Scritto da: TNT Mcruth 19/06/2005 14.06 lo sapevate? la guerra, oltre a cambiare la vita delle popolazioni coinvolte, cambiò anche la loro lingua. in Italia, per esempio, i soldatiche si ritrovavano nelle trincee cominciarono a usare parole nuove nate proprio allora oppure importate dai vari dialetti. tutte queste parole nascono tutte durante la 1 guerra mondiale: CECCHINO: è il tiratore scelto (austriaco, in origine)che colpisce di sorpresa. la parola deriva da Cecco Beppe, il nome popolare di Francesco Giuseppe, l'imperatore d'austria. IMBOSCATO: è colui che riesce a farsi sistemare in qualche posto lontano dal fronte, al sicuro dai pericoli. L'origine è chiara: l'imboscato è colui che si è nascosto nel bosco e ha fatto perdere le sue tracce. NAIA: il servizio militare. pare che la parola derivi da un'espressione trentina, sot la naia, che significa sotto la gentaglia cioè i superiori. GHIRBA: la pelle, la vita. deriva da una parola araba che significa "otre" e indicava in origine un sacco di pelle impermeabile per trasportare l'acqua. per i soldati, salvare la ghirba voleva dire "salvare la pelle" cioè la vita. TRADOTTA: era il treno usato per trasportare i soldati nelle zone di guerra. FIFA:(paura) questa parola dei dialetti milanese e veneto doveva essere molto usata nelle trincee durante la guerra, da allora è entrata nell'italiano. :Sm1:
Scritto da: TNT Mcruth 19/06/2005 15.16 sapevate che nell'aprile del 1916 le edizioni tascabili del Nuovo Testamento cominciarono a vendere migliaia di copie? perchè si raccontavano storie di proiettili fermati da queste piccole bibbie e allora le madri dei soldati gliene inviarono almeno tre per persona.:Sm21:
Scritto da: TNT Mcruth 20/06/2005 12.18 gli alleati credevano che i tedeschi sarebbero stati presi per fame. nel 1914 la germania produceva solo l'80% del cibo di cui aveva bisogno, il 20% doveva essere importato, e per questo il blocco navale da parte della marina inglese rendeva necessari severi razionamenti e causava gravi sofferenze. in effetti, alla fine della guerra i tedeschi morivano di fame, ma nel settembre 1915 potevano ancora ridere del blocco inglese. in quel mese, un incursione di Zeppelin su Londra scaricò 70 bombe, uccidendo 26 persone e ferendone almeno 100. ma l'equipaggio sganciò anche un osso di prosciutto attaccato a un paracadute. sull'osso c'era scritto: un dono dalla germania che muore di fame. l'avevate sentita?[Modificato da TNT Mcruth 20/06/2005 12.19][Modificato da TNT Mcruth 20/06/2005 12.19]
[Modificato da TNT Mcruth 20/06/2005 12.19]
Scritto da: TNT Mcruth 20/06/2005 12.31 questo è un'avviso che circolava nelle trincee, tranne qualche piccolo cambiamento (oltre alla lingua) era uguale in tutti gli stati: NON TI PREOCCUPARE da soldato puoi in uno di questi due posti: un posto pericoloso o un posto sicuro. se sei in un posto sicuro...non ti preoccupare. se sei in n posto pericoloso puoi essere una di queste due cose: quello che viene ferito e quello che nn lo è. se non sei ferito....non ti preoccupare. se sei ferito, la ferita può essere grave o leggera: se è leggera...non ti preoccupare se è grave, allora può accadere una di queste due cose: morirai oppure guarirai. se guarisci...non ti preoccupare. se muori... non ti potrai preoccupare. in circostanze del genere, un soldato non si preoccupa mai.:Sm27:
Scritto da: Generale Robert Lee 20/07/2005 0.51 Curiosità: gli ufficiali e i soldati della gloriosa Brigata Sassari nei primi mesi erano sinceramente convinti che tutti in Italia parlassero sardo. Ciò portò a parecchie incomprensioni con gli altri reparti, come è facilmente immaginabile: particolarmente tragico era quando i sassaresi sparavano sui propri commilitoni rientranti da incursioni notturne; quando questi, che magari provenivano da un'altra regione, urlavano la parola d'ordine necessaria per rientrare in trincea nel loro dialetto d'origine, quelli della Sassari pensavano fossero nemici: del resto non mparlavano sardo! Ci volle un pò di pazienza per farglielo capire.