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citazioni letterarie

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    JolAlessio
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    00 09/04/2006 16:12
    La storia del pensiero umano ricorda le oscillazioni del pendolo, e queste oscillazioni durano già da secoli. Dopo un lungo periodo di sonno avviene un istante di risveglio. Allora il pensiero si libera dalle catene, con cui tutti gli interessati - governanti, magistrati, clero - l'avevano accuratamente avvinto, e le spezza. Sottomette ad una severa critica tutto quanto gli era stato insegnato e scopre il vuoto dei pregiudizi religiosi, politici, legali e sociali, in mezzo ai quali aveva vegetato. Spinge l'indagine per vie sconosciute, arricchisce il nostro sapere di scoperte imprevedibili, crea nuove scienze.
    Ma ben presto gli irriducibili nemici del pensiero si rialzano dalla loro sconfitta. A poco a poco raccolgono le forze disperse e rinfrescano la loro fede e i loro codici, adattandoli ad alcuni nuovi bisogni. E, approfittando di quel servilismo del carattere e del pensiero che così bene avevano coltivato, approfittando dalla disorganizzazione momentanea della Società, sfruttando il bisogno di riposo degli uni, la sete di ricchezza degli altri, le speranze disulluse dei terzi - soprattutto le speranze disilluse -, si rimettono docilmente all'opera, impadronendosi dell'infanzia, mediante l'educazione.
    Lo spirito del fanciullo è debole: è facile sottometterlo col terrore. Ed è quello che fanno. Lo rendono timido; gli fanno balenare davanti agli occhi le sofferenze dell'anima dannata, la vendetta di un Dio implacabile. Più tardi gli parleranno degli orrori della Rivoluzione e sfrutteranno un qualunque eccesso dei rivoluzionari per farne un "amico dell'ordine". Il religioso lo abituerà all'idea di legge per farlo meglio obbedire a ciò che chiamerà la legge divina, e l'avvocato gli parlerà della legge divina per farlo meglio obbedire alla legge del codice.
    Così facendo, il pensiero della generazione precedente assumerà una piega religiosa, autoriataria e servile (autorità e servilismo vanno sempre di pari passo), un abitudine di sottomissione che dobbiamo purtroppo rilevare nei nostri contemporanei.
    Durante questo periodo di sonnolenza, raramente si discutono questioni di morale, sostituite dalle pratiche religiose e dall'ipocrisia giudiziaria. Non si ama la critica, e ci si lascia guidare dall'abitudine, dall'indifferenza. Non ci si appassiona nè pro nè contro la morale stabilita. Si fa ciò che si può per adeguare esteriormente i proprio atti a ciò che di dice di professare. E il livello morale morale della società si abbassa sempre di più, e si giunge alla morale della decadenza romana, dell'antico regime, della fine del regime borghese.
    Tutto quanto c'è di buono, di grande, di generoso, di indipendente, a poco a poco si logora, si arrugginisce come un coltello non adoperato. La menzogna diventa virtù; la bassezza, dovere. Arricchirsi; godere dell'attimo fuggente; sciupare, non importa come, la propria intelligenza, il proprio ardore, la propria energia: ecco la parola d'ordine delle classi agiate, nonché della folla di povera gente che non ha altro ideale all'infuori di quello di sembrare borghese. La depravazione dei governanti, dei giudici, del clero e delle classi più o meno abbienti diventa allora talmente nauseante, che incontra l'altra oscillazione del pendolo.
    La gioventù si emancipa lentamente, gettando a mare i pregiudizi, e la critica torna a regnare. Il pensiero si desta, dapprima presso pochi; ma impercettibilmente questo risveglio si diffonde nella maggioranza. La spinta è avvenuta, la rivoluzione sorge.



