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Papa: aborto ed eutanasia sono attentati alla pace

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    00 01/05/2007 12:58
    Re:

    Scritto da: (Upuaut) 28/04/2007 21.46
    Ragazzo, io ho detto le cose come stanno, nè più nè meno. Se le capisci bene, altrimenti, direi che ho perso anche troppo tempo a dirti come stanno le cose.
    Istruisciti in BIOLOGIA e poi ne riparliamoseriamente, sempre che tu ne sia in grado.


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    00 01/05/2007 13:06
    toh, è arrivato colui che ci porta la luce della verità

    [Modificato da Lux-86 01/05/2007 13.06]





    Fra 30 anni l'Italia non sarà come l'avranno fatta i governi, ma come l'avrà fatta la TV
    In amore bisogna essere senza scrupoli, non rispettare nessuno. All'occorrenza essere capaci di andare a letto con la propria moglie.
    Gli italiani corrono sempre in aiuto del vincitore


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    00 01/05/2007 13:47
    L’inconsistenza logica delle tesi cattoliche sull’embrione
    di Marco Musy

    Si sente spesso ripetere, sotto varie forme, il seguente ragionamento: «Un embrione è un essere vivente che, anche se non è una persona, lo diventerà. Con l’uccisione volontaria dell’embrione tu impedisci a quel futuro individuo di vivere la sua vita. Non è diverso da un omicidio». Oppure: «L’embrione umano è già una Persona».

    Indubbiamente è vero che la soppressione dell’embrione impedisce oggettivamente al futuro individuo di esistere. Tuttavia la conclusione che l’aborto equivalga all’omicidio nasconde un grave errore logico e se vogliamo essere razionali occorre spingere i ragionamenti fino in fondo per capire che le cose non stanno così.


    Vanno chiariti alcuni punti principali:

    - La vita biologica, per come la conosciamo attraverso il metodo scientifico, preesiste alla formazione dell’embrione. L’embrione è il risultato di complessi e noti processi biochimici che hanno luogo fra organismi vivi: l’ovulo femminile e lo spermatozoo maschile. Un embrione vitale non proviene da oggetti morti o da materiale inorganico. Affermare che la vita abbia inizio all’istante della fusione del DNA di organismi vivi è una banale contraddizione nei termini.

    - L’idea che l’embrione come tale sia una “persona” è di ordine metafisico e non ha nulla a che fare con la biologia o con altre scienze. L’idea che l’istante del concepimento costituisca una qualche “discontinuità” che giustifichi l’assegnazione dello status di “persona” non trova supporto in natura ma affonda piuttosto le sue radici in quelle ideologie religiose che per sopravvivere non possono fare a meno di questa arbitraria assunzione. Si tratta di un’idea che non contiene nulla di scientifico.

    - Il meccanismo attraverso il quale si forma l’embrione di un homo sapiens è lo stesso di tutti gli altri organismi viventi sessuati (sia per i mammiferi sia per molti altri animali inferiori). Non occorre postulare l’esistenza di entità sovrannaturali per spiegare la riproduzione umana, o per spiegare i processi che portano alla formazione di un embrione.

    - Una coppia qualsiasi ovulo-spermatozoo non ancora uniti contiene già in sé tutta l’informazione che serve per la costruzione di un nuovo esemplare, esattamente come la stessa informazione è contenuta nell’embrione che essi formano. In altre parole, una qualsiasi coppia ovulo-spermatozoo ha la stessa “dignità” biologica dell’embrione, nel senso che è ad esso biologicamente equipollente.


    Questi semplici fatti implicano che la scelta consapevole di impedire, attraverso qualsiasi mezzo, l’unione di un ovulo con uno spermatozoo umani risulta logicamente equivalente a impedire che il corrispondente embrione si sviluppi secondo il suo normale corso. Cioè, se chiamiamo ciò “omicidio”, allora siamo costretti a includere nella stessa categoria anche la contraccezione e perfino l’astinenza sessuale o la scelta del celibato perché, dal punto di vista biologico, di fatto producono tutti lo stesso risultato finale: una persona non verrà al mondo e non vivrà a causa della scelta deliberata e consapevole di qualcuno.


