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S.P.Q.R. (sempre preti qui regneranno) Le curiosità sul papa

  • Messaggi
  • ratzi.lella
    00 12/07/2006 14:41
    le vacanze di ratzi
    PAPA/PASSEGGIATA NEL BOSCO RISERVATO E LIBERA USCITA A TUTTI
    In serata potrebbe arrivare in Valle d'Aosta anche Navarro-Valls

    Les Combes (AO), 12 lug. (Apcom) - La vacanza di Benedetto XVI in Valle d'Aosta è iniziata in piena tranquillità. Dopo l'arrivo festoso di ieri mattina, acclamato dalla folla all'aeroporto e poi all'ingresso della casa di Les Combes, il Pontefice ha preso confidenza con quella che fino al 28 luglio sarà la sua residenza.

    Per venire incontro al suo amore per la natura, anche senza avventurarsi in escursioni impegnative, quest'anno è stata recintata una parte del bosco accanto alla casa, ricavando un terrazzo naturale e riservato in cui il Santo Padre ha già effettuato una passeggiata.

    Oggi, primo giorno effettivo di vacanza, il Papa ha espresso il desiderio di tranquillità dando libera uscita al suo entourage
    Potrebbe invece arrivare in serata Joaquin Navarro-Valls, che da ieri mattina non è più portavoce della sala stampa vaticana, incarico ora ricoperto da padre Federico Lombardi, direttore di Radio Vaticana.

  • ratzi.lella
    00 12/07/2006 17:20
    nella quiete di introd...
    PAPA/ SECONDA GIORNATA A LES COMBES, RIPOSO E PASSEGGIATE
    In vacanza, Benedetto XVI prega per le vittime di Bombay

    Les Combes (Aosta), 12 lug. (Apcom) - Riposo, passeggiate tra i boschi valdostani, preghiera e meditazione. Imperativi assoluti per Benedetto XVI che da ieri mattina si è trasferito a Les Combes, la piccola frazione del comune di Introd, per le vacanze estive. La seconda giornata di montagna è trascorsa così per Papa Ratzinger. Dopo l'arrivo festoso di ieri e il primo contatto con gli abitanti della zona, Benedetto XVI ha voluto dedicarsi alla natura, con un pensiero e una preghiera alla situazione internazionale: preghiere per le vittime degli attentati avvenuti ieri a Bombay, in India; preoccupazione per la sorte dei due fratellini scomparsi a Gravina di Puglia; un pensiero anche alla situazione in Terra Santa e in Medio Oriente.

    Questa mattina, per Papa Ratzinger, solo una breve passeggiata intorno allo chalet di legno e pietra con il tetto in ardesia, poi il riposo. Ma anche lettura e musica: come l'anno scorso, infatti, l'organizzazione ha provveduto a sistemare all'interno della piccola abitazione che ospiterà il Papa fino al 28 luglio, un pianoforte verticale che potrà essere utilizzato da Ratzinger al momento opportuno per eseguire i suoi amati Bach e Mozart. Giornata di riposo e di relax tra le vallate valdostane anche per l'entourage papale. Nel pomeriggio altra breve escursione per Papa Ratzinger tra i boschi vicini allo chalet.

    Domani in giornata arriverà lo spagnolo Joaquin Navarro-Valls, portavoce vaticano per 22 anni e da ieri sostituito da padre Federico Lombardi, nominato nuovo direttore della sala stampa della Santa Sede. Navarro sarà in Val d'Aosta su invito del Papa e resterà per qualche giorno. Nei prossimi giorni, invece, Benedetto XVI potrebbe effettuare qualche escursione esterna, mentre tra le visite più attese, quella del cardinale Tarcisio Bertone, nominato nuovo segretario di Stato anche se prenderà ufficialmente funzione dal 15 settembre.

    Top secret il menu del Papa: mangierà Joseph Ratzinger i piatti tipici valdostani? Chissà. Intanto, da Roma, il Papa si è fatto accompagnare dalle sue cuoche, le due consacrate laiche di Comunione e Liberazione. Benedetto XVI soggiornerà nello chalet che si affaccia sul Monte Bianco e sul Monte Rosa 18 giorni, fino al 28 luglio quando rientrerà direttamente a Castel Gandolfo, sua residenza estiva. La vacanza 'solitaria' a Les Combes verrà interrotta solo dall' Angelus. Per quello di domenica 16 luglio, sono attese, secondo il Sindaco Osvaldo Naudin, oltre 5mila fedeli.


    PAPA/ LES COMBES CONTENTA DI 'RIABBRACCIARE' BENEDETTO XVI
    Visita al Museo Giovanni Paolo II? La responsabile: "Speriamo"


    Les Combes (Aosta), 12 lug. (Apcom) - "Ogni volta che si incontra il Papa, è una emozione nuova. Lo aspettiamo con grande gioia, speriamo ci possa fare una sorpresa come l'anno scorso e venire a visitare il Museo di Giovanni Paolo II". Rachele Mancuso, responsabile del Museo dedicato a Papa Wojtyla, che custodisce le immagini e gli oggetti più preziosi del Papa polacco, spera di poter accogliere anche quest'anno una "visita a sopresa" di Ratzinger, perchè "senza preavviso è ancora più bello".

    "L'anno scorso - ricorda Mancuso - il Papa è arrivato a sorpresa e il Museo era stato appena chiuso. Gli ho detto: 'Santità, lo riapriamo subito'. E lui mi ha risposto sorridendo: 'Ma io sono come tutti gli altri, tornerò nei prossimi giorni quando il Museo sarà aperto". E così ha fatto.Benedetto XVI lo visitò il 17 luglio: "Grazie al Signore per la bellezza del posto. Grazie a voi tutti per la fede e l'ospitalità generosa": firmato Benedetto PP. XVI. E' la frase che si legge nel libro degli ospiti del Museo, alla pagina 23, accuratamente conservata dalla curatrice del museo.

    Anche il Sindaco di Introd, Osvaldo Naudin, ha riferito di essere contento che il Papa abbia scelto di tornare in vacanza a Les Combes. "Appena arrivato - ha detto Naudin - il Papa mi ha detto di essere contento di rivedere Les Combes. Qua è tutto bello, ci torno volentieri - ha affermato il pontefice - si respira un'aria fresca e frizzante".


    BUONE VACANZE BENEDETTO!!!
  • josie '86
    00 12/07/2006 19:44
    Bello l'articolo, Lella!!!

