Scritto da: DamaDelleLame 14/02/2005 18.29
Beh, almeno qualcuno ha avuto un Maestro, io non sono ancora sicura di averlo trovato...
Voi ci credete alla massima: "Il Maestro giunge quando l'Allievo è pronto?".
Che io non sia pronta?
P.S Grazie Magus Altair per la dritta
Prego cara! In fondo stavamo parlando di questo no?
Ripropongo qui il mio pensiero che ho già esposto alla nostra Dama:
non dobbiamo pensare al Maestro come a qualcosa di assoluto, come
ad una persona cioè che sia e sarà sempre un Maestro per noi.
Il vero Maestro sarà piuttosto chi ci saprà guidare anche solo
per un breve periodo della nostra vita, e anche inconsapevolmente
perchè no, e ad un certo punto cederà il passo ad un altro e così
via. E quando appunto questo Maestro non ci servirà più non significherà
che il rapporto con lui è fallito o è stato inutile, bensì anzi
che ha dato i suoi frutti, che ci ha comunicato qualcosa ed ora
è tempo di proseguire perchè quel qualcosa lo abbiamo assimilato,
e dunque il Maestro ha ben svolto il suo compito.
Se anche ci accorgessimo che quello che credevamo un Maestro non
ha nulla da insegnarci, non è forse un avanzamento? Non è forse
un salto oltre le nostre aspettative, oltre le "fiabe" che spesso
ci raccontiamo su noi stessi e sulle nostre presunte esigenze?
Quante volte ci diciamo di aver bisogno di qualcosa perchè in fondo
ci piace pensarlo ed invece non è così!
Quando qualcuno, nel bene o nel male, contribuisce a svegliare una
parte di noi e del nostro torpore, sicuramente ci ha insegnato
qualcosa, innanzitutto su noi stessi.
Il Buddha è fatto per essere ucciso...
Quanto alla massima: e non è che forse se l'allievo non è pronto
non sa riconoscere quello che, per lui in quel momento, è il suo
Maestro?
[Modificato da MAGUS ALTAIR 14/02/2005 22.38]
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Che il Divino, comunque lo percepiamo, ci illumini.