    Dovremmo dunque considerare “assassini” anche tutte quelle persone? È chiaramente assurdo. E ogni volta che attraverso un ragionamento si giunge a un assurdo significa che o il ragionamento è sbagliato o l’ipotesi iniziale (aborto=omicidio) è falsa. L’aborto non può essere considerato equivalente all’omicidio, perché questa ipotesi condurrebbe alla conclusione insensata secondo la quale dovremmo considerarci quasi tutti omicidi.

    Stabilire quando la soppressione di un gruppo di cellule è un omicidio e quando invece non lo è, non può che derivare da una nostra convenzione e non da un elemento oggettivo della natura. Non diversamente dallo stabilire a che età si è abbastanza maturi per votare.



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    00 01/05/2007 20:31
    a proposito, il metro coscienza=persona è stato proposto fin ora solo da pochi pensatori. Il maggiore fra questi, Peter Singer, mise la sua tesi in un saggio che non ha mancato di scandalizzare l'opinione pubblica...infatti tali tesi non sono state accolte da nesusno, nè dalla scienza nè tantomeno dai paesi, civilizzati e non.
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    00 06/05/2007 15:24
    L’inconsistenza logica delle tesi cattoliche sull’embrione
    di Marco Musy

    Si sente spesso ripetere, sotto varie forme, il seguente ragionamento: «Un embrione è un essere vivente che, anche se non è una persona, lo diventerà. Con l’uccisione volontaria dell’embrione tu impedisci a quel futuro individuo di vivere la sua vita. Non è diverso da un omicidio». Oppure: «L’embrione umano è già una Persona».

    Indubbiamente è vero che la soppressione dell’embrione impedisce oggettivamente al futuro individuo di esistere. Tuttavia la conclusione che l’aborto equivalga all’omicidio nasconde un grave errore logico e se vogliamo essere razionali occorre spingere i ragionamenti fino in fondo per capire che le cose non stanno così.


    Vanno chiariti alcuni punti principali:

    - La vita biologica, per come la conosciamo attraverso il metodo scientifico, preesiste alla formazione dell’embrione. L’embrione è il risultato di complessi e noti processi biochimici che hanno luogo fra organismi vivi: l’ovulo femminile e lo spermatozoo maschile. Un embrione vitale non proviene da oggetti morti o da materiale inorganico. Affermare che la vita abbia inizio all’istante della fusione del DNA di organismi vivi è una banale contraddizione nei termini.

    - L’idea che l’embrione come tale sia una “persona” è di ordine metafisico e non ha nulla a che fare con la biologia o con altre scienze. L’idea che l’istante del concepimento costituisca una qualche “discontinuità” che giustifichi l’assegnazione dello status di “persona” non trova supporto in natura ma affonda piuttosto le sue radici in quelle ideologie religiose che per sopravvivere non possono fare a meno di questa arbitraria assunzione. Si tratta di un’idea che non contiene nulla di scientifico.

    - Il meccanismo attraverso il quale si forma l’embrione di un homo sapiens è lo stesso di tutti gli altri organismi viventi sessuati (sia per i mammiferi sia per molti altri animali inferiori). Non occorre postulare l’esistenza di entità sovrannaturali per spiegare la riproduzione umana, o per spiegare i processi che portano alla formazione di un embrione.

    - Una coppia qualsiasi ovulo-spermatozoo non ancora uniti contiene già in sé tutta l’informazione che serve per la costruzione di un nuovo esemplare, esattamente come la stessa informazione è contenuta nell’embrione che essi formano. In altre parole, una qualsiasi coppia ovulo-spermatozoo ha la stessa “dignità” biologica dell’embrione, nel senso che è ad esso biologicamente equipollente.


    Questi semplici fatti implicano che la scelta consapevole di impedire, attraverso qualsiasi mezzo, l’unione di un ovulo con uno spermatozoo umani risulta logicamente equivalente a impedire che il corrispondente embrione si sviluppi secondo il suo normale corso. Cioè, se chiamiamo ciò “omicidio”, allora siamo costretti a includere nella stessa categoria anche la contraccezione e perfino l’astinenza sessuale o la scelta del celibato perché, dal punto di vista biologico, di fatto producono tutti lo stesso risultato finale: una persona non verrà al mondo e non vivrà a causa della scelta deliberata e consapevole di qualcuno.


