LE MODIFICHE AL CARBURATORE.
Gran parte dei motori commerciali monta dei carburatori volutamente
sottodimensionati onde garantire un utilizzo stradale alle moto.
Tralasciando i modelli da 50 cc, in cui il diametro del carburatore è ne-
cessariamente ridotto per limitare la potenza massima e rientrare quindi nel
regolamento del codice stradale, la categoria immediatamente superiore e
che normalmente è anche quella della cilindrata unitaria per i motori plu-
ricilindrici, cioè quella dei 125, monta nelle versioni stradali carburatori da
27 o 28 mm (nelle versioni corsa si arriva a misure da 34 a 38 mm).
Con queste misure la moto è trattabile fin dai bassi regimi e si può cir-
colare tranquillamente in città senza bruciare la frizione.
Rinunciando a qualcosa ai bassi regimi si può passare ad un carbu-
ratore leggermente più grande senza peraltro dover riprogettare l'intero si-
stema di aspirazione.
La soluzione più semplice ed economica è quella di alesare il corpo
del carburatore, cosa fattibile in quasi tutti i casi fino alla maggiorazione di
uno o due millimetri, visto che la ghigliottina ha un diametro largamente mag-
giore rispetto al foro praticato (in un carburatore da 28 la ghigliottina è da 32).
È un operazione questa da effettuare con la dovuta cautela e preci-
• sione, misurando attentamente gli spessori di parete, controllando accura-
tamente il centraggio e la non interferenza con le varie canalizzazioni.
Ricordatevi di rimuovere il getto, dove va ad inserirsi lo spillo, prima
di effettuare l'operazione, ripristinate poi il piano di appoggio della ghigliot-
tina ed accorciate la stessa, in modo che a tutta apertura essa non sporga
nel condotto.
Sebbene un carburatore alesato possa dare dei problemi al minimo,
ai massimi regimi ha un rendimento leggermente superiore rispetto a quel-
lo di un carburatore di normale produzione di pari diametro interno, poiché
vi si creano minori turbolenze in corrispondenza dei lati ghigliottina.
Vista la difficoltà, la possibilità di rovinare un carburatore ed il dubbio
del risultato, a meno che non sia proprio indispensabile, conviene sempre
acquistare un carburatore più grande, nella considerazione che il costo non
è poi così alto.
Eseguito il tentativo, oppure sostituito il carburatore con un altro di mag-
giori dimensioni, ci si trova a dover rifare la carburazione sostituendo getti
e spillo.
Bisognerà in ogni caso modificare il getto del carburatore a meno che
le modifiche fatte sul propulsore o sul carburatore non siano state vera-
mente minime.
Trovare la giusta carburazione è una operazione che richiede una cer-
ta esperienza e tanta pazienza.
Se tentate le varie combinazioni senza partire con un certo metodo, po-
treste perderci parecchio tempo e rischiare qualche motore, per cui vi con-
siglio di seguire il procedimento descritto.
Ormai dovreste aver capito quali sono i pericoli che si incontrano fa-
cendo lavorare il motore con una carburazione magra, e quando si aumen-
ta il diametro del carburatore, quella che si è aumentata è la quantità d'aria
che può passare.
La soluzione migliore in questo caso è quella di partire completamente
senza il getto principale e provare a mettere in moto il motore con lo spillo
abbassato nel punto di massimo smagrimento (fig. 5/5).
Se il motore sta in moto ma si ingolfa non appena si apre la ghigliot-
tina, l'uscita sul getto otturato dallo spillo dovrebbe essere sufficiente.