00 14/10/2005 02:10
Nobel
Stoccolma, 13 ottobre 2005




Assegnato il premio al drammaturgo britannico Harold Pinter, autore di numerose opere fra cui "Il Calapranzi" e "Tradimenti".
Nella motivazione, l'accademia svedese afferma che Pinter "nelle sue opere scopre il baratro sotto il chiacchiericcio quotidiano e obbliga all'ingresso nelle stanze chiuse dell'oppressione". Pinter - che ha compiuto 75 anni il 10 ottobre - ha brevemente parlato ai cronisti: "Mi sento assolutamente sopraffatto. Non me l'aspettavo affatto. Sono rimasto senza parole".

Nato ad Hackney, un sobborgo di Londra, nel 1930, Pinter ha iniziato la sua carriera teatrale come attore, prima studiando presso prestigiose scuole di recitazione, poi girando l'Irlanda con una compagnia shakespeariana e lavorando in piccoli teatri di provincia sotto lo pseudonimo di David Barron.
È nel 1957 che inizia la sua carriera di drammaturgo:un atto unico intitolato "La stanza", in cui già compaiono molti elementi che caratterizzeranno i lavori successivi: primo fra tutti, una situazione comune gradualmente investita da un senso di minaccia e mistero attraverso la deliberata omissione di spiegazioni o motivazioni di ciò che accade sulla scena. Seguono "Il calapranzi", scritto nel 1957 ma rappresentato nel 1960, che ha per protagonisti due sicari assoldati da una misteriosa organizzazione per assassinare una vittima sconosciuta, che per nascondere la loro crescente inquietudine si perdono in chiacchiere irresistibilmente comiche nella loro assurdità; e "Festa di compleanno", in cui due ignoti visitatori piombano a casa di un giovane misantropo che vive isolato dal mondo e, senza che si chiarisca il motivo del loro arrivo [sono killer? infermieri di un manicomio?], organizzano una festa di compleanno per il protagonista terrorizzato, il quale non fa che insistere che non è il suo compleanno.

Altri capolavori riconosciuti del teatro di Pinter, fortemente influenzato da Kafka, da Beckett e dal teatro dell'assurdo, e tutto costruito intorno alla nevrosi, all'ambiguità, allo straniamento, con un uso magistrale delle sospensioni e dei silenzi, sono "Il guardiano" [1960], "Il ritorno a casa" [1965], "Tradimenti" [1978], "Ceneri alle ceneri" [1996]. Pinter è anche autore di pièce radiofoniche, volumi di poesia e sceneggiature per il cinema.

Pinter ha collaborato con Joseph Losey scrivendo la sceneggiatura di alcuni importanti film: Il servo (The servant, 1962), L'incidente (Accident, 1967), Messaggero d'Amore (The go between, 1970). Ma anche per The Pumpkin Eater regia di Jack Clayton (1964), Diario della tartaruga (Turtle Diary) regia di John Irvin (1985), "La donna del tenente francese" (The French Lieutenant's Woman, 1981) regia di Karel Reitz, "Gli ultimi fuochi" regia di Elia Kazan, "Tradimenti" (1983) di David Jones portato sul grande schermo da Jeremy Irons e Ben Kingsley.

Costante è il suo impegno sociale, con Amnesty International e con altre associazioni umanitarie, a fianco della seconda moglie, lady Antonia Fraser (scrittrice di biografie di successo); la prima moglie era un'attrice, Vivien Merchant. Pinter aveva annunciato alcuni anni fa di soffrire di un tumore e di voler smettere di scrivere, anche per la crescente disaffezione verso la realtà politica del mondo moderno.