Scienze della Comunicazione @ Unibo il forum degli studenti

Diventare giornalisti

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    Alek.
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    00 21/06/2004 15:24
    Per Afragolese
    Chiedo a te che ti vedo particolarmente ferrato: chi avesse nell'animo di fare il giornalista, cosa dovrebbe fare, una volta conseguita la triennale in SDC? Dando un'occhiata alle due specialistiche mi paiono le cose più inutili del mondo. C'è qualcos'altro di interessante che si possa fare, nel campo? Grazie.

    [Modificato da afragolese a Bologna 04/07/2004 13.18]

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    afragolese a Bologna
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    00 22/06/2004 17:06
    Re:

    Scritto da: Alek. 21/06/2004 15.24
    Chiedo a te che ti vedo particolarmente ferrato: chi avesse nell'animo di fare il giornalista, cosa dovrebbe fare, una volta conseguita la triennale in SDC? Dando un'occhiata alle due specialistiche mi paiono le cose più inutili del mondo. C'è qualcos'altro di interessante che si possa fare, nel campo? Grazie.


    Il discorso è troppo lungo e complesso; non me ne tiene di scrivere sul forum un trattato di diritto dell'informazione (meglio che lo pubblichi a pagamento, non ti pare? ;->). Ma se vuoi si può parlarne di persona davanti a una tazza di caffè, o anche a cena a casa mia. Intanto ti dico solo che la laurea non ha alcuna correlazione con l'accesso alla professione... Nell'attesa di approfondire da vicino, comìnciati a leggere la legge 69/1963 (trovi il testo integrale sul Papuzzi usato per Comunicazione giornalistica).
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    Alek.
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    00 22/06/2004 19:30
    Facciamo un caffè! A cena sono con donne. [SM=g27827] No, più che altro, premesso che non ho il Papuzzi perchè ho preso 29 senza andare a lezione nè comprare i libri, mi premeva sapere se c'è qualche corso universitario più interessante delle nostre due specializzazioni per il campo giornalistico. Tutto qui, anche perchè per fortuna un po' nel campo sono già inserito.
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    afragolese a Bologna
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    00 23/06/2004 19:48
    Re: off topic

    Scritto da: Alek. 22/06/2004 19.30
    Facciamo un caffè! A cena sono con donne. [SM=g27827] No, più che altro, premesso che non ho il Papuzzi perchè ho preso 29 senza andare a lezione nè comprare i libri, mi premeva sapere se c'è qualche corso universitario più interessante delle nostre due specializzazioni per il campo giornalistico. Tutto qui, anche perchè per fortuna un po' nel campo sono già inserito.


    Per la cena: ma quanto sei scemo!

    Visto che non vuoi venire a cena con me (e data la vastità dell'argomento il caffè non basterebbe), mi cimento qui a rispondere, piuttosto schematicamente, alla tua richiesta.

    Non mi è chiaro se tu sei interessato a corsi di laurea specialistica della classe 13/S (Editoria, comunicazione multimediale e giornalismo), di cui mi sembra di aver già parlato in questo forum in un'altra circostanza, e che di per sé non dànno accesso alla prova di idoneità professionale (c.d. «esame di Stato»), oppure a corsi che richiedono una laurea sostitutivi del praticantato per l'accesso, appunto, alla prova di idoneità professionale necessaria, ai sensi della legge 69/1963, per l'iscrizione all'elenco professionisti dell'albo dell'Ordine dei giornalisti.
    Stando alla semantica letterale della tua richiesta, mi pare evidente che essa è relativa alla seconda ipotesi da me formulata (informazioni sulle modalità di accesso alla professione giornalistica dopo aver conseguito la laurea), mentre stando all'argomento della discussione (inserita nella cartella "Lauree specialistiche" e non nella cartella "Post-laurea") dovrei parlare di lauree specialistiche, e non di corsi post lauream sostitutivi del praticantato giornalistico.

    Come saprai (non l'avrai letto sul Papuzzi ma visto che a quanto dici sei inserito nel campo te ne sarai accorto sicuramente), l'iscrizione a qualsiasi elenco dell'albo dell'Ordine dei giornalisti (pubblicisti, professionisti, elenco speciale per giornalisti stranieri, elenco speciale per direttori responsabili di testate ad elevato contenuto tecnico-scientifico) non richiede alcun titolo di studio né una formazione particolare, ma 'solo' l'essere assunti dall'editore di una testata. Praticamente l'accesso a questa professione è in mano a privati, pertanto alcuni anni fa sono spuntati gli istituti per la formazione al giornalismo, retti da associazioni promosse una dall'OdG della Lombardia e l'altra dall'OdG delle Marche in collaborazione con l'ateneo urbinate, i quali, attraverso una testata interna, sfruttando una carenza del testo normativo (che richiede la regolare retribuzione per l'iscrizione nell'elenco dei pubblicisti dell'albo, ma non nel registro dei praticanti), facevano svolgere il praticantato a giovani aspiranti giornalisti. Poi è stato il mondo politico a porsi il problema della riforma dell'accesso a quest'affascinante lavoro, per il quale si pensò fosse necessaria una formazione universitaria, e così, grazie a decreti dei ministri di turno, spuntarono la scuola di specializzazione in giornalismo della LUISS nonché i corsi di laurea in Scienze della comunicazione con indirizzo in giornalismo (tabella XL, indirizzo attivo esclusivamente presso la facoltà di Lettere e filosofia della Libera università Maria Ss. Assunta di Roma e presso la facoltà di Scienze della formazione dell'Università degli studi di Palermo) e i corsi di diploma universitario in Giornalismo (tabella XLter, attivo presso la facoltà di Lettere e filosofia della stessa LUMSA e presso la facoltà di Scienze della formazione dell'Università degli studi di Genova). Successivamente furono istituite anche, presso l'Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano e presso l'Università degli studi di Roma II - Tor Vergata, le scuole di specializzazione in Analisi e gestione della comunicazione, che prevedevano una sezione di giornalismo. In realtà già nel secondo dopoguerra qualcuno si era posto il problema di dare agli aspiranti giornalisti una preparazione al mestiere di livello universitario: l'Istituto superiore di giornalismo presso l'Università degli studi di Palermo (www.giornalismoist.it), la cui attività si esplica in un corso quadriennale senza valore legale ma del tutto simile a un corso di laurea di vecchio ordinamento (21 insegnamenti obbligatori di cui 18 fondamentali e 3 di specializzazione + 4 insegnamenti complementari + seminari, esercitazioni e laboratori, per un totale di 25 esami di cui 10 nel biennio propedeutico e 15 nel biennio di indirizzo), è riconosciuto come ente morale dal 1954 (decreto del presidente della giunta regionale siciliana del 31 gennaio).
    Con l'entrata in vigore del nuovo ordinamento (decreto MURST 509 del 3 novembre 1999 e ora decreto MIUR 270 del 22 ottobre 2004) le università si sono date alla pazza gioia e così il consiglio nazionale dell'Ordine dei giornalisti ha approvato un documento intitolato "Quadro di indirizzi per il riconoscimento delle strutture di formazione al giornalismo" a sèguito del quale si sono accreditate, come sedi sostitutive del praticantato di 18 mesi previsto dalla legge 69/1963, le seguenti strutture, i cui corsi hanno durata biennale. Occorre tener presente che il Quadro indica i requisiti minimi di ammissione e definisce le linee di principio per l'organizzazione della didattica, lasciando alle istituzioni un ampio margine di autonomia riguardo il numero di aspiranti da ammettere (entro certi limiti fissati dall'Ordine), i criteri di selezione e ulteriori requisiti quali titoli di studio ed età. Le modalità di ammissione variano pertanto in misura notevole tra una sede e l'altra: in linea generale non è mai richiesta una laurea specifica e l'iscrizione all'albo dell'Ordine come pubblicisti e/o pregresse collaborazioni con testate giornalistiche e pubblicazioni di settore fanno sempre comodo, ma il punteggio ad esse assegnato dipende dal regolamento del singolo corso e potrebbe anche variare al bando successivo. I dati sotto riportati fanno riferimento all'ultimo bando pubblicato per ciascuna struttura (il numero di posti generalmente non cambia, mentre i limiti di età sono stati modificati in relazione alla variazione dei titoli di studio richiesti).