    Dovremmo dunque considerare “assassini” anche tutte quelle persone? È chiaramente assurdo. E ogni volta che attraverso un ragionamento si giunge a un assurdo significa che o il ragionamento è sbagliato o l’ipotesi iniziale (aborto=omicidio) è falsa. L’aborto non può essere considerato equivalente all’omicidio, perché questa ipotesi condurrebbe alla conclusione insensata secondo la quale dovremmo considerarci quasi tutti omicidi.

    Stabilire quando la soppressione di un gruppo di cellule è un omicidio e quando invece non lo è, non può che derivare da una nostra convenzione e non da un elemento oggettivo della natura. Non diversamente dallo stabilire a che età si è abbastanza maturi per votare.

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    00 06/05/2007 16:21
    guarda che postare la medesima cosa due volte non la fa diventare nè più vera nè più falsa^^
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    00 06/05/2007 16:26
    Re:

    Scritto da: DarkWalker 06/05/2007 16.21
    guarda che postare la medesima cosa due volte non la fa diventare nè più vera nè più falsa^^


    Che siano cose vere non c'è dubbio, dato che si tratta di semplici dati di fatto.
    Chissà che nel postarlo più volte magari qualcuno non si istruisca...^^

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    00 06/05/2007 16:39
    Re: Re:

    Scritto da: (Upuaut) 06/05/2007 16.26

    Che siano cose vere non c'è dubbio, dato che si tratta di semplici dati di fatto.
    Chissà che nel postarlo più volte magari qualcuno non si istruisca...^^




    beh sull'istruzione mia e tua sai già come la penso, male che vada ti serve un po' di buon senso per capire ed ammettere che la coscienza, della quale nella stessa discussione dai perfino due significati diversi, è un criterio troppo ristrettivo da applicare come discriminante dell'esistenza di una persona.
    Un criterio che tu hai attribuito al mondo scientifico e adottato dai paesi civilizzati che si è poi risolto essere sostenuto soltanto da un filosofo seguitamente preso per i fondelli.
    Non per niente è una linea che nell'articolo che ti sforzi di copiare-incollare non è nemmeno presa in considerazione.
    Articolo che, cmq sia, nulla aggiunge alla mia "istruzione", quindi, puoi continuare a evitare di parlare, come avevi stabilito pochi post più sopra.
    Un altro dato di fatto di cui probabilmente di converebbe interessarti è la nozione di spam, come quella di postare deliberatamente due messaggi identici, e di come lo spam sia vietato sui forum...
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    00 06/05/2007 18:52
    Re: Re: Re:

    Scritto da: DarkWalker 06/05/2007 16.39
    beh sull'istruzione mia e tua sai già come la penso,


    In realtà no, non lo so, oppure non si è capito. Ma non è che mi interessi più di tanto. Ciò che si evince da questo topic è una tua evidente ed OGGETTIVA carenza in materia di biologia. E null'altro.


    Scritto da: DarkWalker 06/05/2007 16.39
    male che vada ti serve un po' di buon senso per capire ed ammettere che la coscienza, della quale nella stessa discussione dai perfino due significati diversi, è un criterio troppo ristrettivo da applicare come discriminante dell'esistenza di una persona.
    Un criterio che tu hai attribuito al mondo scientifico e adottato dai paesi civilizzati che si è poi risolto essere sostenuto soltanto da un filosofo seguitamente preso per i fondelli.


    Dubito fortemente che tu sia in grado di dare lezioni di buonsenso (ma di qualunque altra cosa, in realtà) a chicchessia... non perchè ho dei pregiudizi, ma perchè i tuoi interventi lo dimostrano, e chiunque può notarlo.
    Detto questo, la mia posizione è chiarissima, e lo è sempre stata, nonostante i tuoi (inutili) sforzi di annebbiare le idee ai lettori di questo forum.
    La coscienza intesa come funzionamento del cervello è un requisito indispensabile per caratterizzare una Persona, e nel caso dell'embrione il problema non è poi così difficile, dato che la totale assenza di un cervello indica anche la totale assenza di una mente. E questo è un fatto scientifico, ovviamente.
    Come ho già detto, non c'è bisogno di ricorrere a dei ciarlatani per sostenere ciò. Il concetto stesso di "morte cerebrale" riconosciuto dalla Legge indica che una persona cessa di esistere quando cessa di esistere la sua mente. Stop.
    Il resto è retorica.