    Questo dimostra che Ratzi non vuole avere eccezioni con la gente del luogo...Si considera un uomo come tutti gli altri, per non dire un valdostano...La legge è uguale per tutti, anche per i Papi...Adesso mi sto rendendo conto di quanto è giusto e umile...Un Papa che, con queste qualità, mi fa venire in mente la figura di Albino Luciani... [SM=x40800] [SM=x40800] [SM=x40800] [SM=x40800] [SM=x40800] [SM=x40800]
  • josie '86
    00 12/07/2006 19:48
    Dall'Ansa

    PA19:11 PA: PRIME IMMAGINI RATZINGER NEI BOSCHI INTORNO A CHALET

    (ANSA) - LES COMBES (AOSTA), 12 lug - Nella sua seconda giornata di vacanza in Val d'Aosta, papa Benedetto XVI ha effettuato questo pomeriggio una delle prime uscite a piedi nei sentieri intorno alla villetta di Les Combes che ospita la sua villeggiatura: circa mezz'ora, quaranta minuti di passeggiata, in compagnia del fido segretario monsignor Georg, tra i boschi di abeti e larici nelle adiacenze dello chalet, all'interno del comprensorio sottoposto a rigide misure di sicurezza. Le immagini del Papa, vestito di bianco, sono state catturate da alcuni dei fotografi e degli operatori televisivi presenti nella zona. (ANSA).
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    Ratzigirl
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    Registrato il: 10/05/2005
    Utente Master
    00 12/07/2006 23:34

    Cronaca di una vacanza: Les Combes 2° giorno

    Riposo, passeggiate tra i boschi valdostani, preghiera e meditazione. Imperativi assoluti per Benedetto XVI che da ieri mattina si è trasferito a Les Combes, la piccola frazione del comune di Introd, per le vacanze estive. La seconda giornata di montagna è trascorsa così per Papa Ratzinger. Dopo l'arrivo festoso di ieri e il primo contatto con gli abitanti della zona, Benedetto XVI ha voluto dedicarsi alla natura, con un pensiero e una preghiera alla situazione internazionale: preghiere per le vittime degli attentati avvenuti ieri a Bombay, in India; preoccupazione per la sorte dei due fratellini scomparsi a Gravina di Puglia; un pensiero anche alla situazione in Terra Santa e in Medio Oriente


    Questa mattina, per Papa Ratzinger, solo una breve passeggiata intorno allo chalet di legno e pietra con il tetto in ardesia, poi il riposo. Ma anche lettura e musica: come l'anno scorso, infatti, l'organizzazione ha provveduto a sistemare all'interno della piccola abitazione che ospiterà il Papa fino al 28 luglio, un pianoforte verticale che potrà essere utilizzato da Ratzinger al momento opportuno per eseguire i suoi amati Bach e Mozart. Giornata di riposo e di relax tra le vallate valdostane anche per l'entourage papale. Nel pomeriggio altra breve escursione per Papa Ratzinger tra i boschi vicini allo chalet.

    Domani in giornata arriverà lo spagnolo Joaquin Navarro-Valls, portavoce vaticano per 22 anni e da ieri sostituito da padre Federico Lombardi, nominato nuovo direttore della sala stampa della Santa Sede. Navarro sarà in Val d'Aosta su invito del Papa e resterà per qualche giorno. Nei prossimi giorni, invece, Benedetto XVI potrebbe effettuare qualche escursione esterna, mentre tra le visite più attese, quella del cardinale Tarcisio Bertone, nominato nuovo segretario di Stato anche se prenderà ufficialmente funzione dal 15 settembre.

    Top secret il menu del Papa: mangierà Joseph Ratzinger i piatti tipici valdostani? Chissà. Intanto, da Roma, il Papa si è fatto accompagnare dalle sue cuoche, le due consacrate laiche di Comunione e Liberazione.
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    Papa Benedetto XVI ha fatto, questo pomeriggio, una delle sue prime passeggiate tra i boschi e i sentieri di Les Combes, la piccola frazione del comune di Introd. La breve escursione è durata circa mezz'ora. Papa Ratzinger era accompagnato dal suo fedele collaboratore, don Georg, anch'esso amante della montagna. Prima immagini dunque per fotografi e cineoperatori del papa che passeggia in montagna. Alcuni fotografi e cineoperatori si sono assiepati sulla collinetta poco distante dal comprensorio di Les Combes e sono riusciti a catturare le prime immagini del pontefice tra l verdi vallate aostane. Il papa, nonostante la giornata di leggero vento, è uscito intorno alle 18 per fare rientro poco prima delle 19.


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    Ratzigirl
    Post: 8.959
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    00 15/07/2006 03:08
    La giornata - tipo di Benedetto montanaro.....

    Passeggiate e studio nelle vacanze del Papa, in contatto permanente con la Segreteria di Stato


    Per fax o posta elettronica, il contatto del Papa con la Segreteria di Stato è costante, anche se sta trascorrendo questi giorni di riposo a Les Combes, piccola località della Valle d’Aosta.

    Da martedì al 28 luglio, Benedetto XVI – come l’estate scorsa – rimarrà nello stesso luogo in cui si recava il suo predecessore.

    Come ha riferito l’inviato speciale del quotidiano “Avvenire”, Salvatore Mazza, il Santo Padre ha già fatto alcune passeggiate nella zona.

    Si alza presto, celebra la Santa Messa insieme al suo Segretario, monsignor Georg Gaenswein, pranza mangiando ciò che gli preparano le laiche consacrate “memores Domini”, che lo assistono anche in Vaticano.

    Nel frattempo, da Introd gli hanno già portato la posta che arriva ogni giorno a suo nome. Non arrivano invece pacchi dal Vaticano, a differenza di ciò che accade – mattina e pomeriggio –quando il Santo Padre è a Castel Gandolfo.

    Ad ogni modo, come si è visto negli ultimi interventi del Pontefice, il contatto con la Segreteria di Stato è costante.

    Il computer si trova nella stanza del suo Segretario particolare. Il Papa non lo utilizza, perché preferisce sempre scrivere a mano.

    In genere, secondo quando riporta “Avvenire”, Benedetto XVI preferisce trascorrere la mattina nello studio ed uscire il pomeriggio, a meno che, com’è accaduto giovedì, le minacce di pioggia non lo invitino a fare il contrario.

    Giovedì è arrivato a Les Combes Joaquín Navarro-Valls – fino a tre giorni fa portavoce vaticano –, che Benedetto XVI ha invitato a trascorrere anche quest’anno alcuni giorni di vacanza in Valle d’Aosta.

    Domenica prossima, in occasione della recita dell’Angelus, il Papa avrà il suo primo incontro pubblico con i fedeli del luogo. Sono attese migliaia di persone a questo appuntamento di preghiera mariana.

  • ratzi.lella
    00 17/07/2006 08:35
    Le vacanze del papa, tra musica, lettura e preghiera
    di Alessandro Renzo/ 17/07/2006



    Continua il periodo di riposo di Benedetto XVI a Les Combes, tra le montagne della Val d'Aosta. Le giornate del papa trascorrono tra letture, passeggiate, momenti di preghiera e anche qualche intermezzo musicale...