    ISTITUZIONI NON UNIVERSITARIE
    N.B.: a partire dai bienni formatisi nel 2002 per l'accesso è necessario il possesso di una laurea (decreto MURST 509/1999 e decreto MIUR 270/2004) o di un diploma di laurea (ordinamenti previgenti). L'IFG di Milano accetta anche candidature da parte di possessori di diplomi universitari (legge 341/1990).
    Alla scuola di giornalismo radio televisivo di Perugia i diplomi di laurea sono valutabili a seconda del nuovo sino a 23 punti, le lauree sino a 18. Il bando non prevede l'ipotesi di possesso di laurea specialistica o magistrale, e neanche di seconda laurea. A rigor di logica è quindi pensabile che un candidato in possesso laurea specialistica o magistrale, visto che il bando fa esplicito riferimento alla durata legale dei corsi di studio – triennale da un lato e quadriennale o quinquennale dall'altro – e la durata nominale di un corso di laurea specialistica sommata a quella di un corso di laurea è di 5 anni accademici, venga considerato come un laureato secondo il previgente ordinamento, anche se il voto a cui fare riferimento non si capisce se è quello della laurea, quello della laurea specialistica o la media dei due. In tutti gli altri casi i criteri di valutazione delle lauree del nuovo ordinamento sono i medesimi relativi a quelle del previgente.

    Istituto "Carlo de Martino" per la formazione al giornalismo, Milano
    numero posti: 40
    prossimo bando (esce ogni due anni): aperto il 1º marzo 2005, scade il 30 giugno 2005
    Sono ammessi i nati in data non anteriore al 1º gennaio 1975 che abbiano conseguito una laurea o la conseguano entro il 31 luglio 2005
    Costi: è la struttura sostitutiva del praticantato più economica. Per la partecipazione alla procedura selettiva è richiesto un versamento di 150 euro, se ammessi a sostenere la prova orale bisogna poi versare ulteriori 200 euro; la tassa annuale di frequenza è di soli 50 euro, da versare alla Regione Lombardia quale tassa per la frequenza dei corsi di formazione professionale da essa finanziati, ai sensi della delibera di giunta regionale n. 12510/1986.
    L'istituto è retto dall'Associazione "Walter Tobagi" per la formazione al giornalismo (costituita dall'Ordine dei giornalisti della Lombardia).
    www.ifg.mi.it

    Istituto per la formazione al giornalismo di Urbino
    numero posti: 32
    età massima per l'ammissione: 28 anni
    titolo di ammissione: diploma di laurea di vecchio ordinamento (per i titoli del nuovo ordinamento occorre far riferimento al prossimo bando; l'ultimo bando uscito risale all'estate 2004 ed è riferito al biennio 2004-2006)
    costo: 2600 euro/anno
    L'Istituto è retto dall'Associazione per la formazione al giornalismo di Urbino (costituita dall'Università degli studi di Urbino, ora Università degli studi di Urbino "Carlo Bo", e dall'Ordine dei giornalisti delle Marche)
    www.uniurb.it/giornalismo

    Scuola di giornalismo radio televisivo Perugia
    corso biennale di giornalismo radiotelevisivo

    direttore: Antonio Socci
    numero posti: 25
    età massima per l'ammissione: 30 anni
    costo: 2600 euro/anno
    prossimo bando (esce ogni due anni): giugno 2006 per biennio 2006-2008
    La Scuola è stata promossa dalla Fondazione Bonucci e, retta dal Centro italiano di studi superiori per la formazione e l'aggiornamento in giornalismo radiotelevisivo, è gestita in collaborazione con i soci fondatori del Centro (Rai e Università degli studi di Perugia), la Regione Umbria e la Fondazione Cassa di risparmio di Perugia.
    www.sgrtv.it



    CORSI DI MASTER UNIVERSITARIO DI I LIVELLO
    N.B.: per l'accesso è sufficiente la laurea, di vecchio o nuovo ordinamento. Hanno tutti durata biennale e, ove non diversamente specificato, consentono di maturare 120 crediti, eventualmente fruibili in successivi percorsi formativi.
    Distinzione degli ex aequo: a parità di punteggio, una volta esauriti i titoli di preferenza previsti nei singoli bandi e richiamati di sèguito, ai sensi della vigente normativa prevale il candidato più giovane.



