Le Stanze dell'Anima I Percorsi dell'Uomo alla Ricerca di Se'

La Porta Alchemica

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    arielbianca
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    00 14/08/2003 18:49
    A Roma presso la chiesa S.Eusebio vi e' una porta molto speciale,vi sono raffigurate misteriose iscrizioni alchemiche e kabbalistiche, che da oltre duecento anni lasciano costernati tutti coloro che si accostano ad essa nel tentativo di decifrarle.

    Fu il Marchese Massimiliano di Palombara a volerla per trasmettere un messaggio a tutti coloro i quali avessero “...cuore puro e nobiltà di scopi...” Questo messaggio dovrebbe permettere di accedere al mistero della Grande Opera.
    Qualcuno conosceva questa porta?

    [Modificato da arielbianca 13/10/2004 17.11]



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    "Nell'affresco sono una delle tre figure dello sfondo&"

    Ariel


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    00 14/08/2003 19:45
    Cosa c'e' oltre la porta?

    Comunque no, non ne ero a conoscenza... ma sono sempre pronto ad imparare qualcosa di nuovo


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    arielbianca
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    00 15/08/2003 09:19




    DESCRIZIONE DELLA PORTA:

    Sul frontone all'interno di doppio cerchio si trova inciso:

    TRIA SUNT MIRABILIA / DEUS ET HOMO / MATER ET VIRGO / TRINUS ET UNUS

    = “Tre sono le meraviglie: Dio e Uomo, Madre e Vergine, Trino ed Uno”.

    Dentro al doppio cerchio c'e' una “stella di Davide” che e'sormontata dal simbolo della terra (un cerchio sormontato da una croce latina), entro cui si legge:

    CENTRUM IN TRIGONO CENTRI

    = “Il centro (è -esiste-) nel triangolo del centro”.

    All’interno di questo cerchio (che raffigura lala terra), è visibile il simbolo del sole (l’Oro Alchemico).

    Al centro dell’architrave in lingua ebraica c'e' l'iscrizione):

    RUACH ELOHIM

    = “Spirito (o soffio) di Dio”.

    A sinistra e a destra dell’architrave,tra si simboli alchemici degli “Spiriti Planetari” di Saturno e di Giove trova scritto :

    HORTI MAGICI INGRESSUM HESPERIUS CUSTODIT DRACO ET

    SINE ALCIDE COLCHICAS DELICIAS NON GUSTASSET JASON

    =“Il drago custodisce l’ingresso dell’orto magico delle Esperidi e, senza Ercole, Giasone non avrebbe gustato le delizie della Colchide”.

    A sinistra, al di sotto del simbolo di Saturno è scritto:

    QUANDO IN TUA DOMO / NIGRI CORVI / PARTURIENT ALBAS /

    COLUMBAS / TUNC VOCABERIS / SAPIENS

    =“Quando nella tua casa i neri corvi partoriranno bianche colombe sarai chiamato sapiente”.

    Appena sotto il simbolo di Marte troviamo:

    QUI SCIT / COMBURERE AQUA / ET LAVARE IGNE / FACIT DE TERRA /

    COELUM / ET DE COELO TERRAM / PRETIOSAM

    =“Chi sa bruciare con l’acqua e lavare con il fuoco fa cielo della terra e del cielo terra preziosa”.

    Sotto al simbolo di Mercurio:

    AZOT ET IGNIS / DEALBANDO / LATONAM VENIET / SINE VESTE DIANA

    =“Quando l’azoto ed il fuoco imbiancano Latona, Diana viene senza veste”.

    Sullo stipite di destra, accoanto al simbolo di giove c'e':

    DIAMETER SPHAERAE / THAU CIRCULI / CRUX ORBIS / NON ORBIS PROSUNT

    =“Il diametro della sfera, il Thau del cerchio, la croce del globo non sono di vantaggio ai ciechi”.

    Sotto il simbolo di Venere si legge:

    SI FECERIS VOLARE / TERRAM SUPER / CAPUT TUUM / EIUS PENNIS /

    AQUAS TORRENTUM / CONVERTES IN PETRAM

    =“ Se farai volare la terra sopra il tuo capo, con le sue penne le acque dei torrenti convertirai in pietra”.

