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23/09/2006 - Presenzano (CE) - Centrale Enel

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    PiE81
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    00 25/09/2006 13:54
    Scusa di che ripetitori parli? Stavamo in una centrale idroelettrica (che tra l'altro è tra le energie più pulite che esistono, ma purtroppo non molto utilizzabile per motivi esclusivamente geografici; alcuni paesi hanno esclusivaemente centrali idroelettriche - Svezia ad es. - e sono totalmente autosufficienti) mica alla Rai.. [SM=g27789]


    Pierluigi
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    GreatGig
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    00 25/09/2006 14:06
    Lo potrei chiamare il concerto del Walzer: Compagni di viaggio a tempo di valzer, Caldo e scuro pure, Alice ancora in 3/4!!
    L'unica che non inizia con lo zum pa pa è proprio Buonanotte fiorellino che in ogni modo sta molto bene fatta così in chiusura del concerto prima dei bis.
    Avrò visto ormai più di 20 concerti del Nostro, questo è uno di quelli che, personalmente, mi hanno convinto di meno, nonostante ci sia stata una piccola "svolta" verso sonorità più acustiche che io ho sempre auspicato.
    La realtà è che alcuni arrangiamenti sono poco azzeccati, a cominciare da "La ballata dell'Uomo Ragno" che a sentire i primi versi mi viene un tuffo al cuore ma poi si rivela talmente stravolta che rimango davvero perplesso.
    "Caldo e scuro" e "Compagni di viaggio" francamente pressochè inascoltabili su quel tempo, e poi troppi classici dalla metà del concerto in poi mi fanno maturare il giudizio sul concerto di cui sopra.
    Note positive ovviamente "In onda", mai ascoltata dal vivo e pezzo che si staglia fra i migliori nella produzione del Nostro, e il nuovo arrangiamento di "Vai in Africa, Clelestino" che introduce alcune variazioni nella melodia un po' piatta dell'originale e risulta davvero riuscito (va giù giù nella seconda parte della strofa, risale vorticosamente fino alla parola Celestino!)
    Sempre bella da ascoltare ai concerti "Sotto le stelle del Messico", che ci scalda in un momento in cui il vento sembra poter portar via in qualunque momento il cappello del Nostro.
    Giovenchi si scatena soltanto su "Mayday" (ma il pezzo per me è trascurabile) e si dedica molto ad assoli delicati con la chitarra acustica, non male, soprattutto l'intermezzo su "Generale" prima dell'ultima strofa. Rimpiango le improvvisazioni esaltanti su "Numeri da scaricare".

    Speriamo che i concerti invernali evitino il "tunnel" dei calssiconi tutti in fila per farci ascoltare qualche altro pezzo meno noto, e soprattutto con arrangiamenti più rodati.

    La location era suggestiva, diga in alto, bacino in basso, tralicci enormi, ma un po' solitaria, fuori dal paesino, anche i soliti camioncini con le vivande erano molto distanti dai cancelli. Ci siamo messi in fila molto presto non potendo guardare che so una piazza, sedersi in un bar o qualcosa del genere.
    Giutni sotto al palco ci siamo seduti per terra, ricordando con l'amico Panda i bei tempi dei Festival dell'Unità fine anni '70 (lui ricorda, io rimpiango per non averli potuti vedere) e poi inerpicandoci in una discussione politica sui massimi sistemi (con alcuni amici che erano con me e anche qualcuno appena conosciuto sotto al palco) che si interrompe con l'inizio del concerto...insomma cmq sempre una bella esperienza.

    A questo punto sono molto più curioso di vederlo a teatro in inverno piuttosto che essere ingoiato dalla calca della Notte bianca, vedremo.
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    "Qualcuno era comunista perché pensava di poter essere vivo e felice solo se lo erano anche gli altri" (G. Gaber)
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    Lorenz James Barbagianni
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    00 25/09/2006 15:52
    Re:

