Le vacanze del papa, tra musica, lettura e preghiera
di Alessandro Renzo/ 17/07/2006
Continua il periodo di riposo di Benedetto XVI a Les Combes, tra le montagne della Val d'Aosta. Le giornate del papa trascorrono tra letture, passeggiate, momenti di preghiera e anche qualche intermezzo musicale...
Les Combes, 16 luglio - Dalle montagne della Val d’Aosta si leva l’appello del papa per la Terra Santa e tutto il Medio Oriente. Subito dopo la recita dell’Angelus Domini domenicale insieme alla popolazione di Introd, Benedetto XVI condanna le "oggettive violazioni del diritto" e le "spietate contrapposizioni": gli atti terroristici, ma anche le rappresaglie, "soprattutto quando vi sono tragiche conseguenze per la popolazione civile". Il pontefice invita le Chiese locali di tutto il mondo alla preghiera, invocando la Madonna del Carmelo, festeggiata oggi dalla Chiesa, perché "impetri da Dio il fondamentale dono della concordia, riportando i responsabili politici sulla via della ragione ed aprendo nuove possibilità di dialogo e di intesa".
Foto di Centro Televisivo Vaticano
Sono le immagini inedite diffuse oggi dal Vaticano mostrano Benedetto XVI seduto al pianoforte verticale a Les Combes, mentre suona ispirato le musiche di Bach e Mozart, nel corso dei primi giorni di vacanza in Valle d’Aosta. Le immagini divulgate dal Centro Televisivo Vaticano sono state messe a disposizione dei network televisive di tutto il mondo. Nelle riprese, che durano 5 minuti, si vede poi il Santo Padre mentre passeggia tra i boschi con il suo segretario particolare don Georg Gänswein, mentre legge un libro nel suo studio e infine mentre si raccoglie in preghiera davanti a un’immagine mariana nel verde di un prato montano. Ma il CTV ha documentato anche l’incontro del Papa con le carmelitane di Quart, alle quali ha portato la solidarietà di tutta la Chiesa per l’aggressione subita ad Haifa, dove il Monte Carmelo, come ricordato all’Angelus Domini domenicale di oggi, è stato bersaglio dei colpi e razzi esplosi in questi giorni al confine tra Libano e Israele.
Les Combes, 15 luglio - Uno speciale annullo filatelico per ricordare il secondo soggiorno estivo a Les Combes, in Valle d’Aosta, di Papa Benedetto XVI. Lo ha predisposto Poste Italiane, che ha allestito uno sportello temporaneo nella sala del Municipio di Introd. Con l’annullo speciale - spiegano i responsabili di Poste Italiane - viene timbrata tutta la corrispondenza regolarmente affrancata in ricordo della rassegna.
Les Combes, 14 luglio - "'Vedere la montagna è come vedere il creatore'". Lo ha dichiarato Benedetto XVI parlando con i giornalisti a Les Combes al ritorno dalla visita alle Carmelitane di Quart.
Les Combes, 13 luglio - "Ogni volta che si incontra il papa, è una emozione nuova. Lo aspettiamo con grande gioia, speriamo ci possa fare una sorpresa come l'anno scorso e venire a visitare il Museo di Giovanni Paolo II". Rachele Mancuso, responsabile del Museo dedicato a papa Giovanni Paolo II, che custodisce le sue immagini e gli oggetti più preziosi, spera di poter accogliere anche quest’anno una "visita a sorpresa" di Benedetto XVI, perché "senza preavviso è ancora più bello". "L’anno scorso - ricorda Mancuso - il papa è arrivato a sorpresa e il Museo era stato appena chiuso. Gli ho detto: "Santità, lo riapriamo subito". E lui mi ha risposto sorridendo: "Ma io sono come tutti gli altri, tornerò nei prossimi giorni quando il Museo sarà aperto". E così ha fatto. Benedetto XVI lo visitò il 17 luglio: "Grazie al Signore per la bellezza del posto. Grazie a voi tutti per la fede e l'ospitalità generosa": firmato Benedetto PP. XVI. È la frase che si legge nel libro degli ospiti del Museo, alla pagina 23, accuratamente conservata dalla curatrice del museo. Anche il Sindaco di Introd, Osvaldo Naudin, ha riferito di essere contento che il papa abbia scelto di tornare in vacanza a Les Combes. "Appena arrivato - ha detto Naudin - il papa mi ha detto di essere contento di rivedere Les Combes. Qua è tutto bello, ci torno volentieri - ha affermato il papa - si respira un’aria fresca e frizzante".
Les Combes, 12 luglio - La vacanza di Benedetto XVI in Valle d’Aosta è iniziata in piena tranquillità. Dopo l’arrivo festoso di ieri mattina, acclamato dalla folla all'aeroporto e poi all’ingresso della casa di Les Combes, il pontefice ha preso confidenza con quella che fino al 28 luglio sarà la sua residenza. Per venire incontro al suo amore per la natura, anche senza avventurarsi in escursioni impegnative, quest’anno è stata recintata una parte del bosco accanto alla casa, ricavando un terrazzo naturale e riservato in cui il Santo Padre ha già effettuato una passeggiata, insieme al suo segretario particolare mons. Georg Gänswein. Oggi, primo giorno effettivo di vacanza, il papa ha espresso il desiderio di tranquillità dando libera uscita al suo entourage.