    Scritto da: DarkWalker 06/05/2007 16.39
    Non per niente è una linea che nell'articolo che ti sforzi di copiare-incollare non è nemmeno presa in considerazione.


    E che me ne frega se non è presa in considerazione?
    L'articolo dice esplicitamente che il criterio per cui un'organismo vivente con DNA umano debba essere considerato "persona" non può derivare da un criterio oggettivo ma semplicemente da una convenzione.
    Questo non riguarda direttamente il criterio "coscienza", ma è senz'altro sufficiente a far tacere chi crede che sia una verità scientifica affermare assurdità quali "l'embrione è già persona". Inoltre, è un ottimo punto di partenza per sostenere la tesi (già condivisa dallo Stato, per fortuna), per cui è la coscienza che fa la persona, e non il numero dei suoi cromosomi.
    Questa base di partenza mancava alla tue conoscenze culturali, ed è certamente anche questa tua mancanza una delle cause per cui ti accanisci così furiosamente (ed inutilmente) sulla mia semplice, ragionevolissima e largamente condivisa tesi.

    Saludos amigos!

    [Modificato da (Upuaut) 06/05/2007 19.01]

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    DarkWalker
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    00 06/05/2007 19:54
    Beh per non dover più parlarmi ne hai dette di parole...del resto il bel tacer non fu mai scritto.

    che non si finisce mai di imparare. Una cosa evidentemnte difficile da comprendere per te, sacerdote della Scienza, pontefice della Ragione, vate della Razionalità.

    Il mondo scientifico non s'è mai sognato di prendere in considerazione una entità astratta come la coscienza (parola alla quale hai, per la terza volta nella discussione, cambiato significato) per farne un carattere discriminante tra una persona e un chissà cosa. Ti ho già fornito la normativa in materia di "persona", che ti contraddice.
    Non per niente il mondo scientifico come il diritto considera persona anche il neonato anencefalo, che è privo di emisferi cerebrali...se poi tu ti ostini a pensare che la "Legge" sia dalla tua parte, non so che diriti, probabilmente troveresti molto di cui parlare, e apprendere, anche con il sopracitato anencefalo (con una buone di probabilità, saprebbe darti anche lui lezioni di buon senso).

    Beh sai, non avendo mai parlato di DNA in questa discussione, quanto detto dall'articolo, mi lascia piuttosto indifferente.
    Del resto ti critico perchè usi il metodo persona=coscienza e tu a sostegno della tua tesi cosa porti?Un articolo che non c'entra.

    Infine, mi desta curiosità sapere in che modo "annebbierei le idee" agli utenti del forum...certo devo esserci riuscito molto bene se il forum da te gestito, nonostante i link che ogni tanto ti viene in mente di mettere su questo e altri forum nel disperato tentativo di pubblicizzarlo benchè ti sia stato vietato, rimane deserto e visto che sui due forum che frequentiamo sei diventato una barzelletta....
    il sonno della ragione genera mostri

    caro m'è il sonno, e il più l'esser di sasso
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    |Neelix|
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    00 15/05/2007 20:19
    Salve ragazzi...

    Volevo solo portare alla luce una mia testimonianza...

    Io son contrario all'aborto solo se non c'è pericolo di morte della madre e solo se non è frutto di una violenza carnale da parte magari di uno sconosciuto.

    Ve lo dico con certezza.

    Conosco una persona che dopo una violenza carnale ha partorito e ora da 3 anni è il fantasma di se stessa...e se continua cosi, anche a mangiare quasi più nulla presto morirà...gli psichiatri e psicologi che l'hanno seguita fino ad ora hanno dato la colpa al figlio nato all'80% e del trauma della violenza al 20%...

    In questi casi non credete che aver abortito per tempo, se questa donna dovesse morire, le avrebbe salvato la vita?

    Io credo di si...

    [Modificato da |Neelix| 15/05/2007 20.20]

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    00 16/05/2007 18:45
    Re:

    Scritto da: |Neelix| 15/05/2007 20.19
    Salve ragazzi...

    Volevo solo portare alla luce una mia testimonianza...

