00 08/05/2006 14:04
Qst ff lo scritta più di un anno e mezzo fa di getto in una notte.Ne sn seguite varie revisioni e per il momento qst è ciò che ne ho ricavato.Cmq sia sto continuando a revisionarla e vorrei un vostro parere che mi possa aiutare ,per il momento ho chiesto a chochy cristen e la mia prof di lettere...ora tocca a voi1buona lettura!

Lo scontro finale

Di Corinna Genchi



Capitolo 1: ricordi

Hogwarts, un leggero venticello soffia sul castello.Molti studenti passeggiano allegri e sereni nel parco del castello; siamo in giugno e le vacanze estive si avvicinano. Qualcuno ripete in vista degli esami. Una ragazza non molto alta, magra con lunghi capelli castani che emanavano brillanti riflessi rossi al sole estivo siede su un muretto del giardino interno.Guarda fisso il vuoto, due grosse lacrime scendono dai suoi occhi verdi di solito sempre brillanti. È Ange, Angelica Riddle studentessa del 7° anno della casa dei serpeverde, è arrivata l’anno scorso da una scuola straniera. È una ragazza schietta, sarcastica che come tutti i serpeverde si diverte a prendersi gioco dei grifondoro, ma le sue battutine pungenti non le risparmia per nessuno, nemmeno per i suoi compagni di casa. Ma ha sempre avuto un lato misterioso, enigmatico, molte volte è silenziosa, riflessiva…triste. Questa era una di quelle volte, naturalmente questo suo lato l’ ha sempre mantenuto nascosto per non perdere la faccia. Piange e intanto sussurra:perché?

Cimitero di casa Riddle 16 anni prima
Tutti i mangiamorte erano riuniti intorno al loro capo Lord Voldemort. Lucius Malfoy si avvicinò chino al suo capo:’’Minus ha parlato mio signore, sappiamo dove sono i Potter.” Disse Lucius . “Bene ottimo lavoro Lucius sapevo di poter contare su di te’’ disse Lord Voldemort ‘’vuole che andiamo ed eliminiamo i Potter?’’ ‘’no, voglio occuparmene io stesso, andata non ho più bisogno di voi ’’
Così con un rumoroso ‘’crack’’ tutti i mangiamorte sparirono tranne uno. Una donna con folti capelli neri e le palpebre basse: Bellatrix Lastrange. Voldemort si avvicinò a lei e disse:’’ dov’è?’’ ‘’dorme ‘’ rispose la donna . ’’ Bene bene ‘’ ‘’ieri ha detto le sue prime paroline ‘’ disse Bellatrix con gli occhi luccicanti ‘’ non farti addolcire troppo, sai anche tu che…’’ ‘’si lo so ’’ rispose bruscamente Bellatrix guardando cupa il terreno brullo sotto i loro piedi. ’’ Con il suo permesso mio signore ’’ e così dicendo scomparve anche lei. ’’ Potter avete le ore contate muhahahah ’’ Disse gelido Lord Voldemort e sparì anche lui. Poco più in là in una stanza remota della dimora Riddle una bambina, di un anno o poco più, dormiva serena nella sua culla…poco lontano nello stesso momento un altro bambino era nella sua culla: Harry Potter. Voldemort era davanti alla porta di casa Potter…quello che accadde dopo ormai è storia.

Hogwarts oggi

Harry ed Hermione sono seduti in biblioteca, ripassano in vista degli esami, Hermione ad un certo punto dice: ‘’ Pensi che presto si farà vivo?’’ ‘’Voldemort?’’ rispose Harry ‘’ si lui ‘’ ‘’naturale anche se molti dei suoi fedeli mangiamorte sono dentro, troverà un modo per farmi fuori. ’’ ‘’ultimamente hai fatto sogni strani? La cicatrice ti ha bruciato?’’ ‘’ beh alle volte ho la sensazione che sia molto vicino…la cicatrice bruccicchia un po’’ ‘’ la tua cicatrice…un souvenir poco gradito di un brutto viaggio..’’ ‘’puoi dirlo forte Herm’’ ‘’ dov’è Ron?’’ contemporaneamente Ron aprì la porta della biblioteca, con la faccia di chi ha visto qualcosa di molto strano…. ‘’ ehi Ron cos’ hai ? ’’ dissero all’unisono i due amici. ‘’ avete presente Ange Riddle?’’ ‘’quella smorfiosetta che mi chiama castoro con la permanente?!’’ disse furiosa Hermione ‘’ si lei ’’ ‘’ che ti ha fatto?’’ chiese Harry. ‘’nulla, anzi non se proprio accorta di me..era seduta su un muretto e piangeva..’’ ‘’strano anche le serpi hanno un cuore ’’ disse sarcastico Harry ‘’ già piangeva e sussurrava qualcosa che suonava come ‘’mamma’’

Casa Riddle 16 anni prima
Era il caos…Voldemort era stato distrutto, tutti i mangiamorte erano già nelle loro case a nascondersi, alcuni si preparavano a scappare, altri invece si erano riuniti per escogitare piani per vendicare il loro capo. ‘’ non preoccuparti piccola mia, nessuno ti farà del male ’’ Bellatrix correva tenendo stretta a se la piccola, doveva portarla in un luogo sicuro, non poteva più prendersene cura…se qualcuno l’avrebbe trovata l’avrebbero uccisa, la figlia di un mostro…fortuna che pochi sapevano. Si fermò di scatto, davanti a lei alcuni auror e Piton le bloccavano la strada. ‘’ cos’ hai in mano? ’’ ‘’ nulla ’’ disse stringendo a se la piccola che si era svegliata e piangeva. ‘’ chi è quel bambino?’’ ‘’ non sono fatti vostri ’’ ‘’tu adesso vieni con noi!’’ ‘’ mai ‘’ estrasse la bacchetta e scagliò uno schiantesimo contro Piton. ‘’ attaccatela !’’ un altro auror urlò ‘’attenzione al bambino!’’ ‘’ accio bambino ’’ e come se fosse presa da una grande mano invisibile la piccola cadde tra le braccia dell’ auror. ‘’ no è mia!’’ ‘’taci’’ e uno dopo l’altro furono lanciati molti schiantesimi….

Hogwarts oggi
‘ devo dirglielo’ si disse tra se Ange mentre si asciugava le lacrime ‘basta con tutta questa sofferenza…credevo di essere importante per lui invece….sono stanca di soffrire ‘ così Ange scese dal muretto in quel momento passò Cho. ‘’ ehi Chang sai dove è Potter? ‘’ ‘’ in biblioteca penso, prima ho visto Weasly dirigersi lì..’’ ‘’ ok ’’ ‘’stai bene? Hai pianto?’’ disse Cho notando gli occhi rossi e gonfi di Ange.
‘’ sei tu l’esperta in queste cose Chang’’ e se andò via. ‘’ non è mai importato a nessuno se piangevo ’’si disse Ange dirigendosi verso la biblioteca.


orfanotrofio per i piccoli maghi e streghe 8 anni fa
L’orfanotrofio era il suo primo vero ricordo, c’è ne era un altro prima una donna e poi un uomo molto brutto, ma era così vago che credeva fosse un sogno. Non sapeva perché ma le maestre la guardavano sempre con sospetto, come se sapessero qualcosa su di lei…forse era per via dei suoi occhi rossi. Gli altri bambini non la facevano giocare, la scansavano…aveva un solo amico Sliky: un piccolo serpente, spesso parlava con lui, almeno fino a quel momento. Una delle maestre l’aveva vista…e non ne sembrava contenta. ‘’ tu sei un mostro! Lo sapevo che non dovevamo incaricarci di un compito del genere! Cosa pretendevano che cambiassimo la tua natura?’’ ‘’ma che ho fatto di male?’’ strillò la piccola Ange ‘’lasciami!lasciami!’’ ‘’vieni qui maledetta, mandiamo un gufo al ministero e ora che tu vada dove meriti!’’ ‘’ cattiva lasciami! Stavo solo giocando!’’ imperterrita delle urla della bambina la maestra continuava a trascinarla per un braccio sbraitando contro di lei. Ange aveva paura. Cosa volevano farle? Chi erano le persone di cui la maestra parlava? Dove volevano portarla? Improvvisamente la porta d’ingresso dell’orfanotrofio si spalancò: fuori la pioggia era torrenziale, il cielo era cupo, un fulmine illuminò la sagoma di un uomo: Lucius Malfoy.