    Les Combes, 16 luglio - Dalle montagne della Val d’Aosta si leva l’appello del papa per la Terra Santa e tutto il Medio Oriente. Subito dopo la recita dell’Angelus Domini domenicale insieme alla popolazione di Introd, Benedetto XVI condanna le "oggettive violazioni del diritto" e le "spietate contrapposizioni": gli atti terroristici, ma anche le rappresaglie, "soprattutto quando vi sono tragiche conseguenze per la popolazione civile". Il pontefice invita le Chiese locali di tutto il mondo alla preghiera, invocando la Madonna del Carmelo, festeggiata oggi dalla Chiesa, perché "impetri da Dio il fondamentale dono della concordia, riportando i responsabili politici sulla via della ragione ed aprendo nuove possibilità di dialogo e di intesa".



    Foto di Centro Televisivo Vaticano

    Sono le immagini inedite diffuse oggi dal Vaticano mostrano Benedetto XVI seduto al pianoforte verticale a Les Combes, mentre suona ispirato le musiche di Bach e Mozart, nel corso dei primi giorni di vacanza in Valle d’Aosta. Le immagini divulgate dal Centro Televisivo Vaticano sono state messe a disposizione dei network televisive di tutto il mondo. Nelle riprese, che durano 5 minuti, si vede poi il Santo Padre mentre passeggia tra i boschi con il suo segretario particolare don Georg Gänswein, mentre legge un libro nel suo studio e infine mentre si raccoglie in preghiera davanti a un’immagine mariana nel verde di un prato montano. Ma il CTV ha documentato anche l’incontro del Papa con le carmelitane di Quart, alle quali ha portato la solidarietà di tutta la Chiesa per l’aggressione subita ad Haifa, dove il Monte Carmelo, come ricordato all’Angelus Domini domenicale di oggi, è stato bersaglio dei colpi e razzi esplosi in questi giorni al confine tra Libano e Israele.




    Les Combes, 15 luglio - Uno speciale annullo filatelico per ricordare il secondo soggiorno estivo a Les Combes, in Valle d’Aosta, di Papa Benedetto XVI. Lo ha predisposto Poste Italiane, che ha allestito uno sportello temporaneo nella sala del Municipio di Introd. Con l’annullo speciale - spiegano i responsabili di Poste Italiane - viene timbrata tutta la corrispondenza regolarmente affrancata in ricordo della rassegna.




    Les Combes, 14 luglio - "'Vedere la montagna è come vedere il creatore'". Lo ha dichiarato Benedetto XVI parlando con i giornalisti a Les Combes al ritorno dalla visita alle Carmelitane di Quart.




    Les Combes, 13 luglio - "Ogni volta che si incontra il papa, è una emozione nuova. Lo aspettiamo con grande gioia, speriamo ci possa fare una sorpresa come l'anno scorso e venire a visitare il Museo di Giovanni Paolo II". Rachele Mancuso, responsabile del Museo dedicato a papa Giovanni Paolo II, che custodisce le sue immagini e gli oggetti più preziosi, spera di poter accogliere anche quest’anno una "visita a sorpresa" di Benedetto XVI, perché "senza preavviso è ancora più bello". "L’anno scorso - ricorda Mancuso - il papa è arrivato a sorpresa e il Museo era stato appena chiuso. Gli ho detto: "Santità, lo riapriamo subito". E lui mi ha risposto sorridendo: "Ma io sono come tutti gli altri, tornerò nei prossimi giorni quando il Museo sarà aperto". E così ha fatto. Benedetto XVI lo visitò il 17 luglio: "Grazie al Signore per la bellezza del posto. Grazie a voi tutti per la fede e l'ospitalità generosa": firmato Benedetto PP. XVI. È la frase che si legge nel libro degli ospiti del Museo, alla pagina 23, accuratamente conservata dalla curatrice del museo. Anche il Sindaco di Introd, Osvaldo Naudin, ha riferito di essere contento che il papa abbia scelto di tornare in vacanza a Les Combes. "Appena arrivato - ha detto Naudin - il papa mi ha detto di essere contento di rivedere Les Combes. Qua è tutto bello, ci torno volentieri - ha affermato il papa - si respira un’aria fresca e frizzante".





    Les Combes, 12 luglio - La vacanza di Benedetto XVI in Valle d’Aosta è iniziata in piena tranquillità. Dopo l’arrivo festoso di ieri mattina, acclamato dalla folla all'aeroporto e poi all’ingresso della casa di Les Combes, il pontefice ha preso confidenza con quella che fino al 28 luglio sarà la sua residenza. Per venire incontro al suo amore per la natura, anche senza avventurarsi in escursioni impegnative, quest’anno è stata recintata una parte del bosco accanto alla casa, ricavando un terrazzo naturale e riservato in cui il Santo Padre ha già effettuato una passeggiata, insieme al suo segretario particolare mons. Georg Gänswein. Oggi, primo giorno effettivo di vacanza, il papa ha espresso il desiderio di tranquillità dando libera uscita al suo entourage.





    Les Combes, 11 luglio - È iniziato il lungo, meritato periodo di riposo di Benedetto XVI in Valle d’Aosta. Rientrato appena 48 ore fa da Valencia, il papa si è trasferito da oggi a Les Combes, la piccola frazione del comune di Introd, ad una decina di km da Aosta. Il pontefice ha così scelto, per il secondo anno consecutivo, di tornare nello chalet di pietra e legno, con il tetto di ardesia, tra i boschi valdostani, Lo stesso chalet - curato dai Salesiani - che per dieci anni ospitò Giovanni Paolo II. Il papa è giunto all’aeroporto di Aosta a bordo dell’Air Vallé intorno a mezzogiorno. "Quando Benedetto XVI è sceso dall’aereo l’ho visto sensibilmente emozionato perché, quando ancora era in volo, vista la giornata di particolare bellezza, ha chiesto al capitano di fare un giro sulle nostre montagne. In questo modo, il pontefice è riuscito a vedere il Monte Bianco, il Monte Rosa e il Cervino. E, sceso dalla scaletta, rivolgendosi a noi, ci ha detto: ‘Ho visto le vostre belle montagne’. E lo ha affermato con gli occhi luccicanti". L’ha detto Luciano Caveri, presidente della Regione Valle d’Aosta, raccontando l’arrivo di questa mattina di Benedetto XVI, che trascorrerà un periodo di riposo a Les Combes, una frazione della cittadina Introd. "Questo nuovo periodo di riposo in Valle d’Aosta per Benedetto XVI - ha spiegato Caveri - assume per noi un’importanza ancora maggiore, perché il soggiorno dello scorso anno era già stato organizzato per papa Giovanni Paolo II, mentre quest’anno è stato il pontefice a scegliere di tornare tra le nostre montagne. Non potremmo avere testimonial migliore per la nostra Regione - ha osservato il presidente della Regione - il soggiorno del Santo Padre in montagna dimostra come non esista solo il mare per riposarsi. Da parte nostra, faremo in modo che la vacanza di Benedetto XVI sia all’insegna della discrezione, della lettura, della scrittura e delle passeggiate, proprio come ama lui". Ricordando poi papa Giovanni Paolo II che amava anche lui la Valle d’Aosta, Caveri ha detto: "Sono stato molto fortunato, perché papa Giovanni Paolo II venne per la prima volta qui nel 1986, quando ero un giovane telecronista; l’anno dopo fui eletto a deputato e per tutti i soggiorni successivi fui sempre presente durante i suoi periodi di riposo. Era un grande camminatore - osserva - anche il migliore conoscitore delle montagne non lo poteva battere. Comunque, solo dopo che andai in Polonia riuscii a capire perché papa Wojtyla era così legato alla Valle d’Aosta; semplicemente, perché le nostre montagne gli ricordavano i Monti Tatra, dove lui stesso era cresciuto".