    Io son contrario all'aborto solo se non c'è pericolo di morte della madre e solo se non è frutto di una violenza carnale da parte magari di uno sconosciuto.

    Ve lo dico con certezza.

    Conosco una persona che dopo una violenza carnale ha partorito e ora da 3 anni è il fantasma di se stessa...e se continua cosi, anche a mangiare quasi più nulla presto morirà...gli psichiatri e psicologi che l'hanno seguita fino ad ora hanno dato la colpa al figlio nato all'80% e del trauma della violenza al 20%...

    In questi casi non credete che aver abortito per tempo, se questa donna dovesse morire, le avrebbe salvato la vita?

    Io credo di si...

    [Modificato da |Neelix| 15/05/2007 20.20]



    Ma infatti è risaputo che avere l'aborto legalizzato è solo un fatto di CIVILTA'.
    Solo un ignorantone come Ratzinger poteva definirlo "attentato alla pace".

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    00 16/05/2007 19:16
    L'aborto può avere senso solo se la gravidanza è frutto di una violenza o se può pregiudicare gravemente la salute della madre, altrimenti è OMICIDIO.


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    E' sempre omicidio, detto questo per me dovrebbe essere legale in toto, però non dovrebbe diventare un anticoncezionale.
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    E' feticidio. Chiamiamo le cose coi loro nomi.
    E nessuna legge proibisce il feticidio.
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    prenderà l'arme, e fia 'l combatter corto
    chè l'antiquo valore
    ne l'italici cor' non è ancor morto"
    -F. Petrarca-

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    Re:

    Scritto da: giuliomagnoxxx 17/05/2007 1.55
    E' feticidio. Chiamiamo le cose coi loro nomi.
    E nessuna legge proibisce il feticidio.


    Sí, se praticato negli ultimi mesi di gravidanza. [SM=x278637]
    "Nonostante la loro tendenza a costruire Morti Nere, mi sono sempre considerato un tipo da Impero" - Sheldon Cooper, da The Big Bang Theory
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    Re:

    Scritto da: giuliomagnoxxx 17/05/2007 1.55
    E' feticidio. Chiamiamo le cose coi loro nomi.
    E nessuna legge proibisce il feticidio.



    Io sono libero di pensare che anche un feto possa essere un essere umano. Nessuno, nè scienziato nè prete, può costringermi a pensare come Dio(o Scienza) comanda.


    Dispiacere alla gentaglia è la lode migliore!

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    Re:

    Scritto da: giuliomagnoxxx 17/05/2007 1.55
    E' feticidio. Chiamiamo le cose coi loro nomi.
    E nessuna legge proibisce il feticidio.


    Ufficialmente l'aborto deve avvenire entro i primi 3 mesi di gravidanza e per motivi sanitari. Poi ufficiosamente è un'anticoncezionale.
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    Re: Re:

    Scritto da: luc@s87 17/05/2007 18.38


    Io sono libero di pensare che anche un feto possa essere un essere umano. Nessuno, nè scienziato nè prete, può costringermi a pensare come Dio(o Scienza) comanda.



    tu puoi pensarlo,ma difficilmente il tuo pensiero potrà incidere sulla legislazione...


    « Al futuro o al passato, a un tempo in cui il pensiero è libero, quando gli uomini sono differenti l'uno dall'altro e non vivono soli...
    a un tempo in cui esiste la verità e quel che è fatto non può essere disfatto."
    George Orwell


    "Credi tu, gli chiesi, che io abbia ragione o torto?
    Lei ha ragione...
    E allora perchè dovrei fuggire?"
    Emilio Lussu "Marcia su Roma e dintorni"







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    00 17/05/2007 19:26
    Re: Re: Re:

    Scritto da: Pius Augustus 17/05/2007 19.16


    tu puoi pensarlo,ma difficilmente il tuo pensiero potrà incidere sulla legislazione...



    Questo è poco ma sicuro, ho detto semplicemente come la penso. Poi se un giorno ciò diverrà legge, potrò essere solo contento. [SM=x278632]


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    00 17/05/2007 19:28
    Re: Re: Re: Re:

    Scritto da: luc@s87 17/05/2007 19.26


    Questo è poco ma sicuro, ho detto semplicemente come la penso. Poi se un giorno ciò diverrà legge, potrò essere solo contento. [SM=x278632]



    disgraziatamente il papa invece impone quello che pensa,sebbene alla maggioranza della popolazione non importi minimamente.


