La Scimmia

La meglio gioventù...

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    wartr
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    00 24/06/2003 12:12



    ...mi ha lasciato così così, almeno la prima parte.
    Per la seconda bisogna aspettare qualche giorno.

    Le ambientazioni sono quanto meno approssimative, gli attori si impegnano ma alcuni sono scarsini, l'aspetto storico viene molto trascurato per lasciar spazio all'introspezione, al sentimento, alla vita privata dei protagonisti.
    Ma così così.

    A volte sembra di vedere la fotocopia de "I cento passi", che era infinitamente più riuscito, a volte sembra che gli attori si sprechino anche troppo, a volte -anzi, sempre- si ha comunque la sensazione che non è poi 'sto gran filmone che volevano farci credere.
    Giordana ha puntato ancora una volta su una colonna sonora evocativa, su lunghi silenzi, sulle espressioni intense dei personaggi; come nei "cento passi", insomma, solo che qui c'era anche una storia da inventare. E lì sono cavoli.

    Sullo sfondo i principali avvenimenti della Storia Italiana degli ultimi decenni, in primo piano la vicenda di due fratelli che sono uguali, diversi, amici, nemici. Si lasciano, si ritrovano, si amano, si odiano.
    Ma la sensazione è quella di essere sotto un fuoco di fila di frasi fatte e luoghi comuni.

    E' apprezzabile, comunque, il discorso sulla forza della memoria, sulla caducità degli ideali, sulla tragicità del tempo che passa, e che non ritorna. La scansione temporale dilatata all'estremo è ,secondo me, una mossa azzeccata.
    Anche un po' di cinema di denuncia, nel riuscito dialogo tra Lo cascio e il Professore universitario: "-Un consiglio: se ne vada dall'Italia, questo è un Paese bellissimo e decadente, fatto di macerie e dinosauri da distruggere e rimpiazzare. -E lei, professore, perchè non va via? -Perchè? ma perchè io sono uno di quei dinosauri da distruggere..."




    Questo. ora aspettiamo la seconda parte.

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  • piperitapatty
    00 24/06/2003 20:43
    wartr, ma tu con chi vai al cinema?
    i miei amici non vogliono vedere film cosìììì[SM=x191485] [SM=x191485] [SM=x191485] [SM=x191485] [SM=x191485] [SM=x191485]
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    wartr
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    00 25/06/2003 09:34
    Re:

    Scritto da: piperitapatty 24/06/2003 20.43
    wartr, ma tu con chi vai al cinema?
    i miei amici non vogliono vedere film cosìììì[SM=x191485] [SM=x191485] [SM=x191485] [SM=x191485] [SM=x191485] [SM=x191485]





    I miei amici sì![SM=x191479]




    Qualche volta che vieni a Roma ti ci porto io, al cinema[SM=x191481]

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    wartr
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    00 28/06/2003 01:46


    E vista anche la seconda parte.
    Un po' meglio della prima per alcuni versi, perchè molti conti tornano, perchè forse la vecchiaia è più facile da rappresentare, perchè forse questo è un film che si compie e si rivela col passare dei minuti.
    E si rivela tragico, struggente, ambiguo ma non privo di speranza: il finale, positivo ma non consolatorio, è tutto in una frase, "E' tutto bello".

    E' bello vivere senza troppi ideali, senza voler cambiare il mondo a tutti i costi, senz'arroganza, senza presunzione.
    E' bello trovare il coraggio di essere felici, di essere "normali" pur soffrendo dentro. Per non far soffrire gli altri, magari.
    I personaggi che nella prima parte parevano senza speranza si riscattano, altri si perdono, altri ancora, come Nicola, attraversano tutto ciò con la forza e il coraggio di chi sa di essere impotente, ma che sa anche che nessuno è veramente inutile.
    Poi c'è Matteo, vittima sacrificale sul rogo di una generazione in fiamme, l'unico vero perdente della storia.
    E poi c'è la Storia, con la S maiuscola. Che come al solito s'insinua di striscio nella storia con la s minuscola.
    Commoventi i passaggi che rimandano alla morte di Falcone.

    Forse l'avevo un po' sottovalutato nella prima parte, ma ribadisco: non è tutto 'sto grande film, soprattutto per le ambientazioni improbabili e i dialoghi azzardati e poco realistici, zeppi di clichè che hanno dell'irritante.
    Sarebbe, e forse sarà, invece, la miglior "fiction" che sia mai passata sulla Rai, ma ci vuole veramente poco.
    E' così poco consono ai prodotti della tv di Stato, che era addirittura stato messo in "quarantena", cioè si era indecisi se mandarlo in onda o meno. Forse perchè ai dirigenti della Rai è sembrato troppo intelligente.



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