    Università degli studi della Basilicata
    area alta formazione
    master di I livello in Giornalismo, Potenza
    (dall'anno accademico 2004-2005)
    posti: 31
    costo: 2500 euro / anno
    prossimo bando: novembre 2006
    www.altaformazioneusb.it

    Università degli studi di Bari
    facoltà di Scienze della formazione
    istituito nell'anno accademico 2003-2004
    master di I livello in Giornalismo
    il corso sarà attivato nel corso dell'anno accademico 2004-2005

    Università degli studi di Firenze (facoltà di Scienze politiche "Cesare Alfieri")
    Università di Pisa (facoltà di Lettere e filosofia)
    Università degli studi di Siena (facoltà di Lettere e filosofia)
    master universitario toscano in Giornalismo
    diretto da Carlo Sorrentino
    master universitario di I livello interateneo. Sede amministrativa presso il dipartimento di Scienza della politica e sociologia dell'Università degli studi di Firenze. La didattica si svolge in una sede per trimestre; le carriere e gli adempimenti amministrativi sono gestiti dalla segreteria amministrativa corsi post-laurea dell'Università degli studi di Firenze.
    istituito nell'anno accademico 2004-2005
    attivato per la prima volta nell'anno accademico 2005-2006
    numero posti: min. 15, max. 30
    limiti di età: bisogna essere nati in data posteriore al 01/01/1966
    crediti: 80
    costi (tasse, contributi etc.): 5000 euro annui al netto dei bolli
    prossimo bando (scade il 07 settembre 2005)

    Libera università di lingue e comunicazione IULM, sede di Milano
    facoltà di Scienze della comunicazione e dello spettacolo
    master di I livello in Giornalismo (afferente al consiglio di settore accademico in media e tecnologie della comunicazione)
    numero posti: 15
    limiti di età: nessuno
    costo: 3300 euro/anno
    per il biennio accademico 2005/2006-2006/2007 (IV ciclo) è organizzato in collaborazione con il consorzio Campus multimedia in-formazione. Parte della didattica si svolge presso la sede delle redazioni giornalistiche Mediaset di Milano (Palazzo dei cigni - centro direzionale Milano 2 - Segrate).
    http://www.iulm.it/default.aspx?idPage=841
    prossimo bando (scade il 9 settembre 2005)

    Università Cattolica del Sacro Cuore di Milano
    alta scuola in Media, comunicazione e spettacolo (struttura afferente alla facoltà di Lettere e filosofia e nata dalla trasformazione della scuola di specializzazione in Analisi e gestione della comunicazione)
    master di I livello in Giornalismo a stampa e radiotelevisivo
    numero posti: 20
    limiti di età: nessuno
    costo: 3000 euro/anno
    Il master si articola nei seguenti curricula: Giornalismo a stampa (quotidiani e periodici), Giornalismo radiofonico e televisivo, Editoria elettronica, Ufficio stampa. Il curriculum si sceglie alla fine del primo anno.
    www3.unicatt.it/pls/unicatt/consultazione.mostra_pagina?id_pagina=9441

    Università degli studi di Padova
    master di I livello in Giornalismo (dall'a.a. 2004-2005)
    posti disponibili: 30
    numero minimo di iscritti per l'attivazione: 15
    limiti di età: nessuno
    costo: 4500 euro/anno
    prossimo bando: maggio 2006
    È richiesta la conoscenza dell'inglese e di un'ulteriore lingua a scelta fra tedesco, francese e spagnolo. A parità di punteggio va prima in graduatoria nell'ordine chi ha conseguito una laurea presso una facoltà di Lettere e filosofia o Scienze politiche, chi ha conseguito una laurea in Scienze della comunicazione** e, in ultima analisi, secondo il principio previsto dalla vigente normativa in materia di concorsi pubblici, il candidato più giovane.

    Università degli studi di Palermo
    facoltà di Scienze della formazione (didattica svolta all'interno della Scuola di giornalismo professionale)
    master di I livello in Giornalismo professionale
    istituito ma non attivato nell'anno accademico 2004-2005
    non attivato nell'anno accademico 2005-2006
    (il primo bando dovrebbe uscire nel 2006 per l'ammissione di 20 persone al costo di 2300 euro annui)

    Università degli studi di Roma La Sapienza
    A sèguito della disattivazione dell'indirizzo giornalismo del proprio corso di laurea specialistica di classe 13/S, la facoltà di Scienze della comunicazione sta negoziando con l'Ordine l'attivazione di un corso di master di primo livello che preveda 80 crediti per chi vi acceda con una laurea in scienze della comunicazione e 120 crediti per chi vi acceda con un altro titolo di studio.

    Università degli studi di Roma Tor Vergata
    master di I livello in Giornalismo e comunicazione pubblica
    numero posti: 30 per indirizzo (non è possibile concorrere per entrambi gli indirizzi)
    limiti di età: nessuno
    costo: 2900 euro/anno
    Il master (nato dalla trasformazione della scuola di specializzazione in Analisi e gestione della comunicazione, articolato in 4 indirizzi, coordinata dalla facoltà di Lettere e filosofia con il contributo delle facoltà di Economia, Giurisprudenza, Medicina e chirurgia) si articola in 2 indirizzi. Quello comprendente il praticantato giornalistico è appunto l'indirizzo "giornalismo", l'unico di durata biennale (120 crediti).
    www2.uniroma2.it/didattica/Corsiperf/cperfletfil.shtml
    giornalismoecompub.uniroma2.it
    scuolacomunicazione.uniroma2.it www2.uniroma2.it/didattica/Scspec/bandi/angestcom.shtml
    www2.uniroma2.it/didattica/Scspec/scspecletfil.shtml

    Università degli studi di Sassari
    facoltà di Scienze politiche
    master di I livello in Giornalismo
    numero posti: 30
    limiti di età: nessuno
    costo: 2900 euro/anno
    a parità di merito in graduatoria prevale chi ha presentato come titolo d'accesso una laurea in scienze della comunicazione.
    Ai fini della formulazione della gradutoria, alla laurea d'accesso viene assegnato un punteggio dai 20 ai 30/30, sulla base non solo del voto finale ma anche della sua congruenza rispetto alla professione giornalistica.
    Il bando per il biennio 2005-2007 è disponibile sulla home page dell'Università di Sassari. Scade il 1º settembre 2005
    mascom.uniss.it

    Consorzio per la ricerca e l'educazione permanente
    (didattica svolta presso la Scuola di direzione aziendale dell'Università degli studi di Torino)

    corso di alta specializzazione in Giornalismo, tecniche e strumenti per l'informazione
    al termine del quale è rilasciato l'omonimo master di I livello dall'Università degli studi di Torino (facoltà di Lettere e filosofia, Economia, Psicologia, Scienze politiche, Scienze della formazione)
    direttore: Nicola Tranfaglia
    prima edizione biennio 2004-2006
    crediti: 80
    numero posti: 20
    limite di età: 35 anni max.
    costo: 5000 euro/anno
    prossimo bando: maggio 2006
    www.formazione.corep.it/giornalismo/index.htm



    CORSI DI MASTER UNIVERSITARIO DI II LIVELLO
    N.B.: per l'accesso è necessaria la laurea specialistica o magistrale (nuovo ordinamento). I bandi della Suor Orsola Benincasa sono sempre stati espressamente aperti anche ai laureati ante-riforma («diploma di laurea almeno quadriennale di cui alla legge 341/1990»; in realtà sono stati ammessi a partecipare alle prove concorsuali anche due aspiranti in possesso di laurea conseguita di gran lunga prima del 1990, quindi ai sensi di normative molto più risalenti, a cominciare dalla versione originaria del TUIS; vedi avanti), mentre l'ultimo bando dell'Università di Bologna, almeno formalmente, era rivolto esclusivamente a chi fosse in possesso di laurea specialistica.
    Distinzione degli ex aequo:A parità di punteggio, una volta esauriti i titoli di preferenza previsti nei singoli bandi e richiamati di séguito, ai sensi della vigente normativa prevale il candidato più giovane.



