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Nomina sunt consequentia rerum?

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    00 31/01/2007 14:33
    (ANSA) - ROMA, 30 GEN - La riforma dei servizi segreti sostituisce Sismi e Sisde con due nuove strutture: Sie (sicurezza esterna) e Sin (per la sicurezza interna). Il testo, licenziato dalla Commissione affari costituzionali della Camera, aumenta da 8 a 10 i componenti del Comitato parlamentare di controllo (Copaco) e vieta 'operazioni improprie' nei confronti di sedi di partito o sindacato e dei giornalisti. Il premier potra' tenere le competenze o delegarle a un ministro senza portafoglio o ad un sottosegretario.
    --------
    E per fortuna che i nomi proposti due settimane fa erano stati rifiutati sulla base del fatto che i nostri servizi sarebbero stati omonimi rispettivamente di uno polacco e di uno pakistano... Invece "Sin" è un'alzata di ingegno formidabile in un mondo che parla inglese.
    Ad esempio:
    Scandalo sulle tangenti -> Tangentopoli
    Scandalo sul calcio -> Calciopoli
    Scandalo sui servizi -> Sin City
    E poi:
    Dibattito sulle garanzie funzionali -> Deadly Sin
    etc etc
    [SM=g27760]
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    00 01/02/2007 00:08
    Si(a)e non andava bene ?
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    00 01/02/2007 00:13
    Re:

    Scritto da: webcop 01/02/2007 0.08
    Si(a)e non andava bene ?



    [SM=g27766] [SM=g27766]

    Società Italiana Autori Editori ... Temo di no!!! [SM=g27766]

    ma di fatto cosa cambia effettivamente???
    Cambiamo il nome ma la sostanza???
    Viviamo in uno strano periodo storico dal punto di vista legislativo, il Generale Pollari ha dovuto portare davanti alla corte costituzionale il suo problema professionale: è più importante il diritto alla difesa o il segreto di stato?
    La risposta temo sarà chiara ma non è con un cambio nome che possiamo risolvere questi problemi che se non cambia radicalmente qualcosa tra qualche anno potrebbero riproporsi!

    Posso proporre un paio di sigle io??

    S.S.I (Servizio di Sicurezza Interno)
    S.S.E (Servizio di Sicurezza Esterno)

    Vi piacciono?? [SM=g27766]
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    00 01/02/2007 00:14
    Re:

    Scritto da: webcop 01/02/2007 0.08
    Si(a)e non andava bene ?



    Eh, la minaccia dei download... [SM=g27760]
    Comunque se la commissione parlamentare avesse finito la fantasia (Everyone tells me to look within, but I look within the city of sin, lalalalala...) possiamo aiutarli noi!

    Io propongo ad esempio:

    Servizio Tempestivo d'Informazioni Concernenti Attentati in Tutte le Zone Importanti (STICATZI, così nemmeno violo le regole del forum!)

    ecc ecc
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    00 01/02/2007 00:15
    Re: Re:

    Scritto da: |hyena| 01/02/2007 0.14


    Eh, la minaccia dei download... [SM=g27760]
    Comunque se la commissione parlamentare avesse finito la fantasia (Everyone tells me to look within, but I look within the city of sin, lalalalala...) possiamo aiutarli noi!

    Io propongo ad esempio:

    Servizio Tempestivo d'Informazioni Concernenti Attentati in Tutte le Zone Importanti (STICATZI, così nemmeno violo le regole del forum!)

    ecc ecc




    [SM=x165059] [SM=x165059] [SM=x165059] [SM=x165059] [SM=x165059] [SM=x165059] [SM=x165059]
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    00 01/02/2007 00:23
    Ne ho una migliore. Superservizio unico?

    Servizio Per l'Informazione Occulta Nazionale e Internazionale (SPIONI). Suona bene.

    Parlando più seriamente, per rispondere alla tua domanda... ho letto alla svelta, ma mi sembra che sia in programma un rientro del 25% del personale alle amministrazioni di provenienza (adesso non mi ricordo dove diavolo l'ho letto, sono tanto suonata che magari era proprio qui sul forum e ora mi sfugge). Allargamento del Copaco a 10 membri su richiesta della Lega Nord che voleva avere un rappresentante. Il resto non me lo ricordo.
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    00 01/02/2007 00:37
    Sul forum credo proprio di no. Rientro alle Amministrazioni di provenienza ? Saranno quelli ancora nel periodo "a contratto", ma i bidelli, i barbieri, i portantini assunti ormai a titolo definitivo che fanno, li tengono ? [SM=x165041]
    A me, come cittadino italiano, interessa che ci siano dei Servizi che funzionano, che ci sia gente che sappia cosa fa con un background possibilmente poliziesco specifico, ma particolarmente che la politica decida una volta per tutte che cosa devono fare i Servizi e come e la smettano di delegittimarli ogni volta che cambia governo. Basta con questa stramaledetta cultura dei Servizi "deviati" per definizione.
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    00 01/02/2007 00:42
    Re:

