00 13/02/2006 08:24
VERSO LE ELEZIONI
Il centrosinistra chiede la pubblicazione delle "rilevazioni americane" e attacca il Tg4 per la diretta del comizio di Ancona.
Sondaggi, l´Unione contro Berlusconi
Il Cavaliere: "Io come Gesù". Gli alleati lo criticano: "Sciocchezze"


FRANCESCO BEI


da Repubblica - 13 febbraio 2006


ROMA - Il centrodestra in vantaggio nelle intenzioni di voto? L´annuncio del Cavaliere, basato sui dati forniti da una fantomatica azienda americana, oltre a suscitare la derisione degli avversari viene accolto con una certa dose di scetticismo nella stessa Cdl. Persino il leghista Roberto Calderoli, pur ammettendo «un recupero» rispetto a una situazione che «a novembre ci dava assolutamente sconfitti», rinvia il "sorpasso" di qualche settimana: «Credo che arriveremo alle elezioni con un vantaggio». Anche Pier Ferdinando Casini la prende quanto meno alla larga: «Non so dire se la Cdl sia in testa, ma sicuramente è in grande ripresa».
Nell´Unione i dati del premier suscitano un misto di irritazione e derisione. «Berlusconi - sottolinea Piero Fassino - ha iniziato la campagna dell´inganno. E´ andato a cercare un sondaggista in America, visto che non ne troverebbe uno in Italia pronto ad accreditare un suo presunto vantaggio». Per il segretario Ds la mossa del capo del governo «fa parte della guerra psicologica: Berlusconi conosce bene gli strumenti della comunicazione, compresa la pubblicità ingannevole». Chi invece non riesce proprio a prendere sul serio l´uscita del premier è il segretario dell´Udeur Clemente Mastella, che replica con ironia: «I miei amici sondaggisti della Papuasia mi hanno riferito che il centrosinistra ha 20 punti di vantaggio». Anche il responsabile comunicazione dei Ds, Gianni Cuperlo, ci ride sopra: la Cdl in testa? «Boom...!».
Non tutti però hanno voglia di scherzare. Il prodiano Giulio Santagata ricorda infatti a Berlusconi che «l´uso dei sondaggi è regolato dalla legge» e «pur comprendendo quanto sia difficile per lui rispettarla», lo invita a «pubblicare il sondaggio sul sito della presidenza del Consiglio». In ogni caso nell´Unione, a dispetto dei sondaggi veri o presunti del premier, resiste l´ottimismo sul risultato finale. Secondo Enrico Boselli «non ci sarà partita» con la Cdl, perché «il sondaggio vero lo faranno gli elettori il 9 aprile ed è molto grande la delusione per quello che ha fatto il governo in questi 5 anni». Una coda polemica investe anche "il Giornale" che ieri riferiva di un sondaggio riservato Swg per i Ds che darebbe il Polo avanti a palazzo Madama. «E´ una notizia falsa - replica l´istituto triestino - i nostri sondaggi danno risultati assolutamente opposti».
A tenere banco nella berlusconeide marchigiana è anche l´accostamento che "modestamente" il premier ha fatto ad Ancona con il figlio di Dio: «Io sono il Gesù Cristo della politica, una vittima, mi sacrifico per tutti» Un paragone che ha fa storcere la bocca a molti cattolici. «No, non mi è piaciuta - ammette a denti stretti il ministro di An Francesco Storace - ma credo sia stata solo una battuta». Un altro esponente di An, Gianni Alemanno, prende le distanze: «Non userei mai frasi di questo genere». Pier Ferdinando Casini è tranchant: «Non mischiamo le sciocchezze alle cose serie». Clemente Mastella, convinto che il Cavaliere con questa metafora abbia dato «il peggio di sé», lo esorta a «scherzare con i fanti e lasciare stare i santi». La battuta di Berlusconi è accolta con ironia da Boselli - «gli italiani stanno ancora aspettando i suoi miracoli» - mentre Piero Fassino, ricordando i recenti paragoni del presidente del Consiglio con Churchill e Napoleone è caustico: «Vediamo quando si ferma». La battuta del giorno è comunque del diessino Beppe Giulietti: «A quanto pare il babbo di Gesù l´ha presa molto male». L´associazione Articolo 21, di cui Giulietti è portavoce, ha deciso inoltre di presentare un esposto sulla «grave violazione della par condicio» perpetrata dal Tg4 con la diretta integrale del comizio di Berlusconi ad Ancona.