i punx hanno sempre negato a giornalisti, sociologi e politologi la possibilità di definirli e "fotografarli". In Italia, dove il punk si è sviluppato attraverso complesse dinamiche storiche, mancano gli strumenti per scuotere la memoria, informare chi non c'era o chi non ha capito a fondo quella fondamentale esperienza controcolturale ed esistenziale. Dalla voce di uno dei protagonisti e occupanti dello storico Virus di via Correggio 18 a Milano, ecco il primo romanzo sul punk italiano, la lotta di quegli anni, la cui radicalità di migliaia di giovanissimi si espresse con rabbia e ando' a definire i futuri percorsi di movimento. Un'esplosione di sfacciata irriverenza contro il potere e la politica tradizionale... quella qui raccontata è la vita di una generazione che ancora oggi porta sulla propria pelle le ferite e le cicatrici di un drammatico passaggio d'epoca
e staccavamo i passi dalle vie della realtà inutile spiegare quei motivi così futili di dipendenza, vizio... adesso dico: DEL BISOGNO di essere diversi e compromettersi a ogni costo!!! | |
nella nostra società qualsiasi cosa facciamo non ci appartiene siamo solo uno strumento senza voce a cui è chiesto di fare qualcosa.... con la musica cerchiamo solo di ritagliarci un nostro spazio... |
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[Modificato da Beatrixxx 30/12/2004 20.08]