    Sempre sullo stipite di destra, sotto il glifo di Venere, c'e' l’immagine capovolta del Mercurio (o Antimonio), con scritto:

    FILIUS NOSTER / MORTUUS VIVIT / REX AB IGNE REDIT /

    ET CONIUGIO / GAUDET OCCULTO

    =“Nostro figlio morto vive; re, dal fuoco ritorna e gode di occulta unione”.

    Sul gradino c'e' il simbolo alchemico del “Vetriolo”:

    EST OPUS OCCULTUM VERI / SOPHI APERIRE TERRAM /

    UT GERMINET / SALUTEM PRO POPULO

    =“E’ opera occulta del vero saggio aprire la terra affinché generi salvezza per il popolo”.

    Sulla soglia della porta si legge:

    SI SEDES NON IS

    “Se siedi non vai”.

    Questa frase può anch’essere letta al contrario, cioè da destra verso sinistra:

    SI NON SEDES IS

    “Se non siedi, vai”.

    Sulla sogli c'e' la parola “Vetriolo” (Vitriolum),essa ha una particolare rilevanza nel simbolismo alchemico, ogni lettera e' l'iniziale di una parola ed insieme danno una frase spesso adoperata da Alchimisti di grosso calibro come Basilio Valentino, Paracelso, e Nicolas Flamel e cioe':

    Visita Interiora Terrae, Rectificando Invenies Occultum Lapidem, Unicam Medicinam.

    “Visita l’interno della terra, rettificando troverai una pietra nascosta, unica medicina”.


    Il significato direi che e' quantomeno saggio.[SM=g27822]





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    "Nell'affresco sono una delle tre figure dello sfondo&"

    Ariel


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    arielbianca
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    00 15/08/2003 09:20
    Dove si trova la porta
    Tratto dal sito del municipio di Roma:

    "E' in un angolo di piazza Vittorio quanto resta della villa di proprietà del marchese Massimiliano Palombara, ricco cultore di discipline esoteriche nella Roma della seconda metà del Seicento. La villa aveva un giardino segreto, e in questo si trovava una dependance con una porta (tutt'oggi visibile) nota come "magica". Ma sarebbe più preciso chiamarla "porta alchemica", dato che su ogni sua parte, dall'architrave al gradino, sono visibili enigmatiche espressioni latine che, nella loro mescolanza di astrologia, mitologia e religione, costituirebbero una formula per la fabbricazione dell'oro. Il marchese Palombara, tipico esponente di quell'occultismo erudito così diffuso nell'Europa di allora, era amico e protettore di astrologi e alchimisti, che riuniva nella sua villa per discutere di "segrete essenze" e per ricercare l'oro alchemico. Si narra che un giorno si presentò al cenacolo del Palombara un giovane milanese, preceduto da fama di mago e taumaturgo: Giuseppe Francesco Borri, scacciato dal collegio dei Gesuiti dove studiava perché più interessato all'occulto che alla teologia. Borri chiese al marchese un grosso finanziamento e la possibilità di fare esperimenti nel suo laboratorio per trovare la pietra filosofale. Dopo lunghe ricerche in gran segreto, un giorno il giovane alchimista sparì, lasciando a testimonianza del lavoro compiuto un po' d'oro e alcune pergamene su cui erano tracciati incomprensibili segni e oscure formule latine. Il Palombara pensò trattarsi del metodo per ottenere l'oro alchemico. Furono interpellati i maggiori sapienti del tempo, ma nessuno riuscì a decifrare quei segni e quelle formule. Alla fine il nobiluomo rinunciò e fece incidere il tutto sulla porta, nella speranza che qualche esperto di passaggio riuscisse ad illuminarlo sul significato. Non lo trovò mai. Erano frasi senza senso quelle del Borri? Sembra di no, se nel 1963 Elémire Zolla, antropologo e studioso di storia del misticismo e dell'esoterismo, ha accertato che le incisioni della Porta Magica fanno parte di un documento iniziatico e filosofico di notevole valore. Non un ciarlatano, dunque, il Borri, ma un uomo di cultura del pieno Barocco.=


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    "Nell'affresco sono una delle tre figure dello sfondo&"

    Ariel


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    MAGUS ALTAIR
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    00 15/08/2003 16:31
    A questo punto potremmo provare a commentare tutte queste iscrizioni, che ne dite?


