Maradona è in prognosi riservata
E' sopraggiunta un'infezione polmonare
Dopo il malore che l'ha colpito domenica, Diego Armando Maradona è ricoverato in rianimazione in prognosi riservata in una clinica di Buenos Aires, come conseguenza di una crisi ipertensiva e un problema cardiaco. Nelle ultime ore è sopraggiunta anche un'infezione polmonare. Il suo medico personale ha detto che la notte scorsa Diego ha "passato momenti critici", ma che il suo cuore non ha sofferto "un danno maggiore di quello che già presentava".
L'ex campione argentino ha accusato un malore mentre si trovava a pranzo con alcuni amici nella località di General Rodriguez, a circa 60 chilometri da Buenos Aires, dopo aver presenziato alla partita tra il Boca Juniors e il Nueva Chicago. Diego Maradona ha trascorso la sua prima notte nella sala di rianimazione della clinica Suizo Argentina di Buenos Aires dove domenica è stato ricoverato per una "crisi di ipertensione in un quadro basale di miocardiopatia dilatata e successiva ipotensione arteriosa" con complicazioni respiratorie.
Il medico personale Cahe, che ha ordinato il ricovero del suo assistito a Buenos Aires, ha categoricamente smentito che la crisi sia dovuta a consumo di cocaina. Già Luis Pinto, ex medico del Boca Juniors e amico di Maradona, aveva smentito qualsiasi ruolo della droga nel malessere. Cahe ha dichiarato che la notte scorsa l'ex nazionale argentino ha "passato momenti critici", ma che il suo cuore non ha sofferto "un danno maggiore di quello che già presentava".
Da parte sua il cardiologo Carlos Alvarez, che intervenne nella crisi di Maradona a Punta del Este, in Uruguay, nel 2000, ha detto che "Maradona migliorerà perchè è un uomo forte". Alvarez ha poi ricordato che la crisi è dovuta ad "una patologia del muscolo cardiaco per uso di cocaina". "Ma da questa situazione - ha ancora detto - Maradona uscirà. Sono ottimista. Quello che Diego deve fare quando si riprenderà da questa situazione è tornare alla terapia di recupero ed evitare qualsiasi tipo di elemento tossico, compreso l'alcol".
Ma con una visione molto più pessimistica, il cardiologo Roberto Favaloro ha sostenuto che "se Maradona è ancora vivo è perchè è attaccato ad un respiratore artificiale". L'area esterna della clinica è presidiata da ieri pomeriggio da decine di giornalisti e da centinaia di tifosi di Maradona con striscioni e fotografie del "pibe de oro". In serata, si è appreso, ha cercato di entrare nella clinica anche l'ex procuratore Guillermo Coppola con cui Maradona ha rotto negli ultimi tempi ogni relazione accusandolo di avergli "rubato molti soldi".
tgcom.