00 05/12/2006 22:35
Gli eserciti dei paesi occidentali si stanno man mano adeguando a svolgere tempestivamente il loro compito. La tecnologia rende superflue le sterminate folle di armati per certi versi incontrollabili,e fa preferire i professionisti, magari più esperti nell'uso di sofisticati strumenti computerizzati che nel tirare col fucile.Recente è la riproposta, anche in Italia, dell'esercito volontario, professionista ed aperto alle donne, che provocherebbe un'impennata notevole alle spese militari, per la gioia dell'apparato e soprattutto degli industriali del settore. Per chi lo avesse dimenticato, l'Italia occupa il 4° posto nel mondo come produzione e commercializzazione di armamenti: possiamo affermare che non c'è teatro di guerra ove non ci siano armamenti "made in Italy", tangibile contributo alla Pace ed al Benessere da parte dello stato democratico italiano.I politici con le loro chiacchiere possono arrivare a giustificare tutte le posizioni, ma sono i fatti nella loro essenza a determinare gli effetti pratici.Riflettiamo ad esempio su tutto il rumore che fanno i partiti, partitini e movimenti vari sulla necessità della pace e del rispetto per la vita, l'indignazione per gli eccidi e gli stupri... dove si nascondono quando gli obiettori totali vengono processati e incarcerati? Nella realtà costoro non sono affatto contro l'esercito, ma ne vorrebbero semplicemente un altro, magari rosso ...o bianco ...o a pallini, a seconda dei casi, ma con le stesse metodiche di autoritarismo e gerarchia contro cui da sempre gli anarchici si sono schierati: sosteniamo l'obiezione totale quindi, ma ciò nonostante esprimiamo solidarietà a forme di lotta compatibili con le esigenze e convinzioni di ciascuno: come l'obiezione di coscienza (servizio civile sostitutivo), l'obiezione fiscale alle spese militari, l'organizzazione dell'opposizione dentro e fuori delle caserme ......ogni compagno/a sceglie la forma a lui/lei più congeniale per manifestare il suo dissenso.Certo, l'esercito composto da volontari/e metterebbe fine alla pratica dell'obiezione, per cui la lotta al militarismo dovrà dispiegarsi in altre forme affinché le persone capiscano la necessità di non delegare la propria difesa e la propria esistenza ai signori della violenza istituzionalizzata, nè impegnare le risorse del proprio lavoro per finanziare queste istituzioni di morte.Riteniamo importante sviluppare quindi i temi antimilitaristi e antigerarchici in tutte le occasioni del vivere sociale.




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