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    Che il Divino, comunque lo percepiamo, ci illumini.
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    arielbianca
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    00 15/08/2003 20:14
    TRIA SUNT MIRABILIA / DEUS ET HOMO / MATER ET VIRGO / TRINUS ET UNUS
    “Tre sono le meraviglie: Dio e Uomo, Madre e Vergine, Trino ed Uno”

    Sebbene io non sia la persona piu' indicata,tento una prima spiegazione,per come ho compreso la prima iscrizione.

    Questa frase esprime i concetti di Unita' e Ternario.E' posta sul frontone come per esprimerne l'importanza,e' il punto di partenza il concetto di base per poter iniziare a comprendere.

    Uno e' Dio,l'Unico,ma e' anche l'uomo.Aleph,la prima lettere dell'alfabeto ebraico significa anche Adam=uomo

    Tre e'l'equilibrio,l'armonia.E' la soluzione del conflitto tra i due,il terzo termine che unifica gli opposti.
    Il terzo termine unificatore e' il Divino,l'uomo non e' solo frutto dell'unione del maschio con la femmina,il Divino ci dona lo Spirito.

    Credo che il messaggio voglia dire che il Divino che e' in noi ci renda la meraviglia del Creato.






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    "Nell'affresco sono una delle tre figure dello sfondo&"

    Ariel


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    MAGUS ALTAIR
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    00 16/08/2003 08:40
    Io qui ho visto anche, secondo la mia comprensione, il "miracolo"
    della coesistenza di due nature, che poi sono due aspetti della
    stessa natura:

    - Dio e Uomo: Dio è nell'Uomo e l'Uomo è in Dio, il Dio interiore
    ed il Dio esteriore, che sono Uno;

    - Madre e Vergine: la Purezza e la Generazione, sembrano in
    contraddizione, invece in ciascuno c'è tutto questo, ossia la
    possibilità di "sporcarsi" con le cose del mondo, tramite la materia,
    e di rimanere puri, tramite la Volontà;

    - Tre e Uno: ogni situazione è l'esito di due forze contrapposte,
    che non sono manifeste, ma che appartengono alla stessa realtà del
    loro esito (azione, reazione, esito = equilibrio, che è Uno pur
    formato di Tre).

    [Modificato da MAGUS ALTAIR 16/08/2003 8.42]



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    Che il Divino, comunque lo percepiamo, ci illumini.
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    arielbianca
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    00 16/08/2003 19:38
    Nella tua interpretazione,Magus,leggo un grande messaggio di speranza...


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    "Nell'affresco sono una delle tre figure dello sfondo&"

    Ariel


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    MAGUS ALTAIR
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    00 17/08/2003 07:21
    La speranza che l'Uomo, così com'è, non è davvero tale, ma si può
    (se non si deve) elevare per giungere alla sua forma "normale",
    che è ben di più di quello che si crede oggi con questo termine.
    Solo questo metterà in equilibrio ogni singola persona e dunque
    il mondo intero.
    E' un'utopia bella grossa, ma io ci voglio credere!

    Il problema è che la maggior parte delle persone pensa già di essere
    un Uomo normale...

    [Modificato da MAGUS ALTAIR 17/08/2003 7.22]



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    Che il Divino, comunque lo percepiamo, ci illumini.
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    arielbianca
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    00 17/08/2003 10:44
    IL SIGILLO
    Per Magus:sara' anche un'utopia,vista da un certo punto di vista,ma tutte le indicazioni che hanno cercato di lasciarci i saggi del passato,pur celate,ci porterebbero a questa unica via. Ed e' quella la Speranza che percepisco.

    Ma ancora sulla porta...

    La Stella di David e'il Sigillo di Salomone,che fa incontrare i contrari:il fuoco e l' acqua,il maschile ed il femminile,come in alto,cosi' in basso.
    I "contrari" sono il "due",il loro superamento porta all'equilibrio del Tre.

    Ancora:sul sigillo e' raffigurata la Terra,dentro al cerchio c'e' la scritta:
    "il centro (e') nel triangolo del cento
    Come dire che il fondamento di tutto e' nella Trinita',questa sarebbe l'indicazione che voleva ci arrivasse?

    E' una simbologia complessa che sembra indicare il processo di re-unione dell'uomo con il Tutto.

    Al centro del simbolo della Terra c'e' un circolo con un punto... per ricordare che il principio creatore e' Dio.

