00 29/06/2003 10:30
(di Patrice Laconte)



Avevo letto di qsto film che era una "brillante e divertentissima commedia"; pensavo di trovare qualcosa tipo Tati.
E invece ho trovato un film tragico, drammatico, disperato fino all'osso.

Michel Mortez è un famoso conduttore radiofonico che gira la Francia in lungo e in largo per realizzare il suo show itinerante; si porta dietro il fido Rivetot, tecnico del suono, assistente, confidente, amico(?) e factotum.
Michel è vecchio, stanco, malato, è a un passo dal declino fisico e professionale; il suo programma sarà sospeso ma lui non lo sa, Rivetot fa di tutto per tenerglielo nascosto. Rivetot, anche lui solo, legato al suo "principale" come da un cordone ombelicale che non ce la fa a recidere.
Continuano a viaggiare, i due, tra cani rosso scarlatto e biciclette che volano giù dai cavalcavia; continuano a viaggiare, su una macchina scassata e su vie desolate, dove la gente fa picnic ai bordi della strada e i benzinai ti prendono in giro.
Continuano a viaggiare, sospesi tra follia e malinconica rassegnazione, verso un destino che in fondo conoscono, e al quale non vogliono concedersi.

Rochefort è assolutamente straordinario nel suo esagerato guittismo, nella sua espressività comico-melanconica, nella sua agilità da saltimbanco. L'attore che fa Rivetot è altrettanto bravo.
Il commento sonoro è affidato a una canzone di Cocciante reiterata in vari momenti del film in modo molto azzeccato: "Il mio rifugio", bellissima anche quella.
La regia, infine, è spettacolarmente intensa, non invisibile ma mai ridondante.

E' sempre una commedia, pensandoci bene. Ma che commedia.
Si ride, ma di un riso tenero e amaro.

Il film è stato rieditato in Italia a seguito del successo ottenuto da "L'uomo del treno", dello stesso Laconte.
Io me l'ero perso, ma dopo aver visto "Tandem" intendo rimediare.

Andate a vederli pure voi, tutti e due.


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...for I'm a rain dog too...