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    00 17/05/2007 19:30
    Re: Re: Re: Re: Re:

    Scritto da: Pius Augustus 17/05/2007 19.28


    disgraziatamente il papa invece impone quello che pensa,sebbene alla maggioranza della popolazione non importi minimamente.



    Infatti io discutevo sul senso dell'aborto, non su quello che dice quel capo di stato straniero.
    Poi se è OT questo è un altro discorso! [SM=x278632]


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    L'aborto è legale fino al terzo mese PER QUALUNQUE MOTIVO, e giustamente, aggiungerei, in quanto UN FETO NON PUO' ESSERE CONSIDERATO UNA PERSONA, e la donna deve avere il DIRITTO di decidere se tale agglomerato di materia diventi persona oppure no. Non diversamente da quanto decide di fare l'amore per fare un figlio oppure no...

    Dal terzo mese in poi, l'aborto è COMUNQUE permesso solo in caso di pericolo di vita per la donna.

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    La questione riguardante la COSCIENZA ha avuto interessanti sviluppi qui:

    freeforumzone.leonardo.it/viewmessaggi.aspx?f=64222&idd...

    Per chi volesse farsi una cultura SERIA, non esisti a leggere tutta la discussione.

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    00 18/05/2007 18:22
    Re:

    Scritto da: Pius Augustus 17/05/2007 19.28
    Disgraziatamente il papa invece impone quello che pensa,sebbene alla maggioranza della popolazione non importi minimamente.


    Il papa non impone il suo pensiero, sostiene quello della teologia cristiana che dovrebbe essere sostenuto da tutti i cristiani.

    Diciamo che a voi da fastidio l'influenza che hai il papa e perciò lo vorreste imbavagliato.
    Come ho già scritto sono a favore dell'aborto, però non mi da fastidio il papa che dal suo punto di vista dice la cosa giusta e ha tutto il diritto di farlo.
    Mi da invece fastidio la gente che si lascia influenzare da lui.
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    00 18/05/2007 22:32
    Re: Re:

    Scritto da: Riccardo.cuordileone 18/05/2007 18.22

    Il papa non impone il suo pensiero, sostiene quello della teologia cristiana che dovrebbe essere sostenuto da tutti i cristiani.

    Diciamo che a voi da fastidio l'influenza che hai il papa e perciò lo vorreste imbavagliato.
    Come ho già scritto sono a favore dell'aborto, però non mi da fastidio il papa che dal suo punto di vista dice la cosa giusta e ha tutto il diritto di farlo.
    Mi da invece fastidio la gente che si lascia influenzare da lui.



    ma io non sono contrario al fatto che il papa parli,semplicemente esterno il mio disprezzo per un popolo che trasforma la sua parola in legge!


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    00 19/05/2007 20:26
    E’ “trattamento futile” sotto la 24esima settimana di gestazione

    La Società Italiana di Neonatologia riscrive i termini dei limiti vitali necessari per la vita umana: sotto tale termine, l’impiego di cure intensive si raffigurerebbero come “trattamento futile”. Rilevanti le implicazioni sull’inconsistenza scientifica dell’embrione come persona umana.

    E’ a partire dalla 24esima settimana di gestazione, quando si è formata la retina, il limite vitale necessario per la vita umana: sotto tale limite le possibilità di vivere e di vivere bene sono minime, praticamente zero, per cui andrebbero praticate soltanto cure “confortevoli”: un atteggiamento intensivistico si raffigurerebbe in accanimento terapeutico o trattamento futile.

    A parlare dell’argomento “clou” del 13esimo Congresso della Sin, la Società Italiana di Neonatologia […] è il Presidente della Società e direttore della “Terapia Intensiva Neonatale Universitaria” al Sant’Anna di Torino, Claudio Fabris. “Disponiamo di un’ampia documentazione internazionale che ci dimostra che le 22 e 23 settimane sono limiti invalicabili e che la medicina di più non può fare”, aggiunge poi Gianpaolo Donzelli, direttore della Clinica di Medicina Neonatale dell’Università di Firenze, uno degli artefici un anno fa della “Carta di Firenze” sulle cure perinatali nelle età gestazionali estremamente basse.