    Università degli studi Suor Orsola Benincasa, Napoli
    master di II livello in Giornalismo
    diretto da Paolo Mieli (tra i docenti del master Stefano Rodotà, tra quelli dell'ateneo Enzo Cheli)
    numero posti: 30
    costo: 6000 euro/anno
    limiti di età: non previsti dall'ultimo bando (scaduto, tenuto conto della proroga, il 27 luglio 2005). Nel bando relativo al ciclo precedente era 29 anni, ma furono rimessi a concorso dei posti avanzati senza limiti di età (infatti hanno partecipato, e si sono iscritti, un 60enne e una ultra50enne!).
    Attenzione: l'ultimo bando prevedeva la possibilità di accesso, oltre che con una laurea specialistica o magistrale o un diploma di laurea ante-riforma, con una laurea del *nuovo* ordinamento in Scienze della comunicazione NON accompagnata da laurea specialistica o magistrale (coloro che si sono iscritti, comunque, risultano tutti in possesso di diploma di laurea del previgente ordinamento e, tra questi, uno solo è laureato in Scienze della comunicazione)
    www.unisob.na.it/universita/Dopo%20laurea/Master/Giornalismo

    Alma mater studiorum Università di Bologna, sede di Bologna
    scuola superiore di giornalismo (struttura facente capo alla facoltà di Lettere e filosofia)
    master di II livello in Giornalismo
    numero posti: min. 25 - max. 30
    limiti di età: nessuno
    costo: 3900 euro/anno
    crediti: 120 (dato riferito all'ultimo bando; il ciclo appena conclusosi prevedeva 125 crediti)
    ultimo bando (scaduto il 9 agosto 2005)
    www3.unibo.it/ssg



    ALTRI CORSI UNIVERSITARI
    Libera università internazionale degli studi sociali Guido Carli, Roma
    Fino al biennio accademico 2003-2005 la scuola superiore di Giornalismo della LUISS (Libera università internazionale degli studi sociali) in Roma era una scuola di specializzazione e rilasciava il titolo di diploma di specializzazione. A partire dal biennio accademico 2005-2007 la scuola, aggregata alla facoltà di Scienze politiche, rilascia un diploma non avente valore legale, poiché i decreti attuativi della riforma (decreto MURST 509/1999 e decreto MIUR 270/2004) prevedono che le scuole di specializzazione, finalizzate alla preparazione di specifiche figure professionali, possano essere attivate solo in funzione di specifiche norme di legge o direttive comunitarie. Per il momento, secondo una struttura riformata in crediti, rimangono attive solo le scuole di specializzazione dell'area sanitaria (medica o psico-clinica), per le professioni legali e per l'insegnamento secondario, regolate appunto da normative specifiche, mentre tutti gli altri corsi di specializzazione, tra cui appunto questo, sono stati soppressi o convertiti in altre strutture (i decreti 'suggeriscono' di farli confluire nei corsi di laurea specialistica/magistrale; in realtà quelli più professionalizzanti sono stati quasi tutti trasformati in corsi di master), poiché il Ministero non ha concesso più proroghe all'attivazione di tali corsi secondo il previgente ordinamento. Il titolo rilasciato dalla LUISS al termine della frequenza con esisto positivo di questa scuola è dunque da considerarsi alla stregua degli attestati dei corsi finalizzati (e.g. perfezionamento), comunque valutabile ai fini dei concorsi pubblici (ma non esprimibile come titolo d'accesso), pertanto l'iscrizione a essa non è da ritenersi incompatibile con la contemporanea iscrizione ad altri corsi universitari (vedi ultima nota in calce).
    Il bando per il 2003-2005 prevedeva solo l'ipotesi di accesso con laurea di nuovo ordinamento e con laurea di vecchio ordinamento, con punteggio assegnato in base al voto oltre 10 punti di diritto a chi accedeva con la laurea di vecchio oppure a chi presentava seconda laurea (era pertanto da ritenere che l'eventuale possesso di laurea specialistica veniva valutato come seconda laurea, tenendo conto, ai fini del calcolo del voto su cui calcolare il punteggio, del voto della laurea di primo livello. Comunque non si è verificata questa ipotesi).
    Il bando emanato per il 2005-2007, che scade il 21 ottobre 2005, prevede invece un trattamento differenziato a seconda che si entri con laurea di primo livello, laurea vecchio ordinamento e laurea magistrale. Nello specifico:
    voto fino a 90 n.o. 11, v.o. 14, mag. 16
    voto da 91 a 105 n.o. 12, v.o. 15, mag. 17
    voto da 106 a 110 n.o. 15, v.o. 18, mag. 20
    summa cum laude n.o. 16, v.o. 19, mag. 21
    Una volta tanto giustizia fu fatta: alla laurea magistrale viene dato un peso maggiore rispetto alla laurea di vecchio ordinamento, considerando che per conseguirla (a parte i cicli unici, ma a nessun laureato in Medicina verrà in mente di frequentare una scuola di giornalismo!) bisogna aver conseguito prima una laurea, il che significa almeno il doppio degli esami rispetto alla laurea del vecchio ordinamento e due prove finali anziché una.
    E tutto sommato l'attribuzione di 3 punti in più alla laurea di vecchio ordinamento rispetto ai 10 punti in più previsti dal precedente bando è un buon compromesso, tenendo presente che a parità di media degli esami con il previgente ordinamento nella maggior parte delle sedi si conseguiva un voto finale più elevato rispetto al nuovo.
    Non si parla di lauree specialistiche, ma alla luce del combinato tra i due decreti sono da ritenersi equivalenti alle magistrali, e peraltro non si tiene conto del fatto che chi è in possesso di titolo di secondo livello sarà inevitabilmente in possesso anche del titolo di primo, che eventualmente può essere con voto più alto: se qualcuno si trovasse in questa condizione lo specifichi nella domanda, onde far prevalere il voto più favorevole. Inoltre stavolta non si possono far valere seconde lauree.
    Attenzione: quest'anno l'iscrizione all'elenco pubblicisti dell'albo dell'Ordine vale 5 punti, mentre «documentate collaborazioni giornalistiche a testate di riconosciuto valore professionale» (non utilizzate per l'iscrizione all'albo) valgono 2 punti.