‘’Harry?’’ disse Ange entrando in biblioteca ‘’ Potter? Sei qui?’’ ‘’si chi mi cerca?’’ disse Harry sbucando dietro uno scaffale ‘’ Ange?!’’ esclamò stupeffato Harry, mentre Hermione strabuzzò gli occhi e si nascose dietro il suo libro:Ange e lei non andavano molto d’accordo.
‘’devo parlarti Potter ’’ ‘’dimmi’’ ‘’in privato ’’ disse Ange guardano gli altri due seduti intorno al tavolo. ’’vado, torno subito ’’ disse Harry rivolgendosi ai suoi due amici. Ange e Harry uscirono dalla biblioteca e si diressero verso le segrete del castello. ‘’ ci sono delle cose che devi sapere Potter ’’ ‘’cioè? ’’ ‘’io sono….’’

‘’cosa sta facendo?’’ tuonò la maestra ‘’ chiuda quella porta! Le sembra modo di entrare?’’ Lucius non rispose. ‘’chi è lei?cosa vuole?’’ ‘’sono qui per un adozione, che domande ’’
‘’ mi spiace ma adesso sono occupata, può aspettare un paio di minuti? ‘’ Lucius rivolse il suo sguardo alla bambina. Era lei, solo lei poteva avere quel tipo di occhi identici a suo padre, dopo tanto tempo l’aveva trovata: la figlia di Lord Voldemort!

Harry guardò Ange…non era possibile..istintivamente estrasse la bacchetta dalla tasca dietro i jeans e la puntò su Ange. ‘’ non voglio farti del male Harry ’’ ‘’bugiarda ‘’ ‘’ dico la verità, mio padre mi ha mandato qui per ucciderti è vero ma non ho intenzione di farlo, devo raccontarti un po’ di cose ’’ ‘’ ok comunque non ti spiace se ti punto questa contro?’’ disse Harry riferendosi alla bacchetta. Ange lo guardò bieca…Potter doveva essere un po’ traumatizzato…sospirò e continuando disse: ‘’ vedi io sono stata in un orfanotrofio fino all’età di nove anni…..’’

‘’cosa ha fatto questa piccina? ‘’ chiese Lucius guardando fisso Ange. ‘’ non sono affari suoi ’’ rispose freddamente la maestra, i membri dell’ordine erano stati chiari: nessuno doveva sapere della bambina e di tutte le stranezze che avrebbe fatto. ‘’ si invece ’’ ribatté Lucius, ‘’ voglio lei ‘’
‘’ non penso che questo sia possibile ’’ rispose la maestra guardano Ange. ‘’ perché mai?’’ ‘’ non posso dirvelo ’’ Lucius fece cadere sul pavimento un sacco ‘’ è pieno di galeoni, lo prenda e mi dia la bambina ’’ disse Lucius con uno strano sorrisetto stampato in faccia. La maestra guardò esitante il sacco per terra, quei soldi avrebbero fatto comodo all’orfanotrofio e Ange non sarebbe stata più un problema…
‘’Ange và in camera tua, prendi le tue cose e vai con quest’uomo’’ ‘’ come??’’ disse Ange guardando stranita i due..perché mai quel l’uomo voleva prenderla? Di solito quando una coppia veniva dicevano sempre: ‘’ è adorabile ma quegli occhi….’’ ‘’prendi la tua roba, fa come ti ho detto. ’’ Ange corse di sopra. ‘Si evviva ’ pensò ‘me ne vado!’
da quel momento nell’ orfanotrofio tutti dimenticarono Ange Riddle, e quando qualcuno chiese di lei le maestre rispondevano che non c’era mai stata nessuna Ange Riddle.

‘’sei stata adottata dai Malfoy?’’ ‘’Non esattamente…’’
‘’cioè?’’ ‘’Lucius mi portò in una vecchia casa..Casa Riddle’’

Davanti a loro c’era una grande casa ricoperta di edera, il giardino era in uno stato di abbandono, poco più in là si vedeva la vecchia casa del custode che a quanto pare viveva ancora lì.Il cancello di ingresso era di un nero molto scuro e in alcuni punti c’era molta ruggine, in cima al cancello c’era una grande ‘R’ formata da un serpente con due rose ai lati:lo stemma di casa Riddle. ‘’Vedi Ange ’’ disse Lucius interrompendo il silenzio ‘’ questa una volta era la tua casa ’
‘’perché adesso è abbandonata?’’ chiese Ange ‘’dove sono la mia mamma ed il mio papà?’’

‘’E così mi raccontò tutto, chi ero, chi era mio padre, mi dissero che mi aveva cercato a lungo, che volevano che una volta diventata adulta io prendessi il posto di mio padre. ’’
‘’ e poi che successe? ‘’ ‘’ andai a vivere lì, imparavo formule e incantesimi, ogni giorno qualcuno veniva a portarmi da mangiare e a farmi compagnia, dovevano tenermi nascosta dai membri dell’ordine, finche un giorno…’’

6 anni prima Casa Riddle
La piccola Ange era cresciuta,ormai aveva 11 anni. Oggi è particolarmente felice:corrono voci che suo padre sia ancora vivo! Si dice che sia ad hogwarts per uccidere Harry Potter, il bambino sopravissuto,quel bambino che aveva annientato suo padre….
Mentre pensava seduta sul suo lettino della sua camera, apparì davanti ad Ange Lucius Malfoy.
‘’ciao zio Lucius!!!’’ disse Ange correndo ad abbracciare l’uomo.
‘’ciao Ange’’ rispose Lucius accarezzando la testa della bambina.Lord Voldemort non era affatto felice, la notizia che Ange fosse viva lo aveva reso di cattivo umore..ma perché?
‘’quando potrò vedere il mio papà?’’ disse Ange interrompendo i pensieri di Lucius.
‘’ non ancora Ange’’ rispose sorridendo verso il faccino paffuto della bambina ‘’ ora però prepara le valigie!’’
‘’le valigie?’’ ripeté perplessa Ange ‘’ perché? mi hanno scoperta?’’ disse ad un tratto spaventata.
‘’certo che no!” rispose Lucius rassicurandola “andrai a scuola piccola!!!”
Ange guardò lo “zio” ancora più perplessa “ ma avevate detto che non potevo andare ad hogwarts !”
“infatti non andrai ad hogwarts! Ma a Durmstrang!”
“oh!” esclamò Ange “ e dove si trova?”
“da qualche parte in Russia, è un ottima scuola, dove insegnano ciò che fa al caso nostro!”disse sorridendo Lucius
“ ma io so fare già un sacco di incantesimi!!” ed era vero: infatti Ange sapeva già eseguire correttamente il Cruciatus, l’imperio e gli schiantesimi.
“beh”disse Lucius alzando le spalle” vorrà dire che sarai la più brava!”
“siiii!!!!” esclamò Ange tutta felice, iniziando a saltellare qua e là
“su Ange prepara le valigie..”
“bagaglius!” esclamò Ange e subito un valigia si aprì e ci finirono ordinatamente vestiti , giochi e libri.

“Quindi è lì che sei stata fin ora?”chiese Harry guardando negli occhi Ange.
“già..e ora eccomi qui!”
“non capisco se non dovevi venire ad Hogwarts come mai ora sei qui?”
“sono qui perché mio padre nei sei anni successivi non è mai riuscito a sconfiggerti, perciò vuole che lo faccia io, sono la sua ultima carta..pensavo che se diventavo potente, forte, mi avrebbe voluto bene, invece sono solo uno strumento, un'altra mangiamorte come tante….”Ange abbasso lo sguardo diventando cupa…
“emh io cosa centro?” chiese Harry”perché mi hai raccontato queste cose?”
“voglio diventare tua amica Harry! Insieme possiamo sconfiggere Voldemort!”
“pensavo che tu volessi uccidere me non lui!”
“è per quello che mi hanno mandato qui, dovrei farlo tra una settimana, ma non lo farò, li tenderemo un attacco a sorpresa, ha fatto soffrire troppe persone…”
“chi mi dice che non stai fingendo?” scattò Harry” chi mi assicura che la trappola non la stiate tendendo voi a me?”
“dammi fiducia Harry, non lo farò”
Harry guardò la ragazza davanti a se….dal racconto di Ange gli era parso di avvertire un certo rancore verso Voldemort, forse Ange era davvero buona…
“va bene Ange ma al primo errore saremo di nuovo nemici”
“non tradirò la tua fiducia Harry”
intanto si era fatto tardi, erano quasi le 11, Gazza stava già sicuramente facendo la sua ronda notturna
“ci conviene andare nei nostri dormitori, è tardi” disse Ange guardando l’orologio
“già” disse Harry” mi prendo già abbastanza punizioni da Piton, ci manca solo Gazza…”
“AHAH” rise Ange” notte Harry”
“Notte Ange”
Harry si avviò verso la torre dei grifondoro, evitando più di una volta Gazza, sempre pronto a beccare qualche studente poco rispettoso delle regole….intanto Harry pensava…Ange sarà davvero buona? Avrà fatto bene a darli fiducia?

