00 15/01/2004 19:20
Ribatto velocemente a qualcuno dei vostri interrogativi, secondo il modo in cui io interpreto il regolamento:

1) Sicuramente è come dite voi, e tutto dipende dalla situazione:
avversari particolarmente temprati o, paradossalmente, così disperati da combattere fino alla morte, non cadranno al primo critico.
Credo che il metodo del "primo sangue" si adatti bene a delle milizie arruolate non eccezionalmente motivate, o a dei PNG che poco sanno di vero combattimento.
(Sono in dubbio se può valere anche per degli orchetti)

2) Il "Fattore Combattivo" per me c'è e, come dice Tiziano, semplicemente si può basare sul BO.
Saper combattere non è soltanto tecnica/velocità/forza, ma anche (e forse soprattutto) tanta tanta "cattiveria", quindi "fattore combattivo"... Almeno secondo me!
In più il livello del PG, almeno per quelli guerrieri, potrebbe significare qualcosa per questo "fattore combattivo".

3) Per quanto io preferisca non far decidere ai dadi le reazioni effettive del PG di un giocatore alle ferite, credo che un fattore di "disciplina" ci sia: è la Prontezza, che da regolamento a volte viene usata al pari della Freddezza di altri giochi (vedi tiri paura, se non mi sbaglio).
Non è il massimo della vita, ma può funzionare!
(Qualcosa come un tiro resistenza modificato della prontezza incrociando il livello del giocatore con la gravità della ferita... Secondo me appesantisce il gioco, ma potrebbe servire!)

Arrisentirci,
Martino