Rissa dopo partita, morto dirigente

In Calabria, al termine di un incontro di terza categoria
(ANSA) - LUZZI (COSENZA), 27 GEN - E' finita in tragedia, con la morte di un dirigente, una rissa scoppiata al termine di una partita di terza categoria in Calabria. La vittima e' Ermanno Licurzi, 40 anni, dirigente della societa' di calcio Sanmartinese di San Martino di Finita (Cosenza), aggredito e picchiato nei pressi dello spogliatoio al termine della gara con Cancellese, conclusa con la vittoria della Sanmartinese per 2-1. Ancora da appurare l'esatta dinamica e i responsabili della vicenda.


Nun ce stanno parole, nun ce sta più gnente, nun se pò, nun se deve. Ma ce pensate a 'sto poretto ? 40 anni, fa er dirigente de 'na squadretta de terza categoria pé passione (mica in 3a ce stanno l'interessi, er denaro) e ce rimane. Ma 'ndò caX=o annamo de 'sto passo ? Nun ce posso créde.

Terza categoria, dove i calciatori sono ragazzi o adulti del paese e i dirigenti sono forse il farmacista, il piccolissimo imprenditore, magari lo stesso sindaco che si sforza e si impegna per mantenere in vita una piccola società di calcio e con essa la passione per il pallone.
Realtà locali lontane anni luce dalle luci della ribalta che spesso inducono certe frange estreme nelle città a darsi una "visibilità".
Sono sempre più convinto che lo stadio o il campo sportivo siano le moderne (moderne ? ) arene in cui una volta a settimana (o anche due, tre) la massa idiota sfoga le sue frustrazioni maledette, tanto nelle città come nei paesi e nei paesini.
Non ho proprio parole.

Calcio, campionato di terza categoria
Rissa a fine partita, muore un dirigente
Ermanno Licursi, intervenuto per sedare una rissa, è stato colpito al naso. «Forse un infarto». Una ventina di indagati

LUZZI (COSENZA) - Una ventina di indagati per la rissa e un gruppetto di cinque-sei persone per l'aggressione finale: all'indomani della tragedia è chiaro e definito il quadro della rissa che ha portato alla morte di Ermanno Licursi, 40 anni, il dirigente della società di calcio di terza categoria girone morto nel corso di una rissa avvenuta nello stadio di Luzzi, in provincia di Cosenza, alla fine della partita vinta per 2 a 1 dalla sua formazione. I carabinieri hanno lavorato per tutta la notte, hanno interrogato decine di persone ed hanno il quadro chiaro di quello che è avvenuto e, in sintonia con il pm Adriano Del Bene, hanno indagato una ventina tra calciatori, tifosi e dirigenti e poi i più facinorosi, quelli che hanno picchiato di più. Sono cinque, massimo sei.

DINAMICA - Secondo gli investigatori la dinamica di quanto è avvenuto alla fine della partita, valida per il campionato di terza categoria, tra Cancellese e Sammartinese (1-2), è definita in ogni suo aspetto. La gara si è svolta a Luzzi perché la Cancellese non dispone di una struttura idonea dove poter disputare le partite di calcio. A fine partita un gruppo di persone armate di pietre e bastoni è entrata in campo e si è diretta verso i giocatori. Licursi è intervenuto per calmarli ed evitare che la situazione degenerasse. Ma nella confusione della situazione anche Licursi è stato colpito ed è morto, dopo aver scambiato alcune parole con dei calciatori, nei pressi degli spogliatoi. Il medico legale dall'ispezione del corpo di Licursi ha riscontrato i segni di un colpo sul naso. Dai primi accertamenti che dovranno essere confermati dall'autopsia, è emerso che il dirigente sportivo sarebbe morto a causa di una emorragia cerebrale conseguente al trauma.

La Lega Nazionale Dilettanti ieri sera ha sospeso tutti i campionati di calcio in Calabria, dall'eccellenza alla terza categoria. «La decisione - spiega la LND - è stata presa per dare un segnale contro la violenza. Non si poteva tornare in campo e fare finta di niente continuando a giocare».
(dal sito del Corriere)

Mi unisco alle perplessità di Webcop. Almeno la Lega Nazionale Dilettanti ha avuto la decenza di sospendere alcune partite. In un mondo come quello del calcio che non si è fermato nemmeno per rispetto alle vittime degli attentati del 11 settembre 2001 è già qualcosa.