    Petr Alekseevic Kropoktin - La morale anarchica - 1890

    ___________________

    A Natale
    I bambini buoni accendono le candele in chiesa
    I bambini cattivi accendono la chiesa

    ______________________________

    "Democracy is two wolves and a sheep voting on lunch" ["La democrazia è due lupi e una pecora che votano sul pranzo"]
    ____________________________

    Dovresti vedere il volto del tuo creatore stanotte
    Guardalo negli occhi
    guardalo negli occhi e digli
    "Non ho mai detto una menzogna, mai preso una vita,
    ma di sicuro ne ho salvata una"
    Allelujah
    E' il momento per te di riportarmi a casa

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    Spir@L Out
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    00 13/07/2006 02:02

    Robert Fullon Tanner

    Se un uomo potesse mordere la mano gigante
    che lo afferra e lo distrugge,
    come io fui morso da un ratto
    mentre presentavo la mia trappola brevettata,
    nel mio negozio di ferramenta quel giorno!
    Ma un uomo non può mai vendicarsi
    di quell'orco mostruoso che è la Vita.
    Si entra nella stanza - è la nascita;
    e poi tu devi vivere - consumarti l'anima,
    ah! è già in vista l'esca che agogni:
    una donna facoltosa che vuoi sposare,
    prestigio, posizione o potere nel mondo.
    Ma c'è da faticare e ostacolo da superare -
    Oh, sì! le sbarre che schermano l'esca.
    Alla fine sei dentro - ma senti un passo:
    l'orco, la Vita, entra nella stanza,
    (stava aspettando e ha udito la molla scattare)
    per guardarti mentre rosicchi l'attraente cacio,
    e ti fissa ci suoi occhi ardenti,
    e aggrotta le ciglia e ride, ti beffeggia e maledice,
    mentre corri su e giù per la trappola,
    finchè la tua angoscia lo disgusta.



    Edgar Lee Masters - Antologia di Spoon River
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    LlabNogard
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    00 14/07/2006 03:43

    Scritto da: Benny404 29/12/2005 21.52


    no,Catullo no, per piacere....beccatevi allora...era Socrate o Aristotele...per quel che mi ricordo potrebbe anche essere Platone...beh, comunque :

    "Ascoltando non me, ma il logos…
    …è saggio dire che tutto è uno."

    ADESSO QUALCUNO ME LA SPIEGA, PERCHè IO DOPO 4 ANNI NON L'HO ANCORA CAPITA !!!!




    Francamente non ricordo la precisa citazione, ma secondo me la frase non è nè di Aristotele nè di Platone, che predicavano l'essere come molteplice, ma, se ne ho ben compreso il senso, potrebbe essere di Parmenide. [SM=g27811] [SM=g27823]
    "Avete prova che l'essere è unico anche analizzando semplicemente il pensiero che è una prova concreta, al contrario delle mie parole che ad alcuni possono risultare false o astratte." (Parmenide affermava che l'essere è unico perchè se fosse molteplice implicherebbe intervalli di non-essere che però non esiste, e questo sarebbe un paradosso... :smile10: )
    Però questa "parafrasi" è valida solo se per quel "tutto" si intende l'essere...Avrei bisogno di leggere una qualche premessa, altrimenti potrei avere scritto qualche grande cavolata, magari la frase non è nemmeno di Parmenide [SM=g27816] ... :smile10:

    Per le citazioni:
    "Ettore non mi parlare, maledetto, di patti:
    come non v'è fida alleanza fra uomo e leone,
    e lupo e agnello non han mai cuori concordi,
    ma s'odiano senza riposo uno con l'altro,
    così mai potrà darsi che ci amiamo io e te; fra di noi
    non saran patti, se prima uno, caduto,
    non sazierà col sangue Ares, il guerriero indomabile".
    Omero, Iliade [SM=x282951]




    ...e se mi dite cos'è un pastufrazio di mare...beh, siete molto colti...
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    PBambina
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    00 05/11/2006 21:26
    Bhè..
    Io comincerei con la mia firma, un passo tratto da "Il ritratto di dorian Grey" di oscar Wilde..
    E citerei anche un suo aforisma: "Ogni volta che la gente è d'accordo con me provo la sensazione di avere torto."
    "Naturalmente lo adulo in un modo spaventoso; provo uno strano piacere nel dirgli certe cose, pur sapendo che mi pentirò di avergliele dette [.. .. ..] a volte però non ha nessun riguardo per me e sembra dilettarsi a darmi dispiacere. Allora, Harry, ho la sensazione di aver dato l'anima a qualcuno che la tratta come se fosse un fiore da mettere all'occhiello, una decorazione che lusinga la sua vanità, un ornamento per una giornata d'estate."[.. .. ..] rispose:"Forse sarai tu il primo che si stancherà. [.. .. ..] Nella lotta selvaggia per l'esistenza, desideriamo di aver qualche cosa che duri e così riempiamo la nostra mente di ciarparmi e di fatti, nella stolta speranza di riuscire a conservare il nostro posto. [.. .. ..] Un giorno nel guardare il tuo amico ti parrà che sia un po' mal disegnato, o non ti piacerà lo tonalità del suo colore o un'altra cosa qualsiasi. In cuor tuo gliene farai aspri rimproveri e penserai seriamente che si è comportato molto male con te. quando verrà a trovarti la volta successiva, sarai perfettamente fredo e indifferente: e sarà un gran peccato, perchè questo ti modificherà. Quello che mi hai raccontato è un vero romanzo, un romanzo d'arte, si potrebbe dire; e l'inconveniente di avere un romanzo di qualunque genere consiste nel fatto che dopo si rimane tanto poco romantici."

