Ci vuole, comunque, una forte azione sinergica per sbattere fuori una volta per tutte le curve dagli stadi.
Sul giornale di oggi si parlava di una riunione del gruppo "Progetto ultras", capitanata dagli ultras atalantini, che ribadiva, comunque, le "regole ultras", che sono, in pratica, prendersi a mazzate ma secondo un non ben specificato "Codice d'onore". Fra l'altro, si sono trovati in una pizzeria, un pubblico esercizio, non in una grotta segreta in cima alla Presolana.
Che il governo (quando verrà rifatto) faccia alla svelta una bella modifica la CP: "Associazione per delinquere finalizzata alla turbativa di manifestazioni sportive". Se un'associazione, da una curva e da internet, esalta i valori dello "scontro onorevole", si indagano i responsabili del sito e del gruppo, e tutti gli aderenti che condividono la "filosofia, visto che sono tutti regolarmente tesserata ai vari gruppi ultras. A questo punto, il solo aderire ad un gruppo che propugna, comunque, determinati ideali sarà un reato, indipendentemente dal partecipare o meno agli scontri. Non dico di massacrare i soli aderenti con pene detentive pesanti, però si creerebbe un deterrente mostruoso. Per i capi, invece, rogne giudiziarie per i prossimi dieci anni a seguire.