Finch - "What It Is To Burn" (Drive-Thru Records/MCA)
genere: emo-core
Arriva da casa Drive-Thru una delle novità più fresche ed esaltanti uscite allo scoperto negli ultimi tempi, e risponde al nome di Finch.
Dopo un soprendente ep d'esordio ("Falling Into Place") licenziato nel 2001, la formazione capitanata da Randy Strohmeyer si è affidata alla regia di un cavallo di razza come Mark Trombino (Jimmy Eat World, Blink 182, Millencolin) per la realizzazione di questo strepitoso album che ha fatto alzare vertiginosamente le quotazioni della band nel giro hardcore/punk.
Se non avete mai sentito i Finch, immaginatevi i Jimmy Eat World o gli Alkaline Trio che suonano molto più veloci, pur non rinunciando, appunto, alle loro peculiari linee melodiche; allo stesso modo, prendete gruppi come Glassjaw (il cui frontman Daryl Palumbo appare non a caso come guest vocalist nella nu-metallosa Project mayhem - riferimento lapalissiano al cult-movie "Fight Club", che ormai sta diventando un film manifesto della nuova scena emo! - e in Grey matter) e i Deftones di "White Pony" (basti considerare a proposito l'intro di Without you here!) e immaginarli alle prese con sonorità leggermente più morbide e fruibili ma ugualmente intense e dinamiche: così facendo, potrete avere un'idea abbastanza precisa del loro sound.
Alla fine, i paragoni con Thursday e Grade sembrano quelli in grado di sintetizzare con maggior successo questi due differenti approcci, ma non è ancora tutto. I Finch, infatti, combinano il pop-punk più melodico, l'emo e lo screaming di origine hardcore con ritmiche decise, riff granitici, strutture varie e mai scontate ma neanche troppo complesse, duelling guitars, arpeggi puliti, inserti elettronici qua e là, e qualche implacabile deflagrazione metal: (quasi) mai prima d'ora l'hardcore e il pop erano sembrati due generi tanto contigui!
Insomma, a dispetto dei vari riferimenti chiamati in causa, i Finch riescono a dar vita ad uno stile personalissimo, ibrido, unico, efficace, questo grazie pure ad un prova strumentale inappuntabile e all'ottimo e versatile cantato di Nate Barcalow, che fa un figurone sia negli urlati che negli armonici.
"What It Is To Burn" è uno dei migliori full lenght di debutto recentemente prodotti, i Finch una band che ha il futuro tutto dalla propria parte: imperdibili.
voto 4,5/5
by Munnezza.it