O' Ratto Pennugo Entra nell'antro del pipistrello, curiosa nel Magic Shop, e incontra streghe, maghi e altri improbabili personaggi....per parlare di Stregoneria, seriamente, ma NON seriosamente! :-)

candomblè

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    laMorgue
    Post: 856
    Registrato il: 11/12/2003
    Signora del Gioco
    00 05/07/2006 11:27
    ciao tesorini!!!
    ce la fate a trovarmi un libro carino sul candomblè?
    l'intrippamento continua....
    o cmq, chi fosse intrippato come me e volesse prestarmi, fafy tesora [SM=g27822] , qualcosina....giuringiurello che con me i libri ritornano!
    intonsi e senza orecchie!! [SM=g27823]

    vi bacio robini!!! [SM=g27838]




    datemi una leva e vi aprirò una birra...
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    fafy83
    Post: 823
    Registrato il: 07/08/2003
    Signora del Gioco
    00 05/07/2006 18:45
    cucciolina, io posso consigliarti i libri che ho letto e che secondo me possono darti un ottimo approccio:
    SCIAMANESIMO BRASILIANO
    simbolismo, iniziazione, pratiche di guarigione dell'Umbanda
    Pierluigi Lattuada

    IL REGALO DI IEMANJA'
    Viaggio tra gli Orixa del Candomble Brasiliano
    Rosamaria Susanna Barbara (sta tizia è insegnante all'Università di genova, pensa'n po'!!! [SM=x222214]


    Inoltre ti consiglio un film che io ADOOOOOOORO
    [SM=g27836] PER INCANTO O PER DELIZIA [SM=g27836]


    appena trovo dell'altro ti informo! [SM=g27838]


    Anche la persona più piccola può cambiare il corso del Futuro...
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    laMorgue
    Post: 859
    Registrato il: 11/12/2003
    Signora del Gioco
    00 06/07/2006 08:58
    sapevo di poter contare su di te tesora!!
    sono sul mio comodino [SM=x222214]
    pensavo di iniziare con IL REGALO DI IEMANJA'


    ok, per chi non conoscesse Iemanja' ecco un po' di storia, presa da un sito molto bello che consiglio di andare a visitare: www.musibrasilnet.it


    Iemanjá, «madre i cui figli sono pesci» (Yeyé omo ejá) è la regina del mare e la madre per eccellenza (non per niente è sincretizzata con la Madonna o, più preci-samente, con “Nossa Senhora da Conceição”), dato che come da sempre è noto, l’acqua è l’origine della vita. Per questo motivo viene sempre rappresentata con seni enormi, con i quali si dice allatti tutti i figli, anche quelli non suoi… ed è vero, come abbiamo già visto nelle schede precedenti.

    Secondo una leggenda, la più diffusa fra quante la riguardano, Iemanjá avrebbe ac-cettato di diventare la moglie di Olofi, re di Ifé, solo dopo avergli fatto promettere che non avrebbe mai fatto alcuna allusione ai suoi grandi seni. Una sera però lui, dopo essersi ubriacato, cominciò a fare battute su di essi e la suscettibile regina, senza pensarci troppo, se ne andò. Subito pentitosi, Olofi le corse dietro, ma Ie-manjá prima di sposarsi aveva ricevuto in dono da sua madre Olokum, dea dell’oceano, una bottiglia contenente un liquido magico che avrebbe dovuto rom-pere quando si fosse trovata in pericolo. Così, vedendosi inseguita, frantumò l’ampolla e dal liquido in essa contenuto si formò un fiume che la trascinò via. Non rassegnato a perderla, Olofi si trasformò allora in una collina e le sbarrò la strada: se lei cercava di passare a sinistra, lui si spostava dalla stessa parte e altrettanto quando tentava di passare a destra. A quel punto Iemanjá invocò Xangô, suo figlio prediletto, il quale dopo aver riunito tutte le nubi scagliò un fulmine che divise in due parti la collina permettendo così a sua madre di passare in mezzo e ricongiun-gersi ad Olokum: da quel momento Iemanjá si sarebbe sempre rifiutata di tornare sulla terra. Oltre a essere madre naturale o adottiva di quasi tutti gli orixás, Iemanjá è anche colei che protegge la testa di tutti gli esseri viventi, pertanto in un certo senso è anche l’orixá per antonomasia (dato che il termine orixá significa appunto “energia della testa”). Ecco come lo è diventata.

