di Gabriella Vitali D'Andrea
Nessuna meraviglia. Amarezza semmai. E immensa. Ma purtroppo, come la maggior parte di noi, come la maggior parte delle persone con un po’ di senno sapeva benissimo, tutto era prevedibile. Tutto era già scritto nel tragico copione, che siamo costretti da troppo tempo a tollerare. Sì, perché quando pochi giorni fa abbiamo avuto la notizia della cattura di un manipolo di “riesumati brigatisti” – troppo precipitosamente e troppo ingenuamente, o colposamente, dati per estinti - qualche amico mi ha chiesto di levare immediato e alto un grido di sdegno dalla rubrica della Pantera, avrei certamente potuto farlo e, a dire il vero, sono stata tentata. Ma cosa avrei potuto aggiungere di nuovo, a caldo, in quel momento, oltre alle mille concitate reazioni dell’opinione pubblica sgomenta e indispettita? E, in fondo, a caldo, sarebbe stato più facile – ma troppo semplicistico alla fine – scaricare il nostro pur legittimo sdegno solo contro quei balordi criminali, contro quei quattro scalzacani, che fanno dell’odio politico e della stupidità abissale, il beverone quotidiano per le loro menti obnubilate da parole d’ordine e slogan mentecatti. Ma, come ho avuto modo di ripetere altre volte, e in altri casi analoghi, la lotta non è tanto contro le bestie criminali che premono il grilletto, ma contro quel sottobosco mediale e politico che costituisce il brodo di coltura dell’eversione fine a se stessa, o meglio, finalizzata a torbidi, quando decifrabilissimi disegni. E, d’altro canto, come sorprendersi se qualche giovane idiota in malafede cede alla tentazione di facili scorciatoie verso la notorietà e verso la certezza di poter sistemare il proprio futuro non rimboccandosi le mani con l’onesto lavoro, come fanno quasi tutti, ma tracciando sul muro una stella a cinque punte con la bomboletta spray e premendo il grilletto di una pistola? Cosa importa se questo gesto costerà la vita ad un altro essere umano? Se getterà nella costernazione una famiglia? Cosa avrebbe da perdere il balordo, quando anche venisse catturato? Qualche mese di detenzione con le massime garanzie, poi fuori in libertà, senza problemi o restrizioni di nessun genere, se non puramente nominali, e subito dopo l’allettante prospettiva di un futuro in politica; un posto ben pagato nelle istituzioni e una robusta pensione a vita… Vogliamo elencare quanti dei gaglioffi che hanno battuto questa strada siedono oggi al governo o in parlamento? Vogliamo stare a ripetere i loro vergognosi nomi? E non si possono certo sottrarre dal nostro indispettito sdegno quanti, hanno finito per alimentare la leggenda della ormai necessaria riappacificazione civile del Paese con gli epigoni di quegli anni di piombo ormai cancellati per sempre, preludio ad una ventata di “grazie” da concedere, in barba del dolore mai sopito dei familiari delle vittime e in barba alla richiesta di fermezza e di certezza del diritto dei cittadini onesti. Ma, torno a dire, ciò che più mi disgusta, parlando di questa demenziale idea che ha braccia e tentacoli ovunque, gruppi sfacciatamente “schierati”, che inopinatamente siede al governo, è vedere che la sfacciataggine di queste gramigna è divenuta tale da non rendere ormai più neppure necessario l’ultimo, sia pure ipocrita, velo di pudore. Sì, perché se fino a qualche tempo fa dai loro scranni nella stanza dei bottoni gli ispiratori all’odio politico e di classe, i guru della lotta armata sotto mentite spoglie, si sentivano in dovere, quando la violenza frutto della loro istigazione sembrava avere superato i limiti, di prendere, a parole, le distanze e – mendacemente - condannare gli eccessi, oggi tutto questo non è più necessario: è infatti di questi giorni l’amara constatazione che i tre parlamentari sfilati a Vicenza per contestare le scelte prese dallo stesso governo di cui sono membri, non hanno sentito neppure lontanamente il dovere di aggrottare almeno le sopracciglia per prendere le distanze dagli sciocchi, in marcia accanto a loro con striscioni di solidarietà verso le brigate rosse rinate. E voi volete dirmi che quanto sta nuovamente emergendo sia solo affare di quattro gaglioffi deliranti? No, amici miei, quanto sta accadendo è frutto di un disegno marcio e vergognoso, di fronte al quale nessuno di noi può più stare con le mani in mano.