    Scritto da: webcop 01/02/2007 0.37
    Sul forum credo proprio di no. Rientro alle Amministrazioni di provenienza ? Saranno quelli ancora nel periodo "a contratto", ma i bidelli, i barbieri, i portantini assunti ormai a titolo definitivo che fanno, li tengono ? [SM=x165041]
    A me, come cittadino italiano, interessa che ci siano dei Servizi che funzionano, che ci sia gente che sappia cosa fa con un background possibilmente poliziesco specifico, ma particolarmente che la politica decida una volta per tutte che cosa devono fare i Servizi e come e la smettano di delegittimarli ogni volta che cambia governo. Basta con questa stramaledetta cultura dei Servizi "deviati" per definizione.



    Si, infatti. Questo mi ricorda lo scherzo di "Attentati sventati dai servizi deviati o attentati deviati dai servizi sventati?". In fondo preferisco i servizi sventati. [SM=g27763]
    Comunque cavolate a parte la mia impressione è che la delegittimazione sia di fatto solo mediatica perchè poi se andiamo ai fatti l'ultima riforma del settore è di trent'anni fa.
    Nel frattempo mi sono anche ricordata dove avevo visto l'articolo e quindi lo posto:

    Roma, 11 gennaio 2007 (Il Velino)

    L'intervento deciso degli alti gradi militari su Francesco Micheli e Arturo Parisi potrebbero rendere l'iter della riforma dei servizi segreti piu' impervio. Hanno deciso, infatti, che nei prossimi giorni consegneranno al ministro per i Rapporti con il Parlamento e per le Riforme Vannino Chiti una serie di rilievi al testo base in discussione in commissione Affari costituzionali della Camera. Luciano Violante che della nuova legge vorrebbe essere il vero protagonista e che e' il relatore nella commissione Affari costituzionali che anche presiede, ha dato una forte accelerazione alla proposta che gli e' pervenuta dal Copaco - autori Emanuele Fiano dell'Ulivo e Alfredo Mantovano per la Cdl - che l'ha approvata all'unanimita', prendendo in contropiede le burocrazie militari e quelle dell'Interno e della Difesa. Ha aggiunto soltanto piccole integrazioni, difendendone comunque l'intero impianto sul quale e' stato trovato l'accordo bipartisan anche in commissione - dove soltanto la Lega si e' astenuta perche' chiede che il Copaco sia allargato a dieci membri, in modo da potervi fare parte - e che non intende sacrificare per i contrasti che sono sorti quasi improvvisamente all'interno del governo. Quanto al fatto che il governo si appresta a chiedere degli aggiustamenti al testo di riforma, e' Mantovano a dire la sua: "Che il governo intenda fare aggiustamenti e proposte non e' di per se' un ostacolo, ferma restando la sua condivisione del testo in discussione. Certo - aggiunge l'ex sottosegretario all'Interno - meglio sarebbe, pero', se palazzo Chigi comunicasse in tempi rapidi le proprie decisioni, in modo che gia' in commissione i partiti possano discuterne e procedere speditamente".
    Il sottosegretario con la delega sui Servizi Micheli, comunque, dopo le piccole modifiche apportate al testo del Copaco lunedi' in commissione Affari costituzionali, deve far fronte anche ai rilievi mossi dal ministro dell'Interno.
    Giuliano Amato ritiene, infatti, un duplicato la nuova figura - aggiunta nel testo da Violante - del ministro delle informazioni per la Sicurezza che avrebbe anche ripercussioni sul ruolo del capo della polizia. I distinguo all'interno del governo potrebbero cosi' far slittare di parecchi mesi la riforma dei servizi segreti che in questo momento si trovano in uno stato di stand by. Dopo la sostituzione dei vertici di Sismi, Sisde e Cesis che non ha soddisfatto piu' di un partito della maggioranza, soprattutto i diesse, si attendono le nomine dei vice. Una discussione aperta e che potrebbe andare per le lunghe. È una partita che avrebbe dovuto chiudersi questa settimana, ma ha subito un ulteriore slittamento: tutto dipende dal mancato accordo fra i partiti della maggioranza sui nomi da affiancare ai vertici e pure sugli equlibri da rispettare tra le forze di polizia e le forze armate e sul ruolo da assegnare a Gianni De Gennaro che fino a quando rimane capo della polizia blocca il turn over al Viminale dove sono in tanti ad aspirare al suo posto.
    Intanto deve fare i conti con le rimostranze di alcune centinaia di agenti delle scorte di ministri e politici. E cio' perche' mentre due agenti di polizia della scorta del presidente del Consiglio sono stati recentemente "assunti" al Cesis - uno come dirigente, l'altro come funzionario - dove percepiranno uno stipendio che e' quasi pari al doppio di quello che che gli riconosceva fino a qualche mese fa l'amministrazione dell'Interno, quelli degli altri ministri di primo piano rimangono a carico dei carabineri, della polizia, della Guardia di finanza e della polizia penitenziaria, senza alcun beneficio economico. Problemi non meno rilevanti per una parte del personale dei servizi segreti. Al Sismi e al Sisde si prevede che il 20 per cento di dirigenti e funzionari debbano ritornare alle amministrazioni di appartenza, per lo piu' le tre forze di polizia, per questioni di bilancio, si sostiene. In realta' un vero e proprio turn over che trova molte difficolta' perche' alcuni dirigenti, fra i quali ufficiali delle forze di polizia, invitati a ritornare nelle amministrazioni di provenienza hanno respinto gli inviti minacciando ricorsi al Tar del Lazio.
    ---
    Al di là dei generici "ufficiali delle forze di polizia" che fa un po' ridere (gli ufficiali sventati!), ci sono altri articoli del genere in giro ma non li trovo, e poi la notizia di agenzia di ieri sui nomi.

