00 03/09/2006 22:47
Un fascinoso crocevia di culture
A leggere qualunque scritto su Praga – articolo di giornale, libro, diario di viaggio – ci si accorge della smisurata quantità di aggettivi che il relatore usa nel descriverla: magica, misteriosa, meravigliosa, affascinante. Per chi non la conosce, questo profluvio di complimenti sembra un’esagerazione. L’unico modo per accertare la realtà è andarci. E quando ci sarete andati – i voli “low cost” la rendono alla portata di tutte le tasche – vi accorgerete che non c’era eccesso nelle definizioni che avete letto. Di Parigi ci s’innamora, a Londra si resta abbagliati dalla regale maestosità, Barcellona ci affascina con la sua linda civetteria ma Praga ci conquista nel profondo.


Praga è sicuramente una delle più belle città del mondo e tra quelle che meritano una visita, per la splendida posizione, per i suoi signorili palazzi, per i tesori accumulati fin dal Medio Evo e conservati, nonostante i saccheggi subiti negli ultimi due secoli.

Della Repubblica Ceca capitale magica e misteriosa, deve il suo fascino alla convivenza di tre etnie che le hanno conferito un miscuglio di altrettante culture: la ceca, l'ebraica e la tedesca, offrendo una grande ricchezza di impulsi, ma anche di conflitti. Per ogni visita a Praga si scopre un'altra Praga, sempre seducente che non smette mai di sorprendere. La città cambia volto a seconda del tempo e dell'ora ma non perde mai la sua forza d'attrazione. Con i loro colori pastello perfettamente armonizzati, le facciate degli edifici gotici, barocchi, rinascimentali, rococò e Liberty donano alla città un aspetto unico al mondo. Praga sa stregare con i suoi colori, le cento torri di Chiese e campanili, tutti gli stili architettonici delle sue costruzioni che la rendono un Museo di architettura, una armoniosa opera vivente unica al mondo. Uno dei viaggiatori innamorati di cui parlavamo sopra descrive il suo viaggio così.


A Praga si rischia di essere contaminati dalla " praghese" che nella sua forma più acuta vi costringerà a tornarci ,nella migliore delle ipotesi, l'anno successivo. Lasciatevi comunque piacevolmente trasportare dalla sua atmosfera magica, non preoccupatevi se gira e rigira vi ritroverete sempre in Starometska namesti : è da lì che arriva il magico fluido praghese diramandosi poi nelle vicine strette viuzze sino a raggiungere il Ponte Carlo e l'isola di Kampa dove con un po’ di immaginazione potrete vedere il vodnik sig. Josef, con il vestito perennemente bagnato,salutare i passanti allegramente.E poi Mala Strana e la lunga salita verso Hradcanske nam. e il poderoso castello da cui svetta il campanile di San Vito; qui il fluido si farà risentire per attirarvi nella Zlata ulicka dove gli alchimisti stanno cercando la formula per l'elisir di lunga vita e dove al n.22 il "vecchio" Franz Kafka scrive storie di ordinaria quotidianità e di metamorfosi irreali. Isolatevi spiritualmente dalla folla di turisti che si accalcano nelle piccole case degli alchimisti alla ricerca di qualche scontato souvenir e immergetevi nell'atmosfera immaginaria della Praga antica. Seguite Franz, l'ebreo , praghese e tedesco che vi condurrà nel ghetto ebraico dove l'atmosfera diventa ora pesante nell'antico cimitero,ora di forte emotività di fronte ai disegni dei bambini di Terezin ignari, forse, di ciò che stava accadendo . Staromestske è vicina , l'orologio astronomico mostra il gallo che canta,le guglie appuntite di Tyn si stagliano nel cielo terso, dalle bancarelle si offrono frittelle e vino della Moravia. Qui i carri armati non arrivarono , tutto si svolse al di fuori nella vicina Vaclavske namesti dove il fuoco di Jan Palach ricorda la speranza in un socialismo diverso e Venceslao dall'alto del suo cavallo a dominare la lunga strada costeggiata da ristoranti ed edifici liberty,proclama una unità nazionale oggi vanificata dalla divisione della Repubblica. Dalla collina di Visehrad le note della Moldava di Dvorak vi accompagneranno durante la visita... e anche oltre.

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