    Scritto da: GreatGig 25/09/2006 14.06
    Lo potrei chiamare il concerto del Walzer: Compagni di viaggio a tempo di valzer, Caldo e scuro pure, Alice ancora in 3/4!!
    L'unica che non inizia con lo zum pa pa è proprio Buonanotte fiorellino che in ogni modo sta molto bene fatta così in chiusura del concerto prima dei bis.
    Avrò visto ormai più di 20 concerti del Nostro, questo è uno di quelli che, personalmente, mi hanno convinto di meno, nonostante ci sia stata una piccola "svolta" verso sonorità più acustiche che io ho sempre auspicato.
    La realtà è che alcuni arrangiamenti sono poco azzeccati, a cominciare da "La ballata dell'Uomo Ragno" che a sentire i primi versi mi viene un tuffo al cuore ma poi si rivela talmente stravolta che rimango davvero perplesso.
    "Caldo e scuro" e "Compagni di viaggio" francamente pressochè inascoltabili su quel tempo, e poi troppi classici dalla metà del concerto in poi mi fanno maturare il giudizio sul concerto di cui sopra.
    Note positive ovviamente "In onda", mai ascoltata dal vivo e pezzo che si staglia fra i migliori nella produzione del Nostro, e il nuovo arrangiamento di "Vai in Africa, Clelestino" che introduce alcune variazioni nella melodia un po' piatta dell'originale e risulta davvero riuscito (va giù giù nella seconda parte della strofa, risale vorticosamente fino alla parola Celestino!)
    Sempre bella da ascoltare ai concerti "Sotto le stelle del Messico", che ci scalda in un momento in cui il vento sembra poter portar via in qualunque momento il cappello del Nostro.
    Giovenchi si scatena soltanto su "Mayday" (ma il pezzo per me è trascurabile) e si dedica molto ad assoli delicati con la chitarra acustica, non male, soprattutto l'intermezzo su "Generale" prima dell'ultima strofa. Rimpiango le improvvisazioni esaltanti su "Numeri da scaricare".

    Speriamo che i concerti invernali evitino il "tunnel" dei calssiconi tutti in fila per farci ascoltare qualche altro pezzo meno noto, e soprattutto con arrangiamenti più rodati.

    La location era suggestiva, diga in alto, bacino in basso, tralicci enormi, ma un po' solitaria, fuori dal paesino, anche i soliti camioncini con le vivande erano molto distanti dai cancelli. Ci siamo messi in fila molto presto non potendo guardare che so una piazza, sedersi in un bar o qualcosa del genere.
    Giutni sotto al palco ci siamo seduti per terra, ricordando con l'amico Panda i bei tempi dei Festival dell'Unità fine anni '70 (lui ricorda, io rimpiango per non averli potuti vedere) e poi inerpicandoci in una discussione politica sui massimi sistemi (con alcuni amici che erano con me e anche qualcuno appena conosciuto sotto al palco) che si interrompe con l'inizio del concerto...insomma cmq sempre una bella esperienza.

    A questo punto sono molto più curioso di vederlo a teatro in inverno piuttosto che essere ingoiato dalla calca della Notte bianca, vedremo.



    Quoto molto di ciò che hai scritto, quasi tutto per la verità.

    E' proprio il tour a convincere meno di altri, non solo il concerto cui hai assistito.

    "La Ballata dell'uomo ragno", invero, l'ho digerita maggiormente dopo vari ascolti, al primo invece mi lasciò davvero perplesso.

    I "classiconi" [come li chiami tu] son forse troppi e di certo pesantucci messi in fila uno dopo l'altro.

    Chiudendo con le "location": sono la mosca bianca che adora i teatri, il posto assegnato, il concerto seduto e tutti i vizi borghesi ed i confort di tale soluzione. Non impazzisco per i concerti sotto l'acqua, in piedi o a spaccarsi le palle dovendo arrivare ore prima per accaparrarsi una postazione con ottima visibilità; rimpiango l'acustica dei teatri, i glutei ben accomodati, un tetto sopra la testa, non so che dirvi...

    [Modificato da Lorenz James Barbagianni 25/09/2006 15.53]

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    00 25/09/2006 18:33
    Re: Re:

    Scritto da: Lorenz James Barbagianni 25/09/2006 15.52


    Quoto molto di ciò che hai scritto, quasi tutto per la verità.

    E' proprio il tour a convincere meno di altri, non solo il concerto cui hai assistito.

    "La Ballata dell'uomo ragno", invero, l'ho digerita maggiormente dopo vari ascolti, al primo invece mi lasciò davvero perplesso.

    I "classiconi" [come li chiami tu] son forse troppi e di certo pesantucci messi in fila uno dopo l'altro.

    Chiudendo con le "location": sono la mosca bianca che adora i teatri, il posto assegnato, il concerto seduto e tutti i vizi borghesi ed i confort di tale soluzione. Non impazzisco per i concerti sotto l'acqua, in piedi o a spaccarsi le palle dovendo arrivare ore prima per accaparrarsi una postazione con ottima visibilità; rimpiango l'acustica dei teatri, i glutei ben accomodati, un tetto sopra la testa, non so che dirvi...

    [Modificato da Lorenz James Barbagianni 25/09/2006 15.53]




    "Quel non so che" ... te lo dico io: ti stai facendo vecchio, pennuto caro!
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    Io dico che c'era un tempo sognato, che bisognava sognare.