2 anni prima Giugno
“Lord Voldemort?” chiese una donna con lunghi capelli neri, il viso pallido e le palpebre basse.
“dimmi Bellatrix” rispose Lord Voldemort.
“Potter ha creduto al sogno?”
“ si, quello sciocco crede veramente che siamo in possesso del suo padrino…”
I due parlavano, chiusi in una stanza di Casa Riddle, Ange era dall’altra parte della porta, che ascoltava, dopo 15 anni sentiva la voce di suo padre….
“dov’Ange?” disse ad un tratto Voldemort
“di là..” rispose Bellatrix abbassando lo sguardo
“bene dopo mi occuperò anche di lei…”
Poi con un sonoro Crack i due sparirono insieme ad altri mangiamorte. Si recavano tutti al ministero pronti a tendere la trappola ad Harry….Ange intanto rimase ferma vicino alla porta in attesa di spiegazioni: che voleva dire con dopo mi occuperò di lei?
Passarono alcune ore,e quando tornarono non erano per niente allegri:un'altra sconfitta,molti mangiamorte erano stati catturati….in compenso Sirius Black era morto, e questo vuol dire che ora Potter sarebbe stato molto scosso…
Ange si chiedeva se quest’altra sconfitta poteva essere negativa per lei…Voldemort sarà sicuramente molto irritato, accetterà di vederla? L’ultima volta aveva quanto? Pochi mesi? Un anno? Si un anno…per colpa di quel Potter forse tutte le speranze di poter stare felice con suo padre stavano per andare di nuovo in fumo….mentre rifletteva si avvicinò a lei Bellatrix ‘’ lord Voldemort vuole vederti..” voleva vederla….allora forse non era molto arrabbiato…si diresse verso la stanza in fondo al corridoio, le sembrò che per attraversarlo ci impiegasse ore, la moquette sembrava sprofondare sotto i suoi piedi rallentandola….finalmente arrivò alla porta. Tremava tutta per l’eccitazione, lentamente allungò il braccio verso la maniglia, la mano tremava, la poggio sulla fredda maniglia e dopo un attimo che le sembrò eterno la serratura scattò e la porta si aprì…..eccolo lì, suo padre,seduto su una poltrona di velluto rosso sangue, aveva il volto sudato, sembrava stanco. “Avvicinati Ange” disse guardandola negli occhi, sorridendo, un sorriso strano, freddo….Ange entrò nella stanza e chiuse la porta, un po’ esitante si avvicinò alla poltrona dove si trovava suo padre…”come sei cambiata…è incredibile che siano passati tutti questi anni vero?” Ange continuava a fissarlo, la scena le sembrava così irreale, quando era piccola si era spesso immaginata l’incontro con i suoi genitori..non era come pensava ma andava bene, solo non pensava che suo padre avesse un aspetto così serpentesco…”Ange?” Voldemort la guardò ancora più intensamente…Ange si sentì un po’ a disagio…non sapeva cosa dire…”capisco che tu sia sorpresa, è normale, non preoccuparti..” si sentiva una stupida, perché non riusciva a parlare? Le parole le si bloccavano in gola, tutto il bene che aveva in cuore sembrava soffocarla non riusciva a tiralo fuori…”io…” riuscì a dire..la bocca le sembrava arida come un deserto”sono felice di essere qui!” riuscì a dire, sudava, le sembrava di aver compiuto uno sforzo enorme…” bene sono contento di questo Ange” le disse l’uomo sorridendo” sai ti ho chiamato qui non solo per rivederti ma anche perché devo chiederti un favore..” “Un favore?” ripeté inebetita e sorpresa allo stesso tempo” esattamente…ormai sono stanco Ange, e devo sbarazzarmi di Potter ma non mi sento più tanto forte…devi farlo tu al posto mio…” “ devo occuparmi io di Potter?” “si Ange, poi ti spiegherò meglio..ora sono molto stanco..buona notte Ange” “posso chiederti una cosa?” Voldemort fece un espressione più di sorpresa che seccata “ dimmi” “chi è mia madre?” Voldemort si fece pensieroso…doveva aspettarselo in pochi lo sapevano per evitare scandali..Bellatrix era già sposata, ma non era quello il puntò lui era superiore ai sentimenti….”Bellatrix Lastrange” Ange rimase sorpresa…perché quella donna se era sua madre non aveva mosso ciglio vedendola? Non le voleva bene? Voldemort la fissava, forse non doveva dirlelo, avrebbe potuto capire..capire che lei,Ange, non era altro che un errore, ma fortunatamente non tutti i mali vengono per nuocere…ora gli era utile…”buona notte” Ange distolse gli occhi dal pavimento e se ne andò a dormire…c’era qualcosa di strano…molti perché si annidavano nella sua testa…salì in soffitta dove dormiva, si sdraio sul letto in ferro battuto, si mise sotto le morbide coperte di lino e seta e si addormentò decidendo di mettere quei ‘perché’ e ‘ma’ nel dimenticatoio e di godersi la felicità di avere di nuovo dei genitori…

Harry entrò nella sala comune dei grifondoro, trovò Ron ed Hermione ad aspettarlo, seduti su due poltrone vicine al camino. Si avvicinò e prese posto tra loro due”cosa voleva Ange, Harry?” chiesero all’unisono.”Ange è la figlia di Voldemort” rispose Harry senza girarci intorno più di tanto…Ron balzò dalla sedia “COSA?” Hermione diventò rigida e pallida…”quando era piccola è stata in un orfanotrofio, poi Lucius Malfoy la scovata e poi è andata a durmastrang e ora eccola qui….” “DOBBIAMO DIRLO A SILENTE!!” continuò urlando Ron. “è pericoloso Harry!” disse Hermione presa anche essa dal panico insieme a Ron. “non pensò sia qui perché sentiva nostalgia dell’Inghilterra sai Harry?" disse sarcastico ed impaurito Ron..”ragazzi calmatevi!” tuonò Harry i due lo guardarono fisso “forse gli ha fatto il lavaggio del cervello..” continuò Ron. “Sono io Ron nessuno mi ha fatto niente…a quanto pare Ange è buona, voleva bene a suo padre ma ha capito che lei è solo una pedina…” “tu…tu le credi Harry?” lo guardò Hermione con uno sguardo apprensivo quanto quello della signora Weasly…” non ne sono sicuro ma se voleva eliminarmi aveva tutto il tempo…voglio darle fiducia…la terremo d’occhio..” “è una follia…” disse Ron. “vado a letto ora è tardi domani ne parleremo con calma” e si diresse verso il dormitorio maschile. Ron ed Hermione continuarono a fissarlo “è pazzo…”

Intanto nella sala comune dei serpeverde Ange era seduta tranquilla a guardare il camino…c’è l’avrebbe fatta…sorrise, un sorrise molto diverso da quello di suo padre, un sorriso dolce, si alzò e andò a letto…da domani si cambiava
registro.

1 anno prima. Casa Riddle

Ange si era da poco trasferita ad hogwarts, nei gufi che mandava a suo padre diceva di trovarsi bene, soprattutto con Draco Malfoy e Pansy Parkinson , che l’avevano aiutata ad ambientarsi. Tutto filava liscio, nessuno sospettava di lei, solo Piton spesso e volentieri la guardava strano,le diceva strane frasi con mezze allusioni al suo cognome ‘Riddle’ stesso cognome di un altro famoso Serpeverde…a tutti oggi noto come Lord Voldemort…naturalmente Ange aveva preso tutte le precauzioni per non far trasparire niente che potesse collegarla a suo padre: innanzi tutto gli occhi, che mediante un incantesimo erano diventati verdi anziché rossi, stava molto attenta a evitare guai per non trovarsi faccia a faccia con silente e soprattutto non guardava mai Piton negli occhi, sapeva che era un legimens.Lord Voldemort era seduto insieme a Bellatrix su un divano di raso nero posto davanti ad un grande camino costruito in una pietra molto strana che sembrava contenesse qualcosa di vivo, che si muoveva, il fuoco aveva un colore molto cupo…Nagini era arrotolato su un tappeto di fronte al camino, Bellatrix era in piedi davanti ad un enorme quadro, che aveva come cornice un grosso serpente ed in cima lo stemma dei Riddle: era l’albero genealogico dei Riddle..
“davvero vuoi far duellare Ange con Potter?”
“si cara mia, ma non ora, dopo quello che è accaduto al ministero Potter è molto protetto, non sarebbe prudente…ho aspettato 16 anni un altro anno non cambierà le cose…”
“non capisco però…non vuoi vendicarti tu di Potter?”
Voldemort scoppiò in una gelida risata
“la risposta è semplice: non mi piacciono le profezie..”
“non capisco?”
“lascia stare…sciocca donna, poi pensa non dovrò sporcarmi le mani con il sangue di Ange, combatteranno e si uccideranno a vicenda, Ange è una strega potente non sottovalutarla, darà tutte le sue forze fino a uccidersi pur di sconfiggere Potter…” e rise ancora una volta, con quella risata senza felicità, vuota, gelida.

