Scritto da: DarkWalker 06/05/2007 16.39
beh sull'istruzione mia e tua sai già come la penso,
In realtà no, non lo so, oppure non si è capito. Ma non è che mi interessi più di tanto. Ciò che si evince da questo topic è una tua evidente ed OGGETTIVA carenza in materia di biologia. E null'altro.
Scritto da: DarkWalker 06/05/2007 16.39
male che vada ti serve un po' di buon senso per capire ed ammettere che la coscienza, della quale nella stessa discussione dai perfino due significati diversi, è un criterio troppo ristrettivo da applicare come discriminante dell'esistenza di una persona.
Un criterio che tu hai attribuito al mondo scientifico e adottato dai paesi civilizzati che si è poi risolto essere sostenuto soltanto da un filosofo seguitamente preso per i fondelli.
Dubito fortemente che tu sia in grado di dare lezioni di buonsenso (ma di qualunque altra cosa, in realtà) a chicchessia... non perchè ho dei pregiudizi, ma perchè i tuoi interventi lo dimostrano, e chiunque può notarlo.
Detto questo, la mia posizione è chiarissima, e lo è sempre stata, nonostante i tuoi (inutili) sforzi di annebbiare le idee ai lettori di questo forum.
La coscienza intesa come funzionamento del cervello è un requisito indispensabile per caratterizzare una Persona, e nel caso dell'embrione il problema non è poi così difficile, dato che la totale assenza di un cervello indica anche la totale assenza di una mente. E questo è un fatto scientifico, ovviamente.
Come ho già detto, non c'è bisogno di ricorrere a dei ciarlatani per sostenere ciò. Il concetto stesso di "morte cerebrale" riconosciuto dalla Legge indica che una persona cessa di esistere quando cessa di esistere la sua mente. Stop.
Il resto è retorica.
Scritto da: DarkWalker 06/05/2007 16.39
Non per niente è una linea che nell'articolo che ti sforzi di copiare-incollare non è nemmeno presa in considerazione.
E che me ne frega se non è presa in considerazione?
L'articolo dice esplicitamente che il criterio per cui un'organismo vivente con DNA umano debba essere considerato "persona" non può derivare da un criterio oggettivo ma semplicemente da una convenzione.
Questo non riguarda direttamente il criterio "coscienza", ma è senz'altro sufficiente a far tacere chi crede che sia una verità scientifica affermare assurdità quali "l'embrione è già persona". Inoltre, è un ottimo punto di partenza per sostenere la tesi (già condivisa dallo Stato, per fortuna), per cui è la coscienza che fa la persona, e non il numero dei suoi cromosomi.
Questa base di partenza mancava alla tue conoscenze culturali, ed è certamente anche questa tua mancanza una delle cause per cui ti accanisci così furiosamente (ed inutilmente) sulla mia semplice, ragionevolissima e largamente condivisa tesi.
Saludos amigos!
[Modificato da (Upuaut) 06/05/2007 19.01]