00 11/09/2006 11:29
Kaiser Schumi, l'uomo dei record
Sette Mondiali e 90 gare vinti


Dopo 15 anni ad altissimo livello, Michael Schumacher ha annunciato al mondo intero che a fine stagione chiuderà la sua grandissima carriera. Il 37enne pilota tedesco ha la possibilità di salutare il mondo della F1 da campione, visto che è ancora in piena corsa per l'ottavo titolo Mondiale. Quello di Monza è stato il suo ultimo Gp d'Italia. In bacheca 90 vittorie, ma il record può essere ancora migliorato.


L'annuncio tanto atteso è arrivato alle 15.24. Michael Schumacher, il pilota che ha vinto di più nella storia della F1, ha annunciato il ritiro dalle corse. Comunque andrà da qui a fine anno, con l'ottavo titolo nel mirino, la decisione è stata presa. Il grande circus perde il dominatore degli ultimi 15 anni, probabilmente il pilota più forte della storia. Una carriera da sogno e un binomio vincente con la Ferrari con non ha eguali.

A Spa il 22enne Michael Schumacher fece il suo debutto in F1, nel 1991 alla guida di una Jordan, prima di approdare alla Benetton. Con la scuderia diretta da Flavio Briatore, in cui si fermò per cinque stagioni, Schumi si tolse le prime soddisfazioni, conquistanto due Mondiali piloti consecutivi (1994 e 1995). L'anno successivo l'approdo alla Ferrari, dove è cominciata la leggenda. I primi anni in Ferrari sono difficili: nel 1996 è terzo nel Mondiale (59 punti, tre vittorie e quattro pole), l'anno successivo lotta fino all'ultimo con la Williams di Jacques Villeneuve, "macchiandosi" nell'ultima gara di Jerez con un tentativo di buttare fuori pista il canadese: la bravata gli costa la cancellazione dalla classifica piloti (5 vittorie, 3 pole). L'anno dopo si deve arrendere a Mika Hakkinen, mentre nel 1999 il grave incidente di Silverstone, in cui si ruppe la gamba destra, lo tagliò fuori dalla lotta per il titolo e, rientrato nelle ultime gare, fece il possibile per aiutare il compagno Eddi Irvine, che si arrese al bis del finlandese della McLaren. La Ferrari si consolò con il titolo costruttori. Nel 2000 la svolta vincente, inarrestabile, con la conquista del primo titolo con la Rossa, riportandolo a Maranello dopo 21 anni: 108 punti, 9 vittorie e altrettante pole. Nel 2001 si riconferma campione del mondo, imponendosi in 9 gare su 17. La stagione seguente il terzo trionfo iridato con il Cavallino (11 vittorie e 7 pole). Nel 2003 il poker con cinque pole e sei vittorie (San Marino, Spagna, Austria, Canada, Italia, Usa). In carriera ha vinto 90 gare (19 con la Benetton, 70 con la Ferrari) in 247 Gp disputati. In totale ha conquistato 68 pole position (10 Benetton, 58 Ferrari, di cui 11 nel 2001, primato personale in una stagione) e 1354 punti (303 Benetton, 1051 Ferrari). Sette volte campione del mondo (1995 e 1996 con Benetton, 2000, 2001, 2002, 2003 e 2004 con Ferrari). Numeri da sogno per il pilota più vincente della storia. Forse anche il più grande, sicuramente quello che ha lasciato di più il segno nella Ferrari, la scuderia più famosa al mondo..
Esprimete la vostra.. io vi dico solo che ho pianto mentre sfrecciava per l'ultima volta a monza..