    www.pbambina.spaces.msn.com Qui troverete un'altra parte di me..
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    sugar.syl
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    Città: BORGARO TORINESE
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    MODERATORE
    Veterano del forum
    00 13/04/2007 11:22
    Ho trovato molto bello questo passaggio, dal libro "L'ozio come stile di vita" di Tom Hodgkinson

    "L'arte di vivere è l'arte di conciliare sogni e realtà. Per me questo il vero spirito dell'anarchia; gli uni alimentano l'altra e viceversa, in un circolo felice che noi stessi creiamo. Ci dovrebbe essere un dialogo fra i due mondi, un'armonia. La loro separazione in due campi contrapposti dell'esperienza umana in modi di vivere che si escludono a vicenda, è una tragedia che si riflette in altri settori della vita nella forma di "dissociazioni di sensibilità". Dei matrimoni felici sono andati in pezzi: lavoro e vita hanno divorziato, arte e scienza anche. Le persone hanno divorziato dai propri pensieri; gli specialisti ne hanno preso il controllo.
    Nel mondo senza sogni gli esperti arrivisti si sono conquistati i loro piccoli mondi da cui hanno escluso tutti gli altri, a meno che non paghino. Il mondo della mente appartiene agli psicoanalisti, il mondo del governo ai partiti politici, il mondo del cibo ai supermercati e ai loro testimonials a pagamento, chef resi celebri dalla tv o dai giornali.
    Un unico mondo è stato spezzettato in milioni di piccoli mondi, tutti in competizione fra loro. Ciò produce in noi un senso di impotenza e di inadeguatezza. Seguiamo le regole dettate da qualcun altro e chiediamo aiuto ad altre persone. Non sappiamo cosa fare e paghiamo altri perché ci diano consigli. Ma «sognare è gratis» per citare Debbie Harry. È totalmente al di fuori del mondo commerciale. Nessuno è ancora riuscito a ricavare soldi dai sogni, a meno di non voler considerare le parcelle pagate a Sigmund Freud e ai suoi discepoli. Non ci sono gadget legati ai sogni, né fabbriche che producono macchine per sognare. Forse è proprio perché sono gratis che attribuiamo così poco valore ai sogni. Siamo più interessati alle nostre nuove auto che a ciò che sta dentro la nostra testa.

    Anche l'amore è una sorta di sogno, l'immagine fantasticata di un futuro stato di perfezione. Quando siamo innamorati, proiettiamo sull'oggetto del nostro amore le speranze di una vita da sogno. Pensiamo che l'altro o l'altra ci aiuterà a far avverare quel sogno. Coleridge descrisse tale sensazione come una «brama istintiva di questa ignota beatitudine». Chiunque sia stato innamorato, anche se solo per poco, conosce l'effetto di esaltazione e di dislocazione che l'innamoramento produce sullo spirito: ci trasporta in una specie di sogno a occhi aperti, in un delizioso limbo. È anche uno stato in cui possiamo entrare o da cui possiamo (di solito) ritrarci a nostro piacimento. Quando siamo innamorati, possiamo decidere senza difficoltà di scordarcene per qualche ora. Poi rievochiamo la sensazione, la facciamo penetrare nel nostro cuore, lasciamo che si sviluppi, che fluisca, e godiamo della sua presenza. In questo senso l'amore assomiglia a un sogno: è uno stato temporaneo, non permanente. Possiamo scegliere di viverlo, invitarlo a entrare e crogiolarci nella sua presenza. Poi possiamo metterlo da parte e andare a pagare la bolletta del gas. Le relazioni finiscono perché nessuna delle due facce dell'amore - né la beatitudine futura né la fantasticata isola che non c'è - sembrano materializzarsi nel lungo periodo. Se ci rendessimo conto che l'amore è un sogno, forse riusciremmo a godercelo senza lasciare che prima ci seduca e poi ci deluda.