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    GreatGig
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    00 25/09/2006 19:49
    Secondo me i concerti a teatro e quelli "scomodi" sono due esperienze così diverse che meritano di essere vissute entrambe, non saprei dire se preferisco l'una o l'altra.
    Conservo un bellissimo ricordo di un concerto al Teatro Augusteo nel '97, poltroncine, prima fila...ma l'esperienza di partire in macchina con gli amici, mangiare panini e bere birra, aspettare il concerto canticchiando le canzoni e tendendo l'orecchio per indovinare i pezzi che suonano durante le prove, insomma è stupenda anch'essa.
    (Poi, detto tra noi, questa location aveva un pregio particolare... non c'era biglietto! [SM=g27790] )
    Poi a teatro capita di vedere persone compostissime e impassibili mentre il Nostro suona "Sangue su sangue" (a teatro io zompettavo sulla poltrona e la gente mi guardava) [SM=g27790]
    Certo un tour nei teatri potrebbe finalmente rivoluzionare la scaletta, valorizzare questa piccola svolta acustica, insomma ci saremo anhce lì.
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    "Qualcuno era comunista perché pensava di poter essere vivo e felice solo se lo erano anche gli altri" (G. Gaber)
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    giovannidigi
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    00 26/09/2006 08:30
    Re: Re:

    Scritto da: Lorenz James Barbagianni 25/09/2006 15.52


    adora i teatri, il posto assegnato, il concerto seduto e tutti i vizi borghesi ed i confort di tale soluzione. Non impazzisco per i concerti sotto l'acqua, in piedi o a spaccarsi le palle dovendo arrivare ore prima per accaparrarsi una postazione con ottima visibilità; rimpiango l'acustica dei teatri, i glutei ben accomodati, un tetto sopra la testa, non so che dirvi...

    [Modificato da Lorenz James Barbagianni 25/09/2006 15.53]





    giustissimo e speriamo che il concerto lo faccia non al palapartenope ma in un bel teatro stavolta.
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    domenico dichiarante
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    00 28/09/2006 19:28
    Presenzano: L’Energia che ti ascolta o ascoltiamo l’energia

    Approfitto dei pochi minuti liberi che ho in questo periodo per scrivere un breve resoconto del concerto…
    Il titolo del concerto è un omaggio all’azienda (per cui ho lavorato per un po’) che ha portato il Nostro. Più che l’energia che ti ascolta, si è ascoltata tanta energia..sarà stata la bontà dell’energia (di primissima qualità) ma ho trovato l’acustica veramente ottima per un concerto all’aperto…
    Io con Caterina con Antonio arriviamo sul tardi verso le 20.30 (cavolo non si può lavorare anche di sabato) ed iniziamo a guadagnare le transenne ricevendo anche qualche vaff…mancava poco per la prima fila quando vedo Rinaldone alle transenne e mi faccio largo con Caterina ed indicando Rinaldo dicevo: “scusate non ci vediamo da un anno!!”. Accanto a lui Marina 1 e Marina 2 (non sono sigle di taxi) e Pierluigi con ragazza.
    Scambiamo qualche chiacchiere, Rinaldo preannuncia importanti novità per l’autunno…
    Ore 21.15 Ciccio è sul palco….dietro Rinaldo il vuoto (cavolo Rinà ma quanto sei alto..era la domanda principe che si facevano tutti..) e Pierluigi indossa i suoi occhiali magici….
    Ciccio irriconoscibile barba e capelli (quei pochi ormai) fatti da poco.
    La scaletta la conoscete….indimenticabile Svampa che incita Marina a muovere le mani come solo lei sa…giuro durante la Donna Cannone erano in posizione “Padre Nostro”…incredibile…
    Ciccio instancabile..le canta tutte di seguito senza riposarsi un attimo…
    Il pubblico non pagante non era molto caldo…neanche le prime file…ovviamente si riscalda per le Classiche (Generale, Donna Cannone, Rimmel, Leva). Per le richieste di bis Rinaldo si gira e spalle al palco incita la folla a richiedere il bis…
    Il concerto finisce salutiamo tutti…e ciao alla prossima….

    Domenico
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    giovannidigi
    Post: 19
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    00 02/10/2006 08:27
    Re: Presenzano: L’Energia che ti ascolta o ascoltiamo l’energia

    Scritto da: domenico dichiarante 28/09/2006 19.28

    Il pubblico non pagante non era molto caldo…neanche le prime file…




    che vergogna, vedi perchè molto meglio un concerto in un bel teatro dove chi è interessato paga!!!
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