00 03/04/2006 09:15

ROMA — Andrà a stomaco pieno. Farà gli auguri al suo avversario, sfoggiando fair play. Butterà al vento tutte le cifre. Parlerà del suo secondo mandato come se avesse già vinto. Ha in serbo un paio di colpi ad effetto studiati da giorni. Cercherà la battuta soprattutto durante le repliche, quel minuto di tempo a disposizione per ribattere agli argomenti di Prodi. Oggi Berlusconi si sveglierà in Sardegna, a Villa Certosa, dove ha trascorso il weekend. Nel pomeriggio prenderà un aereo per Roma. Solo ieri sera, almeno così dicono, ha cominciato sul serio a preparare il confronto con il leader dell’Unione. Con gli assistenti Valentino Valentini e Sestino Giacomoni, e con il portavoce Paolo Bonaiuti. Prima di ogni cosa il leader della Casa delle Libertà ha cercato nelle ultime ore relax. Villa Certosa è il luogo ideale, il parco della villa ha offerto occasioni plurime di giardinaggio, alcuni massaggi hanno alternato le telefonate di lavoro. Il cuoco Michele e pesce fresco, ovviamente dei mari di Sardegna, l’hanno aiutato nella dieta che da alcuni giorni sta seguendo.

A stomaco pieno dicono per evitare stanchezza e calo di zuccheri, pericoli sperimentati nel primo confronto. Gli auguri per spiazzare e sorprendere, e soprattutto stemperare un tratto aggressivo che comunque la farà da padrone. Certamente il Cavaliere tornerà sull’argomento delle tasse, su Prodi come «marionetta di D’Alema e dei ds», su Prodi ancora a proposito della seduta spiritica di cui parlò il leader dell’Unione durante il rapimento Moro. Avranno un taglio meno istituzionale e più emotivo, almeno rispetto a 15 giorni fa, le parole del capo del governo. Offrirsi ai telespettatori anzitutto in modo diretto, immediato, senza l’elaborazione dei numeri e delle statistiche, senza l’abito ingessato del Presidente del Consiglio. Con quello
nature che lo ha fatto odiare ed amare, a seconda dei casi, ma che gli è comunque congeniale. Magari per confermare davanti a milioni di italiani che ha veramente chiamato alcune chat line erotiche, durante una notte insonne, come rivelato dal quotidiano Libero ieri mattina e come raccontato da lui stesso durante una riunione di partito, alcuni giorni fa. «Sette su nove delle signorine che hanno risposto hanno ammesso di preferire me a Prodi», il risultato dell’artigianale indagine che solo un tipo come Berlusconi poteva fare e poi raccontare.

I numeri più seri, in casa azzurra, dicono altro e in modo discordante: tre giorni fa un sondaggio commissionato da via dell’Umiltà dava l’Unione in testa; eppure ieri l’atmosfera del partito era quasi euforica, rafforzata dalla convinzione che i due Poli sono divisi solo da alcune centinaia di migliaia di voti. Negli ultimi giorni Berlusconi ha analizzato i trend di recupero di Schröder e Bush, nelle rispettive e ultime campagne elettorali (contro i pronostici il primo riuscì sostanzialmente a pareggiare, il secondo a rivincere). Si è convinto capace di un sorpasso al fotofinish. Il fatto che ieri Prodi abbia giudicato possibile un pareggio ha reso l’atmosfera ancora più elettrica.
Marco Galluzzo
03 aprile 2006