A proposito dell’Euro a 1500 Lire
Per chi ancora crede alla favola di Berlusconi: "se c'ero io con la mie conoscenze!!!!" sul cambio sfavorevole.
Il cambio lira-euro sotto le 1.936.27£ ( che, come ricorda Berlusconi avremmo potuto spostare a 1.500£) era sostanzialmente improponibile.
La cifra ufficiale nasce nel 1996 (due anni prima dell’Euro), dopo che la Lira, sopravissuta alle speculazioni internazionali, venne riammessa nel Sistema Monetario Europeo (SME). Avendo preso il Marco Tedesco come valuta di riferimento, abili negoziatori del Governo di allora (Governo Prodi, con Carlo Azeglio Ciampi e Mario Draghi, attuale governatore della banca d’Italia) riuscirono a far raggiungere alla nostra moneta un valore di 990£ nei confronti del Marco, quando il ‘’trenino dell’Euro’’, il quale ormai prossimo alla partenza avrebbe fatto volentieri a meno di noi, proponeva una soglia di 960£. Per avere un livello di 1.500, in quel momento il cambio con il Marco avrebbe dovuto essere di 750 Lire. Ammesso che fosse possibile, questo avrebbe significato una cosa sola: uscire nuovamente dallo Sme per non entrarci più.
Se la matematica non è un’opinione, allora facendo due conti potremo capire se siamo stati bistrattati rispetto a tutte le altre nazioni:
1€ = 1936.27, 1 Marco all’epoca erano 989.99£, oggi 1€ vale 1.95583 marchi. Moltiplicando 989.99 (cambio Marco-Lira) per 1.95583 (Euro-Marco), si scoprirà una cosa straordinaria: che 1 Euro in Germania vale in Marchi esattamente quanto vale per noi in Lire.
Prendendo il Franco Francese: prima dell’ Euro valeva 295.182 lire, oggi 1 Euro è il controvalore di 6.55957 vecchi Franchi. Di conseguenza anche in Francia 6.55957 Franchi equivalgono a lire 1936.29. E lo stesso varrebbe per tutte le altre monete d’Europa.
Anche se il nostro attuale Presidente del Consiglio continua a sostenere che sarebbe stato molto meglio avere un cambio Euro-Lira pari a 1500 lire, cioè un 30% meno rispetto al valore definito, credo che questa sia un'altra delle logiche da droghiere che solo i nostri politici riescono ad esprimere.
Stando in Europa e dentro lo SME, questo avrebbe comportato una riduzione degli stipendi ed i ricavi di tutti gli Italiani del 30%, e anche se sarebbe servito ad acquistare a prezzo più conveniente le materie prime, avrebbe compromesso irrimediabilmente le nostre esportazioni, data la scarsa concorrenzialità della nostra industria manifatturiera nei confronti dei soggetti emergenti.
L'Italia purtroppo 10-12 anni fa (Sinistra e Destra) ha deciso di puntare sull'industria del terziario manifatturiero pensando di potersi affermare come il grande polo produttivo manifatturiero dell’Europa.
Purtroppo oggi dobbiamo confrontarci con paesi come Rep. Ceca, Ungheria, Cina ecc.
Ancora una volta invece di dare una svolta, investendo in ricerca e prodotti ad alta tecnologia entrando in competizione con Stati Uniti, Germania, Giappone, Francia ed Inghilterra, la strada scelta per diventare più competitivi è stata quella della riduzione costo del lavoro e del potere d’acquisto dei cittadini, (impoverimento), operata principalmente dalla vergognosa e volutamente incontrollata impennata dei prezzi, approfittando dell’introduzione dell’Euro, e dall’aumento delle imposte indirette, bolli, imposte sui carburanti, sull’energia, multe comprese.
Probabilmente il cambio reale sarebbe stato secondo alcuni economisti intorno alle 1800 Lire, ma ci furono fatti e ragioni che portarono a questa scelta, quali ?, semplice: faceva commodo all'italia avere una moneta sotto valutata, si chiama svalutazione competitiva; gli industriali, Confindustria in testa, consci della situazione nella quale versava l’apparato produttivo Italiano, premevano per questa soluzione, da un altro versante la banca italia voleva rifarsi della quantità enorme di divise bruciate dall'inutile tentativo di difendere la lira dalle feroci speculazioni internazionali alle quali era regolarmente sottoposta, (principalmente ad opera di Soros), cosi quando si dovette decidere il cambio lira/euro, probabilmente la decisione è stata influenzata anche da questi fattori.
L’Italia la spuntò, nonostante l’opposizione della Germania e della Francia, che volevano un apprezzamento maggiore della Lira nei confronti dell’euro, temendo una invasione di prodotti manifatturieri Italiani più competitivi dei loro.
Detto ciò, anche con un cambio 1/1, non sarebbe cambiato nulla neanche sull'inflazione interna, l'unico vantaggio sarebbe stato forse la possibilita come sopra detto d'importare un poco di piu, ma con conseguenze negative per le esportazioni e la bilancia dei pagamenti.
Questo problema come abbiamo visto nasce da lontano, e la polemica sul cambio Euro-Lira non ha nessun fondamento, se non quello di buttare fumo agli occhi degli Italiani.
Un saluto.
Ugo.