    Dopo il saluto alle autorità e al vescovo della diocesi, mons. Giuseppe Anfossi, si è trasferito fino a Les Combes. È sceso dalla macchina sorridente, poi ha salutato uno ad uno il gruppo di fedeli che lo ha accolto con un applauso, davanti alla piccola casetta immersa nelle valli aostane.





    Un gruppo di bambini della scuola elementare di Introd ha salutato il papa con una poesia di "benvenuto" in tre lingue: italiano, francese e patois, il dialetto valdostano. In dono per lui un bastone di montagna, un paio di sabot in legno (tipici della zona) e un cesto con prodotti tipici locali. Il papa ha stretto la mani ai numerosi fedeli accorsi per salutarlo, ha baciato i bimbi, benedetto i rosari.





    Poi, ha anche risposto ad alcune domande dei giornalisti. "Sono contento di tornare qua per le vacanze, l’anno scorso sono stato ricevuto con grande accoglienza", ha detto appena arrivato. Il papa è poi tornato a commentare la vittoria degli azzurri alla finale della Coppa del Mondo. "Sono contento, amo l’Italia, e per la Germania il terzo posto va bene ed è giusto", ha detto sorridendo.





    Benedetto XVI trascorrerà nello chalet che si affaccia sul Monte Bianco e sul Monte Rosa 18 giorni, fino al 28 luglio quando rientrerà direttamente a Castel Gandolfo. Giorni di riposo, di lettura e meditazioni, di studio ma anche di passeggiate. Il papa - si sa - adora la montagna e ama passeggiare all’aria aperta. Probabilmente suonerà anche il pianoforte - la sua passione - eseguendo i suoi amati pezzi di Bach e Mozart. "Pianoforte pulito e accordato", sistemato nel suo chalet. Pronto all’uso ...

    (da www.korazym.org/default.asp)

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    dipl
    Post: 47
    Registrato il: 23/08/2005
    Utente Junior
    00 19/07/2006 12:17
    ANSA - Valle d'Aosta
    21:31 PAPA: G8 HA INDICATO STRADA SU CRISI IN MEDIO ORIENTE/ANSA
    OGGI GITA AL GRAN S.BERNARDO; A LES COMBES ATTESO CARD.BERTONE

    (ANSA) - LES COMBES (AOSTA), 18 LUG - Giornate di studio e di riposo, di escursioni nel piccolo paradiso della Val d'Aosta, ma é sempre la drammatica crisi israelo-libanese la spina nel fianco in questa vacanza di Benedetto XVI nel verde e nella quiete di Les Combes. "Mi ritrovo pienamente nel comunicato del G8: mi sembra che questo indichi la strada", ha detto il Papa questo pomeriggio al rientro da un'escursione al passo del Gran San Bernardo, a proposito di cosa dovrebbe fare la comunità internazionale rispetto all'attuale stato di guerra in Medio Oriente. "Non avrei altre cose da aggiungere -ha proseguito il Pontefice, che per la cessazione degli scontri aveva lanciato un accorato appello domenica all'Angelus a Les Combes - se non l'importanza della preghiera perché Dio ci aiuti".

    Tra le montagne di Les Combes, intanto, la giornata di Benedetto XVI non è fatta di solo riposo e di passeggiate sugli alpeggi. Chi lo conosce bene sa che il Papa teologo ha l'abitudine di concentrarsi sugli amati studi teologici. Letture impegnate che alterna agli inevitabili dossier che si è portato da Roma. Alla fine di questa settimana, o al massimo per la prossima, nello chalet di legno e ardesia si attende l'arrivo di un ospite speciale: il cardinale Tarcisio Bertone, nuovo segretario di Stato che entrerà in funzione il prossimo 15 settembre. Sarà con lui che il Papa parlerà del programma dei mesi a venire. Un programma denso di nodi cruciali: dalla riforma della curia per snellirla e renderla maggiormente efficiente, alle nomine di importanti dicasteri in scadenza, compreso il nome di colui che sarà designato a sostituire il ministro degli Esteri, mons. Giovanni Lajolo.

    Dal 'buen retiro' blindatissimo le notizie sulla giornata di papa Ratzinger - scandita da ritmi quasi monastici - filtrano col contagocce, ma da quello che si apprende non c'é all'orizzonte nessun libro su Gesù, anche se si tratta di un vecchio progetto nel cassetto al quale ha dedicato sforzi durante le vacanze aostane l'anno scorso. Così come non sembra vi sia nessuna enciclica sul lavoro, come invece hanno riportato alcuni media latino-americani. Piuttosto pare verosimile che il Papa stia preparando le tracce dei discorsi che pronuncerà nell'atteso viaggio in Baviera fissato per settembre, e per quelli che terrà in Turchia, in novembre. Una tappa, questa, molto importante sia sotto il profilo dei rapporti con la realtà ortodossa, sia perché sarà il primo paese a maggioranza musulmana che Benedetto XVI visiterà.

    Alleggerito dalla mole degli obblighi istituzionali di Roma, il pontefice si concede comunque escursioni in quota, visite a conventi di suore e, come è accaduto oggi pomeriggio, puntate oltreconfine. In Svizzera, sul Passo del Gran San Bernardo, ha sconfinato per pregare con la comunità dei frati, dopo essersi fermato lungo il tragitto presso le suore benedettine di Chateau-Verdan. Dopo i vespri con i frati non ha mancato di andare a vedere uno dei più celebri allevamenti di cani di tutta Europa: i San Bernardo, animali intelligentissimi e utili durante le operazioni di soccorso nella neve.

    "Con le suore benedettine abbiamo avuto un bell'incontro e abbiamo pregato insieme - ha raccontato lo stesso pontefice intrattenendosi brevemente con i giornalisti al rientro a Les Combes -. Poi siamo stati sul Gran San Bernardo, dove abbiamo pregato i vespri con i monaci e con la gente, prima di un bell'incontro nel refettorio". Papa Ratzinger ha detto sorridendo di aver apprezzato molto la visita all'allevamento dei cani, "che erano molto buoni, molto bravi", e di aver poi concluso l'escursione con "una passeggiatina in alto, fino al lago". Poco fuori Les Combes, al ritorno, lo attendevano alcune decine di turisti, che si è fermato a salutare tra gli applausi e le manifestazioni di gioia di tutti i presenti. (ANSA).
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    Ratzigirl
    Post: 9.044
    Registrato il: 10/05/2005
    Utente Master
    00 20/07/2006 01:18
    Intervista esclusiva!!!
    SUOR MARIA DEL CARMELO DI QUART RACCONTA INCONTRO CON RATZINGER


    Benedetto XVI ha chiesto alle carmelitane di clausura che ha visitato alcuni giorni fa a Quart, a pochi chilometri da Les Combes dove sta trascorrendo le vacanze estive, di pregare "anche per i terroristi". "Pregare anche per loro perché non sanno che fanno del male non solo al prossimo, ma anzitutto a se stessi". Dall'altro capo del telefono suor Maria racconta all'Ansa di quell'ora in cui lei e le sue nove consorelle sono state protagoniste di un incontro "meraviglioso".

