00 21/07/2005 19:01
E allora...

Se pensi solo al tuo dolore sei egoista.



E non è egoismo pensare solo al proprio ed uccidersi?
Nessuno pretende di capire l'altro, ma può essere dolore una bocciatura? un amore fallito? Sono queste le cose che danno davvero dolore nella vita?

Se puoi ti riferisci all'eutanasia, cioè la scelta consapevole di staccare la spina,posso dirti ciò che credo e che è il dettame ecclesistico: e cioè ti riferisco le parole di Pio XII secondo cui : il paziente, egli non è padrone assoluto di se stesso, del proprio corpo, del proprio spirito. Non può dunque disporne liberamente. Per quanto riguarda i medici, nessuno al mondo, nessuna persona privata, nessuna umana pietà, può autorizzare il medico alla diretta distruzione della vita; il suo ufficio non è di distruggere la vita ma è di salvarla".

Questo invece ciò che è prescritto dalla legge, che probabilòmente conosci meglio di me..

Contro la liceità dell’eutanasia si sono espresse anche Organizzazioni sanitarie internazionali, e perfino l’Assemblea del Consiglio d’Europa con la raccomandazione 779/1976 sui diritti dei malati e dei morenti. Precisamente l’articolo 7 esclude l’eutanasia attiva con queste parole: "Il medico deve sforzarsi di placare la sofferenza e non ha il diritto, anche nei casi che sembrano disperati, di affrettare intenzionalmente il processo naturale della morte". Analoga posizione è espressa dal Codice Italiano di Deontologia Medica, che all’articolo 40 recita: "In nessun caso, anche se richiesto dal paziente o dai suoi familiari, il medico deve attivare mezzi tesi ad abbreviare la vita di un ammalato. Tuttavia, nel caso di malattia a prognosi sicuramente infausta, il medico può limitare la propria opera all’assistenza morale ed alla prescrizione ed esecuzione della terapia atta a risparmiare al malato inutili sofferenze".