    [Modificato da |hyena| 01/02/2007 0.43]

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    00 01/02/2007 00:55
    Si, sapevo della storia dei due colleghi trasferiti ai Servizi che hanno generato non poche polemiche all'interno, uno (ex Capo Scorta dell'attuale Presidente del Consiglio) pare che fosse un sindacalista del Silp-Cgil (ma guarda un pò).
    Una cosa però non ho mai capito quando si parla di riforma dei Servizi ed é se questa deve necessariamente comportare il licenziamento di un tot di agenti. Perché ? Solo per dare una parvenza di riforma vera ? Bene fanno quelli che minacciano i ricorsi al TAR, basta con le azioni di "rastrellamento" col pretesto che l'assunzione e la permanenza nei Servizi sia fondata esclusivamente su base fiduciaria che viene meno secondo gli umori politici di questo o quello schieramento.
    La verità, temo, é che le ingerenze dei partiti tutti siano rilevanti, perché al di là delle chiacchiere e dei proclami la longa manus di certa (concezione) politica non rinuncia a piazzare i "propri" uomini al posto "giusto". [SM=g27768]
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    00 17/02/2007 01:20
    Re:

    Scritto da: webcop 01/02/2007 0.37 Basta con questa stramaledetta cultura dei Servizi "deviati" per definizione.



    Quanto mai appropriato a questo proposito questo ottimo editoriale di G. Ferrara segnalatomi oggi da un collega.

    Da ilfoglio.it

    Cento insinua, Amato risponda
    Dietro i disordini a Vicenza “pezzi delle istituzioni”. Dietrologia preventiva

    Alla vigilia della manifestazione contro l’ampliamento della base americana di Vicenza, indetta anche da tre partiti della maggioranza, il ministro dell’Interno ha espresso un comprensibile allarme per la possibile presenza di manifestanti violenti. La preoccupazione viene accentuata dalla diffusione di volantini di sostenitori dei brigatisti arrestati, che invitano a partecipare al raduno per rivendicare “libertà per i compagni”. Un altro membro del governo, il sottosegretario all’Economia Paolo Cento replica sostenendo che, se ci saranno infiltrazioni violente, esse si dovranno far risalire a “pezzi delle istituzioni”. Si tratta di una sorta di giustificazione preventiva, basata su un atteggiamento irresponsabile nei confronti delle forze dell’ordine e dei servizi di sicurezza. A queste insinuazioni il ministro dell’Interno ha il dovere di rispondere per le rime, invece di fornire spiegazioni difensive, come se fosse lui a doversi scusare con i “pacifisti” che non devono essere confusi con i violenti. Per quanto ampio possa essere lo spettro delle posizioni politiche e ideologiche compresenti nella stessa maggioranza e nello stesso governo, un limite invalicabile alle differenziazioni ci deve pur essere, e il rispetto per lo stato deve essere il più chiaro di tutti. La mitologia dei servizi deviati, delle stragi di stato, del doppio stato, è stata una delle leve che hanno contribuito a spostare settori non secondari dei movimenti di protesta sul terreno della violenza. La domanda che viene spontanea è: che ci fa nel governo una persona che è convinta che “pezzi delle istituzioni” agiscano nell’ombra per provocare scontri e per creare un clima di violenza? Un governo serio gli chiederebbe di andarsene, non solo di rinunciare a manifestare. Se n’è accorto persino Antonio Di Pietro, che su questo punto sostiene giustamente il parere di Amato. Subito dopo, però, attacca la decisione del governo di difendere il segreto di stato contro la procura di Milano sul caso Abu Omar. E così, come spesso gli accade, contraddice i principi che afferma.
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