    " Per noi è stata una gioia grandissima, una benedizione del Signore, non aspettavamo un dono così grande, non avremmo mai nemmeno osato invitarlo, siamo rimaste veramente colpite dal suo essere affabile, dolcissimo, buono e accondiscendente. Il Papa ha parlato con noi della situazione mondiale, ha chiesto la nostra preghiera di carità ".

    Nel piccolo carmelo circondato dalle alpi aostane la vita delle dieci suore è scandita da una totale comunione con Dio. "Preghiamo assieme e sole. Abbiamo un momento in comune al mattino e uno la sera. Poi sbrighiamo il lavoro nel silenzio contemplativo. La nostra comunione col Signore è fatta di tempi eremitici"

    La visita di Benedetto XVI ha infuso molto conforto alle suore. "Ci ha ripetuto che la vita contemplativa è importante. La vostra vita, ha detto, ricca di carità, apre il cielo all'umanità che ne ha bisogno perché oggi nel mondo sembra quasi che non ci sia Dio. E dove non c'é Dio c'é la violenza, il terrorismo. Il Papa ci ha detto proprio che noi dobbiamo pregare anche per i terroristi perché non sanno che fanno del male non solo al prossimo ma innanzitutto a loro stessi".

    Quel giorno il Papa ha manifestato grande preoccupazione per la Terra Santa e l'inizio del conflitto scoppiato tra Libano e Israele dopo il rapimento dei soldati israeliani. "Adesso conosciamo un inasprimento del conflitto in Libano, ci ha detto ancora il Papa, ma anche in tante altre parti del mondo ci sono persone che soffrono la fame e la violenza. Grazie all'opera di carità che voi fate - riferisce ancora suor Maria- perché non c'é solo la povertà materiale ma anche la povertà spirituale. Dove Dio non è conosciuto si sviluppa la violenza, mentre voi con la vostra opera di carità rendete Dio presente anche dove non c'é".

    I monasteri claustrali sono stati definiti "preziosi", segno che "Dio c'é", "oasi spirituali nel deserto di oggi". Papa Ratzinger alle suore non ha nascosto preoccupazione per la continua emigrazione dei cristiani dalla Terra Santa. "I cristiani, ci ha detto, sono in difficolta". Inizialmente il colloquio doveva durare non più di mezz'ora e invece è andato avanti per più di un'ora. Dopo il discorso Papa Ratzinger, mettendo da parte l'ufficialità, si è intrattenuto a colloquiare amabilmente con ognuna delle religiose. "Noi gli abbiamo parlato di Giovanni Paolo II, raccontando che due anni fa venne a trovarci. Fu l'ultima visita a questo monastero. Benedetto XVI ha avuto una espressione di emozione. Giovanni Paolo II era molto attratto dalla spiritualità carmelitana e allora il Papa ha detto 'anche io voglio molto bene al Carmelo'".
  • ratzi.lella
    00 20/07/2006 14:39
    curiosita' sulle vacanze papali
    TRA I MONTI PENSANDO ALLA CURIA

    di PAOLO LUIGI RODARI

    PER BENEDETTO XVI la vacanza a Les Combes, in Valle d'Aosta, è innanzitutto un'occasione per ritemprare lo spirito. E in questo senso, lettura, musica, brevi passeggiate, preghiera e meditazione sono le attività principali che Ratzinger si sta concedendo nei venti giorni di ritiro valdostano. I giorni romani sono sempre pieni di appuntamenti e di lavoro e per questo motivo almeno le settimane di vacanza devono aiutare il Pontefice a ritrovarsi, ad alimentare lo spirito in vista dei nuovi mesi autunnali così ricchi di lavoro, incontri, viaggi. Le giornate a Les Combes sono scandite da una regola precisa. Al mattino presto la messa assieme al segretario personale, don Georg Gaenswein. Dopo la messa, la recita delle lodi e dell'ufficio delle letture. Poi, fino all'ora di pranzo, qualche momento di lavoro a cui segue la recita dell'ora media. Dopo pranzo, un breve momento di riposo seguito solitamente da una passeggiata spesso «condita» dalla recita dei vesperi o dalla lettura di qualche altro testo spirituale. La sera, la cena e, a seguire, compieta prima di ritirarsi per la notte. Il ritiro del Pontefice, tuttavia, non è un completo isolamento dalle questioni del mondo. In questi giorni, in particolare, le vicende legate allo scoppio del conflitto tra Israele e il Libano preoccupano parecchio i pensieri del Papa. Domenica scorsa, nell'Angelus recitato davanti a tanti pellegrini accorsi sulle pendici del Monte Bianco, Ratzinger ha chiesto di rivolgere preghiere alla Madonna del Carmelo per la pace e, insieme, ha condannato ogni tipo di violenza, sia quella degli Hezbollah che quella perpetrata da Israele. Nei prossimi giorni arriverà a Les Combes anche il futuro segretario di Stato - entrerà in carica il prossimo 15 settembre -, l'arcivescovo di Genova Tarcisio Bertone. Con lui, il Papa, farà il punto della situazione in vista degli impegni romani che seguiranno dopo il viaggio apostolico in Germania, nella Baviera tanto cara all'attuale Pontefice. Senz'altro i due dibatteranno delle future nomine vaticane. Già molto è stato fatto ma ancora parecchi tasselli mancano nello scacchiere della curia così come Benedetto XVI l'ha in mente. Su tutti, la decisione di chi sostituirà monsignor Lajolo alla sezione della segreteria di Stato che si occupa degli affari con gli Stati. Ad oggi, favorito sembra essere il nunzio a Parigi monsignor Fortunato Baldelli, punta di diamante dell'attuale diplomazia vaticana. Nei giorni scorsi, è stato l'arcivescovo di Aosta, monsignor Giuseppe Anfossi, a raccontare come stanno procedendo le vacanze del Pontefice: «Il Papa è sereno - ha detto Anfossi -. Certo, gode della libertà di non essere sottoposto al lavoro. Mostra anche di trovare tempo per passeggiare, per pregare». E ancora: «La conversazione con lui è estremamente semplice, come è caratteristica del suo carattere. Poi, quando parla è attento a tutti. Abbiamo visto che la popolazione che si presenta a Les Combes è fatta di persone che gli vogliono bene, i giovani lo chiamano». E poi ecco il racconto di un aneddoto particolare: «Appena salito in macchina per il trasferimento dall'aeroporto alla casa, la prima parola che il Papa mi ha rivolto è stata per chiedere notizie della salute della mia mamma. Io francamente non mi aspettavo tanta delicatezza», ha concluso Anfossi. Il 28 luglio, di ritorno da Les Combes, Benedetto XVI partirà alla volta di Castelgandolfo. Qui continueranno per il Papa i giorni di riposo nei quali, però, vi saranno più momenti dedicati al lavoro e più occasioni, soprattutto, per ricevere più persone rispetto alla Valle d'Aosta.

