Cito qui un passaggio di un bellissimo libro di Gabriele LaPorta, "Il ritorno della Grande Madre", che mi sembra metta un po' i puntini sulle "i" di questa eterna discussione maschi/femmine e magia...
"Stiamo per entrare in un mondo femminile. Perchè la magia è femminile, splendidamente femminile. Occorre intendersi su questo elemento:
femminile. Per ora è importante comprendere che
non si tratta di una qualità esclusivamente delle donne, ma di una facoltà dello spirito.
E' la tolleranza, la capacità di abbandono e di tenerezza, è la curiosità verso il nuovo, è l'accettazione del diverso, del debole, dello straniero. E' l'energia che guida il mondo. E' il sentimento dolce e rutilante, forte e languido, erotico e avvampante che sussurra alle creature il mistero della vita. E' la Luna, è Artemide, è Persefone, è Iside, è Ishtar, è la madre che osserva, riflette, ama e
non giudica. E' la nostra capacità di intendere e di comprendere, priva di pregiudizi e di rancori. E' l'energia raggiante che si dispiega benevola sulle creature. E' la possibilità di un mondo privo di lotte e odi. E' la pace della mente e del corpo. E' la follia, la conoscenza. E' contemporaneamente luce e buio, notte e giorno. E' la possibilità del mutamento e della trasformazione. E' insomma la parte migliore di noi, che la storia della violenza patriarcale ha soffocato per privilegiare il sangue e la lotta all'estasi dell'intuizione radiosa."
C'è bisogno di ulteriori commenti?
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