    […] “Le raccomandazioni della “Carta di Firenze” sono ispirate dalla necessità di garantire - aggiunge Donzelli - alla madre ed al neonato adeguata assistenza al fine unico di evitare loro cure inutili, dolorose ed inefficaci, configurabili con l’accanimento terapeutico”. Un “no” al “futile treatment” o trattamento futile. […]

    “Detto che bisogna sempre dare uno scarto di errore di una settimana nella valutazione dell’età gestazionale perché non c’è la certezza assoluta sull’inizio della gravidanza, possiamo ragionevolmente fissare nella 24esima settimana, quando è formata la retina, il limite vitale necessario per la vita umana: la 23esima è terra di confine, occorre cioè una valutazione medica caso per caso - conclude Fabris - sulla vitalità del neonato”. […]

    Un argomento, come si vede, delicatissimo e che ha implicazioni rilevanti ad esempio sull’inconsistenza scientifica dell’embrione come persona umana. […]

    Il testo integrale dell’articolo di Carlo Patrignani è pubblicato sul sito AprileOnLine:
    www.aprileonline.info/3123/dalla-sin-il-no-allaccanimento-terapeutico-sotto-la-24esima-settimana-di-ge...
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    00 25/05/2007 14:30
    Re:

    Scritto da: (Upuaut) 18/05/2007 13.54
    La questione riguardante la COSCIENZA ha avuto interessanti sviluppi qui:

    freeforumzone.leonardo.it/viewmessaggi.aspx?f=64222&idd...

    Per chi volesse farsi una cultura SERIA, non esisti a leggere tutta la discussione.




    (ma non era vietato linkare ad altri forum?)
    In ogni caso,nelle pagine della discussione da te linkate emerge una definizione di coscienza come attività cerebrale dei lobi prefrontali. I lobi prefrontali fanno parte degli emisferi cerebrali. Gli emisferi cerebrali sono assenti nell'anencefalo. L'anencefalo è considerato ugualmente una persona. Neanche attribuendo alla coscienza questo significato, dunque, il metro coscienza=persona si rivela esatto.
    A riprova del fatto che è possibvile leggere una discussione seria anche su questo forum. Beh evitando di leggere, ad esempio, degli interventi. Chissà quelli di chi... [SM=x278644]

    Scusate i numerosi errori di ortografia ma sono molto di fretta. Spero che nessuno introduca una legge che faccia dupendere lo status di persona dalla sintassi dei post, o dai problemi alla connessione internet...!
    il sonno della ragione genera mostri

    caro m'è il sonno, e il più l'esser di sasso
    mentre che 'l danno e la vergogna dura
    Non veder, non sentir m'è gran ventura.
    però non mi destar; deh, parla basso!

    Ne plurimi valeant plurimum (Cicero)
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    00 25/05/2007 17:58
    sì ma non importa, l'embrione (ammesso che non sia una persona e amesso che questo concetto astratto sia un criterio utile e/o applicabile alla realtà) una volta fecondato ha la sua linea genetica che lo porterà a nascere. Chiunque di noi sarebbe potuto nascere solo dall'embrione da cui si è sviluppato, mi pare un motivo sufficiente per non prendere l'argomento con leggerezza scientifica.




    Fra 30 anni l'Italia non sarà come l'avranno fatta i governi, ma come l'avrà fatta la TV
    In amore bisogna essere senza scrupoli, non rispettare nessuno. All'occorrenza essere capaci di andare a letto con la propria moglie.
    Gli italiani corrono sempre in aiuto del vincitore


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    00 26/05/2007 17:33
    Re:

    Scritto da: Lux-86 25/05/2007 17.58
    sì ma non importa, l'embrione (ammesso che non sia una persona e amesso che questo concetto astratto sia un criterio utile e/o applicabile alla realtà) una volta fecondato ha la sua linea genetica che lo porterà a nascere. Chiunque di noi sarebbe potuto nascere solo dall'embrione da cui si è sviluppato, mi pare un motivo sufficiente per non prendere l'argomento con leggerezza scientifica.



    Se un embrione PUO' diventare una Persona, significa che Persona non lo è affatto.

    Inoltre, anche uno spermatozoo PUO' diventare Persona.

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