    (da "il tempo" del mercoledì 19 luglio 2006)
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    Ratzigirl
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    00 21/07/2006 00:43
    Il ricordo dello scorso anno ad Introd
    Per lui si fa nuova la «Croce del Belvedere»

    Papa Ratzinger, a Les Combes, ha trovato lo stesso scenario che l’anno scorso lo indusse a ritornare. Poche le novità, del resto non indispensabili, visto che il Papa, scegliendo di nuovo la Vallée, ha dimostrato di gradire molto l’accoglienza valdostana; fra queste la nuova Croce del Belvedere, situata nell’area in cui il Pontefice può muoversi liberamente.

    «Quella precedente è stata donata dal Comune di Introd e dall’Amministrazione regionale all’ex segretario di Wojtyla, Stanislaw Dziwisz, in occasione della sua nomina ad arcivescovo di Cracovia – spiega Lorenzo Besanzini, laico che già con Giovanni Paolo II si occupava dell’allestimento dell’appartamento del Papa –. La nuova croce è opera dell’artista Gabrieli di Gressoney-Saint-Jean ed è stata realizzata in legno con alcuni pezzi di mangiatoia».

    Una curiosa immagine, quella scelta dall’artista valdostano: una mangiatoia, simbolo della nascita, che si fa croce su un panorama che con la sua bellezza rievoca la Risurrezione. Racconta il sindaco, Osvaldo Naudin ripensando alla prima vacanza di Papa Ratzinger, : «L’anno scorso è stato bello constatare come anche con Benedetto XVI si sia mantenuto inalterato il rapporto con la comunità di Les Combes. La visita alla frazione, al museo, alla piccola cappella sono stati momenti in cui il Papa ci ha fatto percepire il suo affetto». Naudin sottolinea come i soggiorni pontifici abbiano fatto crescere il paese: «Sono diventati uno stimolo a migliorare il territorio; non solo noi come amministrazione, ma anche i privati hanno ripreso gusto nel rendere più bello il posto dove vivono. Ad esempio i centri storici riprendono ad essere ristrutturati in quanto c’è interesse per Introd e in particolare Les Combes, il luogo di vacanza dei Papi».

    Anche don Aldo Armellin, parroco di Sant’Orso, parrocchia del centro storico di Aosta, incaricato dal vescovo Anfossi di seguire le vacanze del Papa, ricorda la presenza affettuosa del Pontefice. «Mi ha colpito il suo modo di salutare tutti e in particolare aveva molta attenzione per gli ammalati. Al primo Angelus un gruppo di ammalati non era raggiungibile e ho chiaramente percepito che per lui è stato un vero sacrificio non poterli salutare personalmente. Mi ricordo, in particolare – prosegue il sacerdote – che il suo sguardo era sempre rivolto alla persona che aveva di fronte e si informava ogni volta sul tipo di servizio che stava svolgendo, sulle sue mansioni, sulla sua vita».

    «Un interesse vero, partecipe. Benedetto XVI nei 17 anni giorni in cui è stato fra le nostre montagne si è rivelato a noi per essere una persona semplice, cordiale, anche un po’ timida, ma sempre alla ricerca del dialogo. Piace di questo Papa la sincera umiltà, legata alla sua forte convinzione di aver ricevuto tutto da Dio come un dono al quale occorreva dare risposta. Di qui anche l’atteggiamento di profonda fiducia proprio di chi sa di essere nelle mani di Dio, e crede che Dio non ha abbandonato questo mondo ma cammina con noi per far fiorire tutte le potenzialità umane».
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    Ratzigirl
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    00 26/07/2006 00:10
    Una suora di Aosta racconta...
    Benedetto XVI° visita Saint Oyen


    Benedetto XVI , mercoledì 18 luglio, in viaggio verso il Gran S. Bernardo, si è fermato per circa 50 minuti presso il monastero benedettino di “Regina Pacis” di Saint-Oyen (Aosta), monastero che dipende dalla Madre Anna Maria Canopi , abbadessa dell’abbazia dell’isola di San Giulio. “Erano le 16, 15 - ci racconta Madre Canopi – quando il Papa è giunto nel monastero di Saint Oyen. Lo abbiamo accolto nella sala capitolare. Erano presenti le suore del noviziato, oltre ad altre suore di origine tedesca e polacca. In tutto eravamo 31 suore. Ho dato un breve saluto al quale il Papa ha risposto con tanta spontaneità ed amabilità. A ciascuna di noi ha dato poi una corona del Rosario. Abbiamo anche intonato un inno in tedesco, particolarmente caro a Papa Benedetto: lo stesso inno fu suonato al pianoforte dal fratello appena ritornato in casa , dopo che era stato disperso in Russia.”
    Anche Giovanni Paolo II nel 2002 ha fatto visita al monastero e Papa Benedetto ha voluto vedere in giardino il luogo preciso dove Papa Wojtyla si era fermato con la comunità
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    studiosus
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    Utente Junior
    00 26/07/2006 00:39
    ci era definitivamente il "Großer Gott wir loben dich", cioè il "Te Deum"... Rev. Georg Ratzinger lo raccontò in una intervista, contemporaneamente suonò quell'inno al piano e pianse...

    ingeb.org/spiritua/grosserg.mid
  • euge65
    00 28/07/2006 21:15
    Ecco perche' Ratzi ha ritardato la partenza!!!!!!!!
    PAPA/ PARTENZA RITARDATA, PER UNA SIMPATICA DISTRAZIONE
    Invitato a tornare risponde "vedremo"
    28-07-2006 18:09
    Articoli a tema | Tutte le news di Cronaca

    Aosta, 28 lug. (Apcom) - Benedetto XVI è arrivato puntuale all'aeroporto di Aosta e con la cortesia che ha contraddistinto la sua vacanza valdaostana, si è fermato a salutare tutti i fedeli accorsi su invito della diocesi. Salito sull'aereo però un contrattempo ha ritardato la partenza di diversi minuti: una borsa un pelle era stata dimenticata nel bagagliaio dell'auto papale. Fermato l'aereo e consegnata la borsa, i motori sono stati riaccesi e tra gli applausi del pubblico e i sorrisi delle forze dell'ordine il Santo Padre è partito regolarmente per Roma. (segue)