Capitolo 2:amica o nemica?


Hogwarts il giorno seguente

È la mattina di un nuovo giorno di lezioni ad Hogwarts, gruppi di studenti ancora per metà nel mondo dei sogni si dirigevano verso la sala grande per fare colazione, i più ritardatari si vestivano in tutta fretta nelle loro camere. I nostri tre amici erano in piedi già da un bel po’…
“allora ragazzi ci state?” chiese Harry mentre afferrava una fetta di pancetta.
“non lo so Harry..”rispose perplessa Hermione” ho paura che voglia ingannarti, non è la prima volta che Voldemort lo fa…”
Aquel punto Harry sentiva l’avvicinarsi di una crisi di nervi: il ricordo della morte di Sirius anche se erano passati quasi due anni era già abbastanza doloroso senza che ci si mettesse in mezzo Hermione. Fortunatamente Ron parve capirlo e venne in suo aiuto.
“beh dai Herm non è detto, forse è davvero buona…”
“ma se ieri sera ti sei messo ad urlare come un invasato!”
era vero; Ron non lo pensava davvero voleva solo aiutare Harry, Hermione era davvero troppo pungente certe volte!
“vado non voglio arrivare tardi, come prima ora c’è pozioni, l’ultima cosa che voglio sono le punizioni di Piton ho già abbastanza a cui pensare…” e così dicendo Harry si alzò e afferrò la borsa piena di libri.
“giusto amico” disse Ron e anche lui a sua volta prese la sua borsa.
“andiamo” e così i tre si diressero verso i sotterranei, uscendo dalla sala incrociarono Ange, che li guardò ma non disse nulla.
Quando arrivarono davanti alla porta dell’aula la trovarono chiusa e sopra era affisso un biglietto.
Malfoy seguito da Tiger e Goyle si avvicino meglio alla porta e stacco il foglio dove con una calligrafia minuta e al limite del leggibile.
“Piton non viene a quanto pare..” disse Malfoy sventolando il biglietto sotto il naso di Harry. “peccato Potter speravo di vedere il professor Piton torturati un po’” e rise con quella risatina beffarda che ti fa venire voglia di schiaffeggiarlo.
“mi sto sbellicando Malfoy, guarda potresti diventare un cabarettista…” rispose Harry guardandolo dritto negli occhi, era già abbastanza nervoso, e Malfoy era la persona giusta su cui sfogare la propria rabbia.
“dammi qua” disse Hermione strappando il foglio dalle mani di Malfoy” per questioni urgenti inerenti alla scuola” lesse tra sé e sé Hermione.
“che c’è Granger? Sei triste perché non puoi sbattere sotto il naso di tutti le tue conoscenze da saputella mezzosangue?”
“almeno lei” parlò improvvisamente Ange sbucando fuori dalla folla “ non ha bisogno delle raccomandazioni del paparino per avere dei buoni voti Draco “ a questo punto in molti risero, e Malfoy diventò prima di un rossiccio chiaro e gradualmente fino al viola.
“tu..tu” e se ne andò via furente.Ange guardò Hermione e sorrise, e questa ricambiò, in passato Ange si era anche lei presa gioco di Hermione, ma adesso le cose erano cambiate. Davvero.
Molti dei serpeverde era divertiti ma non sorpresi più di tanto.
Infatti tra Ange e Draco non era mai veramente corso buon sangue, Draco non sopportava l’idea che Ange era riuscita in pochissimo tempo a prendere le simpatie di molti della sua casa facendolo passare in secondo piano, e molte volte veniva umiliato. Per un primo tempo si era mostrato gentile nei suoi confronti…
Hogwarts un anno prima sala comune dei serpeverde
Ange, una delle nuove alunne della sua casa, figlia del capo di suo padre, una strega bella, affascinante, potente e soprattutto molto, forse troppo ironica e sarcastica. Comunque non era poi così male, e soprattutto voleva conquistarla, voleva prendere potere….
Era seduto sul divano, mentre pensava, mettersi con la figlia di Lord Voldemort…utile, molto utile e conveniente.
Proprio in quel momento Ange scese dal dormitorio femminile”finito di farti seghe mentali Malfoy? Sai sono solo le otto di mattina..chissà a mezzanotte che combini…”
“se vuoi posso fartelo vedere..”
Ange si fermò e lo guardò fisso negli occhi. Era un bel ragazzo dopotutto un po’ troppo con la puzza sotto il naso…ma affascinate non c’è che dire. Sorrise.
“è il tuo modo di chiedere un appuntamento Draco?”
“si noi depravati siamo molto espliciti” rispose Draco”sorridendole.
Ange continuò a guardarlo….perché no?
“ok allora ,ma tieni le mani a posto se no mio padre potrebbe arrabbiarsi molto” e rise.
Draco si fece pensieroso, brutta pu*****lla non sai cosa ti aspetta…ti credi tanto superiore, vedremo…
“alle otto davanti alla fontana?”
“alle otto” ripeté Ange e uscì
Draco sorrise.

Hogwarts oggi
“beh visto che Piton non c’è andiamocene” disse allegro Ron
Harry guardò Ange stava parlando con Hermione…
“per questioni urgenti riguardanti la scuola…” lesse Ange
“sei preoccupata? Come mai?” chiese Hermione
“nulla, nulla ho solo paura che…”e se ne andò di corsa nella sala comune dei serpeverde.
“per cosa pensi sia scappata?” chiese Ron guardando Hermione e poi Harry
“è ovvio” rispose Harry
“cosa è ovvio?” disse Ron guardandolo come se gli stesse dicendo che gli asini sono verdi e che delle zanzare hanno preso il tè con la regina sabato scorso.
“che ha paura che la sua copertura sia saltata…”continuò Hermione
“se è buona di cosa dovrebbe avere paura?” chiese allora Ron con un tono accusatorio
“Perché così Voldemort si arrabbierà molto non trovi?” replicò Hermione.
“ andiamo via da qui, dobbiamo andare da Silente”
“ma se avevi detto che non c’era bisogno di dirlo al preside?”
“non voglio dirli nulla di Ange…” rispose Harry” andiamo ora.
E il corridoio che adesso stanno percorrendo i nostri tre amici un anno fa era percorso da qualcun altro in circostanze diverse…

