puntualizzando che non sono femminista, io e delle compagne anarchiche volevamo manifestare il nostro dissenso, è stato firmato individualità femministe solo perchè alcune compagne che l'hanno scritto con me lo sono, e anche perchè non trovavamo un'alternativa. la cosa bella è che non abbiamo messo il fip nel volantino, pertanto potrebbero denunciarci per stampa clandestina...che dire a proposito? meglio
Anche quest'anno l’8 marzo si celebra la “festa della donna”. Ma quale festa? Non vi è certezza sull’origine di questa data, anche se tutte le versioni ci riportano ad un secolo fa, alle lotte delle operaie degli stabilimenti tessili per ottenere migliori condizioni di lavoro. Le donne si resero conto, però, che oltre a lottare lo sfruttamento dei padroni, dovevano lottare la discriminazione sessuale di una società e di una cultura maschilista, sostituendola ad una società che valorizzasse le differenze tra i due sessi senza farne motivo di discriminazione. Riflettendo sulla situazione attuale viene da chiedersi dove siano finite quelle idee e quelle lotte.
L’8 marzo è oggi una delle feste più attese dalla società femminile che non trova di meglio, per rispondere ad una secolare forma di violenza, che organizzare feste, balli e banchetti. Le donne si illudono così di evadere dalle gabbie imposte dalla società maschilista, gabbie che vengono riempite 364 giorni all'anno da casalinghe frustrate, da donne seviziate e dalla più basilare teoria: l'uomo può, la donna no! Immaginiamoci la scena: una donna, madre e moglie, passa tutta la giornata tra pulizie, fornelli e commissioni, facendo da serva a marito e figli, poiché è questo il ruolo che la società le ha affibbiato. Ma, arrivata la sera dell’8 marzo, ecco tacchi alti, minigonne, tutte quante in tiro ed in giro per locali. E finalmente la normale passeggiata tra amiche può concludersi con il massimo della trasgressione. Le situazioni si sono ribaltate, per una volta, solo per una volta, la donna si trova nella situazione di potere che è tipica dell'uomo, e per una volta l'uomo si trova nella situazione di subordinazione sociale che tocca solitamente alla donna. 8 marzo: qualche rametto di mimosa, auguri, gentilezze, bacetti e se ne riparla tra un anno!! Dopo la mezzanotte la principessa è ritornata Cenerentola. Ma c’è di peggio. Mentre in un recente passato la lotta di emancipazione delle donne era uno strumento per l’abbattimento delle discriminazioni sociali, economiche e culturali e quindi per l’emancipazione di tutta l’umanità, oggi l’emancipazione femminile viene erroneamente concepita come il tentativo, spesso ben riuscito, di imitare le peggiori manifestazioni della società maschilista. Ed ecco ragazze sgomitare per indossare una divisa militare, che aspirano a diventare manager, a sedersi sulle stesse poltrone degli uomini di potere anziché combattere contro la società maschilista che le rende vittime, preferendo imitare i loro carnefici nella speranza di condividerne il lauto pasto.
Donne stanche di essere considerate oggetto da coccolare, usare, seviziare, contestate la loro morale, la loro concezione familiare e il loro razzismo sessuale poi, diventando rivoluzionarie su una lotta continua per una radicale trasformazione sociale, dalla prigionia dei loro lager magnifiche streghe evadete!
Individualità femministe
[Modificato da punkessa 24/03/2007 9.57]