...io son convinto, dai ricordi di vecchi studi, che il problema fosse proprio l'eccessiva espansione che ebbe l'Impero: l'esercito, per ovvi motivi, non era più formato solo da "Romani", mossi dal Patriottismo e l'amore per Roma, ma da persone di altri Paesi, assai poco motivate.
Le spese di mantenimento dell'esercito erano enormi, eppure l'esercito stesso era inadeguato a difendere dei territori così ampi: uno dei problemi principali fu proprio la scarsa mobilità delle truppe, che dovevano coprire kilometri e kilometri quadrati!
Infine c'è ne un altro, che forse io ritengo il più determinante: il troppo sviluppo
Ricordo benissimo che questo fu un punto debole assai grave...ma per l'
assenza di sviluppo: la società Romana era schiavista e gli schiavi, inizialmente in gran numero, dovevano fare tutti i lavori.
Una volta rallentata e poi terminata l'espansione, venendo a mancare la "materia prima" che costituiva la
base della società romana, l'Impero si trovò in grande difficoltà: non erano mai state fatte riforme veramente innovative, che toccavano gli aspetti tecnologici (insomma, a che serve dover inventare un aratro, quando ci sono centinaia di schiavi che zappano?).
Fu questo, credo, il maggior problema dell'Impero...
Per questo sono convinto del contrario: non fu la fine dell'espansionismo a determinare la morte dell'Impero Romano, bensì l'eccessiva espansione: come dirà Kennedy (non il presidente, ma lo storico), Roma era in una condizione di
Sovraestensione Strategica--> si era espansa così tanto da non poter più gestire i propri domini fino al collasso (e i soldi andavano tutti nelle spese militari, anzichè essere investiti in scuole, sanità etc...)
Perdonatemi la prolissità
(Imperatoreluca, alla fine son giunto subitox:s
5 )
Filippo di Valois, Il Delfino
O patria mia, vedo le mura e gli archi
e le colonne e i simulacri e l'erme
torri degli avi nostri,
ma la gloria non vedo
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