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    Ratzigirl
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    Utente Master
    00 29/07/2006 01:04
    re: ritardo partenza

    Ehehehehee! Lo diceva Georg (il fratello) che il fratellino è un distrattone per le cose meno importanti!!! [SM=g27824] [SM=g27824] [SM=g27824] [SM=g27824]
    Quest'uomo a volte mi fa morir dal ridere!!! [SM=g27824] [SM=g27824] [SM=g27824]
  • josie '86
    00 29/07/2006 15:24
    Re: re: ritardo partenza

    Scritto da: Ratzigirl 29/07/2006 1.04

    Ehehehehee! Lo diceva Georg (il fratello) che il fratellino è un distrattone per le cose meno importanti!!! [SM=g27824] [SM=g27824] [SM=g27824] [SM=g27824]
    Quest'uomo a volte mi fa morir dal ridere!!! [SM=g27824] [SM=g27824] [SM=g27824]



    Già! A volte Ratzi è LOL!!! [SM=x40791] [SM=x40791] [SM=x40791] [SM=x40791] [SM=x40800] [SM=x40800] [SM=x40800] [SM=x40800] [SM=x40800] [SM=x40800]
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    elena66c
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    Utente Junior
    00 29/07/2006 21:47
    Gatti o non gatti....
    Piccola curiosita' sui gatti

    (ANSA) - INTROD (AOSTA), 28 LUG -
    "Santità, a nome della mia bambina posso farle una domanda? Anche da Papa lei continua a tenere i gatti?".
    Poco prima del congedo dalla Valle d'Aosta l'assessore Ennio Pastoret si è rivolto così a Benedetto XVI
    facendosi portavoce della curiosità della figlia undicenne, Elizabeth.
    "Nella sala dello chalet, a Les Combes presente il governo regionale valdostano al gran completo per un attimo è sceso il silenzio.
    Io e il vescovo, monsignor Giuseppe Anfossi seduto alla mia sinistra, ci siamo scambiati uno sguardo stupito.
    Il Papa ha subito risposto con un sorriso: "certo che continuo a tenere i gatti".
    E in sala c'é stata una gran risata.
    La vicenda è stata raccontata all'Ansa da un divertito Presidente della Regione Val d'Aosta, Luciano Caveri.

    Grazie alla piccola Elizabeth, sembrerebbe così svelato il giallo dei gatti, che aveva animato
    le cronache nei giorni immediatamente successivi al Conclave.
    Benedetto XVI avrebbe portato con sé i piccoli felini nell'appartamento pontificio
    o li avrebbe affidati ad altri? Resta ancora da appurare, dopo la breve risposta data dal Pontefice,
    se i gatti siano proprio nell'appartamento papale o altrove-->
    "Il mondo e' redento dalla pazienza di Dio e distrutto dall'impazienza degli uomini" (Benedetto XVI - Messa Inizio Pontificato)
    “In ogni piccolo ma genuino atto di amore c’è tutto il senso dell’universo“: (Benedetto XVI - Angelus)
  • ratzi.lella
    00 30/07/2006 16:48
    le attivita' papali...
    Si tratta di un’opera dai contenuti teologici di tipo narrativo Benedetto XVI racconterà anche la vita dei dodici apostoli

    di PAOLO LUIGI RODARI BENEDETTO XVI è da due giorni nella residenza estiva di Castelgandolfo. Qui ha ricominciato il lavoro ordinario con tanto di udienze ufficiali, incontri privati, stesura del dossier in vista del viaggio in Baviera del prossimo settembre. Qui continuerà la stesura del libro da anni tenuto nel cassetto, un libro dedicato alla figura di Gesù di cui già si era parlato un anno orsono, in occasione della sua prima vacanza a Les Combes. In Valle d'Aosta Ratzinger si è dedicato principalmente (dall'11 al 28 luglio) al riposo e alla preghiera. Le giornate erano scandite da una regola precisa, con tanto di santa messa, mezz'ora di adorazione eucaristica, recita del breviario e del rosario. In mezzo, anche il lavoro con la continuazione di quel libro su Gesù, sogno di una vita da teologo. Un sogno coltivato fin dagli anni in cui era professore di dogmatica e teologia fondamentale a Frisinga, a Bonn, a Munster e a Tubinga. Un sogno cresciuto anche ai tempi della conduzione da arcivescovo della diocesi di Monaco e Frisinga, e poi (dal 1981) della congregazione per la dottrina della fede. Si tratta di un libro che - a detta dello stesso Papa - potrebbe anche non essere mai terminato. Eppure ci ha lavorato alacremente Benedetto XVI, specialmente in questo suo primo anno di pontificato. In sostanza si tratta di un libro insieme teologico e narrativo, un libro che descrive la vita di Gesù, il suo carattere, arrivando a mostrare la bellezza dell'annuncio cristiano così come i vangeli ce lo hanno consegnato. Da un paio di mesi le udienze generali del mercoledì in piazza San Pietro sono state dedicate dal Pontefice alla Chiesa apostolica e dunque alla vita di Gesù con i discepoli. E probabilmente gran parte di questo lavoro potrebbe venire direttamente dal libro che Ratzinger sta scrivendo. Sono state catechesi profonde ma anche narrative. Insieme, Benedetto XVI ha mostrato le caratteristiche della teologia dei vangeli e ha narrato episodi legati a Gesù e ai suoi discepoli. Anche le figure dei discepoli, da San Pietro a San Giacomo, sono state descritte dal Papa in relazione alla persona di Cristo. Quanto alla bellezza della figura di Gesù, Benedetto XVI potrebbe attingere gran parte delle sue riflessioni da Hans Urs von Balthasar (fu lui in «Gloria» a guardare alla rivelazione alla luce del principio ermeneutico della bellezza), grande teologo tedesco che insieme a Ratzinger fondò anni fa la rivista teologica «Communio»: Cristo è bellezza, l'annuncio cristiano è incontrare la bellezza di una vita diversa, una vita di fede. Oggi, con l'Angelus, e mercoledì con l'udienza generale, il Papa ricomincia la routine delle giornate ordinarie. Castelgandolfo è anche il luogo dove il Pontefice ama ricevere, in via privata, tante personalità che durante l'anno non ha potuto incontrare. Così non è escluso che sui colli romani possa arrivare Bernard Fellay, superiore generale della Fraternità di San Pio X (la scismatica comunità di sacerdoti fondata da Marcel Lefebvre). Entro il mese di agosto Ratzinger potrebbe riammettere la Fraternità in seno alla Chiesa di Roma. Così, potrebbero arrivare a trovare il Pontefice tanti sacerdoti che da mesi hanno chiesto udienza (il Papa è particolarmente attento al clero e alle sue esigenze). Così, soprattutto, potrebbe arrivare (e questa visita è praticamente certa), il neo cardinale segretario di stato Tarcisio Bertone. Con lui, Ratzinger, deve decidere l'assetto della segreteria di Stato, scegliendo un nuovo ministro degli esteri al posto di monsignor Giovanni Lajolo. Con lui, il Papa, dovrà valutare l'assetto di tutta la curia romana, con quei cardinali ormai oltre 75enni da sostituire alla guida delle più importanti congregazioni romane e con quei dicasteri da ridurre e da assemblare. Intanto l’Osservatore Romano, dopo 18 giorni di ostilità tra Libano e Israele continua a richiamare l’attenzione sella sofgferenza e suyl dolore ai civili causati dal conflitto. E scrive, tra l’altro: «Un'escalation quotidiana di violenze e di lutti, che non può e non deve lasciare indifferenti». Il quotidiano della Santa Sede in un articolo che sarà pubblicato oggi, ricorda anche i numerosi appelli del Papa per un immediato «cessate il fuoco», l'ultimo dei quali lanciato proprio l’altroieri mentre lasciava Les Combes, al termine della sua vacanza in Valle d'Aosta. «Un grido ai potenti: pace in Terra Santa e in tutto il Medio Oriente, pace oggi, pace subito» sono state le parole di Benedetto XVI, che ha aggiunto: «Non tacciamo. Facciamo il possibile per arrivare alle orecchie dei potenti».