Hogwarts un anno prima sotterranei ore 7:50
Ange camminava a passo veloce nonostante fosse in perfetto orario, le segrete non le piacevano, detestava la puzza di umido che c’era. Iniziava a pentirsi di aver accettato l’invito di Draco…aveva sentito cose su di lui non molto piacevoli. Si fermò era quasi arrivata in cima alle scale che la portavano nel salone d’ingresso; non se la sentiva di ripercorrere tutto il corridoio e sentire quel orribile tanfo, cosa doveva temere lei, la figlia di Lord Voldemort? Sospirò e prese a salire le scale.
Intanto nel cortile Malfoy fischiettava allegramente, se Ange ci stava il gioco era fatto si sarebbe assicurato un posto sicuro e alto in caso Voldemort uccidesse Harry, altrimenti….
Suonarono le otto. Ange vide Draco appoggiato ad un albero.
Non si era accorto di lei poteva ancora filaserla, no non doveva non c’era nulla di cui preoccuparsi..
“ciao Ange, sai che sei molto bella alla luce della luna?”
“ah si?”
“certo ti fa sembrare una stella..”
Ange lo guardò e si trattene dal ridere
“anche tu sei molto bello la sera, ti si vede di meno quel tuo faccione idiota da becchino Draco” e rise forte.
Non riusciva proprio a trattenersi, quando gli veniva una battuta doveva dirla.
Malfoy la guardò a lungo ridere…stava iniziando a perdere il controllo…
“emh scusa” disse Ange mentre sghignazzava “ senti Malfoy non sei male ma non mi interessi per niente”disse Ange facendosi seria. “ non sono stupida sai? Se pensi che mettendoti con me ti metterai in buona luce con mio padre hai capito male”
ok, addio all’auto controllo. Draco afferrò Ange per i polsi e la fece cadere a terra. “ allora dovrò usare le maniere forti per fartelo capire Riddle?”
“togliti di dosso sacco di m***a!” urlò Ange
“ no piccola tu sarai mia e mi assicurerai un futuro pieno di glorie” e rise con una risata da far gelare il sangue.
“ l’ho dirò a mio padre!”
“non me ne fotte un cazzo dillo a chi vuoi tu sarai mia!”
“senti Malfoy non sarò una marionetta per i tuoi scopi!”
“sai Ange da quando sei arrivata, mi hai tolto la targa del numero uno, e ti ho odiato per questo, poi ho pensato che tu potevi restituirmi 10 volte di più quello che ero”
“ti sbagli Malfoy, lasciami ora!”
le mani di Draco iniziarono a muoversi sul corpo di Ange in un modo che nessuna ragazza vorrebbe da uno sconosciuto.
“facciamo un patto io ti lascio stare, ma tu dovrai fare quello che dico io d’ora in poi..”
“scordatelo, lasciami!”
Malfoy iniziò a sbottonare la camicetta di Ange.
“se tu parlerai bene di me a tuo padre, mettendomi in buona luce io la pianto”
“lasciami e basta!”
iniziò ad andare più in basso.
“no Draco non farlo!” Ange inizio a piangere
“non ti chiedo di essere la mia ragazza ma dovrai fare quello che ti ho detto se no…”
si slacciò la cintura dei pantaloni.
“no!no! non farlo ti prego!”
Draco si avvicinò al viso di Ange e la baciò.
“allora ci stai?”
“scordatelo! Dirò tutto a mio padre e…”
“e nessuno ti crederà tesorino…”
“che vuoi dire?”
“tu sei solo una marionetta Ange o non lo sai povera sciocca?figurati se tuo padre si preoccuperà di cosa ti succede, sei solo una carta nelle sue mani…”
“no, non è vero!”
Malfoy passò una mano sul volto di Ange e scese sempre più giù..
“basta! Ti prego!”
si fermò e la guardò” accetti o no?”
Ange si guardò intorno, non c’era nessuno…Malfoy non era stupido non farebbe tutto questo se non avrebbe ragione…Voleva andare via.
“ok ora lasciami”
la baciò e le sorrise alzandosi
“beh è stata una bella serata Ange, ci vediamo a cena”
e se ne andò. Ange lo guardò allontanarsi. Si riabbottono la camicetta. Era ancora seduta sull’erba; aveva il viso bagnato di sudore. Si alzò e andò verso la fontana e si bagnò il viso. Non sarebbe finita così, non avrebbe vinto.
Da quel giorno Ange parlò sempre bene di Draco a suo padre, ma nei fatti non perdeva mai occasione di stuzzicarlo e umiliarlo.
Dopo quella sera però Ange iniziò a pensare molto a quello che Draco gli aveva detto..lei era solo una marionetta?

Hogwarts oggi presidenza
Hermione, Harry e Ron erano davanti alla statua che portava nell’ufficio di Silente.
“emh ci di voi sa la parola d’ordine?”
Ron , Harry ed Hermione si guardarono perplessi
“beh qualcuno passerà di qui prima o poi no?”
“che idee brillanti che hai Ron!” esclamò ironica Hermione.
“beh non ha tutti i torti” disse Harry guardando alle spalle di Hermione.
Proprio in quel momento stava arrivando Silente.
“oh salve ragazzi!”
“buon giorno Preside” dissero all’unisono i tre.
“a cosa devo questa visita?”
“emh Piton non è venuto a fare lezione oggi..”
“lo so Harry…”
“per questioni urgenti inerenti alla scuola…” continuò Hermione.
Scese il silenzio. Poi Silente sorrise.
“non preoccupatevi, non riguarda nulla a che fare con Voldemort”
i tre tirarono un sorriso di sollievo, non avevano scoperto nulla di Ange.
“bene,bene”
“e cosa preside?” chiese Ron
“nulla che ti riguardi Ron, doveva andare a parlare con i genitori di un ragazzo ma la cosa non vi riguarda…”
“ah capisco, di quel Frenk Herbury che ha sfasciato il bagno del terzo piano vero?”
Silente sospirò. Harry e Hermione si guardarono negli occhi, perché Ron gli faceva fare sempre certe figure?
“emh buongiorno preside” dissero i due trascinando Ron.
“andiamo a dirlo ad Ange, ora sarà in pensiero”
Ange intanto era nella guferia, aveva scritto una lettera a sua padre , voleva sempre essere informato giorno per giorno…Guardò l’orizzonte, tra un ora doveva andare a trasfigurazione, che barba, mai niente di nuovo, sapeva già tutto…legò la lettera al suo gufetto nero Blacky e lo guardò svollazzare via…speriamo bene…poco dopo Harry Hermione e Ron entrarono in guferia.
“ciao Ange!” dissero i tre
Ange si voltò verso di loro e sorrise “ ciao”
“non hanno scoperto nulla non temere”
“come?”
“siamo andati da silente e gli abbiamo chiesto perché Piton non c’era, se riguardava Voldemort ma non è così”
“ah benissimo!”
poi calo il silenzio, nessuno sapeva cosa dire.” Beh io andrei, devo andare a trasfigurazione”
“anche noi! Andiamo insieme?”
“ok”

casa Riddle poche ore dopo
il piccolo gufetto nero si poggiò su di un davanzale di casa Riddle, picchio il suo piccolo becco color arancio sul vetro. Voldemort era in piedi davanti ad un tavolo, preparava chissà quale terribile pozione: come hobby si divertiva a creare pozioni che lo rendessero potente. tuc tuc si voltò verso la finestra e vide il piccolo gufo di Ange. Si avvicinò , aprì la finestra: fuori l’aria era umida, in cielo c’erano grandi nuvole nere, insolito tempo visto che erano in giugno…prese in mano il piccolo gufo e gli sfilo la pergamena…in quel momento entrò in camera Bellatrix.
“ha avuto notizie di Ange Signore?” chiese la donna vedendo che l’uomo teneva in mano la pergamena.
“esattamente…” e iniziò a leggere..
“Signore, è sicuro che Ange saprà svolgere la sua missione?”
“Ange ubbidirà agli ordini”disse leggendo la lettera”non temere”

Capitolo 3: comunque vada….

