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Il calo "Demografico" incide anche sul sistema sicurezza?

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    postman78
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    00 02/03/2007 22:15
    Mi sono ritrovato oggi a parlare con una sindacalista della mia città e con lei abbiamo avuto modo di constatare, a mio avviso, un dato assolutamente oggettivo anche non disponendo di dati numerici effettivi: I Poliziotti della Polizia Italiana stanno calando vertiginosamente creando una serie indicibile di disagi, problemi e malcontenti come non si era mai visto in tutta la storia dal dopo guerra in avanti.
    Nella mia città, attualmente, si è creata quasi una situazione di vera e propria emergenza, gestita sicuramente in maniera egregia ma che crea un disagio non indifferente a chi aveva davvero messo l'uniforme in naftalina.
    La carenza di personale è così avanzata che, attualemnte, è facile incontrare nel piazzale poliziotti "mai" visti, recuperati negli uffici più improbabili della Questura e comandati non solo nel più classico e canonico Op domenicale ma anche nei più insoliti posti fissi o servizi straordinari sul territorio a tutto discapito di quelle che sono le loro ordinarie mansioni: Passaporti, Stranieri, Armi, Gestione Logistica, Personale e quant'altro arrecando non solo qualche grattacapo al "vecchio Collè" che non vede più la strada da decenni ma lo crea sopratutto al cittadino che della Polizia "Burocratica" ne ha quotidianamente bisogno.
    Cosa sta accadendo? Stiamo davvero cedendo il passo a qualcos'altro o ci stiamo semplicemente rendendo conto che dobbiamo necessariamente spremere di più le risorse umane perchè il vecchio sistema non è più sopportabile?
    Stiamo solo "ottimizzando" come adora dire qualcuno o stiamo davvero gettando la spugna a fronte di una rivoluzione nel campo della sicurezza?
    Cosa ne pensate? Io credo che in molti stiano verificando questo e come ogni cosa ha di certo la sua spiegazione: secondo voi?

    [SM=g27759]
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    Cleanhead
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    00 02/03/2007 22:20
    ......in tempi non lontanissimi per fare credere al Duce che l'esercito Italiano era forte e ben preparato e ben equipaggiato, in ogni posto che il Duce visitava schieravano aerei cannoni carri armati.....peccato che erano sempre gli stessi......e oggi è la stessa cosa, per esperienza personale ti dico che oggi si fa tutto, ovviamente lo si fa malissimo, ma questa è l'ottica che predomina. Visibilità e presenzialismo ....niente piu sostanza!
    Ciao!
    Cleanhead
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    Ghisa2193
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    00 05/03/2007 13:16
    Penso si tratti di un problema enorme. Intanto, bisognerebbe che qualcuno iniziasse a fare un certo tipo di ragionamento, vale a dire la valutazione (e la programmazione) dell'organizzazione del Corpo in funzione, anche, dell'età anagrafica. L'età pensionabile si é alzata per tutti, le baby pensioni non esistono più. Una volta si entrava in Polizia giovani e si usciva non troppo vecchi. Oggi si entra sempre più anziani: una volta c'era l'arruolamento, oggi ci sono procedure concorsuali che durano anni. Tra qualche anno, se non soi prende atto del problema, si avranno persone di 45/50 anni sulle Volanti. Intendiamoci, su base volontaria ciascuno di noi può fare ciò che vuole, però può anche darsi che qualcuno, dopo aver dato i suoi anni migliori al servizio esterno e disagiato, chieda di poter dare in modo diverso (e comunque utile: la burocrazia ancora nelle mani della Polstato é notevolissima) il proprio contributo, e deve poterlo fare senza che magari, invece, sia obbligato a prestare servizi che, negli anni scorsi, spettavano a rotazione al personale più giovane.
    Io non credo ad una congiura nei confronti della Polstato ma, molto più semplicemente, ad un clamoroso errore di valutazione ed all'incapacità assoluta di chi dovrebbe farlo di gestire le risorse in modo oculato con una programmazione a medio - lungo termine. Esistono, per esempio, proiezioni a lungo termine (quindici - vent'anni) sull'età media dei poliziotti italiani tra, appunto, un paio di decenni? Prova ad informarti, ma secondo me questi conti non li ha fatti nessuno.
    Altro problema: io capisco che l'Esercito abbia le sue esigenze e la necessità di reclutare personale che, altrimenti, andrebbe a fare tutt'altro mestiere, ma continuo a pensare che la scelta di obbligare l'aspirante poliziotto a fare il servizio militare e reclutare il personale delle Forze dell'Ordine statali tra i VFB sia un vero e proprio suicidio, lento e inesorabile, delle Forze di Polizia statali. Una volta, mi scriveva Pacotom in un altro forum, i poliziotti neoassunti erano giovani. Oggi, sono ventisettenni con tre anni di militare alle spalle. Insomma, si entra già "vecchi" e pochi rispetto alle esigenze (gli ausiliari non ci sono più, e il loro lo facevano). La scelta, poi, di immettere molto personale "civile" da una parte risponde alla giusta esigenza di risparmiare personale, dall'altra però toglie agli "anziani" quei posti di "riguardo" dove potevano terminare la carriera dignitosamente, restando spesso di supporto prezioso ed insostituibile ai colleghi più giovani che lavoravano fuori. Ricordo, anche nell'Arma, tanti vecchi appuntati piazzati negli uffici dei Comandi intermedi o grandi impiegati nella Logistica e nella parte burocratica, oppure nello sviluppo in ufficio dell'attività di PG.
    Ecco, per me la spiegazione é questa: un clamoroso errore di programmazione nella valutazione delle risorse umane. Ve lo dico perché anche la nostra seppur piccola organizzazione (solo poco più di tremila unità) soffre del medesimo problema
    P.L. Milano