Le Stanze dell'Anima I Percorsi dell'Uomo alla Ricerca di Se'

Le rune

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    ShiningRain
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    00 26/03/2004 09:01
    io non vado d'accordo con nessun metodo divinatorio mi sa [SM=g27829]

    Elohangel posso chiederti di scrivere con un carattere normale come tutti gli altri? faccio fatica a leggerti...[SM=g27834]


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    lo non odo i miei passi nel viale
    muto per ove il Sogno mi conduce
    E l'ora del silenzio e de la luce.

    [L'uomo a cui è dato soffrire più degli altri, è degno di soffrire più degli altri.]

    Gabriele D'Annunzio
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    00 26/03/2004 09:28
    Re: Re:

    Scritto da: Elohangel 25/03/2004 21.54
    Siamo noi gli artefici della nostra vita, per me la divinazione come la si intende comunemente non esiste; però esiste una lettura personale della propria persona (scusate il brutto gioco di parole) attraverso questi mezzi.



    Sono d'accordo: non esiste un oggetto che "preveda il futuro", ma
    esistono sistemi simbolici che ci aiutano a leggere dentro di noi
    il nostro "stato" attuale, e a rapportarci con i nostri contenuti
    interiori.
    Tarocchi e Rune non ci dicono che cosa avverrà, ma che cosa avviene,
    qui ed ora, dentro di noi: è un metodo di autoconoscenza.

    Per quanto mi riguarda, avevo intenzione di iniziare l'analisi delle
    Rune dopo la fine di quella sui Tarocchi, però in effetti le discussioni
    possono tranquillamente andare avanti parallelamente.
    Propongo dunque un metodo analogo: una discussione per ogni runa,
    dove ciascuno commenta la propria e le altrui comprensioni del simbolo.


    ---

    Che il Divino, comunque lo percepiamo, ci illumini.
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    MAGUS ALTAIR
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    00 25/04/2004 20:32
    Futhark
    L'origine delle Rune si perde nella notte dei tempi, e si trovano
    diffuse in quasi tutto il territorio europeo fino quasi in India.
    Si tratta di un alfabeto (anzi di più alfabeti, perchè vi sono vari
    "sistemi di rune") considerato "magico" nel senso più vasto del
    termine, utilizzato anche come un sistema di comunicazione comune
    tra vari popoli europei, come attesta anche Tacito, che scrisse
    l'opera sulla Germania nel 98 d.C.
    Questa concezione dell'alfabeto come di un insieme di simboli con
    un potere intrinseco non è certo peculiare della cultura runica,
    tuttavia le Rune sono comunque interessanti perchè proprie di un
    mondo lontano e comunque appartenente alle nostre radici europee,
    nelle tradizioni dei popoli germanici, scandinavi e celtici:
    siamo in età precristiana quindi.
    Il termine "runa" è una voce gotica che significa "cosa segreta,
    misteriosa" e potremmo anche tradurlo con "simbolo".
    Il sistema runico più antico e più utilizzato era il Futhark a 24
    simboli, così chiamato dalle iniziali delle prime 6 lettere (Fehu,
    Uruz, Thurisaz, Ansuz, Raido, Kenaz).

    Qui ho intenzione di esaminare questo alfabeto, anche perchè il materiale
    a mia disposizione si riferisce a questo. Ben vengano gli interventi
    di chi ha informazioni anche sugli altri, ovviamente!

    Allora domani inserirò la prima runa, Fehu.

    [Modificato da MAGUS ALTAIR 25/04/2004 21.53]



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    MAGUS ALTAIR
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    00 27/04/2004 23:05
    I tre Aett
    Le rune dell'alfabeto Futhark sono tradizionalmente suddivise in
    tre gruppi di otto rune, chiamati "aett", che significa appunto "otto".

    Il primo gruppo (gruppo Fehu, dal nome della prima runa che ne fa parte)
    contiene dei simboli che si riferiscono agli elementi positivi della
    esistenza, alla sua prosperità e stabilità (p.es. il bestiame, i doni,
    come vedremo analizzando le singole rune).
    Il secondo gruppo (gruppo Hagalaz, sempre dal nome della sua
    prima runa), richiama gli elementi incerti dell'esistenza (p.es. la
    grandine, il ghiaccio, ecc.)
    Il terzo gruppo (gruppo Tiwaz) si richiama all'attività
    dell'Uomo che si adopera per agire sulla e con la Natura, dentro
    e fuori di sè (l'Uomo, il cavallo, l'eredità, ecc.).

    Come si vede, lo sfondo simbolico è strettamente legato al tipo
    di vita materialmente semplice delle popolazioni che utilizzarono
    questo antico alfabeto, ma l'idea di base è che la Natura non è
    una forza oscura che tiene in ineluttabile balia gli esseri umani:
    anzi, è nel potere e nel dovere dell'Uomo agire su di essa per il
    proprio progredire spirituale e materiale.
    L'Uomo ha bisogno della Natura, e tuttavia, essendone parte, anche
    la Natura, in un certo modo, ha bisogno dell'Uomo, ossia ha bisogno
    che egli vi sia integrato.


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