    Ma e' una spiegazione molto parziale.
    Volete aiutarmi? Sono molto affascinata da questo monumento ermetico.

    Vorrei anche qualche delucidazione sul simbolo della terra.

    [Modificato da arielbianca 17/08/2003 10.48]



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    "Nell'affresco sono una delle tre figure dello sfondo&"

    Ariel


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    MAGUS ALTAIR
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    00 18/08/2003 22:31
    Un'interpretazione personale
    Quello che appare come il sigillo di Salomone, è ben chiaramente
    definito con due triangoli, uno con la base in basso e uno con
    la base in alto.
    Il primo è in secondo piano, nel senso che viene prima: rappresenta
    il lavoro di preparazione dell'Uomo, che deve farsi recipiente
    per accogliere la Luce, e lo fa "guardando in Alto".
    Il secondo rappresenta la Luce che è scesa dall'Alto verso
    l'Uomo, e ne illumina la parte materiale (o, che è lo stesso,
    la parte che vive nella materia), mettendoci il Sole dentro,
    o scoprendo, se preferite, il Sole che già conteneva.

    "Il centro è nel triangolo del centro":
    l'Asse che stabilizza (il centro universale) si crea mettendo in
    equilibrio (in forma cioè di triangolo) ciò che è dentro l'Uomo
    (il centro personale).

    Questo equilibrio però non si può raggiungere che nobilitando la
    propria persona attraverso il contatto con l'Alto, e ricordiamo
    sempre che la croce rappresenta l'intersecazione del piano
    orizzontale (umano) con il piano verticale (divino).

    [Modificato da MAGUS ALTAIR 18/08/2003 22.32]



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    Che il Divino, comunque lo percepiamo, ci illumini.
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    arielbianca
    Post: 1.348
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    AMMINISTRATORE DEL FORUM
    00 19/08/2003 16:10
    Grazie Magus...cosi' mi sembra molto piu' chiaro.[SM=g27811]


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    "Nell'affresco sono una delle tre figure dello sfondo&"

    Ariel


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    hiram-abif
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    00 27/08/2003 15:41
    La caratteristica del Sigillo.
    Come potete osservare, nel Sigillo, il triangolo col vertice rivolto in basso indica il percorso maschile, l'occhio sinistro di Horus. Il varcare la sua soglia significa la conoscenza del proprio maschile che penetra il femminile. A questo punto il Sigillo al contrario indicherebbe la scuola dell'occhio destro di Horus: il percorso femminile. Il fatto che sia al centro in alto e dentro un cerchio, cioè l'occhio del bambino, indica l'unificazione delle due scuole che confluiscono nella terza: La scuolòa delll'Occhio del Bambino appunto.
    Queste tre scuole facevano parte della cultura iniziatica Egizia ai misteri maggiori, quali fondamento per sviluppare ed emanare l'opera Alchemica.
    Il punto in ogni cerchio indica che tutto è emanazione da un unica fonte, ogni singolo aspetto ha origine in "uno".


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    Un T:.F:.A:. Hiram
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    silentman13
    Post: 133
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    00 14/10/2004 09:33
    Qual'è il vero senso dell'alchimia?
    Qualche giorno fa ho visto su Rai 3 il programma "Voyager", che ha dedicato anche un breve servizio sulla Porta Ermetica.

    Sapevo già generalmente i vari significati delle incisioni, che sopra avete descritto.

    Mi è dispiaciuto che in tutto il servizio venisse banalizzato il concetto dell'alchimia come "il processo di trasformazione del piombo in oro".

    Secondo voi è davvero così?

    Per me il pensiero ermetico tende a condurre i bramosi di materialità e chi non riesce a vedere sotto le apparenze verso un vicolo cieco, ovvero il tentativo di trasformare il piombo in oro.

    Il piombo è l'uomo "non lavorato" e grezzo, privo di cultura e di ideali, mentre l'oro è l'uomo "raffinato" dalle impurità, dai pregiudizi e dall'invidia.

    Chi riesce a capire ciò e a trasformare se stesso in oro troverà la "pietra filosofale", che per me rappresenta il nucleo puro e indissolubile che è dentro noi stessi.

    La frase che più mi colpisce per la sua "magia" e che più sento mia è "SI SEDES NON IS", perchè sprona l'uomo alla ricerca e al non fermarsi alle apparenze e ai giudizi troppo facili.