    Quando Olodumaré, dopo aver creato il mondo concesse un dominio ad ognuno degli orixá, attribuì a Iemanjá la cura della casa di Oxalá (il suo marito per così di-re principale): ovvero l’educazione dei figli e le faccende domestiche. Vedendosi costretta a lavorare come una schiava mentre gli altri orixás ricevevano continua-mente omaggi e offerte, lei prese a lamentarsi di tale ingiustizia con il marito, che dopo un po’, subissato dalle lamentele e non riuscendo più a sopportare la situa-zione, impazzì. A quel punto Iemanjá, rendendosi conto di ciò che aveva fatto, preparò dei medicamenti utilizzando piante e frutti vari, e si mise a curarlo. Lo fece tanto bene che Oxalá in pochi giorni guarì e, grato, andò da Olodumaré convincen-dolo a concedere a Iemanjá il dominio su tutte le teste. Da quel momento anche a lei fu reso omaggio quanto e più che agli altri orixás.

    Considerato quanto si è detto finora, ma anche l'nflusso a dir poco fondamentale che possiede il mare nella vita della gente di Bahia, si può ben intuire la grande importanza che essi attribuiscono alla «Rainha do Mar». E infatti la festa a lei de-dicata, che si celebra il 2 febbraio, è la più importante tra le ricorrenze legate al candomblé: in quel giorno una folla innumerevole, composta da bianchi e neri, ric-chi e poveri, si riunisce alla Casa do peso, nel quartiere di Rio Vermelho, a São Salvado, recando doni per la grande Mãe das Águas.
    Con questi doni, che consistono in cibo, fiori, bamboline, nastri, stoffe, saponette, pettini, profumi, orecchini, specchietti (perché Iemanjá è molto vanitosa, anche se non tanto quanto Oxum, naturalmente), assieme a biglietti recanti le suppliche, vengono riempite ceste di vimini successivamente caricate su pescherecci, barche e jangadas dai quali, una volta al largo, vengono gettate in mare: se i doni, invece di affondare tornano a riva è segno che la dea non li ha graditi, ma questo non succe-de mai… e così la festa si conclude sempre gioiosamente tra canti e danze al ritmo degli atabaques.
    Le figlie di Iemanjá hanno uno spiccatissimo senso della famiglia e sono molto al-truiste, protettive, sensibili, ma spesso possono anche diventare aggressive, so-prattutto quando sono chiamate a difendere i propri figli. Sono spesso un po’ trop-po rigide, e in loro è molto forte il senso della gerarchia. Infine sono molto vanito-se, amano il lusso e non sopportano la solitudine.

    Caratteristiche
    Saluto: Odó Iyá
    Dominio: Mare
    Axé: Fertilità, maternità, la testa di tutti gli esseri viventi
    Sincretizzazione: Nossa Senhora da Conceição
    Giorno della settimana: Sabato
    Colore: Argento, azzurro, verde acqua
    Strumento: Abebê (specchietto)
    Animale sacrificato: Gallina bianca
    Cibo (offerta): Mais bianco
    Minerale: Acquamarina



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    violetamalthea
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    Registrato il: 04/05/2005
    Strega degli Elementi
    00 06/07/2006 12:20
    Non sapete quanto mi faccia piacere leggere questo topic e soprattutto notizie su Iemanjà!!
    L'ho incontrata a Fatima, tappa di un viaggio Spagna-Portogallo; ero anche stata a Santiago de Compostela, dove ho comprato la mia streghetta e il triskele, oltre a ben 7 méigas (streghe) portafortuna. In un negozio di articoli religiosi (ma va?) mi attira una bellissima statuetta, la prendo e vedo che è Iemanjà.
    Adoro il fatto che sia legata al mare, alla maternità, all'acqua e continuo a trovare fan entusiasti..e a leggere le ultime righe del brano riportato da Morgue..mi sento un po' figlia sua!!

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    laMorgue
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    Registrato il: 11/12/2003
    Signora del Gioco
    00 06/07/2006 18:01
    si, anche a me piace molto.
    ma se ne discuteva un po' anche l'altra volta, lavorare con gli Orixàs è impegnativo.
    Hanno un sacco di "pretese e manie" (che mi perdonino!!!)
    cibo, vesti, giorni, luoghi....
    anche se sono affascinata da questi riti.......ahhhh, l'accidia impera sovrana................ [SM=g27834]




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    violetamalthea
    Post: 260
    Registrato il: 04/05/2005
    Strega degli Elementi
    00 07/07/2006 11:35
    Ho deciso di prendere anche io il libro consigliato da Fafy della Xenia. Ovviamente Iemanjà è vanitosa, non per niente ha sempre uno specchio in mano (che per altro è un simbolo sacro anche in Giappone ed è legato alla dea del sole, Amaterasu)!! [SM=x222207]