00 31/10/2004 14:23
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La prima volta che si è sentito parlare di esplosioni atomiche è stato più di quaranta anni fa. E si trattò del fungo atomico che distrusse Hiroshima. Sappiamo quello che ha provocato e quanto ripugni, oggi, a tutti gli li uomini onesti l'uso dell'energia nucleare per scopi bellici. Questo sappiamo e questo diciamo.

A quanto pare però, nella lunga storia dell'umanità pare che esplosioni più o meno atomiche ce ne siamo state altre.

Tra le tante ce n'è una che ha fatto discutere fior di scienziati e che ancora non ha svelato il proprio mistero. Si tratta di ciò che accadde in una delle ex repubbliche sovietiche tanti e tanti anni fa. Ecco i fatti: il 30 giugno 1908, alle ore 7 del mattino, gli abitanti di Kansk, in Siberia, assistettero ad un evento straordinario quanto terrificante. Il cielo della Tunguska si illuminò e qualcosa parve perdersi lontano nella steppa. Seguì un'esplosione eccezionale. I sismografi del mondo intero registrarono una scossa fortissima con epicentro a nord-ovest del lago Ba-ikal. Sul posto si recò immediatamente il prof. Kulik per conto dell'accademia delle Scienze di Mosca che interrogò vari abitanti del posto, in particolare alcuni nomadi della tribù degli Evenk che rilasciarono delle dichiarazioni stranissime: " noi eravamo a ottanta verste (85 km. ) dalla Tunguska e abbiamo visto il fuoco. Il calore era talmente intenso che ci siamo nascosti lungo il sentiero. Io, dice un altro testimone, ebbi paura che il fuoco si appiccasse alla mia tunica.

In un villaggio del distretto della Podkammennaia Tungusska 1.500 renne vennero uccise istantaneamente ". I nomadi credettero che fosse giunta la fine del mondo. Eppure si trovavano ad una distanza ragguardevole, almeno 80 chilometri.

Evidentemente il fenomeno fu veramente terrificante. Tanto è vero che l'eco indiretta del disastro produsse fenomeni strani fino in Europa. Città come Berlino, Londra e Copenhaghen erano illuminate a giorno, tanto che si poteva leggere il giornale a mezzanotte.

Le spiegazioni del fenomeno non ci sono ancora oggi.

A tutta prima si pensò che si trattasse di un meteorite se non che la Società Russa di Astronomia e Geodesia affermò che in quel giorno nessun meteorite era caduto sulla Tunga. Affermò inoltre che l'esplosione lungi dall'essersi verificata al contatto con il terreno era avvenuta in aria.

Nel 1959 il Prof. Piekhanov e nel 1962 il Prof. Ziegler affermarono : "... Sul luogo del cataclisma il cratere non sembra affatto un cratere di meteorite e vi abbiamo constatato una radioattività intensa. Tutto ci induce a credere che si sia trattato di una esplosione nucleare prodotta a una certa altezza nell'atmosfera, oppure della disintegrazione di un blocco di antimateria… ".

A quell'epoca si pensò anche ad una spiegazione fantascientifica: l'esplosione di un veicolo spaziale a energia nucleare.

Numerosi testimoni hanno descritto il congegno sconosciuto in forma di tubo o di randello: ma esistono meteoriti cilindriche?

Insomma l'esplosione della Tunga si può riassumere così: un fungo di fuoco. ....... tre giorni senza notte a Tokio, Londra etc. ......... e 90 anni dopo l'erba non spunta ancora. Cosa sarà?



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