00 03/09/2004 15:41
Questa preghiera è stata trovata da una nipote nelle cose preziose di una dolce nonna che ha lasciato questa terra 45 anni fa.
E così è trascritta come lei stessa l'aveva scritta.



Signore, padrone delle pentole, dei piatti e delle casseruole fra cui passo la mia giornata,

io non posso essere la santa che medita seduta ai piedi del maestro..

bisogna che io diventi santa qui, in cucina.

Perciò fai in modo che io ti piaccia quando accendo i fornelli,

quando sorveglio la minestra sul fuoco, quando lavo i piatti e li asciugo.

Se ho le mani di Marta,

che il mio cuore sia quello di Maria.

Quando lavo per terra, inginocchiata, penso alle tue mani che hanno sanato tante piaghe ed

assolto i nostri torti.

Se lucido le scarpe, penso ai sandali tuoi Signore.

Scusami se non ho il tempo di pregare a lungo.

La mia casa riscalda con il tuo Cuore e non lasciarmi sola quando sono triste.

E con pazienza ascoltami se qualche volta, stanca, mi lamento.

Se ti era così caro nutrire i tuoi seguaci sulla montagna,

sulle rive del lago e nella casa, provvedi anche ai miei cari che fra poco tornano a casa.

E quando servo a tavola il pranzo che sto preparando accettalo anche Tu,

perché in ognuno dei miei cari io servo te Signore.