Piazza del Popolo, sala del Bramante.
Mostra dedicata al Dalì incisore-scultore, soprattutto le opere dagli anni '60 in poi.
Si parte con "La conquista del cosmo", serie di disegni di influenza fantascientifica, con alieni e animali immaginari.
Poi altre serie ispirate al Gargantua e Pantagruel" di Rabelais(fantastica, comicissima e dal tratto bellissimo) e alle fiabe di La Fontaine.
Al centro della prima sala ci sono tre opere straordinarie, tra i pezzi forti dell'esposizione: "La donna in fiamme", scultura in bronzo raffigurante una donna che si dimena nel fuoco, (la fiamma è un elemento che Dalì riteneva affascinante per la sua forma suadente e mutevole) con dei "cassetti" aperti innestati nel suo corpo. I cassetti simboleggiano l'animo femminile, che l'artista riteneva essere in grado di svelare, "aprire", appunto.
"La visione dell'angelo" è un omaggio alla musa ispiratrice dell'artista, vista come un angelo seduto ai piedi del Divino, raffigurato come un grosso dito pollice innestato nel terreno a mo' di albero.
"Snail and angel" è un omaggio alla chiocciola, altra ossessione di Dalì, col suo guscio a spirale a simboleggiare l'indefinitezza della realtà, e il flusso di coscienza freudiano.
Poi una serie di sculture in vetro(materiale adorato dall'artista) con altri motivi ricorrenti tipo il fagiolo o l'orologio molle(
).
E poi omaggi al suo passato surrealista, influenze pop(
Mae West's lips sofa), "Profilo del tempo"(
) ancora con l'orologio, il meraviglioso cigno che capovolto diventa un elefante, la serie "Venere in pelliccia" tratta da Masoch(bellissima!
), la "Donna giraffa"(magnetica!
), la serie "Imagination and objects of the future", la "Space venus"(definitiva!
), e altro ancora.
Meraviglia
Non è che vi consiglio di andarci... ve ne prego, proprio
...for I'm a rain dog too...