Nello scorso forum avevamo lasciato a metà un discorso, per me molto interessante, sulla tenacia in combattimento dei PNG.
Quanti, tra i tanti PNG impegnati dai nostri avventurieri, combattono realmente?
Quanti preferiranno scappare preventivamente, o temporeggiare finp a capire le loro reali possibilità di succeso?
Quali sono le cause di ciò?
E, infine, tra quelli che ingaggiano la mischia, fino a quando combattono?
Come reggono "psicologicamente" alla vista del proprio corpo o del compagno ferito?
Tutto ciò partiva da un'osservazione storica (mia, quindi non certo dottissima...) che in ogni battaglia medievale e rinascimentale, nel peggiore dei peggiori dei casi (tranne rarissime eccezzioni), soltanto il 30% delle persone veniva ferito e/o ucciso... E questo solo per gli eserciti sconfitti!
Questo per me (e non solo per me, dalla mia ricerca) sta a significare che al massimo solo poco più del 30% gli individui con la spada o la lancia in pugno effettivamente usava l'arma contro il nemico.
Ora, certamente le situazioni in cui i nostri personaggi giocano nei GdR sono per lo più molto differenti da una battaglia tra eserciti medievali, ma ciò può essere lo stesso spunto di riflessione.
Io ho ipotizzato che un PNG "normale", se non particolarmente motivato o temprato (= alto livello), al primo critico, anche se si tratta di un taglietto da 1PF a round, cerca di ritirarsi, o di "trattare le condizioni della sua resa".
Altri ipotizzavano che un PNG, finchè è in grado di combattere, e ha possibilità o speranze di vincere, combatte i nostri giocatori.
Ora cosa ne pensate?
Io ho avuto molto tempo per sperimentare il mio metodo (1° critico: uomo a terra a urlare e piangere la mamma) durante questo Natale, e vi assicuro che è avvincente e realistico!
Quando i PNG sopravanzano in numero i nostri PG li attaccano baldanzosi e, alla prima feritina, temporeggiano nelle retrovie aspettando che siano i loro colleghi più sani a determinare le sorti del combattimento:
se questo tende ad avere successo, allora anche i feriti e i "demotivati", rincalzati dalla facile vittoria, torneranno ad attaccare i PG!
Ma sarà proprio la motivazione e la disponibilità a mettersi in gioco dei nostri giocatori a ribaltare potenzialmente le sorti di ogni battaglia: questi, feriti, sanguinanti e mezzi-morti continueranno a combattere, assottigliando così le file nemiche dei "non-feriti" (quindi dei disposti a combattere): basta quindi una scintillina di stella favorevole in più a ribaltare le sorti di una battaglia partita svantaggiosa!
Ne sono risultati combattimenti molto più dinamici (ferire un nemico non è così difficile, quindi un PG si può permettere di ingaggiarne molti in pochi round) ed esaltanti!
In più credo di aver dato un tocco di realismo in più al gioco.
Voi cosa credete?
Martino
[Modificato da Martino NonancoraRe 13/01/2004 19.32]