ho fatto una piccola ricerchetta in internet sul libro in questione:
La storia raccontata da Enrico Brizzi è ambientata negli anni '80: un gruppo di liceali alle prese con la loro personale lotta contro una società finta e perbenista della quale fanno parte. Ermanno, Cousin Jerry e Raimundo formano una banda che vive al limite ogni giornata, tra riflessioni, paranoie e problemi di una gioventù ai margini della società, vite scandite da violenza, risse, droga. Ognuno ha una sua particolarità, ogni tanto pensano a come sarebbe diversa la loro vita se avessero avuto un altro tipo di educazione, specie durante l'adolescenza. Loro non si preoccupano del prossimo, al contrario, specie con le ragazze, viste come oggetti, anche il semplice parlare con loro è visto come una perdita di tempo, perché per loro le ragazze sono tutte uguali, e le usano senza tanti scrupoli. Dai ricordi di un'infanzia passata fra partite di calcio, ai primi amori giovanili, alle rapine, gli stupri, le risse negli stadi, come se avessero già la consapevolezza di non avere un futuro, e non doversi quindi preoccupare del domani. Violenza gratuita, stile "arancia meccanica": chi narra la storia ogni tanto si definisce "il vostro affezionato", come Alex, il protagonista del film. Un linguaggio crudo e diretto che descrive le problematiche di una società "nascosta", quella di certi giovani che spesso facciamo finta di non vedere.