    Seguite i vostri sogni: questo consiglio viene ripetuto così spesso che è diventato un cliché. Ma vale la pena rifletterci per un momento. Troppo spesso la nostra società consumistica identifica il perseguimento dei sogni con la ricerca della ricchezza o della fama, o di entrambe le cose. Soldi uguale libertà, questo è il mito che ci viene spacciato. Essere ricchi e famosi è il sogno che ci propinano le riviste scandalistiche come «Hello!» e «Ok!». I soldi e la fama, siamo indotti a credere (o ci facciamo convincere come fessi a credere), ci daranno la libertà e l'indipendenza a cui bramiamo. Siamo per natura creature ostinate; chiunque di voi abbia avuto dei figli saprà che i bambini piccoli sono costituzionalmente arroganti. Non si lasciano dire che cosa devono fare. È per questo che abbiamo inventato una serie di trucchi - punizioni, minacce, ricatti, ricompense, niente tv, niente cioccolato - che hanno lo scopo di piegare i bambini alla nostra volontà. «Fiaccatene la volontà il più presto possibile» era, ricordiamocelo, l'agghiacciante consiglio del predicatore metodista John Wesley. Allo stesso modo noi adulti abbiamo creato una serie di tecniche per opprimere la nostra stessa volontà e renderla sottomessa. Essere ricchi e famosi sembra un sogno così remoto che siamo portati a rinunciarvi del tutto e non tentiamo nemmeno di introdurre dei minuscoli miglioramenti nella nostra vita. L’unico sforzo che facciamo per diventare oziosi è partecipare alla lotteria nazionale una volta alla settimana. No, i sogni non riguardano il denaro. Riguardano voi, e riguardano la qualità della vita e l'immaginazione. Forse la ragione per cui troviamo così difficile accettare questo fatto è la paura: abbiamo paura dei nostri sogni, e perciò li evitiamo deliberatamente.
    [cut]..I veri sogni significano vedere ciò che gli altri non notano. Se avete la testa fra le nuvole, riuscite a vedere il mondo con maggior chiarezza. Forse è per questo che così tanti poeti e visionari muoiono giovani o finiscono alcolizzati: quando la si riesce a vedere da vicino, la verità può essere dolorosa. Può essere insopportabile. La risposta del poeta è creare cose, portare gioia al mondo e raccontare la sua visione a chiunque voglia ascoltare..[cut]
    Ho davanti a me un sogno. Si chiama amore, anarchia, libertà. Si chiama essere oziosi."


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    squall.85
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    00 13/04/2007 11:40
    Bello sto topic, non lo avevo mica beccato!

    Cmq per ora 2 citazioni: una "seria" e una "scherzosa":


    [...] lasciai Philadelphia non molto tempo dopo in cerca di altri guai o di qualunque altra cosa cercassi. i guai li trovai, quanto al resto di quel che cercavo, beh, non l'ho ancora trovato. forse lo troviamo quando si muore. forse no. voi avete i vostri libri di filosofia, il vostro prete, il vostro predicatore, il vostro scienziato, così non venitelo a chiedere a me.

    Charles Bukowski

    Devono essere già le sei... Succede sempre così! La fame è in anticipo... la cena è in ritardo... e io resto preso in mezzo!

    Snoopy, Charles M. Schulz
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    muwa†alli
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    00 13/04/2007 14:39
    Fade, leggo solo ora la tua non comprensione.

    Quello che dici è Eraclito, quello del Panta Rei. Se lo chiamavano l'Oscuro ci sarà ben stato un motivo!

