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Presidenza di Lega: anche gli arbitri votano

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    megasite3000
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    Admin
    MegaSiter
    00 19/10/2004 13:32
    Anche l'A.I.A. potrà decidere l'elezione del nuovo presidente di Lega Calcio con un peso del voto pari al 2%. Mai successo prima d'ora!

    Roma, 4 ottobre 2004 - La Federcalcio ha il nuovo statuto, porte aperte anche agli arbitri. Dopo il flop del settembre dello scorso anno, stavolta l'assemblea straordinaria federale ha salutato con un lungo applauso il via libera alla revisione statutaria: solo un anno fa fu scontro aperto per l'opposizione della Lega di Milano che facendo ostruzionismo bloccò l'approvazione delle nuove norme. Stavolta invece con 220 voti favorevoli (la totalità dei presenti aventi diritto) l'ok è passato: la novità più rilevante è quella che riguarda l'elezione del presidente federale.
    Gli arbitri, o meglio gli ufficiali di gara, entrano tra gli aventi diritto al voto con una percentuale pari al 2%. "E' una decisione storica - è il commento di Franco Carraro - siamo la prima federazione al mondo che conferisce il voto agli arbitri". Di fatto le modifiche normative limitano anche il diritto di veto delle 5 componenti in fase di voto del nuovo presidente federale: in realtà per la prima assemblea le procedure restano invariate (viene eletto chi riceve almeno un terzo dei voti espressi da ciascuna delle componenti federali).
    In caso però di mancata elezione, viene costituita una commissione elettorale composta dai presidenti delle tre leghe e da quelli delle associazioni degli atleti e dei tecnici, che dovrà individuare le candidature da presentare all'assemblea con un minimo di 1 a un massimo di 3 nomi, con una maggioranza per ciascun candidato di quattro/quinti. Se i candidati proposti alla seconda assemblea elettiva sono individuati all'unanimità dalla commissione, viene eletto quello che consegue la metà dei voti più uno. Se i candidati non sono designati all'unanimità dai componenti della commissione è eletto presidente federale quello che raggiunge la metà più uno, purché abbia un terzo dei voti espressi da almeno quattro delle cinque componenti federali (3 leghe e 2 associazioni). I mandati per la carica alla presidenza federale sono illimitati, purché dal terzo in poi ci sia il 55 per cento dei voti. Tra le norme variate c'è quella che di fatto viola la multiproprietà, impedendo alle società partecipazioni o gestioni varie a livello di club professionistici ma fino ai campionati interregionali. Inoltre gli organi di giustizia sportiva restano in carica non più 2 anni ma quattro. L'assemblea straordinaria per la revisione dello statuto è stata preceduta da quella ordinaria che dopo le comunicazioni del presidente ha ratificato il bilancio consuntivo del 2003, che ha registrato una perdita netta di quasi 10 milioni di euro.
    Nel corso dell'assemblea tutte le componenti hanno espresso consenso unanime per l'approvazione del nuovo statuto e alla fine c'è stato un tributo particolare ad Azeglio Vicini, presidente dell'Assoallenatori, nei confronti del quale Carraro ha manifestato molta gratitudine per il lavoro svolto e tutta l'assemblea lo ha salutato con un lungo applauso.

    Elezioni federali. "Io non mi candido". Il presidente della Federcalcio Franco Carraro così ha risposto a chi gli chiedeva se si candiderà per un altro mandato al vertice della federazione. A Carraro è stato anche chiesto quale sarebbe stato il suo atteggiamento se altri lo volessero candidare. Ma il presidente ha tagliato corto: "Sulle ipotesi io non parlo. Ora questo argomento è prematuro, da qui al 20 dicembre mancano due mesi e mezzo. Quindi - ha ribadito - dell'argomento non parlo".

    Errori arbitrali. "Alcuni episodi in avvio sconcertano". Così Franco Carraro ha ammesso che l'inizio di stagione è stato segnato da alcune sviste arbitrali. Il presidente federale, al termine del breve consiglio della Figc seguito all'assemblea straordinaria, ha però detto che "la partita in tv non può essere la stessa che vedono gli spettatori allo stadio. Non succederà mai che l'arbitro possa vedere tutto quello che vedono le telecamere. Alla lunga serve che le cose positive e quelle negative si compensino".
    "L'importante - ha aggiunto - è che alla fine chi vince sia il più bravo e chi retrocede il meno e che gli errori arbitrali vengano considerati come episodi sfortunati". Carraro, che proprio alla vigilia dell'inizio dei campionati aveva chiesto a tutti gli ufficiali di gara di non fare distinzioni tra giocatori più o meno importanti, "e lo stesso discorso vale per le società", è tornato sulla questione sottolineando però che "sia troppo dannoso e auto-lesionistico da parte dei dirigenti del club interpretare le partite solo dal punto di vista arbitrale. Dai commenti sembra che in campo ci siano solo l'arbitro e gli assistenti e che sia secondaria la presenza dei 22 giocatori. Questo è un fatto dannoso, autolesionistico e sbagliato". Carraro ha però ribadito che "l'atteggiamento psicologico deve essere uguale nei confronti di tutti. Se è scusabile anche fare un grande svarione, non è accettabile che ci sia maggior rigore nei confronti di uno e minore nei confronti di altri".

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    Mark0s81
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    Junior
    00 19/10/2004 22:37
    bah è proprio vero il mondo gira al contrario[SM=x165461]
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    Salkaner
    Post: 5
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    MegaSiter
    00 28/10/2004 10:39
    Beh, considera che fino all'altro giorno, i vertici AIA erano di nomina federale, e solo da 4 anni, c'è uno statuto "democratico"