dunque dunque....esco appositamente dal mio piccolo sacello invernale (alla faccia di morte e resurrezione, per ora sto sperimentando solo la prima...
) per dire anche la mia su questa discussione, anche se temo che poco aggiungerà al già detto, e magari scontenterà ulteriormente qualcuno...
innanzitutto il rito di cui parla leo, che alcuni wiccan compiono mettendo in mezzo un orishà, era citato in "Una strega a New York", o come preferisco ricordarlo, nel "Libro delle ombre" di Phillys Curott; la divinità in questione non era Yemanja, ma Ojà, e non la invocavano, semplicemente attingevano il suo potere di giustizia e vendetta per proteggere un'appartenente al cerchio dai soprusi di un altra persona...detto questo, per precisione, devo confessare che ho fatto molta fatica a capire con chiarezza quale fosse il punto della questione sollevato da leo...mi spiego...come ho già detto nella discussione in cui parlavamo proprio di quel passaggio della sciura Phyllis, io non mi trovo a mio agio a lavorare con divinità che non ritrovo nel mio substrato culturale, perciò tendo maggiormente a riferirmi agli dei con i nomi celtici che megli conosco...ma questo non vuol dire che io non POSSA utilizzare un potere che "appartiene" a Yemanja, piuttosto che a Venere, a Iside, a Afrodite, così come, nel momento in cui voglio rivolgermi all'aspetto materno della dea, nella wicca, nulla mi vieta di accogliere, tra le sue raffigurazioni, quella di Maria, non madre di Gesù-figlio-dell-unico-dio-tuo-eccecc, ma semplicemente MADRE (e credo che su questo nessuno abbia da ridire)...questo perchè, a mio parere, se si capisce che stiamo comunque e sempre riferendoci ad archetipi antichissimi, moooolto anteriori a cristianesimo, egizi, greci, atlantidei, maya, celti e grandi puffi, capiremo anche che è inutile e sfinente accapigliarci su che dea ha più rughe (mi sembra anche poco rispettoso) per ottener maggior rispetto (in questo dò piena ragione a Dwarf)...
c'è poi un altro aspetto, per cui forse dovremmo distinguere l'aspetto magico da quello più strettamente religioso, ma non credo sia un mio problema se un seguace della santeria non invocherà mai Morrigan, mentre io mi sento libera di chiedere aiuto a Yansà...e il fatto di rivolgermi a una divinità non mi sembra affatto sia un mancare di rispetto, piuttosto un riconoscere in quella divinità un potere che non ho trovato altrove....
non dico nulla sui buzios, di cui so molto poco, a parte il fatto che non basta studiarli per poterli consultare, devi essere in un rapporto particolare con l'orishà di dovere, e in questo caso sono invece convinta che sia indispensabile essere permeati di quella cultura per poter lavorare in una maniera seria....
quanto a chi si avvicina alla wicca in maniera superficiale, per moda o senso di appartenenza ecc ecc, è vero, assolutamente vero, che ci sono un sacco di wiccan da telefilm, che peraltro hanno vita molto effimera (al secondo incantesimo che non funziona, o al secondo sabbat che cade in una giornata scomoda, di solito si stufano), ma non mi risulta che sia una prerogativa wicca quella di pullulare di decerebrati...tralasciando la Chiesa cattolica (è come sparare sulla croce rossa), personalmente, al ratto, ho conosciuto esoteristi da settimana enigmistica, satanisti con il q.i. di un ameba raffreddata, seguaci del voodoo e della santeria che si limitavano a comprare chili di spilli per le loro bamboline, e ALTI MAGHI CERIMONIALI (con loro è d'obbligo il maiuscoletto)convinti che basta saltellare nudi davanti ad uno specchio nero per evocare le legioni di shaytan (povero shaytan!
)...come dire, la Grande Madre dei cretini è davvero sempre incinta!!!!!
con questo, sentite il cigolìo???????
è il coperchio del mio sacello che sta scivolando di nuovo al suo posto.....buonanotte....
p.s. però, leo, hai ragione a dire che sono più animate le discussioni frivole che quelle serie....
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