Les Combes, 11 luglio - È iniziato il lungo, meritato periodo di riposo di Benedetto XVI in Valle d’Aosta. Rientrato appena 48 ore fa da Valencia, il papa si è trasferito da oggi a Les Combes, la piccola frazione del comune di Introd, ad una decina di km da Aosta. Il pontefice ha così scelto, per il secondo anno consecutivo, di tornare nello chalet di pietra e legno, con il tetto di ardesia, tra i boschi valdostani, Lo stesso chalet - curato dai Salesiani - che per dieci anni ospitò Giovanni Paolo II. Il papa è giunto all’aeroporto di Aosta a bordo dell’Air Vallé intorno a mezzogiorno. "Quando Benedetto XVI è sceso dall’aereo l’ho visto sensibilmente emozionato perché, quando ancora era in volo, vista la giornata di particolare bellezza, ha chiesto al capitano di fare un giro sulle nostre montagne. In questo modo, il pontefice è riuscito a vedere il Monte Bianco, il Monte Rosa e il Cervino. E, sceso dalla scaletta, rivolgendosi a noi, ci ha detto: ‘Ho visto le vostre belle montagne’. E lo ha affermato con gli occhi luccicanti". L’ha detto Luciano Caveri, presidente della Regione Valle d’Aosta, raccontando l’arrivo di questa mattina di Benedetto XVI, che trascorrerà un periodo di riposo a Les Combes, una frazione della cittadina Introd. "Questo nuovo periodo di riposo in Valle d’Aosta per Benedetto XVI - ha spiegato Caveri - assume per noi un’importanza ancora maggiore, perché il soggiorno dello scorso anno era già stato organizzato per papa Giovanni Paolo II, mentre quest’anno è stato il pontefice a scegliere di tornare tra le nostre montagne. Non potremmo avere testimonial migliore per la nostra Regione - ha osservato il presidente della Regione - il soggiorno del Santo Padre in montagna dimostra come non esista solo il mare per riposarsi. Da parte nostra, faremo in modo che la vacanza di Benedetto XVI sia all’insegna della discrezione, della lettura, della scrittura e delle passeggiate, proprio come ama lui". Ricordando poi papa Giovanni Paolo II che amava anche lui la Valle d’Aosta, Caveri ha detto: "Sono stato molto fortunato, perché papa Giovanni Paolo II venne per la prima volta qui nel 1986, quando ero un giovane telecronista; l’anno dopo fui eletto a deputato e per tutti i soggiorni successivi fui sempre presente durante i suoi periodi di riposo. Era un grande camminatore - osserva - anche il migliore conoscitore delle montagne non lo poteva battere. Comunque, solo dopo che andai in Polonia riuscii a capire perché papa Wojtyla era così legato alla Valle d’Aosta; semplicemente, perché le nostre montagne gli ricordavano i Monti Tatra, dove lui stesso era cresciuto".
Dopo il saluto alle autorità e al vescovo della diocesi, mons. Giuseppe Anfossi, si è trasferito fino a Les Combes. È sceso dalla macchina sorridente, poi ha salutato uno ad uno il gruppo di fedeli che lo ha accolto con un applauso, davanti alla piccola casetta immersa nelle valli aostane.
Un gruppo di bambini della scuola elementare di Introd ha salutato il papa con una poesia di "benvenuto" in tre lingue: italiano, francese e patois, il dialetto valdostano. In dono per lui un bastone di montagna, un paio di sabot in legno (tipici della zona) e un cesto con prodotti tipici locali. Il papa ha stretto la mani ai numerosi fedeli accorsi per salutarlo, ha baciato i bimbi, benedetto i rosari.
Poi, ha anche risposto ad alcune domande dei giornalisti. "Sono contento di tornare qua per le vacanze, l’anno scorso sono stato ricevuto con grande accoglienza", ha detto appena arrivato. Il papa è poi tornato a commentare la vittoria degli azzurri alla finale della Coppa del Mondo. "Sono contento, amo l’Italia, e per la Germania il terzo posto va bene ed è giusto", ha detto sorridendo.
Benedetto XVI trascorrerà nello chalet che si affaccia sul Monte Bianco e sul Monte Rosa 18 giorni, fino al 28 luglio quando rientrerà direttamente a Castel Gandolfo. Giorni di riposo, di lettura e meditazioni, di studio ma anche di passeggiate. Il papa - si sa - adora la montagna e ama passeggiare all’aria aperta. Probabilmente suonerà anche il pianoforte - la sua passione - eseguendo i suoi amati pezzi di Bach e Mozart. "Pianoforte pulito e accordato", sistemato nel suo chalet. Pronto all’uso ...
(da
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