    numero posti: 40
    limiti di età: nessuno
    costo: 7800 euro/anno
    www.luiss.it/giornalismo


    Sono infine sedi sostitutive del praticantato:
    - l'Università degli studi di Salerno, che ha stipulato all'uopo convenzione con l'Ordine dei giornalisti ma che non ha ancóra istituito i relativi corsi;
    - la Scuola di giornalismo professionale dell'Università degli Studi di Palermo (www.ateneonline-aol.it/scuolagiornalismo.html), la cui didattica si realizza nel laboratorio di giornalismo professionale della facoltà di Scienze della formazione, che funge da redazione di tre testate e di un'agenzia di stampa nonché da ufficio stampa dell'Ateneo. Il laboratorio è fruibile da alcuni corsi di studio a numero programmato attivi presso la stessa facoltà (corso di laurea in Giornalismo per uffici stampa sede di Palermo*, corso di laurea specialistica in Giornalismo professionale e corso di laurea di vecchio ordinamento ad esaurimento in Scienze della comunicazione, indirizzo giornalismo);
    - la Libera università Maria Ss. Assunta (LUMSA), sede centrale in Roma, che a partire dall'anno accademico 2003/2004 offre annualmente la possibilità di svolgere il praticantato a 20 studenti selezionati tra gli iscritti al primo anno del corso di laurea specialistica in Editoria e giornalismo (sede di Roma, classe 13/s, delle lauree specialistiche in Editoria, comunicazione multimediale e giornalismo), afferente alla facoltà di Lettere e filosofia, all'interno della redazione di LUMSA news (www.lumsanews.it). Precedentemente, il praticantato era riservato a 15, poi divenuti 20, studenti iscritti al quarto anno del corso di laurea di vecchio ordinamento in Scienze della comunicazione, indirizzo in giornalismo. Il praticantato non prevede contributi aggiuntivi rispetto agli oneri dovuti per l'iscrizione al corso di studi.



    NOTE
    (*) Il praticantato inizia al terzo anno e dura sei mesi. Indi può essere proseguito, per i rimanenti 12 mesi, immatricolandosi al corso di laurea specialistica in Giornalismo professionale (ora Giornalismo) oppure secondo le modalità tradizionali (quelle previste dalla legge 69/1963).
    (**) Solo se conseguita presso una facoltà di Lettere & filosofia o Scienze politiche. Non hanno priorità quindi le lauree in Scienze della comunicazione conseguite presso facoltà di Scienze della formazione, Psicologia, Economia, Giurisprudenza, Scienze mm.ff.nn. e Scienze della comunicazione. Inoltre, il bando parla di «diploma di laurea in Scienze della comunicazione» senza fare riferimento a classi e ordinamento. Ma siccome il master è un titolo di nuovo ordinamento – pur essendo consuetudine ammettere al suo conseguimento anche i laureati del vecchio – la dicitura «diploma di laurea» è da ricondurre sicuramente alla laurea (di primo livello), e siccome è la classe a determinare il valore legale del titolo nella stessa sono sicuramente da intendersi ricompresi tutte le lauree della classe 14 (Scienze della comunicazione).
    - Per quanto riguarda i corsi di alta formazione finalizzati al conseguimento del titolo di master di primo o secondo livello, occorre tener presente che tali corsi non sono strutture permanenti come i corsi di studio (per «corsi di studio», ai sensi della legge 341/1990 e dei decreti 509/1999 e 270/2004, ci si riferisce esclusivamente ai corsi di diploma universitario, di laurea, di laurea specialistica, di laurea magistrale e di specializzazione), tant'è vero che normalmente non hanno neanche degli organi collegiali, bensì corsi di perfezionamento avanzato post lauream con ammissione su base concorsuale che vengono attivati in completa autonomia )(non è neanche necessario segnalarli al Ministero) anno per anno, pertanto non è detto che un corso di master attivo quest'anno si ripeterà l'anno prossimo o tra due anni. Tuttavia, dato che complessivamente i corsi di master in giornalismo riscuotono un certo successo, ci si deve aspettare che vengano ripetuti, alvo ostruzionismo dell'Ordine.
    Quanto alla didattica, alcuni corsi di master sono strutturati come dei corsi di laurea, cioè prevedono la maturazione dei crediti attraverso il superamento di esami di profitto e verifiche di idoneità. Altri invece prevedono solo esercitazioni in gruppo. Alcuni prevedono una formale prova finale, altri prevedono il rilascio del titolo senza votazione... In linea di massima la frequenza è obbligatoria ovunque (il che vale a dire che per accedere alla prova finale oppure per il rilascio del titolo bisogna avere attestazioni di frequenza per il 70% o l'80% della durata complessiva del corso espressa in ore), ma in alcune sedi parte della didattica è erogata attraverso una piattaforma di e-learning.
    Ricordare che il testo unico sull'istruzione superiore vieta la contemporanea iscrizione a più corsi universitari, pertanto non è possibile essere iscritti contemporaneamente a un corso finalizzato al conseguimento di un master e a un corso di laurea specialistica o magistrale (cosa che si può fare tranquillamente in caso di iscrizione a un IFG o alla SGRTV, rispetto a cui l'unico limite è l'obbligo di frequenza a tempo pieno) o altri corsi finalizzati al conseguimento di un master. Eventualmente lo si fosse già al momento della maturazione del requisito necessario per l'immatricolazione (collocazione in posto utile in graduatoria o successivo scorrimento) è necessario effettuare domanda di passaggio o trasferimento, rinuncia agli studi oppure richiesta di sospensione dell'iscrizione, provvedimento non ammesso in tutti gli atenei e subordinato all'autorizzazione della struttura didattica competente.

