Mi associo alla soddisfazione per la tranquillità della manifestazione.
Non esprimo invece alcuna soddisfazione per un articolo di commento che si può definire solo COMPLETAMENTE IMBECILLE apparso su corriere.it, di cui riporto un estratto commentato:
Eccovi serviti Amato, Rutelli, Berlusconi e tutti quelli che, da sinistra come da destra, avevano lanciato allarmi di ogni tipo, dalla saldatura di frange estremiste contro i poliziotti all'arrivo in massa degli anarco-insurrezionalisti. Questo sembrano dire le decine di migliaia di facce che si incontrano in questo sabato italiano da circoletto rosso. E invece zero violenza al corteo della paura.
Le "decine di migliaia di facce", e soprattutto il giornalista che ha scritto questa boiata, non si accorgono di un punto OVVIO: se non ci sono incidenti è perchè i poliziotti hanno lavorato
più e
meglio del solito, non perchè il pericolo non c'era. E' la solita sciocchezza che si sente ogni volta: se la polizia riesce ad evitare che alcuni scaldati piantino grane con adeguate strategie di prevenzione, allora i giornalisti concludono che gli scaldati semplicemente
non esistevano, e che i poliziotti
non hanno fatto niente. Se ne deduce, ovviamente, che gli episodi sono creati dai poliziotti stessi, che quando fanno qualcosa inevitabilmente provocano (si veda il discorso sul "pezzo di istituzioni" che aveva intento di creare incidenti). Ma basta con queste sciocchezze.
Vicenza, città piccola e fragile, esce indenne dalla manifestazione più temuta. Come il 2 dicembre, quando i comitati cittadini strillarono al mondo la loro opposizione al raddoppio della base militare Usa. Allora erano in 30 mila, e non ci fu nessun incidente, oggi non si contano da quanti sono e nemmeno una scaramuccia è volata. «Siamo in 150 mila», urla al megafono a chi si avvicina al suo camion Luca Casarini, leader dei centro sociali del Nord est. Sul palco, più tardi, le donne del Presidio permanente daranno altre cifre: «Sky ha detto che siamo 200mila, anzi no, mi correggo: 500mila!».
Numeri che cambiano poco la sostanza delle cose. Era dai tempi della guerra in Iraq e dai cortei di Roma contro Bush e Berlusconi che non si vedeva una partecipazione popolare del genere.
Premessa: prego i moderatori di non censurare quanto segue perchè non trattasi di dichiarazione di sostegno a una parte politica, ma di pura segnalazione del fatto che uno dei più grandi quotidiani nazionali scrive falsità. L'articolo sostiene che era dai tempi della guerra in Iraq e dei cortei contro Bush e Berlusconi che non si vedeva "una partecipazione popolare del genere". Immagino che "del genere" significhi: intorno alle 200.000 persone, prendendo per buona la stima degli organizzatori (80.000 secondo la stima della Questura, se non sbaglio).
L'articolo cita anche un'altra manifestazione anti-base USA a Vicenza, il 2 dicembre. Ma si dimentica completamente che il 2 dicembre medesimo, quindi ANNI DOPO le manifestazioni anti-Berlusconi e anti-Bush, a Roma c'è stata una manifestazione contro la Finanziaria del governo in carica, la quale ha avuto "una partecipazione popolare del genere" moltiplicato per cinque se non di più.
Ora, io dico. Se i quotidiani vogliono sostenere il fronte anti-base (e non dico "anti-americano" apposta) lo facciano pure. Ma che dicano cose FALSE volte a diffondere l'idea che la partecipazione popolare riguardi solo le manifestazioni di piazza di una certa parte non mi va proprio. Qui si tratta di raccontare balle, non di prendere una posizione.
Merito di una presenza attiva ma non invasiva della polizia. E di un servizio d'ordine, gestito a tre mani da Cgil, comitati No base e centri sociali, che ha scoraggiato ogni velleità distruttrice dei casseurs nostrani.
Ecco. Come dicevo sopra, "merito di una presenza attiva ma non invasiva della polizia". Ovvero: se la Polizia si fa vedere, i teppisti sono giustificati, perchè sono stati provocati (per fortuna che almeno viene riconosciuta come "attiva", bontà dell'articolista).
[Modificato da |hyena| 17/02/2007 23.55]
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Like fools we trust the delivery
But it's all just drunk sincerity