-Quarto capitolo-

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Samir in fondo non voleva far del male a nessuno se non si calcola i sporchi infedeli che non credevano nelle parole di Allah… come si può darli torto?
In fin dei conti suo padre era una persona di una certa importanza in una moschea terribilmente importante a Gerusalemme, venne cresciuto nelle più strette regole del corano, la madre non la vide mai senza velo quindi si può benissimo dire che non abbia mai visto sua madre in faccia!
Samir era un attento e diligente studente della scuola mussulmana gestita dal padre e non perché era il primo genito della numerosa famiglia del padre ma proprio perché aveva un ottimo cervello ben plasmato dal padre… credeva ciecamente in tutti i miracoli del luminoso messia e una volta provò con dei suoi compagni l’attendibilità matematica e fisica dei suddetti miracoli… insomma non era uno stupido ebete che seguiva alla lettera le parole del corano ma cercava di capirle e le capiva e fu proprio per questo fatto che decise di diventare un kamikaze contro gli infedeli… naturalmente il padre gioì di questo fatto la madre di meno ma la sua parola non contava un granché in casa di Samir.