Hogwarts martedì pomeriggio ore 18:30
Hermione era appena uscita dall’aula di Antiche Rune, aveva moltissimi compiti e cose da ripassare, gli esami per il M.A.G.O erano vicini….sempre che fosse riuscita a farli…aveva molta paura, ce l’avrebbero fatta? Ange era davvero buona? Non si capacitava a rispondersi. Guardò la borsa piena di libri che portava a tracolla: piena di compiti come sempre, vecchia secchia che non era altro, ma adesso c’era qualcosa che la preoccupava di più, si diresse verso il corridoio del settimo piano aveva appuntamento con Harry, Ron e Ange, si sarebbero esercitati nella stanza delle necessità…
“quando arriva Herm?” chiese Ron rivolgendosi a Harry
“non lo so Ron, la lezione è finita, arriverà a momenti..”
“eccola lì” esclamò Ange vedendo Hermione arrivare.
“ciao ragazzi” disse la ragazza
“bene ora che ci siamo tutti andiamo, devo spiegarvi alcune cosuccie…” disse Ange rivolgendosi agli atri tre.
“cosa devi dirci?” chiese Harry
“il duello sarà di notte, Voldemort verrà con altri mangiamorte per assistere…”
“assistere? Quindi secondo i suoi piani lui rimane solo a guardare?”
“esattamente, ha delegato a me tutto il lavoro sporco…”
“strano, molto strano…”
“comunque all’inizio non dobbiamo farli capire niente del nostro piano, per coglierlo di sorpresa!”
“e se non ce la facciamo? Se ci mette k.o?”
“già Harry ha ragione, potremmo anche non farcela, e così lasceremmo la scuola in balia di Voldemort!”
“già non possiamo permettercelo…” disse Ange.
I quattro rimasero zitti per un po’, non sarebbe stata una battaglia facile, avrebbero potuto non vincere…
“per il momento” disse Harry interrompendo il silenzio”pensiamo a prepararci, poi ci penseremo”
“mancano solo pochi giorni Harry….” Gli ricordò severa Hermione
“andiamo adesso stiamo solo perdendo tempo, sta notte ci penseremo….” Disse infine Ron
i quattro entrarono nella stanza delle necessità, che per l’occasione era fornita di una gran quantità di libri sulle arti oscure, pile di cuscini e una cassetta di pronto soccorso.
“bene chi di voi sa eseguire una delle tre maledizioni senza perdono?”chiese Ange rivolgendosi agli altri tre.
“possiamo imparare…”
“bene allora iniziamo dall’imperio che è la più semplice”
“Harry proviamo io e te?”
“ok”
“guardate noi e poi provate ok?” chiese Ange rivolgendosi a Ron e Hermione
“ok” risposero all’unisono i due
“bene Harry, vuoi iniziare tu o comincio io?”
“vorrei tentare se non ti spiace”
“ok avanti sono pronta”
“bene IMPERIO!”
un bagliore color oro scaturì fuori dalla bacchetta di Harry colpendo Ange, ma la ragazza riuscì facilmente a contrastare la maledizione.
“era troppo debole Harry…”disse Ange” adesso ti faccio vedere IMPERIO!”
Il lampo colpì Harry, la sua mente si sentì vuota e leggera, non riusciva a pensare e senza che se ne accorgesse iniziò a ballare la samba…poi la sua mente si ricordò come era riuscita a contrastare la maledizione tre anni prima, quando malocchio moody la uso su di lui…smise di ballare e cadde a terrà.
“bene bene ma devi essere più rapido Harry” disse Ange porgendoli una mano per aiutarlo ad alzarsi.
“grazie”rispose Harry ancora un po’ stordito…
“adesso provate anche voi due” disse Ange rivolgendosi a Ron e a Hermione.
“ok”risposero i due.
Rimasero ad allenarsi per quasi 4 ore, e alla fine Harry, Ron e Hermione erano padroni della maledizione e riuscivano anche a contrastarla con rapidità.
“che stanchezza” disse Ron accasciandosi su di una poltrona vicina al camino della sala comune.
“puoi dirlo forte” si unì Harry
“io mi sono divertita!” disse allegra Hermione” è sempre bello imparare nuove cose!”
“sei sempre la solita secchia” la canzonò Ron ridendo
“ma che simpatico” rispose lei spingendolo e ridendo.
“io vado a letto” disse Harry “ buona notte ragazzi”
“notte Harry” dissero Hermione e Ron
Harry si alzò a fatica dal comodo divano su cui era seduto, e molto lentamente salì le scale che lo portavano al suo dormitorio, arrivato vicino al suo letto si mise gli occhiali e indossò il pigiama. Faceva piuttosto caldo, aprì un po’ la finestra e si mise a letto. Intanto di sotto….
Hermione e Ron guardarono Harry salire mosciamente le scale.
Rimasero alcuni minuti in silenzio, poi Hermione disse:
“hai paura?” guardando Ron un po’ triste e spaventata.
“molta, credimi, molta” rispose Ron guardano il vuoto davanti a lui.
“Ange ha detto che dopotutto non dovrebbe essere difficile….”
“lo ha detto per non spaventarci, Voldemort è pericoloso e lo sai meglio di me”
“non voglio morire Ron!” disse Hermione che quasi piangeva
Ron allora si alzò in piedi e le prese le mani” non ti lascerò morire Hermione!”
“oh Ron…” disse Hermione che lo abbracciò forte, piangendo.
Ron la strinse più forte” ti difenderò a costo di morire, nessuno ti farà del male”
“ti amo Ron”
a quel punto calò il silenzio. Ron diventò di un colore simile fuscia…
Hermione si staccò da lui arrossendo anche lei “ scusa Ron” disse tremante “io..io non”
“non dire niente” disse lui sorridendo “non dire nulla”
i loro volti si avvicinarono sempre di più, i loro nasi si sfiorarono…

Hogwarts mercoledì mattina ora 9:00
Una gran folla di studenti si dirigevano verso le aule..
“Ehi voi due muovetevi!” disse Harry ai due amici.
“un attimo, un attimo” rispose Hermione “ho la borsa piena di libri!”
“vuoi una mano?” disse Ron sorridendo
“grazie Ron” rispose lei sorridendo a sua volta
“vuoi due mi nascondete qualcosa o sbaglio?” disse Harry alzando un sopracciglio sogghignando
“chi noi?” risposero all’unisono i due arrossendo
a quel punto la campanella suonò segnando l’inizio delle lezioni.
“dai muoviamoci!” e così dicendo i tre entrarono in fretta e furia nell’aula di trasfigurazione. Appena entrati c’era la professoressa McGrannit in piedi davanti alla cattedra. Presero posto insieme ad altri studenti entrati poco dopo.
“bene ragazzi, visto che mancano solo 2 settimane ai vostri esami per il M.A.G.O oggi ripasseremo alcuni incantesimi”
durante tutta la lezione Hermione invece di prestare attenzione mandava bigliettini dolci a Ron, mentre Harry li guardava divertito e contento.”bene ragazzi mancano solo 10 minuti al suono del campanello, prendete le piante su quello scaffale e eseguite alcuni degli incantesimi che abbiamo ripassato oggi”
i tre presero le piante insieme agli altri ragazzi. Harry trasformò la sua pianta in un pullover rosa, Ron uso il vecchio incantesimo ‘feraverto’ trasformando la pianta in un bicchiere, Hermione invece lo trasformò in un grosso cuore di cioccolata….il povero Neville che in quei giorni era più agitato che mai, fece esplodere la sua pianta…”va molto male Paciock, di questo passo non prenderai mai il tuo M.A.G.O!!!” disse furiosa la McGrannit. Finalmente la campanella suonò e gli studenti sgattaiolarono rapidi fuori dall’aula.”allora?” disse Harry guardando i due piccioncini “non che non abbia capito ma mi piacerebbe sentirlo da voi”
Ron e Hermione si guardarono negli occhi “si stiamo insieme”
“ciao ragazzi!” disse Ange alle loro spalle “bella giornata vero?”
“Ange vieni con me, lasciamo questi due da soli..”disse Harry sogghignando
“eh? Cosa? Ma…” disse Ange confusa mentre Harry la trascinava via.
“mi spieghi che succede?” chiese la ragazza quando si furono allontanati. “ e perché ridi tanto?”
“stanno insieme! Non è fantastico? L’ho sempre detto che prima o poi si sarebbero fidanzati!”
“oh capisco” disse Ange guardando un po’ stranita Harry, tutta quella felicità le sembrava un po’ esagerata.
“sta sera a che ora dobbiamo venire per allenarci?” chiese Harry cambiando discorso.
“alle sei come ieri” rispose Ange “proveremo il Cruciatus”
“non vorrai testarlo su di noi Ange per farcelo imparare vero?” chiese ad un tratto spaventato Harry
“non sono così sadica Harry” rispose lei “lo proveremo su dei topi, ho chiesto ad Hagrid di catturarne qualcuno con una scusa.
“ah meno male!” disse Harry tirando un sospiro di sollievo.
“non so se avremo tempo per l’avada Kedavra…”disse Ange” tanto io la so fare benissimo”
“siamo nelle tue mani Ange, ma secondo la profezia dovrei essere io a uccidere Voldemort…”
“lo so Harry, ma se sarai in pericolo, sappi che rischierò la mia pur di salvare la tua…”
“oh grazie Ange “ disse Harry sorridendo “ farò lo stesso per te, se c’è ne sarà bisogno potrai contare sul mio aiuto”
“grazie Harry, anche se siamo amici da poco, mi sono affezionata a te..” disse Ange e rapida aggiunse “anche a Ron e a Hermione si intende..” e arrossì
“oh è molto bello questo Ange” disse Harry sorridendo verso la ragazza.
“ce la faremo, comunque vada rimarremo uniti…”
dissero Hermione e Ron alle loro spalle.
“niente ci potrà dividere perché ti amo” continuò Ron rivoltò a Hermione.
“saremo amici per sempre” disse Ange guardando Harry
“comunque vada” disse Harry rivolto ad Ange.
Capitolo 4: la verità

Hogwarts venerdì mattina ore 1:00

Harry, Ron, Hermione e Ange erano seduti sull’erba vicino al lago. Le lezioni della mattina erano terminate, molti ragazzi si dirigevano verso la sala grande per pranzare, altri approfittando della belle giornata preferirono fare un pic nic….
“avete visto il tabellone degli annunci?” chiese Ange
“no perché?” rispose Harry distogliendo gli occhi dal suo libro di incantesimi.
“c’è un uscita ad Hogsmade, che ne dite andiamo?” disse Ange tutta contenta
“non so se è una buona idea” disse Hermione pensierosa “ non sarebbe meglio passare quel tempo per allenarci un altro po’?”
“abbiamo fatto tutto ciò che ci sarà utile” disse Ange seria “voglio svagarmi un po’ ” doveva andarci per forza.
“io dico che è un ottima idea invece!” disse Harry “Ange ha ragione, ci siamo allenati duramente avremo pur il diritto di svagarci un pò non credi?”
“approvo in pieno” disse allora Ron
“e va bene” disse un po’ pensierosa Hermione.
“ io vado adesso ho un po’ di cose da sbrigare” disse ad un tratto Ange.
“cosa?” chiese Harry
“nulla che ti interessi” rispose e se ne andò.
“oggi era un po’ strana vero?” chiese Ron rivolto agli altri due
“già…”
come mai Ange voleva andare a tutti i costi ad Hogsmade? E cosa è che doveva fare? Che motivo c’era di non dirlo? Questi pensieri vorticavano disordinatamente nella testa di Harry. Era veramente sicuro che Ange fosse buona?

