Inoltre, ha detto di non conoscere altri nomi di ciclisti o sportivi che si "servivano" da Fuentes.
Che collaborazione è questa? A me sembra un'ulteriore vergogna.

La notizia era ufficiosa, infatti io avevo messo prima pare. Se è così, le cose cambiano. Ma ripeto, intendevo dire che la notizia era ancora poco attendibile.

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Scritto da: =Il ragazzo= 08/05/2007 17.43
La notizia era ufficiosa, infatti io avevo messo prima pare. Se è così, le cose cambiano. Ma ripeto, intendevo dire che la notizia era ancora poco attendibile.

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Figurati non ce l'avevo con te. Ma con tutti i benpensanti che sui giornali e in tv parlano di grande gesto, di Basso testimonial per la lotta al doping, di esempio per i giovani e quant'altro.
Faccia i nomi, aiuti a scoperchiare questo vaso di pandora, e poi avrà il mio rispetto.
Temo invece che, avendo famiglia, non farà nessun nome, come hanno fatto tutti quelli che hanno ammesso, con le spalle al muro, il proprio coinvolgimento.
Ho letto qualcosa sull'Operacion Puerto in questi giorni, l'unica speranza la si deve riporre nei test del Dna che forse daranno un nome alle 200 sacche di sangue in mano agli inquirenti, che finora hanno identificato solo Basso e Ullrich. Se usciranno fuori i nomi, ci sarà da ridere, anche per gli appassionati di nuoto, tennis e calcio.

Ho già detto più volte che i fatti di Fuentes hanno distrutto solo il ciclismo e non altri sport più blasonati e ciò è una vergogna...

Ma in ogni caso qualcuno mi spiega che vuol dire "TENTATO DOPING??"

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Scritto da: GreatGig 08/05/2007 0.14
Da Repubblica.it:

Il presidente della Federciclismo, Renato Di Rocco, si è mostrato soddisfatto degli sviluppi della vicenda e ha lanciato un appello: "Ivan ha fatto esattamente quello che tutti chiedevano a Pantani e che Marco non fece: ora, ve lo chiedo a nome del ciclismo, non lasciate solo Ivan Basso".

Non ho altro da aggiungere.

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Anche se ora con sta storia che volevo farlo ma non l'ho mai fatto...dilla tutta dai...e torna tra due anni più forte di prima che eri forte cavolo..eri fortissimo.

Luca

è assurdo non riesco a starci lontano dal ciclismo soprattutto ora che è ricominciato il Giro, mercoledì molto probabilmente sarò a Montevergine e non vedo l'ora, sperando di non applaudire gente dopata che sale...
Ieri ho visto la volata, Petacchi non c'era proprio, peccato davvero ma grande Bettini che oramai è un fenomeno e può vincere dove vuole...

Finalmente trovo un po' di tempo per parlare di questo inizio di Giro in quella terra fantastica che è la Sardegna. Dopo il simpatico litigio tra Gasparotto e Di Luca- ma voi che avreste fatto in quella situazione(avreste frenato?)- e la vittoria di McEwen, abbiamo finalmente trovato Petacchi, che ieri ha fatto una volata lunga 300 m, alla faccia della perdita di potenza. Domani questa salita, anche se non credo che sia tanto dura da permettere grandi distacchi. Se non ricordo male nel 2004 arrivò un gruppo di 50 corridori, con vittoria in volata di Cuneg, che potrebbe sicuramente essere considerato ouno dei favoriti, a mio parere, con Di Luca. Non sarà facile che arrivi un solo uomo capace di staccare tutti.

P.S.: Nonostante fosse nell'aria, il coinvolgimente di Valverde nell'Operacion Puerto è sicuramente un'altra mazzata per questo martoriato ciclismo.


Umberto.

Oggi Di Luca mi ha impressionato, per come ha tenutro in salita e per come ha attacaìcato nell'ultimo durissimo chilometro. Bene Simoni(un plauso enorme al suo gregario Piepoli), discreto Cunego, ormai fuori dai giochi Savoldelli per la caduta di ieri di Pinerolo. Non voglio essere frettoloso, ma mi sa che, se non ha problemi fisici, Di Luca potrebbe diventare il Basso di quest'anno. Sperando che non ne copi i metodi...

Umberto.