Pagelle di Barcollo!
Il Pagellone di fine anno:
BOTTIGLIERI VOTO 10
"L'Usura non potrà mai essere combattuta: è sangue del nostro sangue." Con queste parole, l'irascibile Paolone il Grande, in una clamorosa intervista del 2 Giugno scorso rilasciata al quotidiano "Secolo XXIII", sconvolse l'intero mondo. Ma nulla, nè la aspre e continue critiche nei suoi confronti, nè gli incessanti tentativi di fermare la furia usuraia dello Zar, è riuscito a frenare la miracolosa ascesa del nuovo imperatore russo, protagonista assoluto di quest'edizione del Fantacalcio. Una squadra, la sua, completa e perfetta in tutti i reparti, che ha dato un segnale ineccepibile all'ormai defunto Edo. The King.
RANIERI VOTO 8
Vittima di un'annata travagliata sotto l'aspetto della sorte, il Genio Ribelle lascia tutti a bocca aperta, compreso l'infausto Trifuoggi, ed è protagonista di un finale in crescendo, riuscendo a divenire incredibilmente terzo. Preciso, lucido ed intraprendente, il nuovo rappresentante della Tim Cup si rialza dal baratro dell'ultimo posto, mandando una volta per tutte a quel paese l'ex mai amato Cascetta. Si dimostra serio e mai timoroso delle sue scelte, che, alla fine, si riveleranno più che mai azzeccate. Trionfo.
UMBERTO VOTO 9
Sarà forse stato il repentino cambiamento dei dati anagrafici del temuto membro del Nuovo Partito Socialista, ma di sicuro quest'anno il nuovo Togliatti si è preso una grossa rivincita nei confronti di chi, come il camaleontico Claudio Ranieri, lo aveva dato per spacciato. Brillante, autentico e a tratti entusiasmante, il malinconico sorriso è ormai solo un ricordo: il suo futuro è ora lì, nella caverna dei Nuovi Sapienti. Rinascita.
ROSANOVA VOTO 7
Il Sapiente, per motivi psicologici e fisici, non è per molti più quello di una volta. La stagione è certamente altalenante, ricca di alti e bassi. Fatto sta che il Cavaliere Rosso, dopo un ottimo girone di andata, si ritrova alla fine nei bassifondi della classifica, guardando dall'alto il solo povero Peggy. Irrequieto, intontito e a tratti disturbato, il nuovo Pieraccioni dovrebbe forse abbandonare i film di Abatantuono e darsi finalmente ad una vacanza-relax nel Nebraska, assieme al suo amico di giochi, Paolone. Attesa.
TRIFUOGGI VOTO 7,5
Trapiantato oramai del tutto nella capitale, il biondino purosangue non ci mette molto a cambiare cittadinanza, e a dimenticare per molto la parola Napoli. Ossessionato dal giornalino dell'università e da dure elezioni, che rubano non poco tempo al Girotondino romano, il traditore non fa altro che infliggere dure pene (con tanto di frustino) alla povera schiena del plurimilionario Pavesi. Si dedica perciò non molto al fantacalcio, lasciando spesso compiti amministrativi faticosi all'incompetente Salvatore. Giuda.