Ange saliva in tutta fretta le scale per la guferia, doveva mandare subito un'altra lettera per avvertirlo, non ci dovevano essere errori nel suo piano, tutto doveva filare liscio.

Hogsmade sabato pomeriggio

I quattro ragazzi passeggiavano lentamente per la strada principale di Hogsmade. Ron e Hermione si tenevano per mano, Harry e Ange mangiavano un gelato e chiacchieravano.
“ehi ragazzi che ne dite di andare ai tre manici di scopa per una burrobirra?” disse ad un tratto Harry
“buona idea, ho una sete!” disse Ange
“mmm noi preferiamo passeggiare un altro po’ Harry” disse Ron guardando dolcemente Hermione.
“già già” disse la ragazza arrossendo.
“ok allora ci rivediamo qui tra un ora ?” chiese Ange.
“ok ciao”
“ciao”
Ron e Hermione si allontanarono, il sole era di un forte color arancio, il cielo azzurro era pieno di sfumature gialle e rosa date da alcune nuvole sparse qua e là.
“sai Hermione ” disse Ron ad un tratto “ ti prometto che un giorno passeggeremo di nuovo insieme “
“che vuoi dire Ron?” chiese Hermione
“voglio dire che ce la faremo” rispose Ron “ so che sei preoccupata ma non devi! Ange è dalla nostra parte, e poi quante volte abbiamo passato situazioni come queste? C’è la faremo!”
“tu sei davvero sicuro che Ange sia buona?”

ai tre manici di scopa pochi minuti prima
“allora Harry cosa ordiniamo?” chiese Ange mentre si guardava intorno.
“io voglio una burrobirra con ghiaccio!”
“io un bicchiere di idromele grazie” dissero i due rivolti a madama Rosmerta.
“ve li porto subito cari” disse la donna allontanandosi verso il bancone
Il locale era strapieno, qua e là c’erano studenti che si godevano quel sabato di libertà dall’angoscia degli esami. Poco più in là Harry vide il suo amico Hagrid insieme alla professoressa McGrannit e al professor Piton che parlavano.
Poi il suo sguardo si fermo su Cho Chang, la sua ex, la vide insieme ad altri amici della casa dei corvonero mentre scherzava.
Ogni tanto pensava a lei e provava un po’ di nostalgia…ma i pensieri di Harry furono interrotti all’improvviso. La porta del locale si aprì ed entrò un uomo a lui ben noto: Lucius Malfoy e suo figlio Draco. In quello stesso momento madama Rosmerta servì loro le bibite.
“cosa ci fa qui?” chiese allora guardando Ange
“chi?” chiese lei mentre sorseggiava il suo idromele
“Malfoy e suo figlio guarda lì!” disse Harry indicando i due che si stavano avvicinando al loro tavolo. Ange si fece seria quasi preoccupata.
“ciao Ange” disse l’uomo
“ciao zio” rispose Ange
“tutto bene?” chiese posando lo sguardo su Harry.
“si va tutto bene” rispose Ange. Harry notò che la sua voce era molto fredda e distaccata.
“allora arrivederci Ange, miraccomando ” disse l’uomo che aveva uno strano ghigno stampato in faccia…
“ciao”
quando i due, padre e figlio si allontanarono Ange sospirò.
“tu mi devi delle spiegazioni!” disse Harry
“non ora Harry, non posso parlare.”rispose lei
“che vuoi dire?” chiese Harry
la ragazza non rispose, si limitò a guardarlo negli occhi. “non ora” scandì seccata Ange.
La porta del locale si aprì nuovamente, ed entrarono Ron e Hermione
“ciao ragazzi!”
“ciao”
“perché hai quella faccia Harry?” chiese Ron notando l’espressione furente di Harry.
“andiamo al castello “ rispose Harry senza distogliere lo sguardo da Ange “ dobbiamo parlare”
Ron e Hermione guardarono Ange: sospirava e guardava dall’altra parte con un espressione per metà nervosa per metà stanca sul viso.“andiamo” disse allora Ange.
Casa Riddle poco dopo
Lord Voldemort era in piedi al centro della stanza, tutt’intorno erano chini quei mangiamorte che era sfuggiti ad Azkaban. Uno di loro un uomo alto, con gli occhi color ghiaccio e lunghi capelli biondi si avvicinò:
“Ho avuto la conferma che aspettava mio signore” disse l’uomo” Ange eseguirà gli ordini richiesti”
“molto bene Lucius molto bene” disse gelido Voldemort finalmente il momento che aspettava stava per compiersi.
“domani sera prima dell’ora prevista andremo al castello, devo parlare prima un po’ con Ange…”
“come pensa che faremo ad entrare mio signore? Hogwarts è molto protetta..”
“ciò già pensato Lucius, ho trovato un incantesimo che abbatte le barriere che impediscono di materiallizarsi e smaterializzarsi ad Hogwarts..purtroppo questo dura solo pochi minuti, dovremmo fare in fretta” disse mentre sorrideva con un ghigno così orribile che avrebbe fatto paura a chinque. Voldemort era qualcosa di più simile ad un demone che ad un uomo: i suoi occhi erano color rosso sangue, non aveva un vero naso ma due fori come narici, tipo un serpente, la bocca era piccola e stretta, i denti giallognoli avevano due canini appuntiti, la sua pelle era di un bianco cadaverico e a far da cornice al tutto c’erano dei lunghi capelli neri splendenti.
“ora andate” disse e con sonoro CRACK tutti i mangiamorte sparirono.
Finalmente il momento che da ben 16 anni aspettava stava per compiersi, la profezia parlava chiaro solo uno di loro sarebbe sopravvissuto, e di certo non sarebbe stato Potter.

Hogwarts poco dopo

I quattro tornarono rapidamente al castello.
Harry si sentiva preso in giro , sentiva che Ange gli aveva mentito, sentiva che domani per colpa sua in molti avrebbero perso la vita. Voldemort si era fatto beffe di lui un'altra volta.
Quando furono entrati nella stanza delle necessità, che era in un certo senso il loro quartier generale, Ange parlò:
“non è come sembra Harry” disse “non vi ho tradito”
“ah no?” scatto furente il ragazzo “e allora avanti spiegami! Cosa ci faceva Lucius qui? Cosa dovevi fare di così segreto sta mattina se non avvisare tuo padre che tutto stava andando secondo i piani? Mi hai preso per uno stupido???”
“Calmati Harry, posso spiegarti: non vi ho tradito, assolutamente! Solo che dovevo continuare a far credere a Voldemort che stavo eseguendo i suoi ordini! Altrimenti tutto il nostro piano saltava in aria non capisci!?” disse Ange con voce calma. “non c’era nessun bisogno di scaldarsi tanto..”
“come mai non ce lo hai detto prima?” chiese Ron
“semplice in questi giorni ero continuamente osservata dovevo stare molto attenta, dovevo comportarmi come loro si aspettavano” rispose Ange
“Ange non ci stai mentendo vero?” disse Hermione seria
“no! No! Ragazzi vi giuro di no! Vogliamo o non vogliamo sconfiggere Voldemort?”
“certo che lo vogliamo Ange”
“e allora fidatevi di me!”