    E con Socrate non ci azzecca proprio un cazzo.
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    montselles.com
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    00 14/04/2007 09:09
    Re:

    Scritto da: muwa†alli 13/04/2007 14.39
    Quello che dici è Eraclito



    stavo per scriverlo io...
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    hookerwithapenis
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    00 14/04/2007 09:43
    "A horse, a horse, my kingdom for a horse"
    Richard III

    "Beware the ides of March."
    Julius Caesar

    "I am a Jew. Hath not a Jew eyes? Hath not a Jew hands, organs, dimensions, senses, affections, passions?"
    The Merchant of Venice

    "Though this be madness, yet there is method in 't."
    Hamlet

    Mi piace un pò Shakespeare [SM=x282947]
    Per me è uno dei più grandi di sempre
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    muwa†alli
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    00 15/04/2007 14:50
    Re: Re:

    Scritto da: montselles.com 14/04/2007 9.09


    stavo per scriverlo io...

    Ma io sono più thrash [SM=x282954]
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    .Mara.
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    00 14/05/2007 14:43
    Poi la porta si spalancò.Ed entrò quella donna.Tutto quello che posso dirvi è che ci sono miliardi di donne,sulla terra,giusto?
    Certune sono passabili.La maggior parte sono abbastanza belline.Ma ogni tanto la natura fa uno scherzo,mette insieme una donna speciale,incredibile.
    Cioè,guardi e non ci puoi credere.Tutto è un movimento ondulatorio perfetto,come l'argento vivo,come un serpente,vedi una caviglia,un gomito,un seno,un ginocchio, e tutto si fonde in un insieme gigantesco,provocante ,con magnifici occhi sorridenti,bocca leggermente piegata in giù,labbra atteggiate in modo che sembrano scoppiare in una risata alla tua sensazione di impotenza.E sanno vestirsi,e i loro lunghi capelli incendiano l'aria.Troppo di tutto,accidenti.

    Charles Bukowski


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    squall.85
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    00 14/05/2007 17:04
    Re:

    Scritto da: .Mara. 14/05/2007 14.43
    Poi la porta si spalancò.Ed entrò quella donna.Tutto quello che posso dirvi è che ci sono miliardi di donne,sulla terra,giusto?
    Certune sono passabili.La maggior parte sono abbastanza belline.Ma ogni tanto la natura fa uno scherzo,mette insieme una donna speciale,incredibile.
    Cioè,guardi e non ci puoi credere.Tutto è un movimento ondulatorio perfetto,come l'argento vivo,come un serpente,vedi una caviglia,un gomito,un seno,un ginocchio, e tutto si fonde in un insieme gigantesco,provocante ,con magnifici occhi sorridenti,bocca leggermente piegata in giù,labbra atteggiate in modo che sembrano scoppiare in una risata alla tua sensazione di impotenza.E sanno vestirsi,e i loro lunghi capelli incendiano l'aria.Troppo di tutto,accidenti.

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    squall.85
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    00 15/05/2007 01:40
    Mi dispiace ma ne posto un altro paio di Bukowski:

    Avrei dovuto diventare un grande filosofo, avrei detto a tutti quanti quanto eravamo sciocchi, a stare in giro a fare andare l'aria dentro e fuori dai polmoni.

    Pulp


    ... c'è un vecchio proverbio (metto insieme vecchi proverbi mentre me ne vado in giro stracciato) secondo cui la conoscenza che non viene seguita dall'azione è peggio dell'ignoranza. perchè se tiri a indovinare e non ci prendi puoi sempre dire, merda, gli dei mi sono avversi. ma se sai e non fai, vuol dire che in testa hai soffitte e anticamere buie da percorrere avanti e indietro e a cui pensare. non è mica una cosa sana, produce serate noiose, un eccesso d'alcool e seghe.

    Taccuino di un vecchio porco
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    muwa†alli
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    00 12/06/2007 20:02
    "...the ending has not yet been written."

    Rand e Robyn Miller, con David Wingrove, Myst: The Book Of Atrus
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    IbanezMalakian
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    00 24/08/2007 18:38
    Amore e malinconia

    Ll'ammore è comme fosse nu malanno
    ca, all'intrasatta, schioppa dint' 'o cor
    senza n'avvertimento, senza affanno,
    e te po' ffa' murì senza dulore.
    Totò (Antonio De Curtis)
    da 'a livella



    p.s. non potevo non metterla [SM=g27836]
    ____________________________________________________________________________________________________
    Hey you see me pictures crazy, all the world I've seen before passing by...I've got nothing to gain to lose..all the world I've seen before passing by...

    ATWA :)

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