00 16/07/2004 14:07
Il RICAMO SU CANOVACCIO

L’antenato illustre del ricamo su canovaccio è l’arazzo la cui origine è ignota. Molto probabilmente nacque in Oriente e fu introdotto in Europa durante le Crociate.

Dal 1200 l’arazzo divenne un complemento d’arredo molto importante e richiesto presso i nobili europei ; gli arazzi, in genere di grandi dimensioni, ornavano le pareti dei palazzi con scene bibliche, eroiche, cavalleresche.

I maggiori centri di produzione furono quelli fiamminghi, quelli francesi(Parigi ed Arras) e quelli italiani (Urbino, Firenze, Roma, Milano, Ferrara, Napoli).

Gli artisti che si specializzarono nella lavorazione dell’arazzo acquisirono una tecnica talmente perfetta da creare dei pannelli che avevano l’aspetto di dipinti, aiutati anche dallo sviluppo dell’industria chimica che produceva filati con infinite sfumature ; si pensi che il chimico Chevreul, che lavorò nella manifattura reale dei Gobelin a Parigi, fabbricò 14.000 gradazioni di 72 colori.

L’arazzo veniva eseguito su grandi telai con un procedimento molto complicato, con fili di lana, seta o cotone che, combinati tra loro, riproducevano il disegno desiderato.

Le manifatture produttrici di arazzi cessarono l’attività alla fine del secolo scorso : nella società moderna, infatti, le lavorazioni che richiedono un tempo di produzione eccessivo non sono competitive a causa del costo della manodopera e, per ottenere 1 mq. di ordito fine, un artista può impiegare anche un anno. Fortunatamente ci sono ancora persone che si dedicano al restauro dei capolavori antichi.

Oggi si possono eseguire arazzi, tappeti, cuscini, borse, rivestimenti di divani e poltrone, con una lavorazione che imita l’arazzo e che è, appunto, il ricamo su canovaccio(anch’esso di origini antiche).

(dal sito web.tiscali.it/ilricamo)