Capitolo 5 : lo scontro finale

Hogwarts poco prima delle otto
La giornata era molto strana, forse anch’essa consapevole strani eventi che di lì a poco sarebbero accaduti. Il cielo era scuro, pesanti nuvole grigie minacciavano di piovere, soffiava un venticello leggero. Ange era seduta sul bordo delle scale di ingresso, il cuore le batteva forte. Harry le poggiò una mano sulla spalla. “non aver paura” le disse “c’è la faremo”
Ange sorrise. Era un sorriso nervoso, la paura era troppo forte. Improvvisamente un rumore sordo ruppe il silenzio. Era il segnale, Voldemort era arrivato.
“devo andare” disse Ange “quando suoneranno le otto venite ok?”
“ok, buona fortuna Ange” dissero Ron e Hermione
“ti voglio bene Ange” disse Harry
Ange sorrise” grazie “ aprì la porta principale e scese in giardino.
Su di lei scendeva la pioggia scrosciante, Ange camminava lenta e determinata, era arrivata la resa dei conti.
Voldemort era lì davanti a lei, con il suo solito sguardo maligno, intorno a lui a semicerchio c’erano Lucius Malfoy, Tiger e Goyle, Bellatrix e altri due mangiamorte di cui non ricordava il nome.
“ciao Ange” disse l’uomo dirigendosi verso la ragazza.
“ciao papà” disse Ange cercando di essere il più naturale possibile.
“sei nervosa?”
“un po’..”
“è normale, ma vedrai ce la faremo, so che sei forte”
“certo papà sconfiggeremo Potter una volta per tutte” disse Ange sforzandosi di sorridere.
“hai detto di vederti qui alle otto?”
“alle otto in punto saranno qui.”
In quel preciso istante l’orologio della scuola suonò le otto.
Harry Ron e Hermione si fecero coraggio e uscirono dal castello.
In pochi minuti furono davanti a Voldemort. Era più brutto di come se lo ricordava pensò Harry, intanto alle sue spalle Hermione tremava, Ron si avvicinò a lei tenendole saldamente la mano. Ange guardò con uno sguardo complice Harry che ricambiò lo sguardo.
“bene bene Potter siamo arrivati alla resa dei conti” disse Voldemort gelido guardando Harry.
“non sembri sorpreso più di tanto, peccato, non sei stupido come pensavo muahhahah” e prese a ridere con quella risata senza felicità.
“non cantare vittoria Voldemort” disse Harry guardandolo fisso negli occhi
“taci Potter, Ange è mia figlia e mia alleata e ti straccerà !”
“cosa ti ha preso Voldemort? Hai capito che non potrai mai battermi? E per questo che mi farai combattere contro Ange vero?”
“smettila Potter! Non sono affari tuoi perché farò combattere Ange, moccioso” disse Voldemort con uno strano tono di voce che fece rabbrividire Ange, in quel momento le tornò in mente una frase : tu sei come una marionetta…

“su Ange esegui gli ordini! Uccidilo!”
“no papà..” rispose lei girandosi verso di lui “ non ucciderò Harry”
“cosa?!” disse allarmato e sconvolto Voldemort “che vuol dire che non eseguirai gli ordini?”
“vuol dire che sono stanca di essere la tua marionetta papà!” urlò Ange “ tu non mi hai mai voluto bene! Per te sono solo un mezzo per i tuoi piani!”
“sentì Ange non è momento per fare riunioni di famiglia!”
“no papà non hai capito io sto dalla parte di Harry ora, hai finito di far del male!” e così dicendo Ange puntò la bacchetta contro Voldemort pronta a lanciarli un incantesimo, ma
improvvisamente Bellatrix si piantò davanti a lei:
“no , non lo farai maledetta!” tuonò la donna” dovevamo sbarazzarci di te quando ne avevamo la possibilità! E invece no! Come una stupida ti ho protetta e ho passato 15 lunghissimi anni ad Azkaban! E ora che fai? Ti rivolti contro di noi? No carina non lo farai!!!” e cosi dicendo la donna puntò la sua bacchetta contro Ange: un lampo di luce colpì la ragazza che iniziò ad urlare e a contorcersi dal dolore.
“no Ange!” urlò Harry e subito colpì Bellatrix con un cruciatus.
“attaccate!” urlò Voldemort e iniziò il combattimento vero e proprio.
Ron duellava con Goyle e Tiger, Hermione invece lottava con altri due mangiamorte. Ange era sdraiata sul erba bagnata ancora dolorante Harry si avvicinò a lei, la pioggia scendeva sempre più abbondante, i tuoni squarciavano il cielo , come delle urla di dolore. Bellatrix si avvicinò strisciando a Voldemort. “mio signore cosa facciamo adesso?” chiese Bellatrix
“togliti di mezzo donna!” disse Voldemort calciandola. “Potter fatti avanti , tu e Ange non rovinerete i miei piani per l’ennesima volta!” disse Voldemort urlando, i suoi occhi sembravano incandescenti. Harry era chino su Ange e la aiutava ad alzarsi.
“tu..ttu maledetto” disse Ange ricadendo sulle ginocchia.
“taci Ange dopo ucciderò anche te come avevo previsto, sei troppo potente, troppo pericolosa per me” e così dicendo puntò la bacchetta contro Harry e disse : “avada kedavra!”
“noo!” urlò Ron che era riuscito a mettere k.o. Tiger e Goyle, Malfoy che fino a quel momento era rimasto fuori dai combattimenti disse:
“cosa credi di fare tu Weasly?” e intanto puntò verso di lui facendolo cadere a terra.
“Ron!” urlò Hermione vedendo Ron per terra” no Ron!” ma anche lei fu colpita da Malfoy.
In tutta quella confusione Voldemort sbagliò mira e l’incantesimo finì su di un albero della foresta.
“mio signore!” urlò Lucius” rimangono solo Potter e Ange! Altri due me ne sono occupato io”
“bene bene” e si avvicinò sempre di più ai due.
“avada kedavra!” un lampo di luce verde scaturì dalla bacchetta di Voldemort e stava per colpire Harry ma un lampo di luce rossa colpì la sua mano, facendo volare via la bacchetta.
“non lo farai” disse Silente che da alcuni giorni controllava il gruppo e aveva capito quello che stava succedendo.
“no tu!” disse allora Voldemort guardando terrorizzato Silente, l’unico mago che avesse mai temuto.
“Non hai scampò Voldemort”
“mai!” Voldemort corse verso Ange e la strinse rubandole la bacchetta.
“lasciami,lasciami” piagnucolo Ange
“non vincerai anche questa volta!” disse Voldemort puntando la bacchetta contro Harry.
“NO!” un fulmine dorato colpì Voldemort.



Hogwarts infermeria poche ore dopo

Ron e Hermione erano sdraiati su alcuni dei letti dell’infermeria, Harry era in piedi vicino a loro, aveva solo qualche graffio,ma la testa gli faceva molto male…non riusciva a ricordare bene ciò che aveva visto solo poche ore prima, Voldemort aveva preso Ange e la sua bacchetta, stava per ucciderlo quando Silente l’aveva colpito….uccidendolo, ma ricordava un qualcosa di strano che aveva visto ma forse era stata un illusione ottica….
Ange era in piedi davanti alla finestra dell’infermeria, era molto silenziosa….ad un tratto Ron aprì gli occhi.
“ehi cosa è successo?” disse tutto agitato”Harry?”
“sono qui Ron , calmati c’è l’abbiamo fatta!”
Ron si sedette e vide Hermione sdraiata sull’altro letto che dormiva ancora…
“non preoccuparti sta bene, ha solo bisogno di riposare..” disse Harry vedendo la faccia un po’ preoccupata dell’amico.
“salve ragazzi” disse all’improvviso la voce del prof. Silente.
“buongiorno preside”risposero
“avanti sorridete! Voldemort è definitivamente sconfitto!”
“già da oggi vivrò una vita normale…che strano” disse Harry ridendo.
“mmm non sarai mai normale Harry..con quella faccia” e risero
“solo una cosa non capisco” disse Harry rivolto a Silente
“la profezia diceva che solo uno di noi si sarebbe salvato, che avremmo combattuto l’uno contro l’altro…ma non sono stato io a ucciderlo, ma lei…”
Silente si fece pensieroso poi ad un tratto disse “beh non sempre le profezie sono chiare, può darsi che abbiamo compreso male…”
“io dico” disse improvvisamente Ange “ che l’importante e che siamo sani e salvi…”

Hogwarts poche prima

Voldemort teneva stretta a se Ange, vide il lampo di luce venire verso di lui….sarebbe morto, no non poteva finire così.
Guardò Ange, era l’unica speranza…
“non mi avrai mai vecchio!!!” gli urlò contro Voldemort e sogghignando in maniera orribile fece qualcosa che nessun mago aveva mai fatto prima di allora: abbandono il suo corpo, una nube nera uscì dalla sua bocca
“no ! non è possibile!” urlò Ange “non voglio!!!!”
la nube entrò nella bocca della ragazza, impadronendosi del suo corpo.
‘ non voglio morire, non voglio…io ti volevo bene papà’ furono questi gli ultimi pensieri razionali di Ange prima che sentisse ogni parte del suo corpo bruciare, e poi la sua anima fu distrutta.

Hogwarts infermeria poche ore dopo
Hermione aprì gli occhi. “Ron!” fu la prima cosa che disse. “sono qui piccola mia, non preoccuparti” rispose il ragazzo.
“allora è finita?” chiese tutta contenta.
“è finita” rispose Harry.
Ange guardava la finestra e rise “non finirà mai Potter”



FINE

I personaggi di questa fan-fiction sono della J.K Rowling tranne Ange Riddle che è un personaggio di mia invenzione. La storia e gli avvenimenti narrati sono stati inventati e scritti da me tranne alcuni riferimenti ai precedenti libri su Harry Potter. Spero che questa storia sia piaciuta.