    [Modificato da afragolese a Bologna 05/01/2006 23.26]

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    afragolese a Bologna
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    00 23/06/2004 22:17
    Dimenticavo di aggiungere che per tutti i corsi da me citati (che, vi assicuro, sono tutti ma proprio tutti i corsi sostitutivi del praticantato esistenti in Italia) occorre essere in possesso di una qualsiasi laurea (dov'è richiesta la laurea) o una qualsiasi laurea specialistica (nei due casi in cui è richiesta la laurea specialistica) e non una laurea del settore o affini. Per titoli del settore o affini intendo:

    classe 5 - delle lauree in Lettere
    classe 11 - delle lauree in Lingue e culture moderne
    classe 14 - delle lauree in Scienze della comunicazione
    classe 15 - delle lauree in Scienze politiche e delle relazioni internazionali
    classe 19 - delle lauree in Scienze dell'amministrazione
    classe 23 - delle lauree in Scienze e tecnologie delle arti figurative, della musica, dello spettacolo e della moda
    classe 31 - delle lauree in Scienze giuridiche
    classe 35 - delle lauree in Scienze sociali per la cooperazione, lo sviluppo e la pace
    classe 36 - delle lauree in Scienze sociologiche
    classe 38 - delle lauree in Scienze storiche

    classe 13/S - delle lauree specialistiche in Editoria, comunicazione multimediale e giornalismo
    classe 40/S - delle lauree specialistiche in Lingua e cultura italiana
    classe 43/S - delle lauree specialistiche in Lingue straniere per la comunicazione internazionale
    classe 59/S - delle lauree specialistiche in Pubblicità e comunicazione d'impresa
    classe 70/S - delle lauree specialistiche in Scienze della politica
    classe 71/S - delle lauree specialistiche in Scienze delle pubbliche amministrazioni
    classe 73/S - delle lauree specialistiche in Scienze dello spettacolo e delle produzioni multimediali
    classe 89/S - delle lauree specialistiche in Sociologia
    classe 94/S - delle lauree specialistiche in Storia contemporanea
    classe 99/S - delle lauree specialistiche in Studi europei
    classe 100/S - delle lauree specialistiche in Tecniche e metodi per la società dell'informazione
    classe 101/S - delle lauree specialistiche in Teoria della comunicazione.


    Inutile dire che i corsi di giornalismo delle varie Accademia di comunicazione e IED Comunicazione (ex ISC, Istituto superiore di comunicazione), che come ribadito in altre circostanze rilasciano titoli non aventi valore legale e non legalmente riconoscibili, non sono ritenuti validi per l'accesso alla professione.

    [Modificato da afragolese a Bologna 24/06/2004 13.46]

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    00 24/09/2004 21:17
    Caro Alek, sei sicuro di aver chiesto alla persona giusta? Senza togliere nulla ad Afragolese ti vorrei chiedere: ma che te ne fai di una lista di corsi di cui uno non vale un pennacchio (e una pernacchia) più dell'altro? Se vuoi fare il giornalista comincia a farlo. Punto e basta. Non serve nè la cena nè il caffè con Afragolese, a meno che invece che fare il giornalista tu non voglia restare a vita nell'ateneo recitando a memoria statuti e siglette... [SM=x397686]

    c.l.
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    00 27/09/2004 14:20
    Re:
    Carissima Carolina, ho impiegato dieci minuti a rispondere al tuo commento – irritante, fuor di luogo, irriverente e denotante grande superficialità – e poi la sorte ha fatto sì che premessi un tasto sbagliato e pertanto esso sparisse davanti ai miei occhi. Ho riflettuto qualche secondo per ricordare i termini esatti dell'intervento, ma Paganini non si ripete e allora mi son detto: «Ma chi me lo fa fare a perdere tempo appresso a questa… Tanto io stesso avevo dei dubbi sulla domanda di Alek e lui mi ha assicurato che la mia risposta era pertinente ed esauriente». Con un pizzico di presunzione aggiungo che oltre che pertinente ed esauriente la mia risposta è anche esaustiva, e non permetto a te – che non hai seguito la discussione sin dall'inizio – a venire qui ad attaccarmi in questo modo.
    Sia io che Alek siamo già parzialmente inseriti nel mondo del giornalismo, non avendo bisogno dei tuoi consigli per "cominciare a farlo". Solo che ciò non esclude che ciascuno dei due possa essere interessato a proseguire gli studi universitari in quest'àmbito e/o a frequentare corsi che consentano l'accesso alla prova di idoneità professionale necessaria per l'iscrizione all'elenco professionisti dell'albo dell'Ordine dei giornalisti, visto che in Italia – e dovresti saperlo, dal momento che il corso di studi da te frequentato prevede ben due esami nel cui programma si studia ciò, e cioè Diritto dell'informazione e della comunicazione e Comunicazione giornalistica – la professione giornalistica è ancòra (per poco?) regolamentata e l'iscrizione a quest'elenco è condizione indispensabile e imprescindibile per l'applicazione del CCNL (contratto collettivo nazionale di lavoro) giornalisti e per godere delle tutele (previdenziali e sindacali innanzitutto) relative. L'iscrizione a tali corsi è divenuta oramai l'unica modalità di accesso all'elenco professionisti dell'albo perché finché non vi sei iscritto gli editori si sentono autorizzati a sfruttarti, figùrati quindi se ti mollano un contratto da praticante (tutto ciò fatti salvi, ovviamente, raccomandazioni, colpi di fortuna, botte di culo, lavoro gratis per 10 anni con minaccia di causa di lavoro etc. etc), anche alla luce delle gravi difficoltà economiche in cui più o meno tutti si trovano.
    Mi preme infine sottolineare – ma d'altro canto lui lo sa – che io ad Alek non ho dato consigli – non me ne sarei mai permesso, visto che non me l'ha chiesto e che con lui non ho un rapporto tale per cui mi possa sentire di dargliene spontaneamente –, ma ho semplicemente fornito ciò che mi ha chiesto, e cioè l'elenco completo dei corsi afferenti alla classe 13/S e dei corsi – universitari e non – comprensivi del praticantato attivi in Italia.
    Detto questo ti tolgo anche la censura, tanto non mi fanno paura le considerazioni – poco argomentate e quindi prive di spessore – di una come te.

    [Modificato da afragolese a Bologna 21/01/2005 12.54]

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    00 27/09/2004 15:51
    Parli di censura e discussione privata in un forum libero?
    La "una come me" si mantiene agli studi scrivendo articoli e curando pubbliche relazioni con la stampa, quindi credo bene di saperne qualcosa. Del resto devo ancora capire perchè mi hai attaccato, considerando che mi sono limitata a una osservazione sulla domanda di Alek e non sulla tua risposta. Lo scorretto, e mi spiace dirlo perchè ho apprezzato altri tuoi interventi, sei stato tu, che con non poca presunzione hai creduto di poter fare delle ipotesi sulle mie conoscenze e sul mio percorso lavorativo. Se ritieni di dover informare tutti sulle tue attività, non vuol dire che chi è più riservato si crogioli nel far nulla.
    Comunque, passando sopra a questo non mi sembra per niente un comportamento maturo quello di minacciarmi di essere censurata per aver detto il mio parere. Se fosse stata una discussione privata in cui è vietato intervenire forse avreste fatto meglio a mandarvi un paio di email. Ho torto?... [SM=x397646]

    c.l.

    [Modificato da carolinalio 27/09/2004 16.07]

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    00 27/09/2004 16:06
    Re: Parli di censura e discussione privata in un forum libero?