    (da "il tempo di domenica 30 luglio 2006)


    speriamo che tutte queste indiscrezioni si rivelino fondate [SM=g27811]
  • euge65
    00 04/08/2006 18:24
    Notizia ADN Kronos Papa invitato a Lorenzago
    Belluno: Comune Lorenzago Invita Benedetto Xvi Tra Le Sue Montagne



    Belluno, 4 ago . - (Adnkronos) - Il comune di Lorenzago in Cadore invita Papa Benedetto XVI a soggiornare tra le sue montagne, dove Papa Giovanni Paolo II ha passato numerose estati in vacanza. L'occasione per rinnovare l'invito e' stata l'inaugurazione di un bassorilievo in bronzo realizzato dallo scultore altoatesino Hermann Josef Runggaldier, su progetto dell'architetto Annalisa Durigon, in ricordo dei numerosi soggiorni estivi di Papa Wojtyla.

    A raccogliere l'appello dei cittadini di Lorenzago in Cadore il cardinale Giovanni Battista Re, prefetto della Congregazione per i Vescovi e presidente della Pontificia commissione per l'America Latina, che ieri ha partecipato all'inaugurazione del bassorilievo, sistemato proprio a due passi dalla casa dove Giovanni Paolo II amava soggiornare. All'inaugurazione hanno preso parte anche il vescovo di Treviso, monsignor Andrea Bruno Mazzoccato, e il vescovo di Belluno e Feltre, monsignor Giuseppe Andrich.



    [Modificato da Ratzigirl 05/08/2006 17.58]

  • ratzi.lella
    00 05/08/2006 12:52
    ratzi e la baviera
    Papa Benedetto XVI e il cuore della Baviera
    di Barbara Marino/ 05/08/2006


    Nella foto: un pellegrinaggio ad Altötting

    Il santuario della Madre di Dio di Altötting svolge un ruolo importante nella diocesi di Passau. Da più di 1250 anni la città è il centro spirituale di tutta la Baviera e da oltre 500 anni è questo il santuario mariano tedesco più importante.

    Il santuario della Madre di Dio di Altötting svolge un ruolo importante nella diocesi di Passau. Da più di 1250 anni la città è il centro spirituale di tutta la Baviera e da oltre 500 anni è questo il santuario mariano tedesco più importante. Ogni anno viene visitato da oltre un milione di pellegrini, che vengono a pregare nell’ottagono della cappella delle Grazie dinanzi all’immagine miracolosa della Madre di Dio.


    L’immagine miracolosa della Madre di Dio di Altötting.

    Già da bambino papa Benedetto XVI si recava con il padre in pellegrinaggio presso l’immagine miracolosa di "Nostra Signora di Altötting". Vi si recò anche nel 1934 in occasione della canonizzazione di Fratel Konrad di Parzham.
    Le celebrazioni sono rimaste un ricordo indelebile per il giovane Joseph. Di Fratel Konrad, all’epoca beato e poi fatto santo, dice: "Penso che proprio questi ‘piccoli’ santi siano un grande segno per i nostri tempi, che mi tocca tanto più quanto vivo con e in essi". Il Santo Padre parla espressamente del "imponente santuario mariano" nonché "grande luogo di pellegrinaggio della Baviera".


    Panoramica di Altötting e la cappella delle Grazie (la "Gnadenkapelle").

    In seguito è ritornato spesso in visita privata o ufficiale in questo luogo , che occupa un posto speciale nella devozione mariana. Durante l’anno giubilare di Altötting nel 1989 , il cardinale Joseph Ratzinger ha celebrato la Messa solenne di apertura nella basilica di S. Anna, 10 anni dopo (1999) è venuto a Altötting come oratore ufficiale in occasione del IV centenario della fondazione della congregazione religiosa maschile mariana, nel 2001 ha accompagnato migliaia di pellegrini giunti a piedi da Regensburg nell’ultima tappa fino al santuario mariano.

    A gennaio del 2005 - pochi mesi prima di salire sulla cattedra di Pietro - Benedetto XVI compie un pellegrinaggio privato a Altötting, accompagnato dal fratello Georg. All’inizio del suo pontificato, il 24 aprile 2005 ringrazia il sindaco di Altötting Herbert Hofauer per la riproduzione della Madonna di Altötting.

    "Altötting è il cuore della Baviera e uno dei cuori dell’Europa", ha affermato papa Benedetto. Un itinerario apposito - Il cammino di Benedetto - conduce i visitatori sulle tracce dell’infanzia e della gioventù di papa Benedetto. Lungo 224 chilometri, il cammino segue il fiume Inn passando per Mühldorf, Aschau e Wasserburg, fino al Chiemsee. Da qui prosegue poi passando per Traunstein, Tittmoning, Burghausen e Marktl fino a Altötting.

    Proprio a Altötting è particolarmente grande la gioia per l’imminente visita di papa Benedetto XVI, prevista l’11 settembre. Per l’occasione verranno proposti un portachiavi e una medaglia commemorativi, che possono essere ordinati già adesso presso l’Ufficio pastorale diocesano di Passau. Il giorno della visita del papa i due oggetti ricordo verranno venduti a Altötting da persone autorizzate. Il portachiavi in ottone ha un diametro di 3 centimetri. Sul fronte mostra papa Benedetto XVI, mentre sul retro sono rappresentati la Madonna di Altötting, la cappella delle grazie e lo stemma del vescovo Wilhelm Schraml. Il portachiavi costerà 3,00 Euro. La medaglia, di 4 centimetri di diametro, riporta gli stessi motivi e costerà, confezionata, 4,00 Euro. Ordinazioni al numero telefonico: 0851-393-313 oppure per E-mail: seelsorgeamt@bistum-passau.de

    Ha collaborato per la traduzione dal tedesco: Simona Storioni.

    (dal sito www.korazym.org/default.asp)
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