La campagna di Tunisia

Negli ultimi tempi, grazie all'uscita di un film italiano sulla battaglia di El Alamein , si e' avuto modo di discutere e ricordare quella che viene da molti considerata come la sconfitta finale delle forze italo tedesche in nord africa. In realta' El Alamein fu si una sconfitta decisiva per l'esito della campagna d'africa, ma fu seguita da altri tragici eventi che furono caratterizzati dal disperativo tentativo di resistenza da parte dei soldati tedeschi , ma soprattutto da parte dei soldati italiani, alle soverchianti forze anglo americane. All'inizio del mese di novembre del 1943 ebbe inizio l'operazione torch che vide lo sbarco sulle coste del nordafrica di un imponente esercito, composto da truppe americane ed inglesi. Nelle intenzioni del comando americano c'era quella di stringere in una morsa le truppe dell'asse impegnate in una disperata ritirata dopo la sconfitta di El Alamein.
Lo sbarco ebbe luogo non senza difficolta',e nel loro avanzamento gli alleati incontrarono non pochi problemi, sia a causa delle truppe francesi presenti in nord africa, che vedevano di cattivo occhio gli inglesi, sia a causa della reazione dell'aviazione italo tedesca.
La Germania reagi' violentemente all'operazione torch invadendo i territori non ancora occupati della Francia meridionale e cercando di impossessarsi delle navi francesi alla fonda nel porto di Tolone, che pero' si autoaffondarono.
Venne creata una testa di ponte in Tunisia difesa dalla 1° armata italiana e dalla 5° armata tedesca,al comando di Rommel.
Al comando delle truppe italiane (subordinato pero' a quello tedesco) vi era il generale Messe, soldato valoroso ed esperto.
La situazione in tunisia si dimostro' subito senza speranze per le truppe dell'Asse. Basti pensare che per ogni cannone italo tedesco ve erano 2 degli alleati, per ogni aereo 7 e per ogni carro armato ben 16.
Rommel avrebbe preferito completare la ritirata e trasferire le truppe in sicilia, ma si scontro' con gli ordini superiori che gli imponevano di resistere. E cosi' decise di farlo alla sua maniera, cioe'alla grande.
Tant'e' che, in quella che passera' alla storia come la battaglia del passo di kasserine, riusci' ad assestare una memorabile lezione alle truppe americane, che patirono delle perdite gravissime, nonostante la schiacciante superiorita' in termini di uomini e mezzi.
Ma la situazione era ben chiara. Le truppe italo tedesche avrebbero potuto solo ritardare l'avanzata delle truppe alleate...
La campagna di Tunisia si puo' far ricondurre a 3 grandi battaglie, la battaglia del Mareth (marzo 1943), la battaglia dell'Akarith Chotts (aprile 1943), e la battaglia di Enfidaville che inizio' il 19 aprile e segno' la sconfitta definitiva delle truppe dell'asse, il 13 aprile. Nella sostanza si tratto' di battaglie di contenimento , da parte delle truppe dell'Asse, agli attacchi sferrati dagli alleati per conquistare il suolo della Tunisia. Nel corso di queste battaglie, in particolare dell'ultima gli italiani resistettero con la forza della disperazione, e con grande valore ed eroismo. Al contrario i tedeschi pensarono piu' a ritirarsi, contrariamente a quanto molti potrebbero pensare...
Al termine della campagna di Tunisia le truppe dell'Asse persero 2 armate, i cui effettivi ammontavano a 350000 uomini. Gli alleati persero 70000 uomini. Dal punto di vista strategico l'unico effetto fu quello di ritardare il piu' possibile l'attacco alla Sicilia da parte delle truppe alleate.
L'africa era ormai perduta...

[Modificato da -chicco- 28/08/2003 13.59]

ma sai che scrivi proprio bene?

è molto interessante il pezzo.io sono appassionata della storia della seconda guerra mondiale,però la campagna d'africa è quella che conosco di meno

grazie chiccuz l'ho letto molto volentieri




(e aspetto i prossimi )

Non solo interessante: emozionante, soprattutto.

Complimenti

Altro interessantissimo articolo!