    Scritto da: carolinalio 27/09/2004 15.51
    La "una come me" si mantiene agli studi scrivendo articoli e curando pubbliche relazioni con la stampa, quindi credo bene di saperne qualcosa. Del resto devo ancora capire perchè mi hai attaccato, considerando che mi sono limitata a una osservazione sulla domanda di Alek e non sulla tua risposta. Visto che "io ci campo" e tu "ci speri", mi sono permessa il lusso di dire la mia. Se fosse stata una discussione privata in cui è vietato intervenire forse avreste fatto meglio a mandarvi un paio di email. Ho torto?... [SM=x397646]

    c.l.


    Carissima,
    ti sembra uno che semplicemente «ci spera» colui che il suo primo articolo lo ha pubblicato alla tenera età di dieci anni e mezzo (e non sul gazzettino di quartiere, tantomeno sul Corriere dei piccoli) e che ha al suo attivo più di 400 pubblicazioni? Ti basta così o devo sfoderare il resto del mio curriculum? Non vorrei peccare di presunzione ma tu mi ci costringi... visto che senza conoscermi dài per scontato ciò che non sei autorizzata neanche a supporre! E che non puoi dedurre dai miei scritti in questo forum, che avevano mero carattere informativo-divulgativo e in cui, pertanto, non ho praticamente MAI parlato di me (né dispensato consigli a chi non me ne ha chiesti). Anzi, se ti fossi attenuta a quanto da me scritto (che secondo me leggi solo per grandi linee, piena di pre-giudizi e pre-concetti) ti saresti accorta del parziale inserimento... Lasciamo perdere!
    Quanto alla censura, è nei miei poteri di moderatore e non l'ho mai adoperata, visto che sinora non ce n'è mai stato bisogno. Se continuerai ad attaccare senza cognizione di causa (mia cara, mi hai attaccato tu per prima e io mi sono limitato a metterti a posto... e a quanto pare non ci sono riuscito; sei una tosta) sarò costretto ad adoperarla con te.
    Tieni presente che queste sono considerazioni in relazione a un tuo comportamento, non valutazioni sulla persona. Non ho niente contro di te. Ti chiedo soltanto di non dare valutazioni superficiali.
    Saluti.
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    00 27/09/2004 16:15
    L'ho già letto il tuo curriculum, mi è arrivato per email proprio da te quando chiedevi di fare uno stage in una certa azienda. Stai parlando con una che quando dice qualcosa sa bene di cosa parla e con chi parla. Comunque, ti ripeto, contro di te non ho proprio nulla, nè ti ho attaccato come continui a dire. Ho risposto ad Alek e sulla sua domanda, senza esprimere nessun giudizio su di te. Quindi non so su cosa stai costruendo questo castello.

    c.l.
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    00 27/09/2004 16:27
    Visto che alla fine mi sei simpatico ti offro un caffè. Consideriamo chiusa qui questa sciocchezza. Spero che capirai che da parte mia non c'è nessuna mala fede... :)

    c.l.

    [Modificato da carolinalio 27/09/2004 16.29]

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    00 27/09/2004 16:40
    Re:

    Scritto da: carolinalio 27/09/2004 16.15
    L'ho già letto il tuo curriculum, mi è arrivato per email proprio da te quando chiedevi di fare uno stage in una certa azienda. Stai parlando con una che quando dice qualcosa sa bene di cosa parla e con chi parla. Comunque, ti ripeto, contro di te non ho proprio nulla, nè ti ho attaccato come continui a dire. Ho risposto ad Alek e sulla sua domanda, senza esprimere nessun giudizio su di te. Quindi non so su cosa stai costruendo questo castello.

    c.l.


    Ah. E così tu saresti una che ha letto il mio curriculum. Dunque dunque... ma sul curriculum c'è scritto il nome, non il nick! Come fai a sapere che sono proprio io?!?
    E comunque sentiamo... Mi hai incuriosito. Quale sarebbe quest'azienda? E perché non sarei stato assunto, o preso per fare lo stage? Bah.
    E comunque non è vero che non mi hai attaccato o che non hai tirato conclusioni affrettate e basate su considerazioni superficiali. Proprio perché hai visto il mio curriculum dovresti sapere che non sono uno che si limita a sperare. A meno che lo reputi non credibile... Purtroppo questo è il rischio a cui vanno incontro gli ex énfants prodige.
    Quanto ad Alek, ti ripeto che tu non ti sei limitata a rispondere alla sua domanda. La sua domanda era rivolta espressamente a me, e non era una richiesta di consigli in merito a come diventare giornalista; infatti a una mia richiesta di chiarimento lui ha risposto che gli interessava sapere quali sono i corsi universitari in campo giornalistico da poter frequentare dopo la laurea. Io gli ho elencato in un'altra cartella tutti i corsi di laurea specialistica di classe 13/S e in questa qui tutti i corsi, universitari e non, comprensivi del praticantato, cioè ho fatto esattamente quello che lui mi ha chiesto e anche di più. Dunque tu non puoi permetterti di dirti, arrivandotene fresca fresca dopo tre mesi, che ha chiesto consiglio alla persona sbagliata. Infatti non ho espresso opinioni o pareri di alcun genere sui corsi da me elencati. Se vuoi sapere qual è la mia opinione te la posso anche dare: per fare il giornalista bisogna strafregarsene dell'università (e questo l'ho sperimentato sulla mia pelle perché trasferirmi a Bologna per proseguire gli studi mi è costato rinunciare a una carriera avviata), che di per sé non porta a niente. E d'altro canto per immettersi anche per altri settori della comunicazione è necessario abbinare allo studio un'esperienza sul campo, molto più proficua di tutta la teoria che ci insegnano sui banchi accademici e peraltro sottoconsiderata dalle aziende. Ciò non toglie che, però, Alek mi abbia chiesto di elencargli dei corsi universitari orientati al giornalismo: proprio perché so che non servono a niente, ho ritenuto opportuno aggiungere quei corsi, sia universitari che non, comprensivi del praticantato, perché almeno da lì esci giornalista professionista e quindi, a differenza di una laurea di classe 14 o una laurea specialistica di classe 13/S, da qualche parte ti portano.
    Insomma, mia cara, come vedi le nostre opinioni non sono tanto discordanti. Ma una cosa è esprimere un'opinione e una cosa è fare informazione. A me Alek non aveva chiesto un'opinione ma un elenco di corsi, e io ho esaudito il suo desiderio, sperando di fare un lavoro utile anche ad altri visitatori. Non mi puoi accusare, per questo motivo, di essere una persona poco competente in materia... Non mi è stato chiesto di spiegare come si accede alla carriera giornalistica (rispetto a cui ci sarebbe da scrivere un trattato di diritto e un altro di sociologia, e comunque io ho rimandato agli assunti fondamentali, contenuti nella legge 69/1963 e consultabili sullo Zaccarìa e sul Papuzzi) e l'incontro di persona con Alek sarebbe stato orientato proprio a discutere della particolarità del mondo giornalistico, della sua complessità e della difficoltà di accedere alle sue carriere, argomento che non trova spazio in questo forum (si arriverebbe troppo off topic rispetto al suo obiettivo e, soprattutto, c'è una montagna di cose da scrivere e non saprei neanche da dove cominciare) e rispetto al quale mi sono astenuto dal fornire spiegazioni o opinioni, ma sul quale ti assicuro che sono molto preparato... Parlarne di persona sarebbe proprio servito ad evitare di farmi fare una faticaccia anche noiosa per altre persone (i più qua sopra non sono interessati all'argomento) e poi in quest'àmbito è molto importante quello che i nostri colleghi del Club del marketing e della comunicazione chiamano "marketing relazionale", cioè quel tam-tam tra colleghi grazie a cui, allargando il giro di conoscenze, si possono trovare delle collaborazioni...
    Per quanto mi riguarda il discorso è chiuso... e ti chiedo perdono per la suscettibilità! Ma tu promettimi che la prossima volta che commenterai la mia risposta a qualcuno ti sarai attenuta alla sua domanda e avrai verificato, leggendo i posts successivi, se per questo qualcuno la risposta è stata soddisfacente! [SM=x397642]
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    00 27/09/2004 17:00
    L'azienda è una azienda di Cattolica e per dirla tutta, quando (mi pare quest'estate in Giugno/Luglio) ho letto che eri uno studente di Scienze della Comunicazione come me, ho segnalato subito il tuo curriculum a chi di competenza. Infatti sei anche venuto a colloquio, ma non ci siamo incontrati. Non so come sia andata a finire la storia perchè non conoscendoti di persona non mi sono più interessata alla cosa e me n'ero dimenticata del tutto. In quanto a collegare il nick al nome, ho semplicemente letto alcuni tuoi post dove segnali dei tuoi interventi. Ripeto: non so chi ti ha messo in testa che mi sei antipatico, o che che non credo al tuo curriculum. Non mi sembra proprio nè che tu sia antipatico, nè che il tuo curriculum sia così incredibile. Spero che non la prendi come un'offesa, ma avendo un percorso non molto differente non vedo perchè non ti dovrei credere. Se vuoi prendere il caffè scrivimi a carolinalio@virgilio.it... :blush:

    c.l.
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    00 28/09/2004 11:47
    Re:

    Scritto da: carolinalio 27/09/2004 17.00
    L'azienda è una azienda di Cattolica e per dirla tutta, quando (mi pare quest'estate in Giugno/Luglio) ho letto che eri uno studente di Scienze della Comunicazione come me, ho segnalato subito il tuo curriculum a chi di competenza. Infatti sei anche venuto a colloquio, ma non ci siamo incontrati. Non so come sia andata a finire la storia perchè non conoscendoti di persona non mi sono più interessata alla cosa e me n'ero dimenticata del tutto. In quanto a collegare il nick al nome, ho semplicemente letto alcuni tuoi post dove segnali dei tuoi interventi. Ripeto: non so chi ti ha messo in testa che mi sei antipatico, o che che non credo al tuo curriculum. Non mi sembra proprio nè che tu sia antipatico, nè che il tuo curriculum sia così incredibile. Spero che non la prendi come un'offesa, ma avendo un percorso non molto differente non vedo perchè non ti dovrei credere. Se vuoi prendere il caffè scrivimi a carolinalio@virgilio.it... :blush:

    c.l.


    Allora il caffè te lo offro lunedì 4 ottobre al bar di piazzale Torconca, visto che sarà il mio primo giorno di lavoro (stage)... [SM=g27828] Mi raccomando di non parlare di questa storia a «chi di competenza» perché sennò faccio la figura del permaloso e del polemico e guerrafondaio!!! :Prrr:

    [Modificato da afragolese a Bologna 21/01/2005 13.00]

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    carolinalio
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    00 28/09/2004 14:05
    Re: Re:

    Scritto da: afragolese a Bologna 28/09/2004 11.47

    Allora il caffè ce te lo offro lunedì 4 ottobre al bar di piazzale Torconca, visto che sarà il mio primo giorno di lavoro U(stage)... [SM=g27828] Mi raccomando di non parlare di questa storia a «chi di competenza» perché sennò faccio la figura del permaloso e del polemico e guerrafondaio!!! :Prrr:



    Forse è meglio a Bologna, perchè adesso per riuscire a fare anche altre cose sto lavorando per loro da casa tramite internet. Dai, scrivimi una mail che ci mettiamo d'accordo... [SM=x397707]

    c.l.
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    Post: 102
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    00 29/09/2004 02:39
    Re:

    Scritto da: carolinalio 24/09/2004 21.17
    Caro Alek, sei sicuro di aver chiesto alla persona giusta? Senza togliere nulla ad Afragolese ti vorrei chiedere: ma che te ne fai di una lista di corsi di cui uno non vale un pennacchio (e una pernacchia) più dell'altro? Se vuoi fare il giornalista comincia a farlo. Punto e basta. Non serve nè la cena nè il caffè con Afragolese, a meno che invece che fare il giornalista tu non voglia restare a vita nell'ateneo recitando a memoria statuti e siglette... [SM=x397686]

    c.l.



    Indubbiamente Carolina. Ma io lo sto già facendo da un bel pezzo, tant'è vero che sono ormai prossimo al tesserino da pubblicista....Devo solo completare le parti burocratiche. Era solo per avere qualcosa di interessante da seguire, non la semiotica o chissà che altro che serve zero per fare questo mestiere.
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    afragolese a Bologna
    Post: 379
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    00 01/10/2004 16:45
    Se una donna invita un uomo a prendere un caffè con lei non è molto carino che l'uomo si tiri indietro, ma se l'uomo accetta l'invito e la donna sparisce cosa vuol dire? Chi ha orecchie per intendere intenda...
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    afragolese a Bologna
    Post: 379
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    Magnifico
    00 11/05/2007 10:16
    Nel mese di giugno scade il bando per l'ammissione al XVI biennio dell'istituto Carlo de Martino. Niente di nuovo sotto il sole, se non che per frequentare questo biennio l'associazione Walter Tobagi chiede la bellezza di ottomila euro...
    ...ma non era l'unica scuola di giornalismo gratuita?
    Inutile dire che una buona fetta di questi soldi va a foraggiare l'Ordine dei giornalisti...